giovedì 30 luglio 2020

Sud America

Siamo l'unico paese ad aver prorogato lo stato di emergenza. Domande?

lunedì 27 luglio 2020

Ti conosco Musk-erina!



Marco Rizzo: «Globalizzazione capitalistica. Perché siamo CONTRO. La Bolivia ha il 30% delle riserve di litio a livello mondiale.
Il presidente Evo Morales (vittima di un golpe targato USA) ha da sempre impedito di affidarlo a società straniere, considerando il litio una risorsa strategica della Bolivia da commercializzare con la compagnia di Stato.
Il volto nuovo del presidente della Bolivia è quello di una donna, Jeanine Anez. (Saranno felici la Boldrini e le femministe fucsia!).
Il governo di Jeanine Anez ha immediatamente stabilito rapporti con Tesla (Elon Musk) per l'appalto del litio.
Un tweet contesta Elon Musk e lo indica tra i promotori del golpe in Bolivia per sottrarre il litio.
MUSK risponde: "noi facciamo golpe dove vogliamo, fatevene una ragione". Questa è l’arroganza della “dittatura della democrazia globalizzata”. È utile per capire cosa si combatte.»

mercoledì 22 luglio 2020

Siria: fermare la guerra! - Conversazione con Moreno Pasquinelli (MPL) 01-07-2013

Al termine della trasferta nel viterbese per gli esami di Stato, invece di tornare subito a casa ho deviato in direzione di Trevi nell'Umbria per intervistare l'amico Moreno Pasquinelli, di ritorno da una missione internazionale in Siria (TORNANDO DA DAMASCO, COL CUORE SPEZZATO). L'idea, della quale avevamo parlato subito dopo il suo ritorno, era quella di fare una lunga e tranquilla intervista, nel corso della quale esporre la situazione sociale, politica e militare sia in Siria che in tutto il medio oriente. Non so se siamo riusciti nell'ambizioso intento: sta a voi giudicare.
Links correlati:

lunedì 20 luglio 2020

Albertina

Diffamato da Albertina sono costretto a replicare. La povera ragazza è pazza amici miei...



Per completezza di informazione, questo è il link al cittadino italiano al quale sono stato accostato: pur avendo costui diritto di parola, non ho nulla a che fare con lui.


domenica 19 luglio 2020

Il vino della Castelli sa d'aceto


Video correlato: Non si può dire tutto - 24 mar 2014


I coglioni (ipotesi: virus spoletta)

Video montato, ma non caricato, il 21 marzo 2020. Non ricordo la ragione per cui decisi di non renderlo pubblico, forse perché mi sembrava un po' cervellotico, ma lo faccio oggi 19 luglio 2020.

venerdì 17 luglio 2020

Elezioni regionali 20/21 settembre 2020

Have you got it yet? (Non avete ancora capito?)

Il brano, per i più giovini, è di Syd Barrett, il mitico leader dei Pink Floyd uscito fuori di testa a 23 anni, ed è anche l'ultimo che scrisse per la band. Ogni volta che lo eseguiva Syd cambiava la struttura della melodia e degli accordi, mettendo in difficoltà i suoi compagni ai quali si rivolgeva, al termine di ogni stranezza musicale, con la domanda "Have you got it yet? Have you got it yet?", ovvero "Non avete ancora capito?" Una domanda che rigiro a quelli che, pur leggendomi, non hanno ancora capito, e che sono troppi, ancora troppi.

martedì 14 luglio 2020

Religione e politica



Nota di Giorgio Agamben (uno dei pochi intellettuali sui quali noi ingegneri e tecnici ribelli possiamo contare)


Chi ha familiarità con le ricerche degli storici, sa bene come le vicende che essi ricostruiscono e raccontano sono necessariamente il frutto di piani e azioni molto spesso concertati da individui, gruppi e fazioni che perseguono con ogni mezzo i loro scopi.
Tre esempi fra i mille altri possibili, ciascuno dei quali ha segnato la fine di un’epoca e l’inizio di un nuovo periodo storico.

Nel 415 a.C. Alcibiade mette in gioco il suo prestigio, le sue ricchezze e ogni possibile espediente per convincere gli Ateniesi a attuare una spedizione in Sicilia che si rivelerà più tardi disastrosa e coinciderà con la fine della potenza di Atene. Per parte loro, i suoi avversari approfittando della mutilazione delle statue di Ermes avvenuta qualche giorno prima della partenza della spedizione, ingaggiano falsi testimoni e congiurano contro di lui per farlo condannare a morte per empietà.

