lunedì 14 dicembre 2015

Io sto col padre della Boschi (un post al veleno)

E pure scritto male, alla penis canis in fretta e stanco da morire. Diciamo che mi voglio sfogare, e al diavolo la sintassi.

Cari imbecilli che date la colpa al padre della Boschi, ma colpa de che? Colpa dei fallimenti delle banche, del pensionato suicida? Siete scemi, ma veramente, mica poco. Ma secondo voi le banche falliscono perché il padre della Boschi ha elargito finanziamenti ai suoi amici? Oppure perché lui e il management si pagavano stipendi milionari? Se credete questo, allora siete degli imbecilli.

Le banche falliscono perché non gli tornano indietro i prestiti. Punto. E questo è solo l'inizio di una storia che è già abbastanza lunga, e altrettanto a lungo durerà. Fino a quando gli imbecilli saranno la maggioranza. Temo per sempre.

Io sto col padre della Boschi tanto per cominciare perché ha una bella figlia, si è fatto i cazzi suoi e ha giustamente inculato i cretini che danno retta alla sua bella figliola, magari sedotti dal bel visino.

Possibile che non capiate che gli stipendi del management nelle banche sono un modo per eludere il fisco, cioè farsi pagare stipendi milionari tenendo bassi i profitti dell'aziendina di credito cooperativo? Non vi frulla per la testa che gli stipendi milionari del management sono costi per l'aziendina di credito? E dunque che si tratta di normale elusione, la stessa che fate pure voi appena potete?

Sarebbe questa elusione la causa del fallimento delle banche, che saltano come birilli l'una dopo l'altra? Davvero pensate questo?

Dice: ma guarda che chi ti legge (i pochi) lo sanno bene che non è così. E' vero, ma sto avvelenato e questo post è per quelli che non mi leggono. Che poi non sarebbe un gran peccato, ma almeno leggessero chi ne sa più di me.

E devo citare quella testa di caxxo di Bagnai (ekkeppalle):

QED 61: Black Monday?


Che di politica non ci capisce una semimazza, ma se resta sul tecnico chapeau. Ma il guaio è che gli imbecilli non lo capiscono, nemmeno se si sforzano. Che poi è pure l'errore che ha fatto, che si credeva che ad andare in televisione avrebbe trovato gente che lo capiva come quando parlava agli happy few sul blog. Ma io l'ho sempre detto che di politica non ci capisce una semimazza, anzi un quarto di mazza. Che se non c'hai 'na forza tua, al massimo te fanno fa la marionetta. Che poi, a cose fatte, gli daranno pure il nobel, ma quanto ad efficacia reale nel cambiare il corso delle cose, a beh, si resta agli happy few.

Vabbè, è acqua passata, torniamo agli imbecilli che la colpa è del padre della Boschi. Ne incontro tutti i giorni che mi ci incazzo sempre come una iena, pure amici carissimi. Oggi uno davanti al caminetto: ma che sei matto, mi dice, a volere lo statalismo? Ma che non lo sai, mi dice, che lo stato è corrotto? E che non lo sai che al sud se magnano li sordi europei? E che non lo sai, mi dice, che le banche fanno gli affidamenti agli amici e agli amici degli amici? E che al sud, sempre coi sordi europei, ce finanziano le saghe paesane?

E io che gli dico: ma che sei laziale? E lui, che è della Roma, fa finta de 'ncazzarse, ma semo amici e finisce a ride. Però continua: se so magnati tutto, er padre della Boschi, e daje de rutto. Ce n'è un altro che è più intelligente ma è marpione e non si sbilancia, però mi dà una mano e ogni tanto interviene e parla dell'azienda dove lavorava comprata dai tedeschi e poi delle commesse trasferite all'estero e delle riduzioni di organico, ma il finto romanista insiste, è come preso da una coazione a urlare, la stanza rimbomba delle nostre grida. Ma io non posso esagerare perché è un amico, mica gli posso dire che è un imbecille, al massimo scherzando che è un laziale. E allora lui mi chiede perché le banche falliscono, e io gli dico perché Monti ha fatto la stretta fiscale, e la deflazione, e le aziende che chiudono e i prestiti che non tornano indietro. E allora lui dice ancora che è perché non siamo competitivi che chiudono mentre io guardo la fascetta sul davanzale e penso di stringergliela al collo a tradimento per vedere se soffoca perché è poco produttivo ma questo non si fa perché è un amico anche se è laziale a sua insaputa.

Poi si ricorda di quella volta venti e passa anni fa quando venne a casa mia ed era un novellino e io gli scrissi un programmino sul quale poi fece la tesi che erano due DDE che colloquiavano e fino alle tre di notte quando lui non ce la faceva più e voleva andare a dormire invece io insistevo fino a quando il problema non fu risolto e mi viene la voglia di dirgli ma lo vedi che se io c'ho la capa dura e tu no forse è per questo che tu credi alle cazzate e io no. Ma non lo posso fare perché è un amico, e io gli voglio bene e non è colpa sua se non capisce un cazzo.

O no?

O forse sì?

