sabato 2 gennaio 2016

La crisi sola igiene del mondo (riserva frazionaria, Mario Monti e bail-in 4 piddummies)

Prima un po' di matematica


Il tasso di riserva frazionaria (RRR) è la percentuale di "soldini" che una banca deve obbligatoriamente accantonare, sotto forma di riserve presso la Banca Centrale (BC), rispetto ai soldini che le vengono dati in deposito, chiamati "passività" perché per la banca sono un debito, cioè soldi che deve restituire.

La banca usa i soldini dei depositanti per fare prestiti, ovviamente a interesse. Supponiamo che una banca x riceva un deposito pari a C. Essa può prestare a sua volta solo una frazione pari a (1-r)*C del deposito, dove r è la riserva frazionaria. Supponiamo che r=5% (cioè r=0.05) e C=1000 €. Se qualcuno bisognoso di un prestito si presenta allo sportello la banca può prestargli solo:

P1=995=(1-r)·C

Ora immaginiamo che questo qualcuno, ottenuto il prestito, saldi un debito a un suo amico, e che questo amico, riavuti i soldi, li depositi ancora nella banca x. Questa può nuovamente prestare una cifra pari a (1-r)*995, ma siccome si ha 995=(1-r)*C, possiamo scrivere:

P2=(1-r)·P1=(1-r)2·C

Se il giochetto continua, all'n-esimo giro si avrà:

Pn=(1-r)n·C

Il totale dei soldini prestati all'n-esimo giro sarà:

Sn=P1+P2+P3+P4+P5+P6+....Pn

 Se il giochino continua all'infinito, cioè se n=∞, si può calcolare il valore limite dei prestiti che la banca x può erogare in base al primo deposito di 1000 € utilizzando una nota formula matematica per le serie geometriche. Si ha:

S= (1/r)·C=(1/0.05)·1000=20000 €

Dunque un singolo deposito di 1000 € può generare, teoricamente, prestiti fino a 20000 €. Ovviamente ci si ferma un po' prima, ma mica tanto sai, perché l'importante è rispettare le regole, e se rispetti la regola della riserva frazionaria sei a posto. C'è la BCE che vigila, mica la Pizza&Fichi di Bauco!

Ah, ma allora le banche cattive creano denaro dal nulla!

 

La risposta è no. Per la semplice ragione che quando voi chiedete un prestito la banca cattiva vi chiede delle garanzie in grado di coprire il prestituccio, se per caso le cosuccie vi vanno maluccio. In pratica la banca cattiva "monetizza" un bene reale che voi offrite come garanzia. Se, ad esempio, chiedete un prestito per avviare un'attività, la banca cattiva vi metterà una bella ipoteca sulla casuccia bella e, se fallite, ve la requisisce, la vende e rientra.

Dunque la banca cattiva NON crea denaro dal nulla, ma assegna un valore alla vostra casuccia bella, dandovi dei soldini e permettendovi di continuare a viverci dentro. Finché le cose vanno bene, ovvio.

Certo, a qualcuno le cose posso andar male, ma in media, sui grandi numeri, una banca ben amministrata non ha problemi.

Ah, ma allora le banche falliscono perché sono amministrate male, perché danno i soldini agli amici degli amici!!!


Mi sembra di sentirlo l'urlo del piddummy: è la casta, è la cricca, è la corruzione, è che noi siamo italiani, non siamo calvinisti, popolo di ladri, razza inferiore che ci vuole il bastone, la crisi sola igiene del mondo...

Ci vuote tanta pazienza. Sentite cari, se le banche fallissero perché danno i soldi agli amici degli amici questo sarebbe un fatto consueto, o no? Ogni tot un certo numero di banche fallirebbe, giusto? E in effetti è così: ogni tot un certo numero di banche fallisce. Solo che nessuno ne ha mai fatto un problema, è un fatto normale della vita di un banchiere, così come lo è nella vita di un imprenditore. Ogni tanto le cose vanno male, vuoi perché hai dato i soldi agli amici degli amici, vuoi perché hai prestato a un imprenditore bravo ma sfortunato. Che poi, perché un banchiere dovrebbe dare i soldi agli amici degli amici e andare sicuramente fallito? Chi glielo fa fare?

Mettiamola così: Qualche banca, più corrotta di altre, presta qualche soldino di troppo agli amici degli amici, ma se non sono proprio scemi si limitano. Si può fare no? Inquatti un po' degli utili degli azionisti e fai contento un po' di amici degli amici, normale. DiGiamolo: tipicamente italiano! I tedeschi, invece... lasciamo perdere.

Poi un brutto giorno le banche cominciano a cadere come birilli...


Che è successo? Sono diventate tutte, contemporaneamente, corrotte? E' questo che ti racconta Eugenio Scalfari, caro piddummy? E tu ci credi, perché sei un piddummy con un solo neurone in testa che vibra quando vede la barba di Barbapapà.

Invece no. Te lo ricordi quel signore in loden che ti fece ballare in piazza perché aveva cacciato Abberluscone? Ti vuoi rivedere, piddummy bello? E io ti accontento!



