Articolo pubblicato su FB dal prof. Vincenzo Cucinotta.
In appendice le mie considerazioni.
«Mi pare che il più grave pericolo che abbiamo di fronte è quello di dimenticare questa che ormai appare sui media come "fase 1", cioè tutto ciò che è finora avvenuto nella vicenda COVID-19.
Mi pare che ci sia una vasta e molto variegata alleanza per tornare a quella che a me appare come un'impossibile normalità.
E' come se improvvisamente qualcuno fosse piombato a casa nostra distruggendo tante cose che rendono la casa fruibile e confortevole, e noi ci dividessimo su come restituire vivibilità agli ambienti rimuovendo completamente la causa di tanto sconquasso.
La mia tesi che ai miei lettori più assidui dovrebbe essere già nota, è che le elite finanziarie mondiali abbiano preso al balzo l'occasione fornita dalla pandemia per condurre un esperimento mondiale sulla tenuta delle democrazie e delle loro regole di convivenza. Ciò spiegherebbe la diffusione di allarmismo a piene mani da parte dell'intera stampa mondiale che almeno in occidente è interamente controllata da tali elite, l'iniziale ritrosia dei governi che evidentemente non erano stati messi a parte dell'esperimento e che alla fine si sono piegati anche perchè la campagna allarmistica mediatica aveva avuto grande successo. Anche persone che come me dedicano del tempo all'analisi politica in maniera del tutto dilettantistica, si sono prontamente accodate e insomma abbiamo passivamente accettato la detenzione domiciliare a cui c'hanno imposto.
A me pare che in questa vicenda la politica interna c'entri ben poco, nei giorni più caldi, quelli nei quali il governo legiferava a colpi di atti amministrativi e come tali sottratti al parlamento e perfino al controllo preventivo del PdR, io non ho visto nessuna opposizione che tale possa essere chiamata, non ho visto costituzionalisti, giuristi, sociologi, nessuno, tutti dentro le mura di casa propria a pregare di non essere loro ad essere infettati. Saranno stati complici, utili idioti, semplicemente codardi, non sappiamo, fatto sta che la misura più liberticida e con gli effetti più incisivi e più prolungati sui nostri modi di vita e di convivenza sociale da quando esiste questa repubblica, ma potremmo andare ancora più indietro, sono andati a segno senza colpo ferire, anzi in un clima generale di consenso.
Per quanto possa apparire impietosa, questa è la nuda verità.
Adesso però dobbiamo fare i conti con le macerie che questa vicenda si porta dietro e che non sono soltanto di ordine pratico, ma anche simbolico. Come commentare la pretesa di Mieli ed altri che la costituzione sia stata sospesa e che questo va bene? Sapete a cosa corrisponde questa affermazione qua? A sostenere che la costituzione è carta straccia, buona per le celebrazioni, per le piccole dispute di vicinato e condominio, ma che quando occorre può tranquillamente essere messa da parte. Mi chiedo chi un domani potrà obiettare a qualsiasi legislazione incostituzionale emessa dopo questo precedente.
C'aspetteremmo una parola chiarificatrice proprio da parte di Mattarella, ma temo che sarà un'attesa vana, ma attenzione, proprio per il ruolo delicatissimo di garante della costituzione, il PdR sarebbe il primo a dover essere chiamato a risponderne sotto forma del reato di alto tradimento. Anche se l'autore delle violazioni costituzionali è stato materialmente il governo e Conte in particolare, ciò non solleva il PdR dai suoi doveri istituzionali, egli non può voltarsi da un'altra parte e continuare a dormire, si può tradire la patria e la costituzione anche soltanto omettendo degli atti dovuti.
Il Presidente della Consulta nella relazione annuale della Corte non spende una singola parola in proposito, e le dichiarazioni giornalistiche di Mieli & Co. cadono nel silenzio, non vedo questo sdegno verso questa tesi della costituzione applicata a singhiozzo.
Se come io ritengo, la tenuta del quadro democratico garantito dalla costituzione era proprio l'oggetto dell'esperimento mediatico lanciato a livello mondiale, e se il risultato è che essa è prossima a zero, potendo così agevolmente essere messo da parte anche in presenza di un evento di media gravità e che da tali violazioni non ha tratto vantaggi che siano quantificabili, allora chiarire bene questo aspetto, ribadire l'inviolabilità anche temporanea della costituzione e sanzionare i comportamenti anticostituzionali costituiscono un passaggio indispensabile per evitare di essere alla balia di chiunque abbia i mezzi per fare della nostra patria i suoi comodi.
