venerdì 16 giugno 2017

Il caso Fusaro

Diego Fusaro e Stefano D'Andrea
L'amico Vincenzo Cucinotta si esprime in tal modo (su FB) a proposito della notizia, data dal direttivo del FSI, di una richiesta di 1000 € netti (oltre alle spese di viaggio e permanenza) avanzata dal filosofo Diego Fusaro per partecipare a un evento da essi organizzato:

«Ma questa campagna contro Fusaro perchè ha chiesto di essere pagato, non vi pare incomprensibile? 
Se fossi stato io l'organizzatore, sicuramente avrei declinato ogni ipotesi di pagamento, ma non trovo nulla di vergognoso nella richiesta esplicita e senza nascondersi dietro nulla, di farsi pagare. Ma poi, nel mondo in cui viviamo, mi pare non ci sia nulla di sorprendente nell'aspettarsi un compenso per il fatto di esserci. 
Probabilmente, c'è stato un equivoco. Vi ricordo che Fusaro è uno di coloro che partecipa a quel circo pubblico che è costituito dagli abituali partecipanti ai talk-show televisivi. 
Certo, gli si può addebitare una certa distrazione e superficialità per non avere chiesto di chiarire di cosa si trattasse. 
Tuttavia, ammettendo che nel merito Fusaro aveva torto, era davvero così importante inscenare una vera e propria campagna di suo sputtanamento? 
Un po' di sobrietà secondo me farebbe bene a tutti

Dissento dall'opinione dell'amico Vincenzo Cucinotta perché, se Fusaro ha diritto a chiedere di essere pagato, tutti noi militanti sovranisti abbiamo il diritto di sapere chi è che muove le chiappe per passione e chi per denaro!

Ora sappiamo che Diego Fusaro, per muovere le sue giovani chiappe, chiede 1000 €. Da parte mia, le mie ormai avvizzite chiappe continuo a muoverle per passione. Certo, quel che conta è il risultato, l'importante è abbattere la dittatura dell'ordine internazionale dei mercati, non importa chi sarà premiato. Certo che non importa, siamo abbastanza vecchi da sapere che gli allori non vanno mai a chi agisce per passione, casomai gli spettano le persecuzioni, per cui dov'è il problema? Se vinceremo, Fusaro sarà un nume tutelare della rinascita nazionale; se perderemo, continuerà a partecipare ai talk-show. Però, saperlo, è una soddisfazione, per noi oscuri e negletti militanti che abbiamo speso anni della nostra vita, e non poco del denaro che non abbiamo anche per dar lustro al giovin Dieghito.

10 commenti:

  1. è il mercato...bellezze mie!
    ieri sera ho assistito pagando volentieri 7,5 euros,alla proiezione del documentario PIIGS a Torino; è seguito un breve dibattito con il mio amico Invernizzi, Cutraro e Paragone; quest' ultimo ha anche venduto qualche copia del suo libro, una l' ho magnanimamente acquistata anche io.
    Non credo ci si possa scandalizzare più di tanto se le cifre sono queste, e forse neanche di chi sta facendo della propaganda no euro un suo piccolo business. Certo poi non lamentiamoci della mercificazione delle idee e delle idologie, l' azione corruttiva del liberismo è arrivata anche a questo.

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    1. Ippolito: hai ragione anche tu a lamentare uno scadimento verso la mercificazione di tutto, anche dell'attività politica. Fa parte della deriva generale verso la quantità a scapito della qualità ma ci sono solo due strade: o ti ritiri su un qualche Aventino per non sporcarti le mani, oppure accetti anche qualche compromesso nel tuo tentativo di incidere sulla realtà.

      E anche perché, se mi consenti la citazione:

      "i trattamenti psicoanalitici non debbono essere gratuiti: è opportuno che pesino alquanto economicamente, sui pazienti, allo scopo che questi non si adagino nella cura, non tendano cioè inconsciamente a perpetuarla indefinitamente" (cfr. [S. Freud] Ges. Schr., VI, pp. 95-96).

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  2. Una premessa: conosco pochissimo Fusaro (qualche mese fa proprio qui qualcuno me l'ha citato, forse un po' sbrigativamente e allora veramente non sapevo chi fosse).
    Lo dico subito perchè sia chiaro che non sono particolarmente suo fan - ad oggi ho seguito per intero solo il video che ha messo Fiorenzo qua sopra.

    Secondo me fa bene a chiedere tale somma per la sua presenza. Non è una cifra eccessivamente alta, ma non è nemmeno eccessivamente bassa.

    I motivi per cui fa bene sono due - parlo per esperienze personali o di persone molto vicine a me, anche se in contesti diversi dalla attività politica, si trattava comunque di attivismo o di operare per diffondere una passione personale, per cui in entrambi i casi non c'erano questioni di natura professionale.