Ti sei riconosciuto? Lo sai cosa fece l'uomo in loden? Siccome l'Italia aveva un deficit delle partite correnti, che è la differenza tra quanto esportiamo e quanto importiamo in merci e servizi, doveva risolvere questo piccolo problema. Ora, se hai un deficit ci sono grosso modo due strade: o esporti di più o importi di meno. Ci arrivi? Siccome però, per esportare di più, devi investire, e con la crisi nessuno investiva, si sarebbe dovuto chiedere allo Stato di farlo, ma questo è proibito dall'Europa che ti piace tanto. E allora non resta che importare di meno.

E come si fa? Tu dirai: si mettono i dazi sulle importazioni! No, non si può, perché l'Europa che ti piace tanto lo proibisce. E allora? Facile: si tassano gli italiani, così questi spendono di meno e il deficit delle partite correnti scompare. Come in effetti è avvenuto.

Ma c'è un problema. Se laggente smette di consumare, un po' di imprenditori chiudono e non restituiscono i soldini alle banche. Queste allora gli prendono i beni dati in garanzia e li vendono. Solo che, se un sacco di cose vengono messe in vendita tutte nello stesso momento, il loro prezzo scende, e di molto. E così le banche, visto che non rientravano, hanno cominciato a fare meno prestiti, ma questo ha mandato a gambe in aria altri imprenditori che non hanno restituito i soldini, e allora le banche gli hanno messo in vendita i beni dati in garanzia, ma questi sono scesi ancora di prezzo e allora le banche hanno cominciato a fare ancora meno prestiti, ma questo ha mandato a gambe per aria altri imprenditori che... insomma ci siamo capiti.

Il dubbio del piddummy: ma allora sono pazzi?


No caro, non sono pazzi. Che succede se vai a giocare a poker e qualche giocatore comincia a perdere? Prima mette sul tavolo l'orologio, poi l'anello, poi la cinta dei pantaloni, poi i pantaloni... e ogni volta ottiene meno soldi. Funziona così, dai retta a me e non a Barbapapà.

Questo giochetto si chiama "concentrazione dei capitali", in pratica il più forte mangia il più debole.

In sintesi:

Il meccanismo della riserva frazionaria salta se si induce la deflazione per riequilibrare la bilancia delle partite correnti. A quel punto un gran numero di "garanzie" torna sul mercato a prezzi di sconto, alcune banche saltano e il grande capitale si impossessa degli assets più interessanti, mentre quelli meno appetibili finiscono in malora. Quando il capitale che si impossessa degli assets più interessanti è straniero, allora il paese diventa una colonia.

Tu mi chiederai: chi sei tu per dirmi queste cose? Che ne capisci di economia? Niente, io copio&incollo. Ma prima leggo e cerco di capire, tu invece sei un piddummy. E amici come sempre. 

Ah, dimenticavo! Tra gli assets c'è la tua pensione, la tua sanità, la tua casa, il tuo posto di lavoro, la tua vita. #Vattelapijànder....!

5 commenti:

  1. Nessun commento (ancora). Io invece voglio commentare e dirti bravo! Meglio di così non ti potevi spiegare. Grazie del regalo di Buon 2016 e tanti Auguri a tutti anche ai mononeuronici.

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  2. Una lectio magistralis, caro Fiorenzo! Altro che copia & incolla! Ma mi chiedo... repetita Juve (come direbbe un Montesano d'annata)? E mi rispondo di sì, dài! Ché l'ottimismo, almeno in questi albori d'anno, è sempre il sale... sulle ferite della vita.

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  3. Del fatto che l'Italia diventi una colonia, al piddino repubblichino (che legge "La Repubblica") non frega una mazza, anzi... Con lui non c'è argomento che tenga. Aprirgli gli occhi è impresa donchisciottesca.

    La partecipazione democratica dei cittadini alla vita del paese presuppone e al contempo comporta che essi si reputino, pro quota, i custodi della cosa pubblica. Tale ruolo implica la cosenza e volontà del cittadino di esercitare un attento controllo non solo a "valle", ossia sull'operato dei governanti, ma anche e sopratutto a "monte", cioè sulla qualità dell'informazione, dato che questa, in un sistema autenticamente democratico, dovrebbe supportare il cittadino-guardiano nello svolgimento di tale fondamentale ruolo (supporto consistente essenzialmente nel non occultare la verità dei fatti e nel non costruire menzogne aventi l'apparente crisma della autorevolezza scientifica).

    In assenza di un sistema dell'informazione dotato delle suddette caratteristiche, nessuna democrazia può esistere: la scena è dominata da una informazione che agisce in modo diametralmente opposto a come dovrebbe agire per garantire le condizioni primarie di esistenza e di permanenza di un sistema democratico.

    Stando così le cose, il cambiamento può arrivare solo dall'alto (cioè se e quando le èlites alle quali i media rispondono lo riterranno conveniente).

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    1. Finché chi sta "in alto" è in grado di imprimere "cambiamenti", lo farà sempre ed esclusivamente a proprio vantaggio. Si ha dunque vero cambiamento solo nella misura in cui il vantaggio di chi sta "in alto" viene eroso, o almeno contenuto, dalla resistenza di chi sta "in basso. Pertanto gli interessi oggi defraudati (spesso per eccesso di fiducia verso chi sta "in alto") devono necessariamente entrare (o rientrare) in gioco. Se non lo faranno continueranno ad essere defraudati. Qual è il limite? Basta volgere lo sguardo indietro, gli esempi non mancano, e sono terrificanti.

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  4. Qui la riserva frazionaria è spiegata diversamente: http://goofynomics.blogspot.it/search?q=Moneta+endogena

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