giovedì 26 marzo 2020

Socialismo al Popolo Potere al Capitale


La sigla utilizzata, una canzone memorabile della mia generazione. Al netto del fatto che Guccini non capisce una mazza di politica, ma resta un grandissimo artista.


domenica 22 marzo 2020

Il terrore



Link correlato: Coronavirus, 17 morti sotto i 50 anni (sole24ore 18-03-2020)

Giorgio Busoni su FB:

«Si iniziano lentamente a delineare i contorni della vicenda coronavirus e con essi si inizia ad intravedere l'utilizzo che le élite al potere intendono farne.
La vittoria della Cina nei confronti dell'Occidente è così schiacciante, che per la prima volta in parecchi decenni, saremo noi a copiare qualcosa da loro.
Come disse Rolling Stone Italia?
Ti credo che i cinesi hanno costruito due ospedali da 1000 posti in nove giorni, loro hanno la dittatura.
Queste affermazioni non sono casuali, sono dei test per verificare le reazioni sui social.
Il modello nazionalsocialista cinese si è rilevato così efficace che, visto che non si è riusciti a batterlo, si è pensato bene di adottarlo.
Pertanto il coronavirus, rilasciato, sfuggito o naturale che sia (con buona pace di Nature che è affrettata a contraddire alcune conclusioni di un articolo del 2015), oggi è il pretesto ideale per iniziare a far digerire alle popolazioni occidentali le nuove ricette di controllo sociale che presto saranno bellamente copiate direttamente dal Celeste-Impero.
Il primo passaggio fu quello del 2001, dove a seguito delle Torri Gemelle si decise di modificare la vita e le politiche del mondo Occidentale in nome di una fantomatica guerra ad un nemico invisibile quale era il terrorismo internazionale.
Ebbene oggi, in nome di una presunta guerra ad un nemico altrettanto invisibile e altrettanto fantomatico, si sta procedendo ad un incredibile esperimento di ingegneria sociale con tanto di esercito USA in campo a sorvegliare le operazioni.
Anziché tentare la distruzione del nemico, oramai impossibile, gli USA hanno scelto di passare al piano B, ovvero consolidare militarmente i loro possedimenti in Europa, per impedire che scivolino ulteriormente nell'orbita della stella supermassiva sino-russa.
La grossa incognita è la Germania, che nonostante sia infestata di quinte colonne, sembra resistere (chi sa che Defender-Europe-20 non la convinca).
Del resto, l'esercito di supporters che hanno sostenuto fino ad ora le guerre per l'esportazione della democrazia, sono gli stessi che oggi si affacciano alle finestre con tricolori cantando l'Inno di Mameli (sono curioso di vedere il loro atteggiamento nei confronti delle migrazioni nel prossimo futuro).
In buona sostanza il nazionalista che non ti aspettavi.
Dopo anni passati a criticare autoritarismi veri o presunti, siamo finalmente pronti ad accettare "il regime".
Del resto abbiamo assistito in questi giorni ad un magnifico florilegio di infami delatori che auspicano l'intervento dell'esercito per far rispettare procedure demenziali e cialtronesche; si tratta in molti casi degli stessi che fino ad un mese fa si definivano antifascisti.
Ebbene sappiatelo fin da ora, costoro saranno lo zoccolo duro dell'ordine sociale che verrà.
Allevati nei pollai in batteria del dirittoumanismo d'accatto, questi personaggi saranno gli alfieri nel nuovo stato nazionalsocialista di matrice cinese e la nuova retorica per generare coesione sarà quella della "responsabilità".
Hanno in pratica trasformato la Lombardia nel nuovo Ground Zero europeo e gli oppositori allo stato di polizia nel nuovo nemico da reprimere, screditare, marginalizzare.
La cortina fumogena sulle cause dell'anomalia lombarda sono le stesse di allora, così come uguali sono i metodi utilizzati nei confronti di chi solleva dei dubbi, numeri globali e pareri di esperti (bollati come eretici) alla mano.
La censura su social, motori di ricerca e media mainstream riguardo alle analisi discordi è già partita, così come si inizia a ventilare la possibilità di mettere all'indice le voci dissonanti.
Di seguito un estratto del comunicato dell'AGCOM:
"L’Autorità ha infine adottato un atto di richiamo affinché tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici assicurino una adeguata e completa copertura informativa sul tema del 'coronavirus covid-19', garantendo la presenza di autorevoli esperti del mondo della scienza e della medicina allo scopo di fornire ai cittadini-utenti, informazioni verificate e fondate.