C'è la televisione accesa senza volume, il camino strepita e alzo il volume, è gazebo di quel piddino che più piddino non si può che non mi ricordo nemmeno come si chiama ma lo prenderei a calci nei denti e penso ma se è 'sta roba che sente l'amico mio dopo la partita della Roma mica è colpa sua? O sì? Io mica lo so più in che mondo vivo, chi sono quelli che mi stanno intorno, che razza di pensieri gli passano per la testa. Non lo so più, sono un marziano, sono uno che vive in un mondo suo con poche migliaia di altri mentre intorno a noi sono milioni quelli che pensano che è colpa del padre della Boschi bella topa che poi non è che mi piace tanto ma è la Boschi ed è figa perché è la Boschi che se fosse la barista manco la guarderei con quel culo largo che c'ha ma è la Boschi cazzo!

Poi passa Renzi dalla Leopolda, il nuovo nome della Bernarda, e guardo quei tipi compunti in piedi che lo stanno a sentire. Dove abbiamo sbagliato? Perché non siamo riusciti a spiegare l'aritmetica ai nostri amici?

Alzo gli occhi alla Tv, è sempre Gazebo, inquadrano uno che parla con un altro che gli sta vicino con gli occhioni spalancati da bambino con la barba e il sorriso ebete di chi è tutto contento di stare lì proprio alla leopolda quindi lui non è un emarginato anzi forse è pure un figurante che lo pagano e spera di diventare conduttore e mi chiedo chi è veramente. E' piena la leopolda come noi non ce lo sogniamo nemmeno  e sembrano tutti felici e allora penso forse sono un emarginato e sono incazzato perché sono un emarginato ma allora mi dovrei calmare, forse parlo per invidia perché non sto pure io alla leopolda? Pensa te se mi inquadravano e poi il giorno dopo a scuola professò ieri t'ho visto in televisione ma vai a cagare studentello futuro coglioncello.

Perché funziona così, ormai l'ho capito vai in televisione e sei qualcuno, dici la verità e sei nessuno.

Ma io voglio essere nessuno e allora vi dico che non è colpa del padre della Boschi bella topa e andate affanculo voi imbecilli che mi avete rotto.

13 commenti:

  1. A malincuore, ma stavolta mi tocca proprio dissentire, caro Fiorenzo!... Meglio la Madia. Che, scherziamo?... La fissità vitrea dello sguardo ittico, la fisicità dinoccolata da figlia (meglio: nipote) dei fiori, quel candore nell'esibire incompetenza e vocazione per la prostituzione... Ah, di quale e quanta severità sarei capace, in una chimerica intimità!...
    Vabbè, proverò a dormirci su, sperando in una momentanea pace dei sensi. Saluti da un lubrico della domenica!

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    1. Tu dici che è meglio la Madia? Non so, ai bei tempi ne ho cukkate parecchie di questo modello, mentre del modello Boschi nessuna (che io ricordi), ragion per cui adesso lo preferisco. Detto tra sani maschilisti neh...

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  2. Visto che si parla di banche perchè non parlare di GIACINTO AURITI , allora?
    Che ne ha anche per Bagnai e il suo sodale Borghi , che finchè le banche rimarranno aziende private , il DEBITO continuerà ad aumentare e la tanto
    desiderata SVALUTAZIONE COMPETITIVA non riuscirè a salvarci il culo ?
    Perchè anche con la svalutazione , secondo la scuola di Auriti ,con la sopravvivenza del signoraggio bancario il DEBITO PRIVATO continuerà a
    permemanere nell'economia fino a strngolarla ,alla fine !
    Secondo Giacinto Auriti ed ora i suoi disepoli , vero , perchè io sono
    un asino in cerca della verità , cerco solo di capire?
    E tu che sei una mente piu' acuta della mia ( non leccaggine , veramente )
    che ne pensi( che tanto fa incazzare Illo )?

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    1. Intanto penso che dovresti fornire qualche dettaglio in più sul tuo profilo. Mi chiedesti del tempo per farlo, ma credo che adesso sia ora che ti adegui alle regole di questo blog. Sono sempre più intenzionato ad accogliere solo i commenti di personaggi pubblici e ben identificabili. Chi volesse dirmi qualcosa da anonimo può farlo su FB.

      Quando avrai un profilo pubblico più definito, allora dedicherò del tempo alla tua domanda. Perché mai io dovrei spendere il mio tempo per te quando tu non vuoi farlo per me?

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  3. Ecco, la notte mi ha portato consiglio. (In altri tempi, avrebbe portato solo meste polluzioni. Ma lasciamo andare...) Ragion per cui, in verità ti dico... Il vissuto personale, su temi cruciali come questo, è tutto. Personalmente, cresciuto in un humus alquanto muschiato "de sinistra", ma senza poter beneficiare affatto delle smanie di liberazione sessuale di quelle gracchianti contestatrici che affollarono i miei anni degli studi, resto affezionato ed incaponito sul campione femmineo di cui al tuo puntuale link nr 1. Però mi rendo conto che per chi, come te, abbia pescato a dovere in quel rigoglioso stagno post-Sessantotto, post-Settantasette, e via postando, certe "figge de famiggia / udù de bun / che ti peu ammiale / senza u gundun", come da campione femmineo di cui al link nr 2, potrebbero avere l'afrore stordente delle rose non (ancora) colte. E finanche quei culacchi vagamente pachidermici, quelle cosce forti alquanto frollate, non risultano affatto un difetto, nei fumi della libidine libertina (sadianamente intesa, s'intende...), ma elementi di carattere. Come un buon vino d'annata, nevvero?...

