sabato 14 gennaio 2017

Fake news e anonimi

Paul Craig Roberts, 6 gennaio 2017 (da Vocidall'estero.it): "Alcuni di quelli che difendono la verità sperano che il ridursi dell’influenza della stampa e della televisione controllate dalla CIA indebolisca la capacità dello 'Stato profondo' di controllare la narrazione. Tuttavia, la CIA, il Dipartimento di Stato, e a quanto pare anche il Pentagono, già operano nei social media, e usano troll nelle sezioni dei commenti per screditare chi dice la verità."

Da tempo il responsabile di questo blog ha precluso l'accesso ai commentatori anonimi. Una battaglia, in vero, iniziata più di dieci anni fa, quando l'anonimato su Internet veniva considerato, dagli ignoranti tecnologici e dai sognatori fessi, sinonimo di libertà di espressione. Questa scelta mi ha attirato innumerevoli critiche, e attacchi talora offensivi, ma i fatti mi stanno dando ragione. L'anonimato su Internet è tale per chi, della rete, non ha alcun controllo. Tutto il resto è fuffa.

Non è, questa dell'anonimato, l'unica questione su cui i fatti mi stiano dando ragione. Ci sarebbe, ad esempio, il non picciol problema del movimento dal basso e del "fraiolismo metodologico", ma anche in questo caso basta aspettare, il tempo è galantuomo. Non che me ne importi granché, sto invecchiando ed ho sempre meno voglia di avere a che fare con gli stupidi bipedi. Internet mi ha messo in contatto con un piccolo numero di persone di qualità, come pure con una gran quantità di scemi, ma per fortuna la scelta di escludere gli anonimi (o che tali credono di essere, i fessacchiotti) da questo blog e dai siti che ho gestito negli anni passati, ha fortemente ridotto la mia visibilità.

Vivo tranquillo, conto i pochi capelli non ancora bianchi che mi sono rimasti, e comincio a fare i conti con l'infinito. Sia ben chiaro: godo di ottima salute! E' solo stanchezza, insaporita da un pizzico di disgusto.

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