Per contrastare la diffusione di informazioni false o comunque non corrette, l’Autorità ha invitato i fornitori di piattaforme di condivisione di video ad adottare ogni misura volta a contrastare la diffusione in rete, e in particolare sui social media, di informazioni relative al coronavirus non corrette o comunque diffuse da fonti non scientificamente accreditate. Queste misure devono prevedere anche sistemi efficaci di individuazione e segnalazione degli illeciti e dei loro responsabili.
Roma, 19 marzo 2020"
Questo post, buttato giù di getto dopo il Whatsapp di Berenice Galli (alla quale chiedo di riportare a Manlio Dinucci questi contenuti prima che io lo possa sentire al telefono) sarà la base di partenza di tutte le mie riflessioni future.
Invito tutte le persone di buon senso a vigilare e a fare tesoro delle analisi fatte su quei meccanismi di manipolazione e controllo delle masse, che abbiamo individuato negli ultimi venti anni.
Chiudo con un estratto di un post che scrissi tempo fa dal titolo DAL CULTURISMO ALLA RIVOLUZIONE CULTURALE
e che oggi appare più che mai profetico:
Il "sistema" non ha finora avuto la necessità di usare le maniere forti nei nostri confronti, per il semplice fatto che siamo esattamente come ci vuole
Fin quando sei padrone del discorso puoi permetterti la democrazia: non hai bisogno di controllare il corpo come fanno i regimi fintantoché controlli le menti.
E' solo quando il controllo delle menti comincia a vacillare che il regime inizia a mostrare la sua vera natura.
Lo abbiamo visto in Francia.
I miei dubbi sul movimento dei gilet Gialli sono stati espressi sulla mia pagina a più riprese, pertanto non ci vorrei ritornare.
Una cosa però mi ha fatto molto riflettere, ovvero il video di una donna di mezza età costretta dalla polizia a spogliare il gilet giallo in prossimità dell'Eliseo. Se fosse accaduto in Corea del Nord lo avremmo trovato del tutto naturale, anzi in linea con il nostro pregiudizio.
Vederlo fare oggi in Francia sembra assurdo.
In realtà questo piccolo e quasi insignificante episodio porta ad una riflessione più generale: anche noi viviamo in un regime e abbiamo libertà di parola e di azione solo fino a quando i nostri pensieri e i nostri gesti sono in linea col pensiero dominante.
La manipolazione sugli esteri fatta dai nostri media è qualcosa che neanche il peggiore dei regimi autoritari si sognerebbe di fare.
In quei paesi le notizie scomode non le danno.
Questi invece manipolano la realtà e di conseguenza l'opinione dei lettori.
In pratica sta emergendo il giochino tramite il quale dalle nostre parti è stato silenziato il dissenso.
Il dissenso è stato rimosso perché il pubblico vive in una realtà manipolata, in una sorta di Truman Show mediatico.
Se il pubblico avesse la vera percezione di quale sia la realtà dello scacchiere geopolitico o quale sia la quantità di ricchezza e il suo reale livello di distribuzione allora i padroni del discorso dovrebbero cominciare ad agire come un qualsiasi regime totalitario.
E infatti è a questo che ci stanno portando.
Il discorso vacilla, allora c'è bisogno di iniziare a controllare i corpi.
La democrazia è un lusso che ti puoi permettere fino a quando hai ben salde le redini del potere.
Se perdi il controllo allora arriva il regime.
Il nuovo inganno sarà far credere al popolo che il regime è arrivato per sua volontà e non per necessità delle élite che avevano perso il controllo della situazione.
PS: se non riusciranno a filtrare adeguatamente le notizie sui social, presto questi potrebbero venire limitati o chiusi con la scusa del sovraccarico.
PPS: gli eserciti mobilitati potrebbero servire a far accettare con le cattive quello che potrebbe non essere accettato con la sola retorica della "responsabilità"
PPPS: perdonate i refusi, ho scritto di corsa e ora devo a scappare a lavoro.
In caso segnalatemeli in privato come sempre, che con calma provvederò a correggerli.»

martedì 17 marzo 2020

Inquinamento, coronavirus e aeroporto di Frosinone

I miei ex-concittadini frusinelli che volevano tremendamente volevano l'aeroporto di Frusinello dovrebbero riflettere: lo si fosse fatto, non solo avremmo sofferto più di quanto si soffra già per il carico aggiuntivo da inquinamento, ma con le conseguenze del coronavirus sulla mobilità il tracollo dell'intera area, nel frattempo sviluppatasi intorno a quella mega struttura, oggi sarebbe ancora più drammatico.