Come si vede, ancora una volta i temi del sovranismo vengono alla ribalta, ma purtroppo più sarebbe prezioso disporre di una formazione davvero sovranista di ampio consenso, più ne siamo privi.
La ricostruzione storica della vicenda COVID-19 è necessaria e urgente, come del resto confermato dai riposizionamenti tattici delle forze politiche rappresentate in parlamento come delle altre, perfino di singoli personaggi.
Permettere questo giochino in assenza di un chiarimento sulla fase precedente significherebbe oggi accettare questo ulteriore furto della nostra sovranità e farsi trattare come i ragazzini all'oratorio che giocano quando gli è consentito, ma quando il prete gli dice che è il momento della preghiera, devono lasciare tutto a metà e precipitarsi in chiesa: ma in questo caso, non parliamo di un gioco, ma dei nostri diritti fondamentali.»
Considerazioni
L'amico Cucinotta pone esplicitamente e giustamente la questione "complici, utili idioti, semplicemente codardi, non sappiamo". Ovviamente si può parlare di "complici" solo assumendo per vera l'esistenza di una cospirazione mondiale, di cui non abbiamo certezza sebbene gli indizi siano molto numerosi e pesanti, ed è proprio a partire da questa innegabile constatazione che emerge la necessità di considerare l'esistenza delle categorie "utili idioti, semplicemente codardi". Infatti può darsi che gli "utili idioti, semplicemente codardi" abbiano ragione, cioè che gli indizi di una cospirazione mondiale siano insussistenti, e dunque che ci sia effettivamente una grave epidemia alla quale occorre rispondere con duri e spiacevoli provvedimenti. E' anche possibile, però, che abbiano torto, e in tal caso le conseguenze di un'errata valutazione delle circostanze sarebbero ben più gravi di qualsiasi pandemia, vera o presunta. Da ciò discende la necessità di esaminare comunque le tesi cospirazioniste, valutandole alla luce delle nostre conoscenze e della ragionevolezza, se non della ragione.
Quello cui abbiamo assistito, invece, è un vergognoso tirarsi indietro da parte di un gran numero di commentatori cosiddetti "liberi", che si sono accodati pedissequamente alla narrazione ufficiale pur avendo, in anni passati, fatto sfoggio di questa loro libertà di pensiero. Un esempio eclatante ci è offerto da questo video ripreso da Byoblu nel marzo 2018 (due settimane dopo le elezioni politiche), nel quale si dava ampio spazio al punto di vista del dott. Montagnier:
Scriveva Byoblu (18 marzo 2018): «Il mondo è cambiato: oggi ci sono innumerevoli fattori tossici che ormai hanno un impatto importante sulla nostra salute: alimentazione, prodotti industriali, agricoltura di massa, inquinamento atmosferico e riscaldamento globale, elettromagnetismo, erbicidi, sostanze chimiche... Nuovi fattori che sembrano capaci di provocare l’apertura della barriera emato-encefalica favorendo il trasporto di sostanze dannose e di batteri fino al cervello.
Globalizzazione significa inoltre il proliferare di nuovi vettori che trasportano virus e batteri da un continente all’altro. Nel frattempo, gli uomini hanno sempre meno spermatozoi; l'autismo, l'Alzheimer e il Parkinson divampano; nuove tipologie di tumori e patologie sconosciute fanno la loro comparsa. Quali nuove malattie incombono sulle prossime generazioni? Di questo, così come di vaccini e sicurezza, ha parlato Luc Montagneir, virologo, premio Nobel, noto per essere il padre della scoperta del retrovirus dell'HIV, al convegno organizzato a Roma dall'Ordine Nazionale dei Biologi: "Nuove frontiere delle biologia", ripreso dalle telecamere di Byoblu.»
Sono passati solo due anni ed ecco che molti di coloro che mostravano rispetto e considerazione per il dott. Montagnier hanno sposato la linea della diffamazione, secondo la quale il noto scienziato sarebbe ormai un povero mentecatto rimbambito al quale negare ogni credibilità. Il che significa, detto en passant, considerare allo stesso modo i responsabili dell'Ordine Nazionale dei Biologi.
Il sottoscritto, per formazione, cultura e scelta morale, non può accettare che una tesi politica, o scientifica, o di qualsiasi natura, possa essere affrontata e valutata con il metro della delegittimazione/diffamazione o, di converso, in base al principio di autorevolezza. Che sia l'OMS, il dottor Montagnier, lo stregone di Cocullo oppure il divino Otelma a proporre una qualsiasi lettura dei fatti, davanti ad essa ci si può porre in due soli modi: o la si ignora perché si è in altro affaccendati, oppure la si discute onestamente. Chiunque agisca utilizzando il metro della delegittimazione/diffamazione, o il principio di autorità, gode del mio totale e assoluto disprezzo.