Il 18 brumaio (9 novembre 1799), Napoleone Bonaparte, che pure aveva dichiarato la sua fedeltà alla costituzione della repubblica, con un colpo di Stato rovescia il Direttorio e si fa proclamare primo console con pieni poteri, mettendo fine alla Rivoluzione. Nei giorni precedenti, Napoleone si era incontrato con Sieyès, Fouché e Luciano Bonaparte, per mettere a punto la strategia che avrebbe permesso di superare la prevista opposizione del consiglio dei cinquecento.

Il 28 ottobre 1922 ha luogo la marcia su Roma di circa 25.000 fascisti. Nei mesi che precedettero l’evento, Mussolini, che l’aveva preparato con i futuri triumviri De Vecchi, De Bono e Bianchi, prende contatto col presidente del consiglio Facta, con D’Annunzio e esponenti del mondo imprenditoriale (secondo alcuni si sarebbe perfino incontrato segretamente col Re) per saggiare possibili alleanze e eventuali reazioni. In una sorta di prova generale, Il 2 agosto, i fascisti occupano militarmente Ancona.

In tutti e tre questi eventi, degli individui riuniti in gruppi o partiti hanno agito con decisione per realizzare i fini che si proponevano, misurandosi di volta in volta con circostanze più o meno prevedibili e adattando a queste la propria strategia. Certo, come in ogni vicenda umana, il caso ha la sua parte, ma spiegare col caso la storia degli uomini non ha alcun senso e nessuno storico serio lo ha mai fatto. Non è necessario parlare per questo di un «complotto», ma è certo che chi definisse complottisti gli storici che hanno cercato di ricostruirne nei dettagli le trame e lo svolgimento darebbe prova di ignoranza, se non di idiozia.

È per questo tanto più stupefacente che ci si ostini a farlo in un paese, come l’Italia, la cui storia recente è a tal punto il frutto di intrighi e società segrete, manovre e congiure di ogni genere, che gli storici non riescono ancora a venire a capo di molti degli eventi decisivi dell’ultimo cinquantennio, dalle bombe di piazza Fontana al delitto Moro. Ciò è tanto vero, che lo stesso Presidente della Repubblica Cossiga ha dichiarato a suo tempo di aver fatto attivamente parte di una di queste società segrete, nota col nome di Gladio.

Per quel che riguarda la pandemia, ricerche attendibili mostrano che essa non è certo giunta inaspettata. Come documenta efficacemente il libro di Patrick Zylberman Tempêtes microbiennes (Gallimard, 2013), l’Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 2005, in occasione dell’influenza aviaria, aveva suggerito uno scenario come quello presente, proponendolo ai governi come un modo di assicurarsi l’incondizionato sostegno dei cittadini. Bill Gates, che è il principale finanziatore di quell’organizzazione, ha fatto in più occasioni conoscere le sue idee sui rischi di una pandemia, che, nelle sue previsioni, avrebbe provocato milioni di morti e contro la quale occorreva prepararsi. Così nel 2019, il centro americano Johns-Hopkins, in una ricerca finanziata dalla Bill and Melinda Gates Foundation, ha organizzato un esercizio di simulazione della pandemia di coronavirus, chiamata «Evento 201», riunendo esperti ed epidemiologi, per preparare una risposta coordinata in caso di comparsa di un nuovo virus.

Come sempre nella storia, anche in questo caso vi sono uomini e organizzazioni che perseguono i loro obiettivi leciti o illeciti e cercano con ogni mezzo di realizzarli ed è importante che chi vuole comprendere quello che accade li conosca e ne tenga conto. Parlare, per questo, di un complotto non aggiunge nulla alla realtà dei fatti. Ma definire complottisti coloro che cercano di conoscere le vicende storiche per quello che sono è semplicemente infame.

lunedì 6 luglio 2020

Pillole 5G - 1

Un articolo di PETER HITCHENS (giornalista del Sunday)

Ci siamo tutti trasformati da normali esseri umani in masochisti con la museruola di PETER HITCHENS


Link correlato: un testo ricco di riferimenti pubblicato sulla pagina FB di Giorgio Bianchi