Tra gli sforzi posti in atto da me e dall'amico fraterno Claudio Martino per contrastare il progetto "aeroporto di Frusinello" c'è anche questo documentario, profetico rispetto all'epoca della sua realizzazione (settembre 2009). Anche se, con quello che sta accadendo, tutte le profezie sono saltate.



Quanti sassolini dalla scarpa mi sono tolto in questi anni! Ma è tutto vano. Purtroppo devo condividere il destino degli stupidi, che si rifiutano di pensare anche quando i segnali della catastrofe si fanno sempre più forti. Potessi tornare indietro! Oh potessi farlo! Coglierei tutte le opportunità di fregarli, gli stupidi, per salire fino all'empireo dei privilegiati e intoccabili... o forse no. No, non lo farei perché, sebbene la maggioranza sia composta da stupidi e vigliacchi, c'è sempre una minoranza di spiriti forti. Essi, e solo essi, sono i miei fratelli. Buona convalescenza amico Claudio.

Il vecchietto dove lo metto...

lunedì 16 marzo 2020

Da "sovranisti arcaici" a "nazionalisti arcaici"

Visto che Giorgia Meloni adesso si dichiara "sovranista", e considerato che noi avevamo inventato questo termine per distinguerci nettamente dagli eredi del fascismo, accettiamo lo scambio e ci dichiariamo "nazionalisti". Ovviamente arcaici.


sabato 14 marzo 2020

Il paziente zero è l'euro

Trattato di Aquisgrana (wikipedia): «Il trattato di Aquisgrana aggiunge nuovi accordi agli accordi bilaterali già in atto, delineando una clausola di reciproca difesa militare in caso di aggressione, similmente a quella delinata all'interno della NATO, con l'aggiunta di ulteriori convenzioni sia ancora in ambito militare con la condivisione di importanti progetti di sviluppo militare sia di sicurezza interna con coordinamento degli organi della giustizia e dei servizi di polizia ed intelligence per la lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata. Il tutto sarà gestito da un "consiglio di difesa e di sicurezza franco-tedesco".»



Link correlato: De MES-ora (egodellarete 29 novembre 2019)

mercoledì 11 marzo 2020

Il Bagnai sonante

Come conseguenza del coronavirus regoleremo i nostri rapporti economici in "bagnai sonanti", una nuova moneta con l'effige di Alberto Bagnai su una facciata e quella di Claudio Borghi Aquilini sull'altra? Si prospetta un'uscita dall'euro non da destra, ma dall'ultradestra. Io, che sono un ultranazionalista, vorrei l'Italia in pace con tutti ma, se guerra deve essere, allora sogno i militari italiani che accerchiano il Campidoglio a Washington, il Cremlino a Mosca e la città proibita a Pechino! Lo so che non si può fare, come non è possibile che la Pro Vercelli (sei volte campione d'Italia quando il calcio era il calcio) vinca la coppa dei campioni (gli scemi dicono champions league) però è bene saperlo. Per ricominciare a vivere è necessario prendere atto del fatto che l'Italia è un paese sottomesso, e ripartire da questa consapevolezza. 


Coronavirus, l'esperto americano di bioterrorismo: "Creato in laboratorio, è un'arma da guerra biologica"


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Addendum

"Il tasso di letalità del coronavirus in Italia è almeno 10 volte inferiore ai dati ufficiali". Nuova intervista all'epidemiologo Salmaso (L'Antidiplomatico)

lunedì 9 marzo 2020

Spegnete la televisione e accendete i cervelli

Giovanna Botteri
BELFAGOR....
"Giovanna Botteri, corrispondente Rai da Pechino (dove è stata trasferita da New York), diffonde tra gli italiani la paura per il mortale virus, mostrandosi sul Tg2 interamente vestita di nero con cappuccio, guanti e maschera dello stesso funereo colore."

Il grande Lillo Massimiliano Musso, avvocato di Ravanusa, la canta e la suona come deve essere cantata e suonata. Purtroppo 60 milioni di italiani si bevono l'ennesima bufala, questa volta abnorme, propalata da un sistema di potere vacillante che ha bisogno di un pretesto per giustificare l'imminente ed ennesima svendita a prezzi di saldo del paese. Frutto avvelenato, quanto scontato, di almeno tre decenni di scelte politiche scellerate.