Ed è così che il mio totale e assoluto disprezzo ha colpito molti dei miei contatti social, la cui lista si allunga ogni giorno. Intellettualotti aspiranti intellettualoni che, dalle pagine dei social, ci ammorbano con la loro sapienza disegnando scenari globali passati, presenti e futuri, citano autori e libri, col duplice fine di esibire la loro cultura e rimarcare una distanza con il volgo che non li conosce. Come se io, per spiegarvi i fondamenti della fisica quantistica o dell'algebra astratta, argomenti che ho studiato a livello universitario, invece di spiegarvi come stanno le cose mi abbandonassi a un'orgia citazionista. Magari con l'inconfessabile speranza di essere notato da qualche editore che possa propormi una pubblicazione. Sono, costoro, aspiranti intellettualoni che sognano di pontificare da ben altri scranni che una pagina social, e la cui giusta designazione è "intellettualotti".
Perché, a dispetto di un gran numero di tesi francamente eccessive, ma ogni caso da valutare sempre e comunque con un approccio corretto, ve ne sono molte che sono ampiamente ragionevoli e in linea con ciò che è già possibile porre in essere, stante lo stato attuale di molte tecnologie. Occorre dunque valutarle con grande attenzione, onestà intellettuale e libertà di pensiero, anche trovando il coraggio di correre il rischio che alcuni - o molti - dei paradigmi mentali sui quali abbiamo costruito la nostra visione del mondo siano errati o incompleti. Una cosa che terrorizza gli intellettualotti da salotti social, perché ciò li esporrebbe al rischio che, un giorno, anche la sola partecipazione a un dibattito teso a individuare e mettere a fuoco questi nuovi paradigmi possa essergli rinfacciata. E allora addio speranza di pubblicare con una casa editrice ufficiale, addio sogno di salire di grado diventando "intellettualoni"!
Al solito si dimentica che, tra le qualità necessarie per essere veri intellettuali, ve ne è una che, se non la si possiede, non ce la si può dare. Abbondano i don Abbondio, in questo disgraziato paese! Qualcuno degli intellettualotti riuscirà a fare carriera, molti falliranno, tutti meritano il nostro disprezzo.
Vi lascio con l'invito a riflettere sulla tesi esposta in questo video, che delinea uno dei possibili scenari che possono spiegare l'assurdità della condizione di noi tutti.
Globalizzazione significa inoltre il proliferare di nuovi vettori che trasportano virus e batteri da un continente all’altro. Nel frattempo, gli uomini hanno sempre meno spermatozoi; l'autismo, l'Alzheimer e il Parkinson divampano; nuove tipologie di tumori e patologie sconosciute fanno la loro comparsa. Quali nuove malattie incombono sulle prossime generazioni? Di questo, così come di vaccini e sicurezza, ha parlato Luc Montagneir, virologo, premio Nobel, noto per essere il padre della scoperta del retrovirus dell'HIV, al convegno organizzato a Roma dall'Ordine Nazionale dei Biologi: "Nuove frontiere delle biologia", ripreso dalle telecamere di Byoblu.»
Sono passati solo due anni ed ecco che molti di coloro che mostravano rispetto e considerazione per il dott. Montagnier hanno sposato la linea della diffamazione, secondo la quale il noto scienziato sarebbe ormai un povero mentecatto rimbambito al quale negare ogni credibilità. Il che significa, detto en passant, considerare allo stesso modo i responsabili dell'Ordine Nazionale dei Biologi.
Il sottoscritto, per formazione, cultura e scelta morale, non può accettare che una tesi politica, o scientifica, o di qualsiasi natura, possa essere affrontata e valutata con il metro della delegittimazione/diffamazione o, di converso, in base al principio di autorevolezza. Che sia l'OMS, il dottor Montagnier, lo stregone di Cocullo oppure il divino Otelma a proporre una qualsiasi lettura dei fatti, davanti ad essa ci si può porre in due soli modi: o la si ignora perché si è in altro affaccendati, oppure la si discute onestamente. Chiunque agisca utilizzando il metro della delegittimazione/diffamazione, o il principio di autorità, gode del mio totale e assoluto disprezzo.
