mercoledì 30 ottobre 2019

Coriolano

Link correlato: ABBIAMO DAVVERO ESAGERATO – Alberto Bagnai (Byoblu 9 marzo 2018)

Wikipedia: «Q. Marcio, comandante romano, che aveva conquistato Corioli, città dei Volsci, accecato dall'ira si recò presso i Volsci e ottenne aiuti contro i Romani. Sconfisse spesso i Romani, arrivando fino a cinque miglia da Roma, pronto a combattere anche contro la sua patria, respinti i legati inviati per chiedere la pace, vinto solamente dal pianto e dalle suppliche della madre Veturia e della moglie Volumnia, andate a lui da Roma, ritirò l'esercito. E questo fu il secondo capo, dopo Tarquinio, ad essersi opposto alla propria patria.»


Vota Pippo

lunedì 28 ottobre 2019

Le elezioni regionali umbre

La prima e la seconda parte dell'intervista sulle recenti elezioni regionali umbre all'editorialista egemone del telegiornale dei Sovranisti Arcaici




venerdì 25 ottobre 2019

Il Borghipensiero

Leda intervista da studio l'editorialista egemone del Telegiornale dei Sovranisti Arcaici, l'emittente televisiva diretta dal grande Piddu. Tema principale dell'intervista, oltre a considerazioni varie, è la domanda su cosa faranno gli en€rchi, aka eroi no-euro, dopo la svolta europoide della Lega. Resteranno in quel partito adeguandosi alla nuova linea oppure, in un impeto di coraggiosa ribellione, ne fonderanno uno nuovo tutto loro? O magari entreranno in qualche nuovo partito appena nato? Ogni riferimento a Vox-Italia è puramente casuale.




martedì 22 ottobre 2019

Alberto Bagnai non capisce il Tramonto dell'euro



Alberto Bagnai sostiene che chi ha letto il Tramonto dell'euro non ha capito quello che c'è scritto. Sarà, ma in fondo bisogna rallegrarsene. Nel video spiego perché.

Comunicato dei Sovranisti Arcaici



La redazione del telegiornale dei Sovranisti Arcaici si è riunita sotto la guida del grande Piddu e ha stilato un comunicato di cui vi do lettura. Abbiamo deciso di compilare un elenco non esaustivo di personaggi che sono erroneamente percepiti dal popolo come Sovranisti Arcaici!

Esaminati i dossiér e dopo attenta valutazione la redazione dichiara che non sono Sovranisti Arcaici, sottolineo non sono sovranisti arcaici, i seguenti personaggi: Salvini Matteo, Caracciolo Barra Luciano, Rinaldi Maria Antonio, Zanni Marco, Bagnai Alberto, Grillo Giuseppe, Becchi Paolo, Borghi Claudio, Meloni Giorgia, Donato Francesca. L'elenco è in ordine di esame dei relativi dossiér.

La redazione condanna ogni rapporto politico non aspramente conflittuale con i suddetti personaggi. Viene inoltre indetto un concorso interno per la battuta o vignetta o animazione video più icastica sui comportamenti politici dei suddetti personaggi il cui premio consiste in un rotolo di soffice carta da utilizzare nei momenti di più intensa intimità.

Per i nomi elencati l'istruttoria deve considerarsi conclusa. La commissione è stata aggiornata per l'esame di altri dossiér e al più presto fornirà ulteriori elenchi.

Viva l'Italia, viva il socialismo, viva la Costituzione!

domenica 20 ottobre 2019

Speciale pressione fiscale [Tg dei Sovranisti Arcaici 20-09-2019]

Chi è che tassa, lo Stato cattivo come sostengono i partiti del PUL (Partito Unico Liberale) oppure chi? Fatevela questa domanda, una volta buona!

Sindrome 1933


Il testo del commento di Leda


Oggi commentiamo la manifestazione di ieri del centrodestra. Il titolo di questo video è "prima ero schizofrenica ma adesso siamo guarite!"

Il giornalista del Financial Times Wolfganf Munchau ha brillantemente sintetizzato l'attuale situazione scrivendo: "il problema ora è se gli economisti eurocritici che hanno gravitato vicino alla Lega nel recente passato attratti dall'euroscetticismo di Salvini resteranno nella Lega, oppure cercheranno una nuova collocazione. Tra essi ci sono in particolare Claudio Borghi e Alberto Bagnai, rispettivamente presidenti delle commissioni bilancio e finanza della camera dei deputati e del senato"

Ascoltiamo ora alcuni passaggi dell'acceso discorso del senatore Alberto Bagnai a piazza san Giovanni.

