martedì 18 aprile 2017

La fase 2

Dopo almeno sei anni di sforzi divulgativi, e sebbene molto sia stato fatto, tuttavia occorre introdurre delle novità, almeno sul piano operativo. Continuare con convegni, e attivismo sul web, non può produrre risultati molto maggiori di quanto fin qui ottenuto, che non è poco ma non basta. Affinché nasca un vero movimento di popolo per il ripristino della sovranità costituzionale, è necessario che entrino in gioco moltissimi soggetti a livello locale. Il successo divulgativo di alcuni sovranisti e anti-euro costituisce, oggi, un ostacolo all'ulteriore diffusione di tali idee. Si staglia all'orizzonte il pericolo di una deriva leaderistica che è opportuno mitigare.

Per essere chiari, non è che i leaders non siano necessari, anzi, ma urge un chiarimento su questa figura politica. Si è leader per almeno tre ragioni: prestigio personale, capacità organizzative, peso elettorale. I veri leaders dovrebbero coniugare, con pesi diversi, queste tre caratteristiche, mentre in questa fase solo la prima delle su elencate è rappresentata tra coloro che si propongono come tali.

La fase 1 è andata come è andata, e non poteva andare meglio. Dobbiamo dare atto a coloro che, per loro contingenze esistenziali, avevano alcuni anni fa le competenze necessarie per emergere nella critica al criminale progetto eurista, di aver dato molto. Di ciò gli siamo grati, e ci auguriamo che molti di essi possano, con il prosieguo degli eventi, svolgere ancora un ruolo di primo piano. E' necessario, però, che irrompano nel protagonismo politico nuove forze. Serve una fase 2 nella quale un numero ben maggiore di soggetti, formatisi alle scuole di quanti hanno dato vita alla fase 1, si mettano in gioco.

Quello che era necessario sapere, e capire, del criminale progetto eurista è ormai patrimonio comune, ma siamo davanti al pericolo che le idee contrarie siano addirittura rappresentate da emanazioni degli stessi interessi che lo hanno voluto. La vicenda del M5S è esemplare.

Un vero movimento politico dal basso antieurista, sovranista e costituzionale potrà nascere soltanto se migliaia di persone, da ogni luogo d'Italia, si metteranno in gioco autonomamente spendendo sé stesse nelle loro realtà locali, amplificando e dando concretezza organizzativa ed elettorale alle idee apprese grazie allo sforzo prometeico dei protagonisti della fase 1. Il tempo passa per tutti e la vita, come la lotta di classe, continua.

5 commenti:

  1. Risposte
    1. E quindi il 20-21 maggio ci si incontra. Non per organizzare un nuovo movimento o partito, ma per discutere della necessità di cambiare strategia. Si farà a Castro dei Volsci, e tu sei tra quelli che saranno invitati a riflettere su questo tema e a lanciare un giavellotto verso il futuro. Dopodiché (conciòsiacosaché) ognuno si darà da fare nel suo ambito: idee-organizzazione-voti. E se neanche questo dovesse bastare, cioè se la fase 3 (la presa del potere con metodi democratici) dovesse essere annichilita da un colpo di Stato... allora saranno cazzi acidi. Ma io tra morire o vivere da schiavo preferisco morire.

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  2. Un vero progetto che consenta alle varie sensibilità sovraniste di rispettarsi e di non guardarsi in cagnesco in questo paese non è stato mai fatto, noi abbiamo l' ambizione di volerci provare.
    Grazie a persone come Fiorenzo e Vincenzo e, spero, mille altri che vorranno dedicare almeno una stagione della propria vita al sogno di lasciare alle generazioni successive un mondo ed una società migliore di come l' abbiamo ricevuto noi dai nostri genitori.

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  3. https://www.comingsoon.it/film/piigs/53781/scheda/ (nei cinema dal 27 aprile)

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  4. Mi sembra chiaro che i nostalgici del fascismo e del comunismo non sono in grado di portarci fuori dall' euro; essi sono già stati sconfitti, perché fallimentari, dal liberalismo

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