martedì 10 maggio 2016

La Costituzione, il Fascismo e il Sovranismo

Nota: tempo fa fui rimproverato per aver scritto, senza avvedermene, "Fascismo" con la maiuscola. Questa volta lo faccio intenzionalmente perché, in questo post, non parlerò del fascismo in quanto movimento politico, ma del Fascismo come idea.

Mi capita spesso di incontrare persone che dicono "il fascismo ha fatto anche cose buone". Alcuni ci tengono a dire che "il fascismo non è stato come il nazismo". Altri ancora affermano che "i crimini del comunismo sono stati peggiori". In genere, essendo il livello culturale di quelli che fanno tali affermazioni piuttosto basso, pur trattandosi quasi sempre di ottime persone, lascio correre. Non posso farlo però a scuola quando qualche studente, magari dopo aver frequentato un circolo di Casa Pound, mi pone davanti al problema di chiarire la questione. E' vero, non insegno Storia e Filosofia, ma credo fermamente nella libertà d'insegnamento e la pratico non appena mi sono messo a posto con i deliri delle prove Invalsi e/o per classi parallele. Sapete, quella pretesa per cui io, che l'informatica la conosco bene per passione e storia professionale, dovrei somministrare ai miei ragazzi le stesse domande che a un'altra classe di informatica, il cui docente è, magari, un ottimo elettronico o elettrotecnico, ma l'informatica la conosce al livello di Office. E' la buona scuola.

Capita, per l'appunto, che un ragazzuolo mi abbia fatto le obiezioni di cui sopra, forse con la speranza di evitare la solita lezione. L'ho accontentato. Sono ragionevolmente convinto di aver tolto un piccolo militante a Casa Pound. Quello che segue è il resoconto sintetico di un'ora di appassionata esposizione della mia tesi, che i ragazzi hanno poi discusso tra loro il giorno dopo.

La Costituzione e il Fascismo


Le idee sono importanti. Le idee nuove cambiano il mondo non meno del mutare delle condizioni materiali che sopravvengono per ragioni indipendenti dalla volontà dell'uomo. Duemila anni fa un'idea ha cambiato la Storia, è il messaggio di Cristo. Sia chiaro, non sono un credente, e mi attengo al precetto di Ludwig Wittgenstein:  "su ciò di cui non si può parlare si deve tacere", ma credo che non si possa negare che il messaggio di Gesù abbia segnato uno spartiacque fondamentale. Prima di allora era considerato pacifico che gli sconfitti fossero ridotti in schiavitù, che i forti avessero il diritto di disporre dei deboli a loro piacimento. Gli uomini si dividevano in due grandi categorie: i liberi e gli schiavi. I primi potevano anche darsi istituzioni democratiche, come ad Atene, ma restava il fatto che darsi un governo fosse un privilegio degli uomini liberi, mentre gli schiavi, in genere prigionieri di guerra o debitori, non avevano personalità giuridica. Erano una proprietà.

Il cristianesimo ha posto la parola fine a tutto ciò. Non che la schiavitù sia cessata, non che non ci siano state altre e forse più gravi ingiustizie, ma una parola era stata detta: tutti gli uomini sono figli di Dio e uguali davanti a Lui. E questa parola ha funzionato da argine, piano piano è entrata nell'animo di tutti, ponendo fine alla pretesa dell'arbitrio assoluto e insindacabile dei forti nei confronti dei deboli. Non a caso Friedrich Wilhelm Nietzsche parla del cristianesimo come della religione degli schiavi che avrebbe corrotto la vera natura umana, il cui segno distintivo sarebbe, a suo dire, la lotta e il prevalere dei forti sui deboli. 

All'inizio del XX secolo questa concezione pagana dell'esistenza ha ritrovato, nel nazionalismo prima, nel fascismo (con la minuscola) subito dopo, la sua forma politica. Questa, che nella pratica di gestione ordinaria del consenso si tradusse, secondo la fulminante battuta di Indro Montanelli, nel "dare a ciascun italiano una piccola fetta di potere con il diritto di abusarne", era fondata su una concezione ideale pagana, anti cristiana - e dunque anti giudaica dal momento che il cristianesimo è una religione giudaica - che è il Fascismo (con la maiuscola). E' qui l'origine dell'avversione per l'Ebraismo, che è inscritta in profondità nel Fascismo ideologico. Ecco dunque che mentre il fascismo (con la minuscola) faceva "contenti" (quasi) tutti gli italiani, sia favorendo alcune classi sociali, sia ubriacando le masse con la retorica dell'Impero, il Fascismo (con la maiuscola) coltivava l'ambizione di ristabilire un ordine naturale delle cose fondato sulla forza e sul diritto assoluto di questa rispetto ad ogni altra istanza. L'alleanza con il Nazismo (con la maiuscola) cioè con l'ideologia hitleriana della razza pura, incarnatasi nel nazismo (con la minuscola) ovvero un partito che seppe mobilitare le forze produttive della nazione germanica praticando un'originale sintesi tra militarizzazione della società e politiche economiche espansive, era un fatto inevitabile, che infatti avvenne.