Ed è così che il mio totale e assoluto disprezzo ha colpito molti dei miei contatti social, la cui lista si allunga ogni giorno. Intellettualotti aspiranti intellettualoni che, dalle pagine dei social, ci ammorbano con la loro sapienza disegnando scenari globali passati, presenti e futuri, citano autori e libri, col duplice fine di esibire la loro cultura e rimarcare una distanza con il volgo che non li conosce. Come se io, per spiegarvi i fondamenti della fisica quantistica o dell'algebra astratta, argomenti che ho studiato a livello universitario, invece di spiegarvi come stanno le cose mi abbandonassi a un'orgia citazionista. Magari con l'inconfessabile speranza di essere notato da qualche editore che possa propormi una pubblicazione. Sono, costoro, aspiranti intellettualoni che sognano di pontificare da ben altri scranni che una pagina social, e la cui giusta designazione è "intellettualotti".
Perché, a dispetto di un gran numero di tesi francamente eccessive, ma ogni caso da valutare sempre e comunque con un approccio corretto, ve ne sono molte che sono ampiamente ragionevoli e in linea con ciò che è già possibile porre in essere, stante lo stato attuale di molte tecnologie. Occorre dunque valutarle con grande attenzione, onestà intellettuale e libertà di pensiero, anche trovando il coraggio di correre il rischio che alcuni - o molti - dei paradigmi mentali sui quali abbiamo costruito la nostra visione del mondo siano errati o incompleti. Una cosa che terrorizza gli intellettualotti da salotti social, perché ciò li esporrebbe al rischio che, un giorno, anche la sola partecipazione a un dibattito teso a individuare e mettere a fuoco questi nuovi paradigmi possa essergli rinfacciata. E allora addio speranza di pubblicare con una casa editrice ufficiale, addio sogno di salire di grado diventando "intellettualoni"!
Al solito si dimentica che, tra le qualità necessarie per essere veri intellettuali, ve ne è una che, se non la si possiede, non ce la si può dare. Abbondano i don Abbondio, in questo disgraziato paese! Qualcuno degli intellettualotti riuscirà a fare carriera, molti falliranno, tutti meritano il nostro disprezzo.
Vi lascio con l'invito a riflettere sulla tesi esposta in questo video, che delinea uno dei possibili scenari che possono spiegare l'assurdità della condizione di noi tutti.
Ciao Flo,
RispondiEliminaottimo scritto e video.
ti invio quindi il testo del mio commento di 1 mese fa, invariato; cose che peraltro ti ho già detto ...
"31 marzo 2020
Ciao Flo,
sono assolutamente d'accordo con il tuo ragionamento e quindi sul fatto che le misure governative in atto siano grottesche, assurde, pericolose x la salute fisica e mentale della gente e pericolosissime per gli assetti sociali e di potere.
ma non condivido lo sconforto che è emerso nei tuoi ultimi post né l'atteggiamento sprezzante verso tutti coloro che al momento stanno tappati in casa come topi (insieme che mi pare comprenda del resto anche te).
infatti le ipotesi e le preoccupazioni che esprimi non solo sono in linea di massima le stesse che vengono manifestate in molteplici interventi su internet, ma sono persino avanzate e dibattute all'interno della ristretta cerchia di persone che frequento qui dove mi trovo, nel nord rurale della Romania.
non so se ci sia un piano dietro tutto questo, o quale tale pano possa essere, ma sono sicuro che fallirebbe se si trattasse di instaurare un regime alla "V come vendetta".
nonostante gli strumenti di controllo siano potentissimi e quelli di repressione certamente temibili, credo che le persone non accetteranno le limitazioni di libertà e la distruzione delle loro attività economiche senza ribellarsi. Insomma, anche i topi combatteranno.
certo, comunque la si rigiri, le prospettive non sembrano troppo belle.
un ipotetico futuro che includa un mix di ingredienti come:
- ciclo deflattivo seguito da iperinflazione
- distruzione delle monete fiat e totale digitalizzazione degli scambi
- vaccinazioni di massa
- dipendenza economica e sanitaria dallo “stato”
- tracciabilità di ogni gesto in un contesto di degenerazione tecnologica (robotizzazione, AI, 5G etc)
e, in caso di perdita di controllo e sfascio totale (che a questo punto diverrebbe auspicabile):
- disordini sociali, bande armate, accapparramento violento di risorse
- resistenza e difesa armata da parte di piccole comunità organizzate relativamente autosufficienti e quindi extra-urbane
non è rassicurante
ma per lo meno potremmo dire di non esserci annoiati ....
un abbraccio e tanti auguri x il tuo compleanno, te li porti benissimo i 65
Paolo"
ps. non so come ma ero convinto fosse appena passato il tuo compleanno, invece ancora a venir...