Il segretario della Lega è stato chiaro, dall'euro non si esce. Ma Bagnai sembra pensarla diversamente, ascoltiamo.

Come vedete comincia a manifestarsi una divaricazione crescente tra la posizione di Salvini e quella di Bagnai. E infatti i più importanti commentatori politici tra cui Wolfgang Munchau cominciano a sottolinearla. Tuttavia la linea di Bagnai sembra ricordare quella della disobbedienza all'entità europoide già proposta nel duemilaetredici da Paolo Ferrero e all'epoca derisa dal senatore leghista.

Alberto Bagnai a questo punto riesuma l'antigermanesimo, una postura che quando veniva assunta dai suoi seguaci alcuni anni fa era severamente punita con il temuto click!

A conclusione di questo telegiornale possiamo affermare un dato di fatto ormai evidente: c'è un grande disordine sotto il cielo. Alcuni cominciano a parlare di sindrome millenovecentotrentatré quando come esito della prolungata crisi economica il potere politico in Germania abdicò in favore di un oscuro imbianchino che aveva dimostrato la capacità di saper dominare le masse. Le analogie sono impressionanti soprattutto sul piano della comunicazione politica e dunque della capacità dei cittadini di districarsi in un labirinto sempre più complicato di posizioni politiche di alleanze e di interessi in gioco. In queste circostanze diventa difficile se non impossibile distinguere gli amici dai nemici ma quel che è certo è che senza una chiara assunzione di responsabilità di tutti gli attori in gioco la nostra amata patria andrà incontro a una nuova tragedia dagli esiti imprevedibili. Per oggi è tutto la vostra Leda vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima edizione del telegiornale dei Sovranisti Arcaici. Viva l'Italia viva il socialismo viva la nostra Costituzione!

L'intervista a Martina Carletti (FSI - Riconquistare l'Italia) commentata da Leda

Martina Carletti, candidata per la lista Riconquistare l'Italia del Fronte Sovranista Italiano alle elezioni regionali in Umbria del 27 ottobre prossimo, è stata intervistata da Umbria TV. Vi presento una sintesi dell'intervista commentata dalla TV dei Sovranisti Arcaici.

sabato 19 ottobre 2019

Il TG dei Sovranisti Arcaici - ed. speciale 19-10-2019



Martina Carletti è la candidata del FSI
lista "Riconquistare l'Italia"
alle elezioni regionali in Umbria
del 27 ottobre 2019
Che ne sarà della componente eurocritica della Lega rappresentata da Claudio Borghi Aquilini, Alberto Bagnai, Bombolo, LBC, Marco Zanni e altri dopo le recenti dichiarazioni alla stampa di Matteo Salvini e Attilio Fontana governatore della Regione Lombardia? La scelta sarà quella di uscire dal partito, oppure di costituire una corrente, sia pur minoritaria, della Lega del 30%? Ma soprattutto, cosa sceglieranno di fare i veri sovranisti rimasti impigliati nella rete della propaganda leghista? Questo è il tema affrontato oggi nell'edizione speciale del TG dei Sovranisti Arcaici. Dopo l'intervento dell'editorialista egemone Fiorenzo Fraioli (semper laudetur atque statim sanctus) la redazione vi propone un filmato, consegnato da fonte anonima, contenente un collage di esternazioni di Illo e Salvini. Preparate i pop-corn, oppure biretta e panini se siete veri italiani, perché ci sarà da divertirsi.

giovedì 17 ottobre 2019

L'interesse nazionale


Nel 1915 tre degli undici fratelli di mia nonna (unica femmina della nidiata) ricevettero una cartolina precetto e dovettero lasciare i campi e la loro gioventù per andare in guerra. Nessuno di loro tornò. Io appartengo a quella classe sociale, quella che quando c'è da chiamare la nazione a raccolta viene mobilitata e paga di persona. Si chiamava patriottismo, una volta, oggi interesse nazionale. Un concetto sdrucciolevole, col quale non è facile districarsi perché sì, è verissimo, l'interesse nazionale esiste e bisogna difenderlo, anche quando chi lo invoca è il diretto responsabile della necessità di farlo: bisogna andare, come fecero i miei bisnonni.

Ora accade che proprio nei giorni in cui la Lega, per bocca di Salvini, dichiara che "l'euro è irreversibile", io abbia asserito in un video che il concetto di interesse nazionale sarà nuovamente tirato in ballo:  "Il patriottismo è l'estremo rifugio delle canaglie" come scrisse Samuel Johnson.

