domenica 29 marzo 2015

Blitz sovranista

Il Comitato provinciale in difesa della Costituzione di Frosinone ha organizzato un convegno a San Donato Val Comino (Ciociaria borbonica) per parlare di jobs act. Il comitato, con il quale circa un anno fa l'ARS organizzò a Frosinone un incontro con Luciano Barra Caracciolo, ha invitato questa volta Michele Prospero.

Memore della timidezza con cui il comitato, smentendo la propria impegnativa denominazione, prende posizione contro il golpe costituzionale rappresentato dai trattati europei (mitica la rampogna di Luciano Barra Caracciolo ad uno dei più cauti esponenti del comitato), ho deciso di mettere in atto un piccolo blitz sovranista. Nessun "gesto eclatante", per carità, ma solo un breve e calibrato intervento, di quelli che lasciano il segno.

In effetti Michele Prospero, nel corso della sua relazione (manca la parte iniziale, causa mio ritardo) parlando di jobs act si è ben guardato dal citare l'euro e l'Unione Europea (fatto confermatomi da chi aveva assistito fin dall'inizio). Offro al vostro diletto le riprese del suo intervento e il blitz sovranista che ho messo in atto, coadiuvato dall'amico Gianluigi Leone (socio ARS) colà presente.

Credo che questo genere di azioni, sempre condotte nel più rigoroso rispetto ma con la precisa determinazione di esporre punti di vista basati su dati di fatto incontestabili e, sovente, stranamente sottaciuti, debba diventare una sana abitudine dei sovranisti.







L'intervento di Luciano Granieri, di Aut-Frosinone




Intervista a Michele Prospero di Luciano Granieri (Aut-Frosinone)

4 commenti:

  1. Non fare neanche un cenno alla UM e imputare l'intera problematica della crisi di domanda al nano-capitalismo italico, come se nella crisi ci fossimo piombati solo noi, è una grave reticenza da parte di uno storico come il Prof. in questione.

    Sarebbe interessante sapere cosa ha replicato all'intervento tuo e di G.L. Leone.

    Colgo l'occasione per augurare in anticipo a te e agli altri frequentatori del blog una buona Pasqua (mi prendo una settimanella di pausa dal web).

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  2. Non ho ancora pubblicato la replica (ma lo farò) perché devo lavorarla per tagliare le risposte agli interventi di altri. Non pubblico tali interventi perché sono consistiti in comizi nel più classico e stantio stile sinistrese e del tutto privi di contenuti. Questa gente deve imparare che si prende la parola per dire qualcosa, non per recitare omelie, per altro con interventi ognuno dei quali è stato almeno tre volte più lungo di quello mio, di Leone e Granieri sommati insieme.

    Per quanto riguarda Michele Prospero devo dargli atto (si vedrà nel filmato) che ha, almeno parzialmente, riconosciuto la validità delle nostre obiezioni.

    Il problema è che certe verità è ancora necessario estorcerle quasi a forza.

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  3. "... imputare l'intera problematica della crisi di domanda al nano-capitalismo italico... "

    Lo storico in questione è per caso di "sinistra"?
    Perché tale linea è tracciata da da altri prof di "sinistra, come dececco citato in proposito da brancaccio.

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    1. Siamo nell'alveo di questa "tradizione", ma davanti alla durezza dei fatti qualcosa comincia a muoversi. Il difficile è distinguere tra quelli che lo fanno per opportunismo e quelli che, pur negandolo, cominciano ad accorgersi dei loro errori. Che ti aspetti, che "confessino"? Forse che Berlusconi, Fini, Bossi&Maroni etc. abbiano mai "confessato"? Pensi che Salvini o Grillo "confesseranno"? Qua il più pulito c'ha la rogna!

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