Quando è cominciata questa follia, mi sono comportato come se una nuova e fanatica religione si stesse diffondendo tra di noi. Ho pensato: "Siate educati e tolleranti". Può essere folle e dannosa, ma col tempo passerà.
Ora è chiaro che una nuova fede, basata sulla paura dell'invisibile e abbastanza immune dalla ragione, ha preso il sopravvento sul paese. E risulta essere una di quelle fedi che non hanno molta tolleranza per chi non la condivide.
La mia ipotesi è che circa l'85% della popolazione ora la venera e continuerà a farlo. Il resto di noi è, come ogni giorno che passa, una minoranza perseguitata, costretta ad assecondare convinzioni che non condividiamo.
I suoi evangelisti non ci lasceranno soli, ma cercheranno costantemente di costringerci ad unirci a loro. Per questo faccio tanto chiasso per la richiesta di farci indossare la museruola. Non si tratta di salute.
Semplicemente non ci sono prove sufficienti per costringerci a farlo. È un tentativo di costringere i miscredenti covidi a sottomettersi.
Per questo motivo si diffonde, nonostante l'assenza di una valida argomentazione a favore. In un raccapricciante sviluppo, uno dei più potenti documenti scientifici che si oppone ad esso, Why Face Masks Don't Work: A Revealing Review, la scorsa settimana è improvvisamente svanita dal suo solito posto su internet (ne ho ancora una copia). Il despota scozzese, Nicola Sturgeon, chiede ora che le museruole siano indossate nei negozi, così come sui mezzi pubblici, a nord del confine.
In Texas, tra tutti gli stati, il governatore cerca di rendere obbligatoria la museruola in tutti i luoghi pubblici. Il minuscolo quotidiano Guardian, che si dà il caso sia il giornale di casa della Bbc, paragona assurdamente la museruola alla cintura di sicurezza (provata un milione di volte per salvare vite umane, al di là di ogni dubbio) e chiede nel suo editoriale principale "Cover your face".
La BBC è quindi attenta a riportare questo aspetto in maniera prominente. Non stupitevi se il Governo lo seguirà presto. Eppure, come hanno ripetutamente affermato gli stessi documenti e gli esperti del Governo, le prove dell'utilità di queste museruole sono deboli. Il Dipartimento per gli affari e le imprese dice chiaramente: "L'evidenza del vantaggio di usare una copertura facciale per proteggere gli altri è debole e l'effetto sarà probabilmente ridotto".
Questa ossessione di dirci come guardare, e di trasformarci da normali esseri umani in animali da gregge sottomessi e senza bocca, tutti vestiti con un'uniforme obbligatoria, fa parte, a mio avviso, di un assalto senza precedenti alla nostra libertà personale in generale. Rimanete a casa. Smettete di lavorare. Non vedete i vostri amici o i vostri parenti. Sottomettetevi, sottomettetevi, sottomettetevi. Abituatevi a sentirvi dire cosa fare.
E lo facciamo. Ho cominciato a capire perché l'atroce sciocchezza di Cinquanta sfumature di grigio era così popolare. Sembra che siamo davvero diventati una nazione di masochisti arrendevoli.
La decisione di costringere il povero Leicester a tornare nella miseria della chiusura totale ne è un esempio. La più folle di tutte è la chiusura delle scuole di quella città, quando i bambini in età scolare sono a malapena toccati da Covid.
Questo deve rendere ancora meno probabile la riapertura delle scuole a settembre. Il governo pensa che i sindacati dell'istruzione non si accorgeranno di questo atto di panico e lo useranno per tenere le scuole chiuse? Certo che lo faranno.
Sono abbastanza sicuro che questo sia stato fatto non perché sia necessario, ma perché l'isterico aspirante preside Matt Hancock vuole tenerci sotto il suo controllo. Comportati bene, suggerisce, o il negozio di rimboccaglioni rimane chiuso. Leicester è come i poveri ragazzi che sono stati bastonati da questi presidi per dare l'esempio agli altri.
In questo è supportato dal premier Al Johnson, sempre più spesso senza veli, che racconta il mito che tutte queste privazioni hanno ridotto l'incidenza della malattia. "Non annullate i sacrifici che avete fatto con un comportamento sconsiderato", dice l'uomo che ha distrutto incautamente la nostra economia e non sa come salvarla da se stesso.
La verità è che non c'è ancora un decimo di un grammo di prova che il crollo dell'economia e il fatto di tenerci tutti a casa abbia salvato anche una sola vita. Esaminiamo il caso di questa chiusura punitiva di Leicester.