«Nel 1774 Johnson pubblicò Il Patriota, in cui criticava tutto ciò che sapeva di falso patriottismo. La sera del 7 Aprile 1775, fece la famosa dichiarazione:"Il patriottismo è l'estremo rifugio delle canaglie." Questa frase evidentemente non era contro il concetto di patriottismo, bensì contro l'uso ipocrita che facevano del termine "patriottismo" John Stuart, III conte di Bute (il primo ministro-patriota) ed i suoi sostenitori; Johnson era contro coloro che si "autoproclamavano patrioti" in generale, ma teneva in gran conto il patriottismo "vero".»

Ho anche affermato, nel video, che la difesa dell'interesse nazionale è una posizione razionale, cosa che mi ha attirato qualche critica. Anche quando, aggiungo, di essa si fanno scudo le canaglie. Che è proprio quello che si appresta a fare la Lega nel momento in cui il suo leader dichiara "Non vogliamo l’uscita dall’Unione Europea. L’Euro è irreversibile".

Doppiamente razionale, perché se è vero che quando arriva la cartolina precetto non si può non andare, anche quando la guerra non l'hanno voluta i popoli, è proprio la mobilitazione patriottica quella che salva le terga delle canaglie. Ma allora che fare? La risposta è una e solo una, non bisogna mai permettere che le canaglie giungano al punto di impossessarsi del concetto di interesse nazionale, occorre aprire gli occhi prima, molto prima. Quando le canaglie lanciano l'appello patriottico è già troppo tardi, l'interesse nazionale a quel punto fa premio su tutto e l'esito è segnato: nuove canaglie prenderanno il posto delle vecchie, cambiando tutto affinché nulla cambi.

Voglio dirvelo col cuore in mano: se gli eventi dovessero precipitare adesso, la partita sarebbe persa. E infatti cosa si augurano le (nuove) canaglie? Che tutto collassi, che arrivino le cavallette, che l'euro si dissolva disordinatamente, perché loro sono già pronti. Io invece mi auguro che l'euro resista, che l'UE riesca ad andare avanti, perché il popolo ha bisogno di tempo per capire e organizzarsi politicamente. Serve un orrore senza fine, non una fine orribile. E' l'orrore senza fine la condizione necessaria sebbene non sufficiente affinché le catene mentali di milioni di persone si logorino fino a spezzarsi, abbiamo bisogno di tempo. Perché le menzogne hanno le gambe corte.

mercoledì 16 ottobre 2019

Il Sovranismo e il riposizionamento sulla trincea dell'interesse nazionale dei sovranari

Un giorno si dovrà raccontare la vera storia del sovranismo. Inganni, tradimenti, infiltrazioni, cambi di casacca, tutto al fine di scongiurare ogni possibilità che il tronfio trionfo delle fazioni liberali, espressioni degli interessi della borghesia cotoniera, debba mai più confrontarsi con la rinascita del socialismo costituzionale

link correlati:

L'editorialista egemone del Tg dei sovranisti arcaici commenta l'abiura sull'euro del leghista Matteo Salvini, il Capitano dei sovranari.

lunedì 14 ottobre 2019

Ah ah ah lalala

Il mondo in cui viviamo. Due prospettive, una sola realtà, e un video da oltre 100 milioni di visualizzazioni... la la la.


Da twitter, dietro segnalazione di un agente operativo:

Col Capitano... la passione verso la vittoria!
Salvini Rinaldi Barra-Caracciolo eroi no-euro ah ah ah lalala
Tanto i cazzi in culo sono nostri. Ah ah ah lalala.

Il TG dei Sovranisti Arcaici - ed. 14-10-2019

Il grande Piddu e la brava e bella Leda (la giornalista con la gamba da urlo) hanno dato vita al Telegiornale dei Sovranisti Arcaici. Li agevolo...

sabato 12 ottobre 2019

Martina Carletti o Sabino Cassese: scegliete!

Martina Carletti, operaia transfrontaliera che lavora per sei mesi l'anno in Svizzera e disoccupata in Italia, è la candidata di Riconquistare l'Italia - Fronte Sovranista Italiano alle prossime elezioni regionali in Umbria. Ascoltatela con attenzione.


