domenica 1 marzo 2015

Le "lezzzzioncine di politica"

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Prima o poi farò un video, o scriverò un post, nel quale racconterò tutta la storia. Oggi non mi va: sono di ritorno da Foligno dove ho fatto le riprese della presentazione del libro di Vladimiro Giacchè "Anschluss", ospite dei marxisti dell'Illinois, e sono un po' stanco.

Mi limiterò a parlarvi delle "lezzzzioncine di politica" che ho impartito a uno studente un po' indisciplinato ma molto brillante.

I lezzzzioncina
Domanda: che ne penZi se mi faccio intervistare da Claudio Messora?
Risposta: è un'ottima idea. Certo, Messora è un po' grillino ma ha un blog molto visibile, molto più conosciuto del mio; credo che non debba farti sfuggire l'occasione. Inoltre è anche bravo nel fare riprese e montaggi. Vai.

II lezzzzioncina
Domanda: che ne penZi se vado in televisione?
RispostaLettera aperta ad Alberto Bagnai (ospite di Agorà, RAI)

III lezzzzioncina
Domanda: mi butti giù un progettino di divulgazione del mio libro?
Risposta: «se hai intenzione di promuovere qualcosa che sia una sorta di “Bagnai pensiero”, la cosa non mi interessa. Se, invece, quello che vuoi fare è aiutare le persone a riappropriarsi di una cosa preziosissima che gli è stata tolta, cioè il metodo scientifico e, quindi, il linguaggio, allora ti seguirò in capo al mondo. In fondo mi hai conquistato, prima ancora che per le posizioni che esprimi, per il metodo che hai proposto.» (cit.)

Osservazioni conclusive: lo studente è brillante, ha ottime capacità di espressione verbale e una spiccata inclinazione all'analisi. Difetta, però, di una visione sincretica. Il tentativo di correggerlo, anche suggerendogli la lettura di testi sull'argomento, non ha sortito effetti. Anzi, ne nacque un dissidio con altri componenti la commissione d'esame che egli concluse con le inquietanti parole: "questa volta si vince divisi!".

Nel licenziarlo, pur con ottimi voti, formulai l'augurio che egli sapesse cogliere l'invito ad approfondire lo studio della Storia, che è maestra di vita, anche a scapito dell'econometria.

Trascurare il sinretismo aumenta il rischio di sincretinismo, i cui trattamenti terapeutici possono essere lunghi e dolorosi.

10 commenti:

  1. Qualcosa non mi torna. Mi allontano da qualcuno perchè non condivido quello che fa e che pensa? Al massimo non me lo filo più manco de pezza. Qui invece c'è il sistematico attacco denigratorio, una ferita aperta e sanguinante. Non si spiega.

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    1. Dovresti essere più chiaro. Chi è che fa sistematici attacchi?

      Detto ciò, ti faccio notare che essere denigrato sulla base di falsità in un blog che ha fatto 13 mln di contatti non è una cosa piacevole. Per di più senza la possibilità di replicare.

      Le critiche le accetto, ma devono essere argomentate. Ora capisco che un personaggione come Illo non abbia tempo di discutere le posizioni di un piccolo blog e di una persona come me che svolge un ruolo secondario in tutta questa vicenda, ma allora mi ignori! E ignori anche i marxisti dell'Illinois, visto che sono quattro gatti! Lo stesso dicasi per quanto riguarda l'ARS: anche in questo caso, attacchi gratuiti senza mai (sottolineo: MAI) un argomento.

      E tuttavia consentimi: un conto è attaccare, sia pure senza argomentare e per puro spirito polemico, un gruppo o un'associazione, altro è farlo con una singola persona. Diffamandola, denigrandola, inventando di sana pianta, e anzi rovesciando la pura e semplice verità dei fatti!

      Ho citato quelle che, da quel che ricordo, sono state le sole occasioni in cui ho espresso a Illo le mie opinioni, sempre su sua richiesta. Delle tre, forse nel secondo caso ho lievemente esagerato, perché la richiesta mi era giunta in forma privata, per telefono, mentre io risposi in pubblico. Negli altri due casi, a domanda privata risposi privatamente. So what? Te me chiedi 'na cosa, io te risponno e tu me 'nsurti? Ma vatten'a ffanculo bello de mamma!

      Aggiungo un dettaglio: io che cazzo c'entro con Alessandro Guerani (alias il Tigellone)? L'ho visto una sola volta, e nemmeno conosco le sue opinioni. Qui ci vedo il tentativo, vile e meschino, di estendere alla mia persona le caratteristiche comportamentali di un'altra. Chi mi conosce sa bene quanto io sia rispettoso delle scelte altrui e quanto sia poco invadente.

      Ma chi mi conosce sa anche che non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. La serpe è avvisata.

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    2. Una sola cosa mi permetto di dire, primo perché non sono affari miei, secondo perché solo voi 2 sapete cosa è successo: sicuramente c'è da una parte chi ha un carattere che definire difficile è un complimento (ed io l'ho provato personalmente) dall'altra mi rendo anche conto che di te si fidava e su di te contava probabilmente più di quanto tu credessi... secondo me è la terza risposta la più pesante perché dimostra che tu non ti fidavi di lui al punto da dubitare dei suoi obiettivi... Condivido comunque questo tuo commento.

