domenica 24 aprile 2016

I "pagherotti"

Paolo Savona: "E poi c'è il problema di fondo: chi è il responsabile del passivo della BCE, che nel corso del 2016 raggiungerà la cifra di 4 mila miliardi"

Paolo Savona
La dichiarazione è di Paolo Savona.

(ANSA) - NAPOLI, 22 APR - "L' euro? Non ci sono più dubbi sul fatto che non possa più reggere e la stessa UE è in bilico. Il vero nodo da sciogliere è come risolvere i problemi creati dalla fine della moneta unica". Questo il giudizio dell' economista ed ex ministro dell' Industria Paolo Savona, che ha presentato a Napoli il suo libro "Dalla fine del laissez-faire alla fine della liberal-democrazia"."Il dibattito che si è svolto indirettamente tra la Bce di Draghi e la Germania di Schauble lo testimonia - ha aggiunto Savona - sono reduce da un convegno ad Oxford. Danno tutti per spacciato l' euro ed in bilico lo stesso Mercato comune. Ma anche se si volesse tentare di mantenere la moneta unica è evidente che occorrerebbe un nuovo accordo intraeuropeo. "In caso di fine dell' euro tutti i contratti andrebbero rideterminati e ciascun Paese avrebbe il potere di ridefinire il valore della moneta. E poi c'è il problema di fondo: chi è il responsabile del passivo della BCE, che nel corso del 2016 raggiungerà la cifra di 4 mila miliardi".

Paolo Savona fa riferimento ai saldi Target2, ovvero al sistema di clearing dell'Unione Europea. In parole semplici sono i "pagherotti" (garantiti dalla BCE) che registrano i debiti e i crediti tra le banche nazionali dei paesi dell'euro.


La somma dei saldi è ovviamente zero, ma alcuni paesi (es. Germania) sono in forte attivo, altri (es. Spagna) in forte passivo. L'Italia, dopo aver accumulato un passivo di 300 mld di euro fino al 2012 (dal lieve attivo ancora nel 2010) ha stabilizzato la sua posizione (ha fatto i compiti a casa).

Tutto merito di Mario Monti, ovviamente, e della Fornero!

Sono tutte cose note alla minoranza di italiani che ha scelto di non giocare alle tre scimmiette...


...ma del tutto ignote alla maggioranza.

Nel disperato tentativo di salvare un progetto sbagliato in partenza, ed entrato in comma irreversibile dopo il 2010, la classe politica italiana, massimamente (ma non solo) il Partito Democratico, ha accettato il commissariamento de-facto del paese e si è resa complice del rovinoso deterioramento delle condizioni di vita di milioni di italiani. Duole riconoscere che gran parte della sinistra cosiddetta radicale, fatte salve poche marginali eccezioni, ha dato il suo contributo, rifiutandosi di riconoscere la realtà onde restare fedele a una sterile quanto astratta e ideologica visione internazionalista. I sindacati non sono stati da meno.

Sono gravissime anche le responsabilità del M5S, che pure ha avuto la possibilità di informare correttamente gli italiani, i cui attivisti non hanno avuto la determinazione e la capacità di affrancarsi dall'opaco e misterioso "staff" che lo ha fatto nascere e ancora lo dirige.

Il centro destra, sia berlusconiano che leghista, pur opponendo talvolta qualche resistenza, non ha mai voluto, o potuto, assumere una posizione chiara, con ciò finendo con il condividere le responsabilità del centro sinistra. Ha fatto premio l'impossibilità di superare la contraddizione di fondo tra la sua visione, liberista e anti statalista, e gli interessi nazionali.

I ceti pseudo acculturati hanno offerto una miserevole prova di sé. Le voci che si sono levate a denunciare la follia dell'euro e dell'Unione Europea, che pure non sono mancate, sono state a lungo ignorate e isolate.

Il vero problema con cui dovremo confrontarci, nei prossimi anni, è costituito dal combinato disposto del vuoto politico e della sconcertante ignoranza dei ceti pseudo acculturati. La grande massa del popolo, orrendamente ingannata da costoro e dai partiti politici, pagherà il prezzo dei loro errori. A dispetto della sua credulità, è tuttavia il popolo la sola risorsa che abbiamo, poiché esso ha avuto la sola colpa di essere igenuo.

Ho un solo consiglio da dare a tutti: stiamo attenti, perché adesso il gioco si fa duro. I trecento miliardi di "pagherotti" qualcuno dovrà tirarli fuori.

8 commenti:

  1. Paolo Barnard ,come un qualsiasi altro mmentaro come li chiami tu ,ti risponderebbe : e dove sta il problema ? La Bce , come qualsiasi altra Bc sovrana può stampare tutti i soldi che vuole , con il vantaggio che l' euro e' una valuta pregiata , come il dollaro , una valuta di riserva .
    Ho letto , superficialmente , perchè lo sai che per le mie capacità intellettive è troppo prolisso ,che Illo nel suo ultimo post :la questione tedesca , si arrabattava tra deficit implicito e deficit esplicito tedesco ,mi aspettavo una tua stoccata , una tua rivincita , una dimostrazione che anche tu sei utile alla causa , tanto quanto lui .

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    1. 1) se l'euro salta cessa di essere una moneta "pregiata", di riserva.

      2) non mi è mai passato per la capa, né mai mi passerà, che io possa essere più utile alla causa di Illo. Il problema è che, siccome Illo è sempre the best, ovviamente è anche quello più dannoso alla causa. E quando dico "causa" non mi riferisco solo a quella comune, ma anche a quella personale di Illo medesimo. Secondo te, quanto a nuociuto alla sua carriera il carattere di mmmierda che ha? In questo l'unico che lo batte è Barnard: per una volta Illo è arrivato secondo.

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  2. Mi piacerebbe capire qual è la posizione del Prof. Savona, dato che una volta si spertica nel sostenere che un ritorno agli Stati nazionali sarebbe impensabile e la volta successiva sembra perorare la fine della moneta unica e della sovrastruttura alla quale la stessa è funzionale (UE). C'è un'unica posizione capace di racchiudere queste due ed è il "più Europa".

    Comunque, ho appena visto sul tubo gli ultimi interventi di Illo. Possiamo dire di lui tutto il male possibile, ma ha una comunicativa che oserei definire perfetta (e la comunicativa è cosa fondamentale per far passare un messaggio). Credo sia il solo in grado di zittire pennivendoli e politicanti al soldo del grande capitale grazie alla sua evidente capacità di esternare competenza in ciò che dice.

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    1. Paolo Savona: ha qualche annetto, ma è sempre un giunco che si piega al vento.

      Quanto al resto, vedi risposta a Fabio Campedelli.

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    2. Sinceramente non mi è passato neppure per l'anticamera del cervello di fare una classifica delle persone più o meno utili alla causa e di metterlo ai primi posti (del resto, quale sia la sua causa nessun lo sa). Dico solo che sul piano dell'approccio comunicativo è - per classe, abilità dialettica, astuzia e competenza tecnico-scentifica - di dieci spanne al di sopra delle altre "prime donne" che dominano la scena del pensiero critico nei confronti della UE e dell' euro. Penso che sia uno dei pochi ad essere veramente temuto dall'estabilishment.

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    3. L' establiscement non teme nessuno, semplicemente lo ritiene al momento inutile... Almeno spero.

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    4. Effettivamente può darsi che lo ritenga già oggi utile...

      ...Claudio scherzo ovviamente.

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