Ed ecco a voi, per assoluto contrasto, il giudice della Consulta Sabino Cassese, il quale osa affermare che la democrazia sarebbe "il controllo del popolo". Asino golpista! La democrazia è il "governo del popolo", non il controllo del popolo sulle burocrazie, un modo mellifluo per dire che lor signori si fanno i cazzi loro!



Chiedo espressamente a tutti quelli che seguono questo blog e votano in Umbria di sostenere e votare la compatriota operaia Martina Carletti. Sappiamo bene che ci sono divisioni e rivalità nel mondo sovranista, come pure infiltrazioni che abbiamo in parte individuate, ad esempio la sconcia menzogna del m5s e della Lega su cui non vale nemmeno la pena discutere per quanto è chiara, ma in questo momento è necessario serrare le fila. Un buon risultato della lista Riconquistare l'Italia, un movimento genuinamente dal basso promosso da cittadini italiani della classe lavoratrice senza alcun appoggio e visibilità mediatica, sarebbe un punto di svolta importante.

venerdì 11 ottobre 2019

Sovranisti arcaici e complottisti

Tra coloro che si definiscono sovranisti vi sono anche i complottisti, quelli cioè che leggono la storia moderna (e non solo) alla luce di secolari complotti di società segrete giudaico-massoniche. Per noi sovranisti arcaici non è facile avere a che fare con loro perché talvolta sembrano portare avanti alcune delle nostre battaglie, ma utilizzano un metodo di interpretazione della Storia inquietante e sospetto, con l'aggravante di veicolare in moltissimi casi sentimenti reazionari frutto di una concezione anti democratica della convivenza sociale. Come stanarli? E' il tema affrontato in questo video. 


mercoledì 9 ottobre 2019

La poliserie "Los sovranos" - di EgoSpia


La poliserie Los Sovranos continua a mietere successi nel segmento d'essay. Giunta ormai alla sua ottava stagione si è arricchita di nuovi personaggi, alcuni dei quali stanno appassionando il pubblico come mai prima. Come tutti sanno, all'inizio il format venne concepito da alcuni Autori Indipendenti i quali, però, non si curarono di brevettarlo, per cui ben presto le principali majors ne acquisirono i diritti. L'operazione ebbe inizio alla fine del 2012 quando una piccola casa di produzione di Cocullo, minuscolo paesello a metà strada tra Roma e Pescaracas, la quale precedentemente si era occupata solo della distribuzione, pose in essere un'operazione di private equity acquisendo le quote azionarie che gli Autori Indipendenti avevano distribuito, su base gratuita, a molti appassionati del genere, tuttavia non vincolandole.

Fu così che la Pippo s.a.s. si ritrovò ad essere proprietaria del pacchetto di maggioranza. Ne seguirono aspre polemiche ma gli Autori Indipendenti non furono in grado di organizzare un fronte comune di rivendicazioni. Scaduti i termini legali, la Pippo s.a.s. si trasformò in una piccola società per azioni in capo a un ristretto numero di soci i quali cominciarono a guardarsi intorno alla ricerca dei capitali necessari a sviluppare l'intuizione originaria. All'inizio non fu facile perché, nello stesso periodo, le majors stavano puntando su altre produzioni. Una di queste, Casta Cricca e Corruzione, aveva già raggiunto un discreto successo, avendo puntato su un comico ormai dimenticato dal grande pubblico ma rivelatosi capace di impersonare magistralmente il ruolo assegnatogli, quello di un non più giovane artista che, dopo una vita di stenti e ai margini per aver osato disturbare i poteri forti, si ribellava al suo destino dando inizio a una palingenesi sociale; una seconda produzione, dal titolo Padagna mia, era in fase di concepimento, e avrebbe visto la luce un paio di anni più tardi riscuotendo immediatamente un grande successo.

In effetti il momento era propizio, perché la serie che aveva dominato il mercato nei due decenni precedenti mostrava le corde. Ispirata alla vita di un tycoon dell'industria dei media, Seconda Repubblica aveva a lungo monopolizzato il mercato, ma i segni di una certa disaffezione del pubblico erano ormai evidenti a dispetto degli straordinari sforzi degli sceneggiatori che, soprattutto negli ultimi episodi, avevano dato fondo ad ogni espediente, dagli scandali con prostitute minorenni agli show con un tiranno mediorientale invitato a Roma in pompa magna.


