lunedì 3 agosto 2015

[PopulPost con PopulClip] La legge di conservazione della dignità

18 commenti:

  1. Come sempre quello che tu dici non fa una piega , ma parlando di lavoratori per me esistono
    2 Italie , quella dei lavoratori dipendenti e l'Italia delle partite IVA , anche se ci sono quelle finte,
    alla quale anche con questa crisi va ancora di lusso , almeno qui al Nord , basta pensare che
    un idraulico mi ha appena chiesto 40 € /ora . Allora com'è ? per abbassare i prezzi diminuiamo
    i salari dei lavoratori dipendenti e manteniamo inalterati quello degli autonomi ?
    Non fanno anche loro parte dell'economia italiana ? Ecco perché il tanto agognato cambiamento sarà lento e irto di difficoltà.

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    1. 40 €/ora non mi sembra una richiesta eccessiva. Tieni presente che un idraulico non lavora 8 ore al giorno, al massimo fa 3 clienti al giorno. Facciamo 160 €/giorno? Su 20 giorni lavorativi fanno 3200 €. Aggiungici il costo dell'attrezzatura, degli spostamenti, qualche tassa che la deve pur pagare (la pensione gliela vogliamo dare?) e vedrai che se arriva a 2000 €/giorno è grasso che cola. Se si fa male, se si ammala, se ha qualche problema in famiglia non può lavorare. Le ferie pagate? Se le paga da solo.

      Se gli idraulici guadagnassero tanto, come pensi tu, non credi che il loro numero aumenterebbe? Non mi risulta che ci sia il numero chiuso! Magari è anche un lavoro un po' duro, tu che dici? Fai una cosa: mettiti anche tu a fare l'idraulico. Pare che ogni tanti ci scappi pure qualche soddisfazione con qualche casalinga... Daje, tutto ciò che è reale è razionale per cui, se gli idraulici sono pochi e introvabili, qualche ragione c'è.

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    2. il problema è quanto ci mette un dipendente a guadagnarli quei 40 euro. non è che sono tanti in sè...è che sono troppi per il livello dei salari in costante calo. chi guadagna 1000 euro al mese può permettersi di chiamare un idraulico in caso di bisogno? non lo so.

      penso si volesse dire questo.

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    3. Intanto il bagno del dipendente a mille euro non si rompe tutti i giorni. Inoltre questo non può essere un problema dell'idraulico. Chi non ha i soldi per l'idraulico non li ha nemmeno per il macellaio, per pagare il condominio, per la gita fuori porta, per andare in trattoria et cetera. Ci possono pensare il macellaio, gli altri condomini, il ristoratore ai problemi del salariato a 1000 euro? Sì, possono farlo, se capiscono tutti insieme che quando l'acqua comincia a mancare si scatena la guerra per l'ultimo bicchiere. Se questa guerra scoppia, è del tutto inutile prendersela con il macellaio, i condomini, il ristoratore, e anche con il salariato a 1000 euro che magari per arrotondare va a riparare la serranda (ovviamente a nero) della vecchietta che ha una pensione da 600 euro, e se ne fa dare 50. Come fa la vecchietta, domanderete voi?

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    4. guarda che far notare che è chi guadagna poco non può permettersi un idraulico non significa automaticamente il desiderare che l'idraulico si faccia pagare meno.

      Perchè lo stesso problema si può risolvere pagando di più i dipendenti. io almeno facevo solo notare come ormai certe cose non siano proprio più accessibili per molti lavoratori dipendenti.

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    5. Guarda che diciamo le stesse cose, solo che io (che sto benino e dunque non rischio di morire di fame domani) posso permettermi di osservare i fatti con un minimo di distacco. Però capisco la tua rabbia e il fatto che poni l'accento su chi è in difficoltà, perché so che sei giovane, istruito e sei giustamente incazzato come una biscia. ma il tuo nemico non sono io.

      Pensa solo a questo: la quota salari è scesa di 10 punti dal 1975, e l'output è tornato ai livelli di 20 anni fa (per i più poveri di 30 anni fa). La soluzione è che io, che ho sessant'anni e mi sono sempre fatto il mazzo, divida con te, oppure che tu e quelli come te si incazzino di brutto?