    Chiedendo una cifra che vada oltre il semplice rimborso spese da un lato responsabilizzi un po' di più chi ti chiama. Vi siete mai trovati invitati a fare una certa cosa a qualche centinaio km da dove risiedete, per poi scoprire che salta tutto all'ultimo momento (anche se voi avete già rifiutato altri impegni per mesi)? vi siete mai sobbarcati un viaggio di una intera giornata per scoprire che parlerete ad una sala vuota?

    L'altra cosa è - per quanto spiacevole - comunque una necessità, specialmente ai giorni nostri. Se una persona come Fusaro (o come Bagnai, che mi pare chieda la stessa cifra) prestasse il suo tempo in maniera completamente gratuita, andando ovunque lo chiamassero in cambio del solo biglietto del treno o aereo, i loro detrattori non si farebbero problemi ad insinuare che è pagato da qualcuno (Putin, la Massoneria, i Servizi Segreti...).
    L'idea di fare le cose per passione (come fai tu Fiorenzo) è talmente lontana dalla mentalità della maggior parte delle persone, che viene automaticamente guardata con sospetto.

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    1. Come sempre, caro PaMar, dici delle cose intelligenti. Il post, in effetti, è stato la conseguenza di una mia reazione immediata, poco ragionata. Pensandoci bene, forse alla base di tutto c'è un errore di Fusaro, il quale probabilmente non voleva partecipare all'iniziativa propostagli da D'Andrea ma, invece di declinare (con o senza spiegazioni) ha scelto di alzare il prezzo (mille €uro fan sempre comodo). All'errore di Fusaro ha poi fatto seguito la reazione di D'Andrea, sgradevole as usual.

      Ma non tutto il male viene per nuocere. E' tempo, infatti, di cominciare a distinguere tra chi fa politica, dall'opposizione e con l'obiettivo - legittimo in politica - di conquistare il potere e chi, magari con grande preparazione personale, svolge un ruolo da intellettuale. I primi lo fanno in vista di una retribuzione differita (dopo la "presa del potere"), i secondi seguono la logica del "pochi maledetti e subito", magari anche da chi è al momento al potere, e contro cui svolgono la loro predicazione. Sono intellettuali, e tanto basta: servono, ma sono solo una parte della storia.

      Quanto alla mia "passione": è un misto di indignazione per ciò che vedo, e di noia esistenziale.

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  3. Una volta i leader politici erano i migliori, oggi i meno peggio.
    Una volta gli intellettuali erano l' avanguardia culturale dei movimenti, oggi se va bene sono il background e se va male la retroguardia.
    Una volta fare il politico (o il medico) era considerata una missione, ma ben retribuita, oggi solo una missione.

    Pa Mar dice sempre cose intelligenti, ma le vere rivoluzioni si sono sempre fatte più con il sangue dei disgraziati che con l' inchiostro degli intellettuali.

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  4. Una volta i leader politici erano i migliori, oggi i meno peggio.
    Una volta gli intellettuali erano l' avanguardia culturale dei movimenti, oggi se va bene sono il background e se va male la retroguardia.
    Una volta fare il politico (o il medico) era considerata una missione, ma ben retribuita, oggi solo una missione.

    Pa Mar dice sempre cose intelligenti, ma le vere rivoluzioni si sono sempre fatte più con il sangue dei disgraziati che con l' inchiostro degli intellettuali.

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  5. Dimenticavo, ieri a Torino era data per certa la presenza di Fusaro a commentare il film-documentario, ma purtroppo ieri era il suo compleanno ed egli quindi legittimamente ha declinato l' invito... Tanti auguri a Fusaro per il suo compleanno.

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  6. Ragazzi, ma de che stamo a parlà??? Ma avete letto che ha scritto? "In fondo, il primo principio della società giusta (wow!), umanizzata (ari-wow!), socialista (triplo WOW!) o comunque la si voglia chiamare è il riconoscimento del LAVORO altrui."

    In altri termini, lui considera quello che gli altri pensano sia l'impegno civile di un sagace e coraggioso filosofo alla stregua di come l'avvocato considera il perorare la causa del cliente di turno; un LAVORO.

    Ma vi rendete conto? E state lì pure a giustificarlo? Avrei capito le spese e qualcosa in più, ma MILLE EURO...E per sentire quali perle di saggezza?

    Il ragazzetto dall'aria studiatamente ottocentesca e (quel che è peggio) hegeliano fin dentro al midollo è una figura totalmente inutile alla causa sovranista, dato che non ha alcuna attitudine alla comunicazione universale ma serve ai già convinti antieropeisti a consolidare intellettualmente la propria posizione.

    Per quanto mi riguarda, di lui se ne può fare tranqullamente a meno.

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    1. Vero, Fusaro convince i già convinti, al contrario di Bagnai che,invece, illumina sulla via di Damasco. Dunque l'antipatico Illo è utile, il giovin Dieghito molto meno.

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    2. Questultima considerazione l'avevo fatta anch'io, ma poi l'ho cancellata prima di pubblicare il post.

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