Per due anni, 2013-2014, i proprietari della Pippo ormai s.p.a. furono impegnati su due fronti, dovendo farsi largo tra il successo di Casta Cricca e Corruzione e il tentativo di recupero degli Autori Indipendenti, nel frattempo costituitisi in forma cooperativa; e in effetti molti analisti, interpellati, giunsero a sostenere che la segmentazione del mercato dell'infotainment fosse ormai un dato acquisito. Secondo la visione più accreditata si sarebbe affermata una situazione di equilibrio tra le due serie principali, la vecchia Seconda Repubblica e la nuova serie della Pippo ormai s.p.a. dal titolo Razionalità dei Mercati, con buone prospettive di crescita per Padagna mia, mentre gli Autori Indipendenti, che nel frattempo si stavano dividendo mettendo in produzione due piccole serie dal titolo Riconquistare l'Amore e Conquistare Le Nuvole (CLN), avrebbero monopolizzato il brand d'essay.

Alla fine del 2015 sopravvennero fatti nuovi. In primo luogo si rivelò fallimentare il tentativo degli sceneggiatori di ringiovanire la serie Seconda Repubblica creando un nuovo antagonista per il vecchio tycoon, in quanto l'attore prescelto, un oscuro figurante toscano, dopo un effimero successo precipitò nelle simpatie del pubblico. Sembrò per un breve momento che gli Autori Indipendenti  impegnati nelle nuove produzioni Riconquistare l'Amore e Conquistare Le Nuvole (CLN) potessero avvantaggiarsene, ma le contromisure delle majors furono immediate. Non è ancora chiaro chi siano stati i geniali dirigenti che hanno concepito la strategia (da cui in seguito sarebbe derivato il popolarissimo hashtag #lastrateggia) ma il risultato fu una fusione - per lungo tempo tenuta segreta - tra la Pippo ormai s.p.a. e i produttori di Padagna mia, alla quale si affiancò un lavoro di collaborazione con i produttori di Casta Cricca e Corruzione al fine di sperimentare un'inedita modalità consistente nel coordinare le vicende delle due serie. Le quali egemonizzarono in breve tempo l'intero mercato mettendo in ombra Seconda Repubblica, nel mentre Riconquistare l'Amore e Conquistare Le Nuvole degli Autori Indipendenti erano a tal punto marginalizzate che il loro piccolo pubblico veniva deriso sui social dai fans delle serie ormai egemoni.

Nel 2018 lo share complessivo di  Casta Cricca e Corruzione e Padagna mia - quest'ultima nel frattempo aveva assorbito la Pippo ormai s.p.a. marginalizzando gli ex proprietari - raggiunse il vertice con il 55%. Ancora una volta gli analisti ritennero che i giochi fossero ormai fatti e che avremmo assistito al definitivo declino di Seconda Repubblica, ma le sorprese non erano finite. Nell'estate del 2019 il colpo di scena: gli sceneggiatori di Padagna mia ruppero la collaborazione con Casta Cricca e Corruzione, nel tentativo di egemonizzare il mercato facendo leva sulla popolarità del loro attore principale, detto il Capitano, ma il colpaccio non andò a buon fine perché, con mossa a sorpresa, l'ormai dimenticato oscuro figurante toscano si offrì come mediatore per un nuovo cambio di sceneggiatura, il cui esito sembra dover essere un sempre più stretto coordinamento tra gli sceneggiatori delle serie Casta Cricca e Corruzione e Seconda Repubblica. Con la prospettiva di metterne in cantiere una nuova, il cui titolo, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere Terza Repubblica.

Nel frattempo, nel brand d'essay, esplodeva il conflitto, da tempo latente, tra gli Autori Indipendenti. In effetti la serie Riconquistare l'Amore si stava sempre più affermando per la qualità dei contenuti, mentre la rivale Conquistare Le Nuvole rischiava di scomparire. Le contromisure  degli sceneggiatori di Conquistare Le Nuvole non si sono fatte attendere. Questa serie, che si caratterizza da sempre per il grandissimo numero di protagonisti che si avvicendano, spesso ingaggiati tra i personaggi secondari di altre serie di successo o direttamente prelevati dalla strada, offre ai suoi sceneggiatori una grandissima libertà creativa. Di cui essi approfittano senza problemi ogni qual volta la narrazione sembra segnare il passo, riuscendo così a conservare un pubblico molto fidelizzato. Si è così provveduto ad ingaggiare un certo numero di nuovi attori, secondari quanto affamati di ribalta, pescando nel mileu delle avanguardie, dal teatro degli auritiani a quello della cosiddetta scuola signoraggista, nel tentativo di costruire una trama il più possibile vicina ai gusti e alla sensibilità popolare senza per questo rinunciare ad una sostanziale coerenza narrativa. L'operazione sembrava destinata ad un relativo successo, almeno bastante a compensare la lenta ma sicura crescita dei loro diretti concorrenti, in realtà ormai acerrimi avversari, di Riconquistare l'Amore, ma qualcosa sembra stia andando storto. Infatti, proprio alla vigilia della presentazione dei nuovi episodi, prevista a Roma il prossimo 12 ottobre, alcuni degli attori ingaggiati hanno dato forfait. 