      Facciamo così: prima VOI vi incazzate, poi noi vecchi rinunciamo a qualcosa. Per aiutare VOI però, non per salvare Deutsche Bank.

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    6. Noi ci incazziamo...dipendesse solo da me...il punto è che quelli come me un mondo diverso da questo non l hanno proprio mai visto. Per cui è difficile inazzarsi perché non si ha più qualcosa che non si ha mai avuto. E qui si potrebbe discutere x ore se il problema maggiore sia la rassegnazione dei giovani, la distrazione degli adulti, la complicità dei sindacati, la poca educazione impartita dai padri o la voglia di baldoria dei figli finché possono ecc...

      Non mi pare però di aver mai indicato te o quelli come te come il nemico (a meno che non votino ancora renzi). Stavo solo portando all attenzione un fatto. E cmq fra un po di macellai ne rimarranno due tre x città solo x ricchi x cui avremo risolto.

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    7. In effetti quando penso che i giovani della tua età non hanno conosciuto un mondo nel quale, per fare un esempio, quando mi chiamò l'Ansaldo gli risposi che se non mi davano 4 milioni di lire di buona entrata per le spese iniziali di trasferimento a Genova non avrei accettato, mi viene veramente da pensare. Era il 1985, e un giovane ingegnere poteva permettersi di dettare le sue condizioni. E' a quella situazione - almeno - che dobbiamo tornare.

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    8. Guarda il film "acapulco prima spiaggia a sinistra"....il padre di Gigi Sammarchi, autista di bus, protesta col sindacato perché IL COMUNE NON GLI HA MESSO I BAGNI AL CAPOLINEA.

      Era il 1980. Protestava x i bagni al capolinea. Non per vedersi tagliato lo stipendio del 10% invece che del 20%. Direi che abbiam detto tutto.

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  2. Quanto siamo ormai inconsciamente in deflazione etica e morale?
    Non capisco per quale contorsione mentale se due persone hanno reddito o possibilità diverse l' uguaglianza debba sempre raggiungersi verso il basso.

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    1. Scusa Ippolito, tua moglie cosa direbbe se tu pagassi il quintuplo la donna delle pulizie con la giustificazione che ha un reddito basso e che è giusto che la sua paga oraria sia uguale alla tua? Stiamo parlando di economia, cioè dei comportamenti medi, non di morale. E come ben sai, in media ognuno cura i suoi interessi meglio che può, in funzione della sua forza.

      Il problema nasce quando persone che hanno gli stessi interessi di classe (non solo perché guadagnano la stessa cifra, ma anche perché l'aumento di reddito di x incrementa quello di y per il principio dei vasi comunicanti) cominciano a litigare tra loro dimenticando di far fronte comune contro gli "estrattori netti" di ricchezza. Quelli cioè che aumentano il loro reddito a discapito sia di x che di y.

      Vedo che fatichi a spiddinizzarti del tutto :-)

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    2. Ma io infatti non sono un egualitarista, c'è l' ho con gli egualitaristi ed ancor di più con quelli decrescisti.

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    3. se posso, evidentemente siete troppo abituati ai poveri di spirito che vogliono l'uguaglianza al ribasso.

      non è certamente il mio caso.

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    4. Effettivamente sono circondato, non da voi, nella vita quotidiana intendo; lo so che Fiorenzo si incazza, ma per me la moneta è anche l' unità di misura delle disuguaglianze determinatesi nel mercato.
      .

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  3. Secondo me, il tuo discorso volge pericolosamente su un versante razzista (arrivi a dire che i tedeschi ce l'hanno nel sangue, stronzi per motivi genetici insomma). Se tu che sei una persona istruita e sensibile, ti spingi troppo in là con le parole, allora davvero questa UE in cui siamo rinchiusi, in pochi anni ci porterà a un conflitto armato tra paesi oggi tutti assieme nella UE.
    E' una cosa che i sinistri doc non capiscono proprio, i fantasmi del passato vengono equivocati, fino a capovolgere il senso comune. E' più facile che litighino due coniugi che si impongono una convivenza ormai impossibile o una coppia che invece ha responsabilmente scelto la separazione? Non è che i sentimenti di frustrazione e di rabbia cambino, ma si riducono drasticamente le occasioni di conflitto, come non capirlo?