    Lieto che s'inizi finalmente a dissertare di cose serie, da 'ste parti, e con buona pace di scienziati e parascienziati assortiti, attendo fiducioso che col dibattito si sforino i 30 commenti, stavolta.

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    1. Ah, una tardiva precisazione cautelativa. Quando parlo genericamente di esibita "vocazione per la prostituzione", a proposito dell'angelica ministra, intendo prostituzione intellettuale e morale, non certo meretricio strictu sensu - a proposito del quale non ho elementi (benché solo il buon Dio sappia quanto mi farebbe gola averne!...). Parlo dunque di una propensione a mentire, farsi usare, in definitiva vendersi: magari in cambio di una poltrona di dicastero; propensione che, nel mio piccolo, trovo discretamente evidente in chi, parlando del partito in cui milita, lamenta, almeno a livello locale, fenomeni di "associazione a delinquere", ma poi non smette di militare né, mi sembra, fa il diavolo (anzi, il Savonarola) a quattro invocando repulisti nel democratico partito in questione.
      Oddio, magari 'sta mia pezza è peggio del buco! Beh, in tal caso, caro Fiorenzo, mi scuso per aver qui abusato della tua squisita ospitalità coi miei sproloqui, zeppi di potenziali elementi di fraintendimenti. Cassali pure senza pietà, se credi. Non te ne potrei volere. Ma... io, un sincero democratico, nonché onesto contribuente, dar della mignotta ad una servitrice dello Stato, nonché madre di famiglia? Non sia mai!...

      Un saluto contrito.

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    1. Ciao Andrea. Ti rispondo punto per punto.

      1) "vorrei esporre il mio punto di vista riguardo all'opinione di Bagnai secondi cui un aumento del Deficit determinerebbe inesorabilmente uno squilibrio a livello di bilancia commerciale tra Italia e Germania": Bagnai ha ragione.

      2) "L'Italia potrebbe decidere di utilizzare il Deficit per detassare le nostre aziende, recuperando così il mancato aggiustamento del cambio valutario": qui entra in gioco la politica (e dunque Bagnai non ci è più di aiuto). Ti faccio però una domanda: perché vincolare dei paesi con la moneta unica, e poi concedergli la scappatoia del deficit (a spese di chi? Della BCE? Degli altri paesi?) concedendo loro esenzioni particolari? Come puoi ben constatare accade l'opposto: le regole sono più flessibili con i più forti e più rigide con i deboli. Certo, noi facciamo eccezione, perché abbiamo regole troppo rigide rispetto al nostro peso economico, ed è per questo che talvolta guardo con comprensione ai #piazzaleloretisti.

      3) Quanto alle manovre sull'IVA, ti faccio notare che esistono direttive comunitarie che proibiscono di applicare trattamenti fiscali cosiddetti discriminatori (alias protezionismo mascherato). Sulla loro effettiva e concreta implementazione ti rimando al punto 2.

      Insomma, sebbene qualcosa si possa fare anche restando nell'euro, non ce lo lasciano fare perché l'euro sta facendo il lavoro per il quale è stato concepito.

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    3. Condivido la tua affermazione "Un altro Euro è POLITICAMENTE impossibile (ragion per cui dobbiamo uscirne), ma NON è ECONOMICAMENTE impossibile."

      Ciò detto, posso chiederti di arricchire un po' il tuo profilo pubblico? Sto operando una "stretta" sui criteri di ammissibilità dei commentatori, quindi...

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    4. Anche su Barnard sono (parzialmente) d'accordo. Non posso approfondire ora perché vado di fretta, ma ne riparleremo.

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  5. Non se ne esce: le cose le sappiamo e a chi non le sa, e onestamente le vuole sapere, sappiamo spiegarle, ma il Truman Show in cui siamo immersi impedisce una consapevolezza generalizzata. I fallimenti delle enunciazioni governative ottimistiche non accendono nessuna lampadina, ad ogni strappo della tela si aggiunge un sipario a coprire non errori o cialtronaggini ma un disegno di spoliazione della ricchezza comune accumulata in decenni e prosciugata a favore dei soliti ignoti, che non sono né il babbo della gnoccolona, né l'algida aringa, né il figurante con l'acqua in casa...
    D'altronde il secolo scorso condussero il popolo in guerra con le scarpe di cartone lì, prima il cartone poi la sconfitta, ora, prima l'esproprio poi il cartone.

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  6. Scusate ma l'avete vista in bikini? Per l'età che ha la Boschi è messa male, ma proprio male... Poi se ci si ferma al viso niente da dire...ma appunto.... bisogna fermarsi lì.

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