Nomi di spicco, almeno nel milieu delle avanguardie! Diego Fuxaros, Cosim Maxar, Frank Amondieu non parteciperanno all'evento mondano, mentre da molte parti giungono segnali di dissenso nei confronti dell'annunciato cambio di registro. Il rischio è quello di un flop totale, a meno di non essere alla vigilia di un nuovo e imprevisto cambio degli equilibri. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che anche i proprietari della Pippo ormai s.p.a. sono in evidente difficoltà nei nuovi assetti determinatisi dopo gli avvenimenti di questa estate, e si tratta pur sempre di un gruppo di sceneggiatori di altissimo livello, molto quotati nel brand d'essay! Possiamo escludere che, all'insaputa degli analisti di mercato, si stia mettendo in lavorazione una nuova serie grazie alle loro intuizioni creative?

E' piuttosto difficile pensare che i geniali quanto spregiudicati sceneggiatori della Pippo ormai s.p.a. possano accettare di essere marginalizzati dalla produzione di Padagna mia senza reagire, accettando così un destino professionale di seconda fila pur essendo, €$$I, ben consci delle loro straordinarie capacità!

Per oggi è tutto, continuate a seguirci sulle pagine di EgoSpia (che DagoSpia ce fa 'na pippa s.p.a.)

domenica 6 ottobre 2019

Illo, se tu avessi Fede in te stesso...

Il mio commento alla trasmissione Mezz'ora in più di oggi condotta da Lucia Annunziata (Puonciorno... etc. etc.) alla quale ha partecipato, come ospite della seconda parte, anche Alberto Bagnai, senatore della Lega e Presidente della Commissione Finanze del Senato.

venerdì 4 ottobre 2019

Noi "sovranisti arcaici" e i sovranisti di "livello"

E' arrivato un commento al video "Quando Illo era ancora Bagnai" a firma del canale YT di VOX - Movimento Sovranista (da non confondere con Vox Italia, di cui Diego Fusaro è l'ideologo).


«Perché, parlare di Bibbiano è indecente? Il vostro sovranismo è arcaico, arretrato. I sovranisti intelligenti stanno mettendo in pratica una strategia che voi non siete nemmeno lontanamente in grado di comprendere. Bagnai, Borghi, Rinaldi e quanti altri, stanno cercando di mostrare che il Re è nudo. Vogliono più Europa? Loro gliela stanno dando con gli interessi...li stanno sfidando sul loro stesso terreno. Quando la gente si renderà conto che gli europeisti, una vera Europa non la faranno mai, tutto il castello di bugie crollerà, è per questo che volevano Savona col suo piano B, Savona col piano A, avrebbe potuto smontare tutto, mettendo l'Europa davanti all'evidenza dei fatti. Sventolare l'italexit e l'eurexit non serve a niente, anzi peggiora solo le cose, questi vanno combattuti con le loro stesse armi, e i sovranisti di "livello", questo lo hanno capito molto bene...»

Mi piace molto l'etichetta di "sovranista arcaico", per cui me ne approprio. Mi è comunque venuta in mente un'associazione di idee con una famosa barzelletta di Totò:



A quanto pare, dunque, abbiamo i sovranisti di "livello" secondo i quali, mi sembra di capire,  si ce menano de brutto nun ce deve 'mportà gnente perché non siamo Giovanni. Anzi! Dobbiamo essere contenti, e ridere a crepapelle alle spalle di questi buffoni di leuropoidi che ci prendono a pugni in testa credendo che siamo Giovanni! Eh daje, menatece, ché più botte ce date e più fate la figura degli scemi! A un certo punto scoprirete che non siamo Giovanni... che figura di merda!