Coronavirus in Italia: C’è qualcosa che non quadra



venerdì 6 marzo 2020

Scegli la tua catastrofe

Delle due l'una: o si nascondono i veri numeri di una catastrofe sanitaria, oppure la catastrofe è di natura politica, economica e, Dio non voglia, militare.

Catastrofismi - le buone notizie che i catastrofisti non dicono


BAMBINI, BAMBINE, RAGAZZI, RAGAZZE, GIOVANI UOMINI E GIOVANI DONNE FINO ALLA MEZZA ETA' NON VENGONO INFETTATI, O, SE INFETTATI, NON SI AMMALANO (le buone notizie che i catastrofisti non dicono)

"L'età media dei pazienti italiani deceduti e positivi a Covid-19 è 81 anni, sono in maggioranza uomini (le donne sono 28, pari al 26,7%) e in più di due terzi dei casi hanno tre o più patologie preesistenti. E' quanto emerge da un'analisi sui dati di 105 pazienti italiani deceduti al 4 marzo, condotta dall'Istituto Superiore di Sanità, che sottolinea come ci siano 20 anni di differenza tra l'età media dei deceduti e quella dei pazienti positivi al coronavirus.
Il report riguarda 73 pazienti deceduti in Lombardia, 21 in Emilia Romagna, 7 in Veneto e 3 nelle Marche, ed è basato sui dati ottenuti tramite la compilazione di un questionario sviluppato ad hoc ai fini della rilevazione dei casi di morte
In particolare, la maggior parte dei decessi 42,2% si è avuta nella fascia di età tra 80 e 89 anni, mentre il 32,4% erano tra 70 e 79, 8,4% tra 60 e 69, 2,8% tra 50 e 59 e 14,1% sopra i 90 anni. Le donne decedute dopo aver contratto infezione da Covid-19 hanno un'età più alta rispetto agli uomini (età mediana donne 83,4% - età mediana uomini 79,9%).
Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è del 3,4%. Complessivamente, il 15,5% del campione presentavano zero o una patologie, il 18,3% presentavano due patologie e il 67,2% presentavano tre o più patologie. La comorbidità più rappresentata è l'ipertensione (presente nel 74,6% del campione), seguita dalla cardiopatia ischemica (70,4%) e dal diabete mellito (33,8%). Il tempo medio dall'insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale è stato di 5 giorni e la media del tempo intercorso tra il ricovero e il decesso è stato di 4 giorni".

Fermiamo l'attenzione sull'osservazione relativa ai 20 anni di differenza tra l'età media dei deceduti e quella dei "pazienti positivi". Essa comporta che se l'età media dei deceduti è di 81 anni, l'età media dei "pazienti positivi" al coronavirus è di 61 anni. Sembrerebbe essere un virus che sotto i quaranta anni non infetta quasi nessuno se per "pazienti positivi" si intendono anche i positivi asintomatici, e che comunque, nel caso contrario, se infetta anche le persone fino ai quaranta, non ne ammala pressoché nessuna.

Capisco che sia una ipotesi molto triste per i catastrofisti e i complottisti, però questa notizia ci dice che, per ora, la popolazione fino alla mezza età, per sé stessa, ha poco da temere, e per i figli (salvo casi del tutto straordinari) nulla da temere, anche con riguardo all'ipotesi del completo collasso del sistema sanitario per mancanza di posti letto in rianimazione.
Se avessimo dieci milioni di infettati (soltanto una parte dei quali malata), si tratterebbe di persone dai quaranta in su.
Se poi il sistema sanitario non collassa, è rilevante che i morti compresi tra l'età di 50 e quella di 59 sono il 2,8%, sicché la soglia di significativo pericolo può essere collocata sopra i sessanta anni.

Si tratta di un dato sul quale riflettere e da sottoporre a controllo, perché forse rende opinabile la scelta della chiusura di scuole e università. Ma questa non è una critica al Governo, perché notoriamente nel comitato che ha discusso il tema molti erano contrari alla chiusura e molti favorevoli. E l'aver preso una misura precauzionale che ex post si riveli inutile non è una colpa. Semplicemente è un elemento che dovrebbe far propendere per la riapertura già in data 16 marzo.

