sabato 5 settembre 2015

Lo scemo del villaggio globale

Un quarto d'ora di televisione e ho vomitato. Devo dire che vengo da un periodo di digiuno assoluto, per cui forse anche questo ha contribuito. E la foto col bimbo, e la foto col bimbo, e la foto col bimbo, e la coscienza dell'Europa che si sveglia, e la Merkel che è una statista, e Stefano Feltri che slinguazza, e Gianni Letta che parla davanti a una giuria di mummie... vomito.

Faccio una dichiarazione ufficiale: chiunque, ripeto chiunque, abbia rapporti con i giornalisti del mainstream, sia televisivi che della carta stampata, è una persona che si è già venduta. La menzogna è tale da non lasciare più adito a dubbi: qualsiasi contatto, comunque giustificato, con questo universo di menzogneri prezzolati verrà da me considerato come collaborazionismo con il nemico. Non solo nemico di classe, col quale in fondo si può anche parlare, ma ormai manifestamente un nemico della democrazia.

Non intendo fare eccezioni, me ne sbatto del rischio di restare solo, di diventare lo scemo del villaggio globale. Vomitare è peggio.


9 commenti:

  1. Per la verità , Fiorenzo , mi sembra che anche tra i mainstream comincino ad apparire
    le prime crepe di un ripensamento critico e si cominci a rendersi conto che una immigrazione
    di massa non è sostenibile . Infatti si comincia a fare distinzione tra migranti rifugiati politici
    e migranti economici :Ho sentito ieri il caro Ferruccio De Bortoli , ma fa ancora parte del
    mainstream ? o parla cosi' perché è appena stato trombato dall'establishment ? dire da
    Cernobbio che i migranti economici devono essere respinti, rimandati nei loro paesi di origine.

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    1. Il problema non è se e quando dicono la verità, perché anche quando si decideranno a farlo tratteranno la verità come la menzogna, ossia la somministreranno attraverso le favolette. Pertanto continuerò a vomitare anche il giorno in cui, se e quando gli converrà, cominceranno a parlare di sovranità nazionale, di flussi migratori conseguenza delle guerre imperialistiche eccetera eccetera.

      Anzi, quel giorno potrebbe andare peggio: immagina che non gli servano più gli immigrati, e gli sia invece utile farli tornare in Africa (dopo essersi formati in Europa). Sai cosa comincerebbero a propalare attraverso i loro schifosi media mainstream, per indurre il ritorno in Africa? Prova a immaginarlo. Ovviamente il metodo per fomentare un'ondata di razzismo in tutta Europa, funzionale ai loro mutati interessi, sarebbe lo stesso: le favolette per bambini deficienti. E continueremo a vomitare.

      Dunque il vero problema non è tanto che i media mainstream dicano il vero o il falso, ma come lo dicono, è il metodo. In altre parole, siamo al cospetto della fine della democrazia, cioè all'alba di una lunga guerra civile in Europa. Nihil sub sole novi.

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  2. Caro Fiorenzo, devo dire che condivido con te questo senso di nausea.
    La strumentalizzazione della tragedia, dell' immagine di quel povero corpicino, è veramente qualcosa di vomitevole.
    Lo è anche e soprattutto perché lo si espone come mezzo di propaganda e nel far questo viene dato in pasto ed ulteriormente dilaniato dagli opposti estremismi.
    Mi ero riproposto di non dire una parola su questa vicenda, ma non posso tacere sull' uso strumentale che di quella immagine fanno gli ipocriti euristi e falsi solidaristi.
    Non posso neanche tacere su chi nel versante opposto si gira dall' altra parte infastidito e di fronte allo strazio massimo non potendo nascondersi nell' abusato benaltrismo si rifugia nell' altrettantismo.
    Il senso di vomito diventa doppio.

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  3. E siamo destinati a sfondare settimana dopo settimana vette di schifezza sempre più alte. C è la società neo schiavista senza terra da creare e ogni mezzo è lecito.

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  4. Ah, l'invidia!

    Un "puntuto" ma anonimo commentatore mi scrive:"Io so dove, o meglio a chi vuoi arrivare. C’era una volta una volpe, furba e presuntuosa..…."

    Ovviamente non vi dico come si chiama il "puntuto", ma l'osservazione, che ovviamente allude a Bagnai, merita una risposta. Il "puntuto" replica la tesi secondo la quale io criticherei Bagnai per invidia, solo per invidia. Purtroppo per il "puntuto", posso dimostrare l'assoluta falsità e infondatezza di questa ricostruzione, che tanto "cara" è a Bagnai perché utile per delegittimare chiunque osi criticarlo o, Dio non voglia!, agire in modo indipendente da lui.

    Riguardiamo questo video del 20 giugno 2012: Lettera aperta ad Alberto Bagnai (ospite di Agorà, RAI).

    Ebbene, questo video è addirittura precedente la pubblicazione dell'intera serie "In viaggio con Goofy"!

    Dunque IO criticavo Bagnai ben prima che ILLO si liberasse della scoria ciociara! Può spiegarmi, il "puntuto" perché oggi non dovrei più farlo? Perché ciò sarebbe dimostrazione, da parte mia, di "invidia"?

    Ora il "puntuto" non si sa chi sia (e già! questi fini commentatori argomentano che ciò sia superfluo), mentre io sì. Vorrei ricordare al "puntuto", e a tutta la cerchia adorante di Alberto Bagnai, che IO, per tenere il punto delle mie convinzioni, osai sfidare la somma impopolarità, poiché salvo poche lodevoli eccezioni (per primi Stefano D'Andrea e Moreno Pasquinelli) NESSUNO osò prendere le mie difese quando subii la fatwa bagnaiana. Eppure mi fu "offerta la resa": avrei dovuto chinare il capo così che, certamente, un giorno sarei stato perdonato!

    La mia risposta fu (perdonate lo slang ciociaro): 'n cule e foche aglie capiglie! Qualcuno traduca, grazie.

    p.s. per il "puntuto": questa è l'ultima volta che prendo in considerazione ciò che scrivi da anonimo. Non so se sei un troll o una persona poco informata dei fatti. Nel primo caso vai dove sai; nel secondo, se vorrai venire su questo blog, dichiara la tua identità reale in modo sufficientemente certo.

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    1. Ne ricevi tanti di questi commenti aguzzi?
      Ma c' entrano col post in questione, o sono così, spuri?

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    2. Ogni volta che cito Bagnai in modo critico arriva qualcuno a dire che sono mosso dall'invidia.

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    3. Questa volta mi sono arrabbiato più del solito, perché da sempre sostengo che un movimento dal basso non deve fare nessuna concessione al sistema dei media. Insomma, Bagnai c'entra per caso: nel video linkato criticavo la sua scelta di andare in televisione. Ma è da sempre che la penso così.

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    4. E ma Lui ogni volta che va in TV spacca, non so cosa, ma spacca

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