In ogni caso ringrazio per il suggerimento: sovranista arcaico è bellissimo. E pazienza se non sono in grado di comprendere, nemmeno lontanamente, la fine strategia dei sovranisti di "livello"!

giovedì 3 ottobre 2019

Il socialcapitalismo

L'abolizione del contante, oltre a perseguire obiettivi di controllo sociale, è funzionale all'attacco al risparmio diffuso che è necessario deflazionare così come è accaduto per quello immobiliare. Con l'aggravante che, mentre la deflazione immobiliare è stata amplificata dalla tassazione statale, quella finanziaria finirà col sovvenzionare direttamente il sistema bancario. Essa deve essere indotta per la necessità di praticare tassi di interesse negativi sui depositi liquidi, onde costringere i risparmiatori al consumo o all'investimento finanziario, sempre e comunque. Possedere una casa, o un tesoretto liquido, è infatti un ostacolo alla piena mobilità dei fattori di produzione, cioè voi. Siamo alla piena violazione dell'art. 47 della Costituzione: "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese."

Il liberismo, nella versione che si sta implementando nell'Unione Europea, ci appare così sempre più simile a un comunismo in regime capitalistico - da cui l'espressione EURSS spregiativamente usata per denotarlo - nel quale i lavoratori non devono possedere né abitazione di proprietà né patrimoni personali. Nella sua ingenuità l'ex Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, se lo lasciò sfuggire.



Guardate ora questa immagine che circola da un po' negli ambienti sovranari, vale a dire quel mondo che si è impossessato delle vere tematiche del sovranismo per deformarle, intenzionalmente o per impreparazione e incapacità non disgiunte da una buona dose di presunzione. Essa contiene una semplificazione che rende cialtronesco il messaggio che si vuole veicolare, un errore che non si deve fare, perché la politica è una cosa tremendamente seria!
Al fine di correggere l'approccio cialtronesco veicolato da questa fake-news (a fin di bene?), ho realizzato un video. Al termine, una breve spiegazione matematica di come stanno le cose, le quali sono comunque gravi, a prescindere da come le si spiega. Ricordate, in ogni caso, che l'EURSS non è il frutto di un errore di progettazione, bensì di un luciferino disegno di dominio di classe portato alle estreme conseguenze: una dichiarazione di guerra ai popoli e alla democrazia.



Un po' di matematica


Oltre che con una simulazione su foglio elettronico, il calcolo di cui ho parlato nel video può essere affrontato con un po' di matematica.

Sia Co il capitale iniziale caricato sul borsellino elettronico usato da me e da Piddu. Se indichiamo con i il tasso di prelievo effettuato dal sistema finanziario ad ogni minuta transazione, dopo n transazioni il capitale residuo Cn può essere calcolato con la formula:



Alla successiva transazione su questo capitale sarà applicato un prelievo pari a:



Abbiamo così due serie geometriche, Cn e Pn, rispettivamente delle transazioni e dei relativi prelievi. La somma dei primi n termini della prima ci fornirà il PIL realizzato da me e Piddu, quella dei primi n termini della seconda il totale dei prelievi della banca.





Entrambe le serie hanno ragione

x=1-i

Per calcolare la somma dei primi n termini di una successione geometrica di ragione (1-i) possiamo usare la formula:




nella quale ad x deve essere sostituita la ragione (1-i). Sostituendo e semplificando si ottiene:



Ottenendo così:





Per procedere con il calcolo, una volta fissati i valori di i e di n si ricava S, dal cui valore si ottiene, con le ultime due formule, il valore del PIL (somma delle transazioni) e dei prelievi effettuati dal sistema bancario a partire da una somma iniziale pari a Co.

mercoledì 2 ottobre 2019

Il nuovo 6 per mille, a gocce!

I veri sovranisti, quelli che sono per il recesso dai trattati europei, ma hanno creduto che il M5S e/o la Lega fossero una scelta adeguata a tal fine, dovrebbero prendere atto della realtà e cominciare a guardarsi intorno. Ricordo a tutti che il prossimo 27 ottobre si svolgeranno le elezioni in Umbria, dove è presente la lista del FSI, Riconquistare l'Italia, guidata da Martina Carletti.


In Italia i lavoratori sono oltre 23 milioni. Se ognuno di loro spende, in media, 1500 €/mese, nel caso tutti questi pagamenti avvenissero con carte elettroniche, e ipotizzando un prelievo dell'1,5% in media, si ottiene un prelievo aggiuntivo di 517,5 mln al mese, ovvero 6,21 mld/anno. Vale la pena confrontare questo dato con i 100 mln/anno del risparmio che si otterrà con la riduzione del numero dei parlamentari: 62 volte di più!