Contro il tentativo pagano di riportare indietro le lancette della Storia si mobilitò l'intera tradizione giudaico-cristiana. Questa, al cui interno si combattevano da secoli due interpretazioni, l'una che nel corso del XIX secolo si era determinata nell'ideologia Liberale, l'altra in quella Socialista, restò impermeabile ai tentativi del Nazi-Fascismo di dividerla e lo combatté, unita, con tutte le forze. E infine prevalse, schiacciando la testa del serpente Nazi-Fascista.

Ma l'idea Nazi-Fascista (nel seguito solo Fascista, perché basta e avanza) non morì, come non muoiono mai le idee. Il Fascismo, inteso come ideologia pagana, continua a vivere, sebbene non più (o non ancora) come forma partito, e scruta attentamente l'esito della lotta, anch'essa mortale, tra i suoi vincitori di settanta anni fa, pronto ad offrirsi come alleato ad una delle parti. Ora è un fatto che, nella lotta tra l'idea Liberale e l'idea Socialista, quest'ultima stia soccombendo, come pure è un fatto che le maggiori aperture al Fascismo, in termini di disponibilità politica, siano venute dall'idea Liberale. Abbiamo forse dimenticato lo sdoganamento del MSI operato da Berlusconi, solo per restare in Italia?

Travestitosi, il Fascismo ha infiltrato gli ideali liberali producendo in essi una trasformazione alla quale ci riferiamo con il termine Neoliberismo oppure, sebbene con qualche differenza, con quello di Ordoliberismo. Queste due ibridazioni tra il Fascismo e l'idea Liberale non sono identiche, e anzi possono, in futuro, diventare le due nuove polarità della Storia, specialmente se, come appare sempre più probabile, l'idea Socialista si eclisserà. Il dramma che stiamo vivendo, dunque, è quello di una spaccatura della tradizione giudaico-cristiana, ormai in fase di duplice e avanzata ibridazione con l'ideologia pagana istanziata nel Fascismo.

L'importanza della Costituzione del 1948 è, in questo scenario, assolutamente cruciale. Essa rappresenta la carta che simboleggia la tregua trentennale, se preferite la stasi del conflitto sotto forma di guerra fredda, tra i due grandi filoni della tradizione giudaico-cristiana: quella Liberale e quella Socialista, uscite insieme vincitrici dallo scontro con il passato pagano e pre-cristiano istanziato nel Nazi-Fascismo. 

La mia lezione ai ragazzuoli è finita così. Ora, se permettete, vorrei aggiungere qualcosa che, in classe, non ho detto.

Il Sovranismo


Il Sovranismo, inteso come idea, invoca la Costituzione del 1948 come simbolo della vittoria del mondo giudaico-cristiano, nelle sue due principali articolazioni, contro il tentativo pagano di tornare al passato. Tuttavia anche il Sovranismo è oggetto di un'opera di infiltrazione Fascista, operata da centrali ideologiche che hanno ben appreso l'arte di dissimularsi. Se questo tentativo avesse successo, e non mancano i dubbi che stia già avendo successo, le conseguenze sarebbero molto gravi. Per questo è necessario ricordare sempre, con determinazione e in modo puntuale, che la Costituzione del 1948 è sì un armistizio tra l'idea Liberale e l'idea Socialista, ma è soprattutto anti Fascista, e che è stata concepita e scritta dopo aver schiacciato la testa del serpente pagano. La Costituzione fonda la Repubblica sul lavoro perché questo, e non la conquista bellica, è posto a fondamento della nostra civiltà. La Costituzione concepisce il diritto al lavoro, e dunque al reddito, come lo strumento principe attraverso il quale si realizza il diritto di cittadinanza, e non la cittadinanza come lo status giuridico che dà diritto al lavoro, cioè al reddito. Dunque il diritto al lavoro come fonte della cittadinanza, e il rifiuto della guerra di conquista, sono l'essenza della Costituzione del 1948 dalla quale ogni buon sovranista trae ispirazione e sostegno.

14 commenti:

  1. Cazzo Fiorenzo, se è così che stanno le cose ( e così stanno) siamo circondati da fascisti: quelli che protestano e blaterano livorosi da una parte e quelli che, atteggiandosi a moderati, ce l' hanno fatta dall' altra.

