domenica 21 maggio 2017

Simposio sovranista a Castro dei Volsci

Si è svolto a Castro dei Volsci (FR) un simposio sovranista. Come suggerisce la parola "simposio", un numero ristretto di sovranisti si è dato appuntamento per discutere dello stato del sovranismo in questa fase politica. E' presto per tirare conclusioni, ne parleremo in occasione della pubblicazione dei prossimi video. Quel che è certo è che, a parte una non secondaria questione sulla quale si sono manifestati contrasti (soprattutto a cena) la discussione è stata ordinata e tranquilla. D'altra parte, io ero il simposiarca...











5 commenti:

  1. una prolusione cialtronesca e piena di castronerie in quel di Castro dei Volsci; per fortuna i successivi interventi sono di alto livello.

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    1. Ma che dici? Secondo me (audio apparte, e mi scuso ancora) sei stato un ottimo moderatore, e il livello della discussione è stato eccellente nonché coraggioso, perché abbiamo preso di petto, e senza timore alcuno, due problemi fondamentali:

      1) come crescere ancora come movimento sovranista (alias: movimento per la riconquista della sovranità nazionale)
      2) come affrontare un fenomeno esogeno come l'immigrazione

      La discussione è stata aspra (a cena asprissima) a dimostrazione del fatto che i problemi esistono, ma non abbiamo avuto paura e non ci siamo tirati indietro. Abbiamo constatato un dato: il tema dell'immigrazione ESIGE una risposta. Fosse pure (ma non solo) perché ci viene sbattuto davanti dai nostri avversari liberisti, evidentemente ben consci che qui abbiamo delle difficoltà.

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  2. Comincia a farti pagare il giusto valore delle pietanze che hai offerto da chi non l'ha ancora fatto, in modo da accorciare i tempi dell'acquisto....

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  3. frastornato, ma profondamente contento dell'incontro

    discutere fa crescere, e ne abbiamo un enorme bisogno

    il giorno i cui riusciremo ad incanalare le enormi energie che abbiamo profuso per difendere idee apparentemente lontane, per uno scopo comune, diventeremo immortali

    non lasciamoci dividere da falsi nemici, che di cose giuste e belle se ne possono fare una marea, se insieme

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  4. Cucinotta - senza offesa per nessuno - ha il "fisic du role" giusto per rappresentare efficacemente un eventuale soggetto politico-elettorale che dovesse nascere all'insegna del sovranismo.

    Diverso è il giudizio su quanto afferma. Troppi e poco comprensibili "paletti" nello stabiire chi può e chi non può legittimamente dirsi sovranista e, quindi, essere accolto nel grembo del costituendo partito sovranista.

    Un partito sovranista che pretenda di identificare il sovranismo con il programma politico di un movimento ideologicamente collocato nell'area della sinistra radicale non va da nessuna parte; nasce votato al fallimento, come fallimentare è sul piano dell'incidenza politica in genere tutto ciò che si muove in quell'area a vocazione minoritaria e marginalista.

    Se è vero com'è vero che il ripristino della sovranità nazionale non soddisfa gli interessi vitali di una sola categoria di individui o classe sociale, allora il sovranismo non si presta ad essere politicamente monopolizzato da chi parla solo in nome di quegli interessi e nessun progetto di ampia aggregazione intorno al sovranismo vedrà mai sviluppo su simili basi.

    Pensandoci bene, l'unico requisito che il sovranista deve possedere per essere considerato tale è volere in modo consapevole ciò che statuisce la seguente enunciazione: "La sovranità appartiene al popolo che la esercita nei modi e nei limiti stabiliti dalla Costituzione". Non serve altro.



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