Si obietta che questo prelievo ai danni degli italiani, il quale per altro finirebbe per intero nel circuito finanziario e non nelle casse dello Stato, avrebbe l'effetto di abbattere l'evasione. Tutto bene da questo punto di vista? Non è detto. Ovviamente qui si parla della piccola evasione, non di quella grande. Il che significa, ad esempio, che un cittadino che volesse far svolgere piccoli lavoretti a qualcuno dovrebbe farlo in chiaro, con un aumento dei costi in tasse a parità di retribuzione versata al lavoratore. Ora, poiché si devono fare i conti con la capacità di spesa di coloro che vivono con redditi di 1500 €/mese o meno, il risultato più probabile sarà una contrazione nell'offerta di piccoli lavoretti, quelli che tipicamente vengono commissionati per piccole riparazioni casalinghe e di giardinaggio. Pertanto la piccola evasione sarebbe sì colpita, ma al prezzo di ridurre il fatturato complessivo del mercato dei lavori a giornata. Dunque, ad un aumento dell'imposizione per unità di lavoro di questo genere di attività, potrebbe corrispondere addirittura una riduzione degli incassi dello Stato. Fantastico! Si regalerebbero così 6,21 mld di € all'anno alle banche (sottraendoli ai lavoratori) facendo diminuire la raccolta fiscale!

Con in più il costo rappresentato da abitazioni, giardini, piccole proprietà che sempre di meno verranno manutenute, svalutandosi quindi con maggiore velocità.

Ma allora perché si propone di adottare un provvedimento così assurdo, certamente osteggiato dai cittadini? La risposta sta nello stato comatoso dell'economia per contrastare il quale, in assenza di capacità di spesa da parte degli Stati per la demenziale adozione dell'euro, l'unico strumento a disposizione è la politica monetaria. Questa consiste, tipicamente, nell'abbassare il tasso di sconto di alcuni punti, ma questa opzione è impedita dal fatto che già oggi esso è vicino allo zero. Se lo si portasse in territorio negativo i risparmiatori, invece che percepire interessi sia pur bassissimi o nulli tenendo conto delle tasse, dovrebbero pagare per tenere i propri soldi sul conto corrente. Voi lo fareste se, ad esempio, il valore nominale del vostro tesoretto liquido venisse decurtato del 2% o del 3%  all'anno? Probabilmente, piuttosto che investirlo in rischiose azioni e obbligazioni, potreste essere tentati di prelevarlo per tenerlo ben nascosto in una cassetta di sicurezza o addirittura in casa.

Ecco dunque che l'abolizione del contante, o in modo equivalente una sua tassazione quando lo si preleva, toglierebbe al piccolo risparmiatore ogni possibilità di fuga, così da consentire una discesa del tasso di sconto in territorio negativo. E in effetti la proposta che viene avanzata, essendo di natura transitoria al fine di arrivare in tempi brevi all'uso obbligatorio dei pagamenti elettronici, prevede da un lato di tassare ogni prelievo in contanti sopra i 1500€ mensili, contestualmente ad uno sconto fiscale per i pagamenti con carta di credito. Una volta raggiunto l'obiettivo dell'eradicazione del contante i risparmiatori, tutti i risparmiatori in possesso di piccoli tesoretti liquidi, non potranno far altro che tenerli su un conto corrente, il quale subirà le conseguenze della discesa in territorio negativo del tasso di sconto quando si deciderà di fare l'unica cosa possibile per contrastare la recessione, in assenza di capacità di spesa diretta degli Stati. Cioè nella gabbia dell'euro.

Tra i fautori di questa manovra troviamo il M5S, in anni passati vendutosi agli elettori come movimento no-euro.

Qualche illuso residuo potrebbe pensare che, allora, non resti che votare per la Lega di Salvini, ma si sbaglia alla grande. Ieri, 1 ottobre 2019, nel corso della trasmissione otto e mezzo il leader della Lega ha dichiarato, senza per altro che ciò gli fosse chiesto dalla conduttrice Lilli Gruber, che la Lega non è per l'uscita dall'euro e/o dall'Unione Europea. Se non ci credete visionate il filmato dal minuto 23'55''.

I veri sovranisti, quelli che sono per il recesso dai trattati europei, ma hanno creduto che il M5S e/o la Lega fossero una scelta adeguata a tal fine, dovrebbero prendere atto della realtà e cominciare a guardarsi intorno. Ricordo a tutti che il prossimo 27 ottobre si svolgeranno le elezioni in Umbria, dove è presente la lista del FSI, Riconquistare l'Italia, guidata da Martina Carletti.