Invece i contatti che stanno indagando il presunto carattere selettivo (del virus) per motivi etnici dovrebbero spiegare se il carattere selettivo per età, che sembra certo (i giovani, salvo casi del tutto eccezionali, sembrerebbero non essere nemmeno sfiorati dal virus), sia un errore degli autori del complotto, o se questa caratteristica del virus debba indurli a dirigere l'ipotesi complottista verso l'INPS, anziché verso gli USA. Oppure se si valorizza il fatto che il virus sembra selezionare i maschi (73% dei defunti contro il 27% di femmine) i sostenitori del complotto potrebbero dirigere le loro ricerche verso qualche associazione di lesbiche separatiste.

Chiudiamo i circoli per anziani, le università per anziani, i bar frequentati da anziani, i retrobar, i circoli bocciofili, le Chiese e riapriamo le scuole e le università.

giovedì 5 marzo 2020

Lo spiegone

Uno sente Vincenzo Boccia (presidente dell'associazione cotoniera italiana) che chiede alla Leuropa 500 miliardi, e viene preso dal disagio:


Poi uno si ricorda di questo:



E allora uno capisce che ognuno per se e Dio per tutti.

"Un piano shock come nel Dopoguerra". Intervista a Vincenzo Boccia (Confindustria)

mercoledì 4 marzo 2020

Lillo Massimiliano Musso sul Coronavirus (o Coloniavirus)


Non è girata molto questa.
Gli Usa alzano di grado l'allerta terrorismo in Italia. Oltre a parlare di virus. Il livello 2 moderato era stato confermato solo a gennaio, uguale da anni. Il salto è giustificato così:
L’Italia ha un rischio di vecchia data rappresentato da gruppi terroristici, che continuano a pianificare possibili attacchi in Italia.
Di vecchia data, ne sapranno più di noi.
Trattati da mezze colonie sempre, ora con premio virus e BR reloaded.
Attenzione, in Italia non c’è solo il pericolo Coronavirus, ma anche un rischio permanente di terrorismo. Incredibile, ma vero, l’avvertimento compare sul sito del Governo degli Stati Uniti d’America, nelle pagine dedicate all’Ufficio degli Affari Consolari, ovvero dei rapporti con gli altri Stati.

Il video che segue è tratto dalla pagina FB dell'avvocato Lillo Massimiliano Musso di Ravanusa, con il permesso dell'interessato.


martedì 3 marzo 2020

Il saluto al tempo del COLONIAVIRUS

Così titola il corriere.it in un articolo riservato ai soli abbonati. Ma come, un annuncio così importante per la salute pubblica riservato solo agli abbonati? Vergogna!