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  2. Ma , non è che Fascismo e Sovranismo alberghino contemporaneamente in ognuno di noi ? e che quindi sarà una lotta contro una forza che è in noi e non esterna a noi ?

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  3. A mio avviso il Fascismo e' il parassita che vive e si alimenta della malattia intrinseca del fratello maggiore della tradizione giudaico-cristiana che è il Liberismo. La Costituzione e' dunque prima di tutto anti-Liberista; e' anti-Fascista come conseguenza. Prova ne è' il fatto che sia fondata sul Lavoro, punto critico essenziale del conflitto fratricida ed unica possibilità di sopravvivenza del fratellino rachitico che è il Socialismo.

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    1. Caro Roberto, in questo blog pratico abbondantemente il Permeismo, ragion per cui lascio molto spazio al Perteismo. Sarebbe bello combinarli insieme per ottenere il Pernoismo ma, in questo caso, la vedo dura. Molto dura.

      Nota - te mme chiederai perché dico 'ste parole arcane, e io t'arisponno che parlo a te, no ar cane! #sevedemo.

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  4. Fiorenzo, una cosa sono le ideologie, un'altra sono i pregiudizi ideologici.
    Il pregiudizio ideologico è quello che ci parassita, e che ci impedisce di essere politicamente lucidi, mentre l'ideologia è quella che ancora la politica, le da' una base ben ferma e le condizioni per svilupparsi nel modo ottimale.
    Tu prendi un elemento del cristianesimo (gli uomini in quanto tutti figli di Dio, sno uguali) e lo poni a spartiacque: i fasci-nazisti sarebbero pagani perchè non condividono questo precetto cristiano, e quindi vanno preliminarmente distanziati da noi.
    Tuttavia, mi chiedo Fiorenzo come tu possa considerare le elite finanzairie che governano il mondo dalla parte giudaico-cristiana. Mai credo nella storia dell'umanità, si è mai verificata una divaricazione nella distribuzione delel risorse economiche come ai nostri tempi, e questo tu come lo consideri, un fatto pagano o un fatto giudaico-cristiano?
    Se ci facciamo obnubilare da questioni ormai inattuali e quindi scadute nel niominalismo, saremo sempre schiavi di schemi mentali da altri elaborati.
    A me che i fascisti usino una certa simbologia sicuramente mutuata dal mondo pagano, ti confesso mi lascia abbastanza indifferente.
    Da un punto di vista invece politico, penso che tutti noi conveniamo che il liberismo, come forma suprema di liberalismo, sia il vero nemico. Politicamente è certo così, perchè nessuno può ragionevolmente pensare che i fascismi mettano a repentaglio le nostre società. Ciò che per noi era una società occidentale che consisteva in larga parte in un certo livello di welfare, ha subito e continua a subire in realtà attentati alla sua continuazione da parte del liberismo che, guarda un po' è del tutto giudaico-cristiano.
    Non ti sovviene il dubbio che quelle categorie che tu invochi siano del tutto inadeguate ai nostri tempi?
    Magari, ti potrei suggerire una chiave di lettura alternativa: non sarà che il discrimine passa oggi tra l'individualismo dell'ideologia liberale e di una certa sinistra post-sessantottina, e un comunitarismo che richiama valori di un marxismo più tradizionale e di una certa destra? Ha senso alcuno farsi prendere in giro dai liberisti che, ponendo lo scontro fondamentale tra destra e sinistra o addirittura nel tuo caso tra giudaismo-cristianesimo e paganesimo, permette loro di porsi al centro dell'agone politico, pronti a fotterci dando sberle a destra e sinistra, magari con il compiacimento della parte avversa?

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    1. Vincenzo scusami, ma io all'inizio del post ho scritto chiaramente che mi sarei occupato della questione dal punto di vista della dialettica delle idee, non della loro realizzazione pratica. Per intenderci: forse c'era più giustizia a Sparta che non nell'Inghilterra vittoriana, anzi sicuramente è così, ma ciò non toglie che, dal punto di vista della dialettica delle idee Sparta era pagana e l'Inghilterra vittoriana giudaico-cristiana. Punto.

      Di più: il fascismo può anche realizzare una convivenza più pacifica ed equilibrata di un modello liberale o socialista, ma resta il fatto che la sua matrice è pagana, quella del pensiero liberale e socialista è giudaico-cristiana. Per questo ho proposto ai miei studenti di abbandonare, per un momento, il metodo dialettico "i fascisti hanno fatto questo mentre i socialisti o i liberali quest'altro", per guardare le cose anche da un altro punto di vista.

      Insomma gli ho fatto una breve e certamente approssimativa lezione di storia delle religioni occidentali. Che non è una cosa secondaria perché, a seconda di come noi uomini immaginiamo Dio, così costruiamo la nostra convivenza. Sempre da uomini, è ovvio, cioè con poca coerenza con le nostre visioni profonde, ma queste restano importanti.