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    3. Per prima cosa non c'è niente di ciò che è accaduto che sia nascosto. Capisco che in molti non ci credano perché le reazioni di Illo lasciano supporre chissà quali sgarbi e scorrettezze, eppure è proprio così. Il fatto è che ammetterlo, per i suoi troppo indulgenti seguaci, significa aprirsi al dubbio che il loro guru sia lievemente... (autocensura).

      Quanto al fatto che si fidasse di me, ebbene in questo non è stato deluso. Tutti i patti espliciti sono stati da me rispettati. Dei patti "impliciti", ovvero presenti solo nella sua testa, non so che dire. Certo è strano che abbia potuto immaginare di trattare un uomo, perfino più anziano di lui (credo di sei anni), come un pischelletto laureando!

      In ogni caso la questione è semplice: se mi critica argomentando, e rispettosamente, mi fa piacere; se mi offende e mi denigra, senza uno straccio di argomento e addirittura mentendo, allora mi incazzo come una iena. Ebbene: sono incazzato come una iena.

      Credo che la cosa migliore sia, per entrambi, ignorarci reciprocamente. Tanto io non farò mai pace con un soggetto le cui reazioni sono così sproporzionate alle (eventuali) ragioni. In tal modo Illo potrebbe pensare alle cose serie, e io, dal mio piccolissimo "blogghe de paese", potrei continuare a essere d'accordo (spesso) o in disaccordo (talvolta) con quello che lui sostiene. O per non essere insultato devo essere sempre d'accordo? E magari frequentare solo le persone che Illo gradisce?

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    4. "Certo è strano che abbia potuto immaginare di trattare un uomo, perfino più anziano di lui (credo di sei anni), come un pischelletto laureando!"

      Altre volte hai sottolineato questo aspetto. Lo ricordo bene perché tutte le volte mi convinco che il tuo stupore deriva dal fatto di essere stato all'università solo come studente e non lavorandoci all'interno.

      Indipendentemente da questo caso specifico mi sento solo di commentare che questa tua frase descrive esattamente l'atteggiamento standard del generico cattedratico universitario (e relativo codazzo). Ciascuno ovviamente lo declina a seconda della sua personalità, deformazioni professionali (o professorali) che l'ambiente universitario fa sviluppare come un terreno di coltura batterica.

      Penso in fondo che questo stupore fu pure il mio quando iniziai a capire quel mondo che ora non mi stupisce più ma che all'inizio appare illogico ed incomprensibile, forse perché in fondo lo è.

      Tornando invece a questo caso specifico, anche io non me ne ero accorto subito, mi sono scosso dal torpore quando iniziaste la polemica (cosa legittima, anzi necessaria in politica) insieme a sollevazione. Però credimi, l'atteggiamento in sé non è per niente strano.

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    5. La tua spiegazione è più che probabile. Resta il fatto che "Est modus in rebus, sunt certi denique fines | quos ultra citraque nequit consistere rectum" (v’è una misura nelle cose; vi sono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto).

      Questa citazione l'illOstrissimo dovrebbe essere in grado di intenderla.

      :-)

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  2. Ormai il solo modo per non farsi coprire di insulti e di improperie è leccargli il fondo schiena.

    Le persone che prendono questa china difficilmente realizzano la "mission" grazie alla quale si sono fatte un nome (il narcisista è facilmente strumentalizzabile perché si sopravvaluta).

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    1. Guarda Demetrio, non si contano le emails nelle quali gli ho chiesto di ricondurre il dissidio su un piano di civiltà, ottenendo solo risposte che, per il suo esclusivo bene, è meglio non siano pubblicate.

      Alla fine, ogni corrispondenza privata si è interrotta, ma come puoi facilmente capire non mi è possibile prescindere dal "bagnai pensiero" nella discussione pubblica. Questa è la ragione per cui non posso fare a meno di citarlo. Illo è, oggettivamente e a prescindere dalle questioni personali, un protagonista importante della vicenda politica contemporanea.

      Purtroppo devo constatare che la sua acredine è giunta al punto di volermi eradicare del tutto dalla discussione, e questo non è accettabile. Dal mio "blogghe de paese", piccolo o grande che sia, ho il diritto di dire la mia senza essere insultato sulla base del nulla o, addirittura, di grossolane falsità.

      Mi è molto dispiaciuto constatare la viltà di una parte dei suoi seguaci (parlo di quelli "storici", perché i "nuovi" nulla sanno di queste vicende), i quali si sono rifiutati di prendere le mie difese per non far arrabbiare il loro idolo pur conoscendo le mie ragioni. Ebbene, è proprio questa viltà a rendermi pessimista sul futuro di questo paese. Per come la vedo io, il coraggio vale almeno quanto la comprensione tecnica del come ci hanno fregato.

      Da parte mia, ed Illo lo sa, ho volontariamente e coscientemente rinunciato alla possibilità di fare il "servitore bene in vista del grande professore", preferendo restare nell'ombra pur di avere la libertà di sbagliare (eventualmente) con la mia testa. Credo che sia stato proprio questo a mandarlo in bestia.

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    2. @Demetrio2 marzo 2015 19:33

      A me la prima non risulta. E se anche dovesse succedere glieli puoi rendere (gli insulti) con legittimi interessi.

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