    Ad ogni modo, non penso che per capire cosa ci stia accadendo, dobbiamo risalire allo spirito dei popoli, credo che sia un errore madornale spostare la discussione su questo versante assai scivoloso, di cui tra l'altro non abbiamo bisogno.
    Forse invece dovremmo ricordare come l'euro sia solo un aspetto anche se certo importante del piano di globalizzazione che ha un respiro mondiale, perchè ciò ci chiarisce parecchio su quale sia la via da intraprendere nel post-euro, un argomento in genere accuratamente ignorato nell'area dei noeuro.

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    1. E che ti devo dire? Hai ragione. Bada però che il titolo è "PopulPost con PopulClip", proprio perché ho voluto indicare che questa è una parentesi populista.

      Ma è anche vero che a un certo punto, superata una soglia, oltrepassato un limite, esperite tutte le alternative... se deve combatte. E se devi combattere, puoi farlo contro un nemico che ti sta simpatico? Ovvio che no.

      Nessuno di noi ci vuole arrivare, ma se la scelta è tra combattere o vivere da schiavi...

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  4. La situazione che descrivi, di paesi mediterranei con lavoratori più esigenti e combattivi e tedeschi invece sottomessi e disposti a sacrifici seppur a mo' di metafora sembra spiegare l'origine dell'attuale condizione di asimettria nell'euro zona, mi sembra un tantino poco realistica. La disuguaglianza è più forte da noi che nei paesi del nord Europa. Il benessere dei lavoratori è più esteso li che da noi. Se il prezzo delle nostre merci e meno concorrenziale di quelle tedesche non sarà invece per via della nostra inefficiente e costosa macchina pubblica? Ovvero non è invece il costo del sistema pubblico e la sua incapacità di rendere servizi adeguati ad appesantire la nostra competitività piuttosto che i nostro salari?

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    1. Scusami, l'Irlanda perché è andata in crisi? Aveva il 25% di debito/Pil nel 2007! E la Spagna di Zapatero, con il 36% (sempre nel 2007)? E ancora, come mai nel 1999 con il debito/pil al 113% andavamo bene e, 8 anni dopo con lo stesso rapporto al 103% siamo diventati maialazzi? Vogliamo parlare del Portogallo, che nel 2007 aveva un rapporto debito/pil di poco superiore alla Germania?

      Poi scusa, i tedeschi si sono messi a lavorare di più proprio quando gli diminuivano i salari? E il loro sistema è diventato più produttivo proprio quando aumentava la loro spesa pubblica?

      Insomma, nel 2007 tutti questi paesi che andavano alla grande (e la tigre celtica! e la Spagna del compagno Zapatero! e l'Italia di Berlusconi, tutto men che statalista mi sembra) all'improvviso vanno a catafascio per colpa della spesa pubblica in costante diminuzione, mentre la Germania che negli anni novanta era il "malato d'Europa" si mette a correre? Per di più aumentando la spesa pubblica?

      Non trovi che nel raccontino "tutta colpa della spesa pubblica" ci sia qualche incongruenza?

      Quello che è stato fatto, invece, è mettere in piena concorrenza paesi che, per le più diverse ragioni, avevano e hanno produttività diverse, raccontando la fiaba che i più deboli avrebbero raggiunto i più forti grazie allo stimolo della concorrenza e ai finanziamenti (privati) del nord al sud. Solo che i finanziamenti devi restituirli, e chi presta non ha certo interesse a permettere ai suoi concorrenti del sud di raggiungerlo, casomai gli presta soldi per i consumi. Adesso rivogliono indietro i soldini prestati dai privati del nord per sostenere i consumi dei privati del sud, e per accontentarli si deve tagliare sul settore pubblico. Proprio quel settore che la Germania ha espanso mentre tagliava i salari.

      Per dire: tu hai mai chiesto soldi in prestito a una banca senza restituirli? facciamo di no, però devi ugualmente rinunciare allo stato sociale perché qualcun altro, tra i tuoi conoscenti, lo ha fatto. A Roma si chiamano "buffi", difficilmente un imprenditore ci va in galera (basta dichiarare fallimento) ma se i prestiti sono venuti dall'estero qualcuno, a livello di contabilità nazionale, deve stringere la cinghia. Guarda caso in gran parte sono quelli che o non hanno mai chiesto prestiti o, se lo hanno fatto, li hanno restituiti.

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