      Gli ho parlato di Fascismo, Liberalismo e Socialismo, non di fascismo, liberalismo e socialismo.

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  5. Fascioliberalsocialprogressismo: è l'ideologia 2.0.

    Hanno approvato la legge sulle unioni civili. Per essere sicuri che passasse hanno dovuto mettere la fiducia. I gay hanno finalmente trovato il loro "uomo della provvidenza" e le anime belle destroprogressiste esultano come all'avvento del Nosferatu in loden nel 2011. La Boschi si dimena in tv, non sta nella pelle: può associare il suo nome ad un evento che segna un "autentico salto epocale di civiltà". Kalergi, nel paradiso dei padroni e dei finanzieri senza frontiere, dove si è guadagnato un posticino per i servigi resi, sghignazza e si frega le mani.

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    1. Sono nato in un piccolo paese italiano del centro sud dove, appena 40 anni fa, mi toccava rispondere ai miei coetanei che mi chiedevano "tu sposeresti una che non è più vergine?". Al che io gli rispondevo che non mi sarei mai sposato con una ancora vergine, per non correre il rischio di ritrovarmi con una pazza. Da allora i miei coetanei ne hanno fatta di strada! Io, invece, sono rimasto al palo, e oggi sono più conservatore di loro.

      A volte però, quando mi sento particolarmente sicuro di me, penso che i miei coetanei, che non capivano un caxxo allora, giustamente non capiscono un caxxo adesso. Mi chiedo infine: come hanno fatto, quei carciofi dei miei coetanei che volevano sposare SOLO una vergine, a diventare più "progressivi" di me, che sono sempre stato un ribelle? Bah...

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    2. Semplice. Se la maggioranza conservatrice diventa progressista, il ribelle non può che diventare conservatore. Sennò che ribelle sarebbe?

      E poi c'è l'eterna questione: il progressismo è tale rispetto a cosa? Se nel mondo classico i rapporti omosessuali erano socialmente ritenuti normali, chi si batte perché ritornino ad esserlo cos'è?

      Cosa sono io, che lavorativamente ritengo del tutto giusto e normale rapportarmi con superiori di sesso femminile senza il retropensiero di avere a che fare con un essere geneticamente indegno di starmi sopra (in alcuni casi, per la verità, ho avuto altro genere di retropensieri) ma che non faccio i salti di gioia perché è stata approvata la legge sulle unioni civili fra omosessuali?

      La verità è che i tuoi compaesani non sono mai stati niente di niente, nè conservatori all'epoca, nè progressisti ora. Sono semplicemente piccoli conformisti, persone incapaci di ragionare autonomamente e che non hanno neppure provato lo stimolo a farlo e, pertanto, indegne di essere classificate in qualunque modo.

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    3. Sei stato troppo duro con i miei compaesani che, te lo ricordo, posso strapazzare solo io, che sono piume delle loro piume.

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    4. Non so minimamente chi siano, ma il tuo riferimento ad essi è stato il link che mi ha messo in collegamento con situazioni conosciute.

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  6. Poiché nel post che ha aperto questa discussione si fa riferimento alla Costituzione, linko un video relativo ad un intervento svolto nell'ambito di una conferenza sulla riforma costituzionale che saremo chiamati a ratificare in autunno. Il relatore sintetizza, a mio parere efficacemente, gli aspetti della riforma che mettono a nudo i veri obiettivi della operazione:

    https://www.youtube.com/watch?v=BBBcqurxtOE

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  7. ...e senti anche qua che dice il Procuratore Generale della Corte D'Appello di Palermo, dott. Roberto Scarpinato:

    https://www.youtube.com/watch?v=AOjFWG-5WAA

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  8. Il Cristianesimo ci ha resi tutti egualmente schiavi davanti a Dio, che è il fattore e quindi il padrone del mondo/creazione. La reazione fascista e nazista? Basta essere schiavi, basta essere deboli! Le crisi del modello capitalista hanno atterrato l'economia di molti paesi al di là dell'Atlantico, sconfitti o insoddisfatti per la Grande Guerra. La loro soluzione, poco paganamente, è stata quella di eliminare semplicemente i deboli sperando di affossare la debolezza (laddove invece il Cristianesimo non può fare a meno della debolezza, che cerca di rendere condizione di culto universale, tanto che Cristo promette ai poveri il Regno, mica la giustizia nel mondo attuale!). Paganamente rispondo: "Costui è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui perché vengono tutti da Zeus forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è a loro gradito. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, ma lavatelo prima nel fiume dove c'è un riparo dal vento".

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