Prima di tutto, ci sono queste cose chiamate "infezioni" che suonano piuttosto sgradevoli. Ma cosa sono? Quanti di quelli che risultano positivi al Covid-19 (in un test molto dubbio) non hanno sintomi? Il Governo non ha potuto dirmelo.
Sospetto che solo una piccola parte sia gravemente malata. Come continuo a dire, per la maggior parte delle persone la malattia è un evento minore. Non è la peste.
Poi c'è la semplice domanda: Ci sono più infezioni perché le stiamo cercando con più impegno? Beh, posso dirvi questo. Ho chiesto una lista delle stazioni di test a Leicester e le date di apertura. Una è stata aperta il 1° maggio. Tutte le altre - sette - hanno aperto dal 18 giugno, proprio il periodo in cui si è verificata la presunta ondata.
Ecco la mia domanda alla Public Health England posta martedì 30 giugno:
Se il numero dei centri di prova è aumentato a Leicester, può indicare le date in cui è aumentato?
Ed ecco la risposta che ho ricevuto venerdì:
"1 maggio: Il sito di test regionale di Birstall apre, seguendo un pilota dal 30 aprile.
18 giugno: Apertura della sede di prova di Evington - unità di prova mobile
20 giugno: Apertura del sito di prova dello zafferano - unità di prova mobile
21 giugno: Apertura del sito di prova di Spinney Hill - unità di prova mobile
25 giugno: Apertura del Victoria Park - unità di prova mobile
27 giugno: La seconda sede di Spinney Hill apre un'unità mobile di test
30 giugno: Apertura del sito del centro di Highfield - sito di prova a piedi
1° luglio: Apertura del sito di Prajapti - unità di prova mobile".
Si noti che tutti gli otto, tranne uno, sono stati aperti solo dopo il 18 giugno.
È comunque assurdo immaginare che la gente di Leicester possa essere confinata nella sua città e impedita di avventurarsi nelle città e nei villaggi vicini per approfittare delle limitate libertà che ci vengono ora restituite (come sono).
Anche il petulante e meschino signor Hancock non confinerà Leicester in un anello d'acciaio, come se fosse Berlino Est nel 1961 (anche se lui può sognare azioni del genere).
Si tratta di potere e libertà, e ha sempre meno a che fare con Covid-19. Presto, quando le terribili conseguenze economiche del signor Johnson cominceranno a diventare chiare a tutti, questo potrebbe essere molto più importante.
L'ultimo crimine? Farsi una tazza di tè
Molti media considerano questo periodo come un po' uno scherzo, un intermezzo spensierato e uno sport da spettatori, come una vacanza o una crisi straniera vista da lontano.
Io no. Mi spaventa a morte. Penso che qualcosa sia andato storto nel profondo del funzionamento di questo Paese. Un lungo fuoco che bruciava sottocoperta è ora scoppiato.
Condivido una lettera che ho ricevuto da un lettore: "Gestisco un piccolo caffè e quando lo Stato ha decretato, ho riaperto per il takeaway (mi è stato "permesso" anche dal consiglio comunale di utilizzare una piccola area fuori dai miei locali per far sedere la gente a bere il loro takeaway). A volte, quando il tempo è stato brutto o qualcuno con un'infermità non è stato in grado di portare via il proprio drink, ho lasciato che si sedessero all'interno."
"Stamattina sono stato visitato dalla polizia e sono stato avvertito. Mi hanno informato che sono state fatte due denunce contro di me per aver servito da bere all'interno del locale. Tutto per aver fatto una tazza di tè a qualcuno e per essere stato abbastanza umano da lasciarlo entrare. L'anno scorso la mia azienda è stata svaligiata e distrutta e nel parco su cui si affaccia la mia azienda c'era uno spaccio di droga. E poi cos'è successo? Assolutamente niente. Questo non è il tipo di paese che mio nonno si è battuto per preservare".
Allo stesso tempo, la pulizia politica delle nostre scuole e delle nostre università continua ferocemente. Ho sentito parlare in confidenza dell'intolleranza dei conservatori di Oxford, che si sono opposti alla prevista rimozione della statua di Cecil Rhodes. Ora ricevo questo da un'altra università, dove tutti gli accademici sono stati "invitati" a una "discussione" online volta a "scardinare i fattori strutturali che producono il privilegio bianco e lo svantaggio sistemico...
"Invitiamo tutto il personale a riflettere sulle proprie identità e posizioni sociali, adottando un approccio "intersezionale". Ai partecipanti sarà data l'opportunità di condividere prospettive ed esperienze di razzismo istituzionale sul lavoro, comprese eventuali raccomandazioni per il cambiamento, con il team di dirigenti accademici senior dell'Università".
Non scommetterei molto per le carriere future di chi non si inchina a questa inquisizione.

giovedì 2 luglio 2020