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DI ACCATTONE IL CENSORE
comedonchisciotte.org 
A Washington si è deciso di fermare la Cina ad ogni costo, gli Stati Uniti non possono permettersi un’ulteriore espansione del Dragone, che, evidentemente, è diventato troppo grosso e vorace.
“Capire la Cina non solo è impossibile, ma è anche inutile”, scriveva Flaiano. Presto Gli Stati Uniti si renderanno conto che è anche inutile cercare di fermarla.
La resurrezione dell'”impero celeste” è inarrestabile e la ruota della storia gira: si sale, si scende e, a volte, come nel caso dell’Italia, si precipita.
Dopo aver fallito l’assalto finale alla Russia -all’epoca di Boris Eltsin, comprato con un paio di casse di vodka a una riunione degli alcolisti anonimi- l’ordine americano nato sulle ceneri della seconda guerra mondiale è in procinto di collassare. La fase multipolare che si è aperta si fa sempre più acuta, costringendo l’impero a stelle e strisce a mosse che hanno il sapore della disperazione.
Cina e Russia, una volta molto distanti, si sono ora riavvicinate per fronteggiare il comune nemico; ma il finale più probabile, l’espulsione definitiva degli americani dall’Eurasia, non è contemplato nell’ultimo sforzo produttivo della propaganda americana. E’ difficile accettare la realtà per un popolo adolescente, per cui qualunque avversario ha la consistenza militare dei pellerossa e la dignità di Toro Seduto, che terminò i suoi giorni esibendosi al circo Barnum.
Eppure “Coronavirus: l’epidemia che ti aspetti” è stato sceneggiato e messo in scena con la solita dovizia di mezzi.
Il copione  è quanto di più scadente si possa immaginare -come del resto lo è il cinema americano- e gli attori sempre i soliti: c’è anche Tom Cruise, bloccato in un albergo di Venezia, mentre girava l’ennesimo episodio della saga Mission impossible. Bisognerebbe che qualcuno spiegasse a Washington che l’unica missione impossibile per gli americani è vincere la guerra che hanno scatenato.
Già perchè dopo la guerra dei dazi, siamo giunti all’attacco batteriologico contro il nuovo mostro da cui tutti dobbiamo tenerci lontani: dopo il comunista russo che mangiava i bambini creato dal maccartismo, ora c’è un altro essere immondo: il cinese laido che si nutre di pipistrelli, cugino del “muso giallo” vietnamita.
La propaganda è una favola, parla alla nostra parte infantile -quella che non ci abbandona mai- e come tutte le favole è eternamente creduta.
La realtà è molto differente. Come ha scritto Rosanna Spadini, la “Nuova Via della Seta” promossa da Pechino è “il più grande progetto infrastrutturale e di investimento della storia, copre oltre 70 paesi coinvolti, tra cui il 65% della popolazione mondiale e il 40% del PIL globale”; i cinesi sono all’avanguardia e punto di riferimento internazionale per l’implementazione della tecnologia 5G, di immensa rilevanza militare; la fornitura di gas russo all’Europa e in particolare alla Germania è in aumento con la costruzione del gasdotto North Stream 2, malgrado le sanzioni americane; l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai continua a rafforzarsi ed espandersi, la de-dollarizzazione è in corso e le sinergie russo-cinesi sono sempre più importanti, sia dal punto di vista della fornitura di idrocarburi, sia dal punto di vista militare.
Già questo breve quadro credo illumini il lettore sulle difficoltà e le notti insonni di Washington, passate a fissare il mappamondo.
D’accordo, ma cosa c’entra l’Italia nel film? Perché questa pseudoepidemia inventata deve flagellare anche il nostro Paese?
Innanzitutto perché il governo giallo-verde ha sottoscritto nel 2019 un memorandum che prevede una serie di accordi commerciali e istituzionali con Pechino, con intese nel settore del credito, in quello navale e dell’energia, e la trasformazione dell’Italia in terminale marittimo della nuova via della seta.
Un accordo del genere non poteva piacere al padrone americano ed ora siamo puniti senza pietà per la nostra disobbedienza.
In secondo luogo, gli Stati Uniti sono in guerra e la posizione geostrategica della nostra penisola, al centro del Mediterraneo, è troppo importante per non essere posta sotto controllo ferreo. L’Italia è da sempre fondamentale per gli equilibri geopolitici, caratteristica che costituisce forse la nostra principale disgrazia.
Si tratta, quindi, di un attacco diretto anche contro di noi da parte dei nostri amati  liberatori. Le conseguenze economiche della “pandemia” sono già gravi e presto saranno durature e  devastanti: non a caso l’attacco è stato concentrato sulle regioni più produttive della nazione.
Ma non è finita. Stiamo assistendo ad una messinscena che maschera svolte drastiche ed esiziali per il nostro Paese, come fu nel caso del sequestro Moro e di Tangentopoli. Stavolta, il colpo di Stato è travestito da emergenza sanitaria: variazioni nella sceneggiatura consentite dall’evolversi della tecnologia. E, infatti, si invocano governi di unità nazionale e “l’uomo forte”, con il volto cereo ed impassibile di Mario Draghi.
Il ruolo della nostra ex nazione deve essere quello di colonia e portaerei per le missioni di guerra americane, come già qualcuno scrisse in Elezioni in un Paese occupato, e gli esigui margini di manovra concessi durante la Prima Repubblica sono stati ritirati. Evidentemente, degli italiani non ci si può fidare e il badoglismo è considerato dall’OMS una malattia resistente ai vaccini.
Del resto, all’italiano non piace comandare, ma fingere di obbedire. E’ il servo sciocco della commedia dell’arte, che pensa di essere più furbo del padrone.
La sceneggiatura in corso consente di portare avanti diverse sottotrame: indagare i limiti di un grande esperimento sociale (uno dei tanti cui è stato destinato il nostro Paese da quando è occupato: basti ricordare l’operazione Blue Moon, che dall’oggi al domani creò centinaia di migliaia di eroinomani per arrestare la politicizzazione giovanile); oppure far saltare il sistema sanitario pubblico; vendere milioni di vaccini o addirittura imporre campagne di vaccinazione di massa che coinvolgano anche la popolazione adulta.
Pensateci: qualunque governo autoritario e qualsivoglia misura possono essere fatti passare per “tutelare la salute”, persino imporre quarantene agli oppositori politici o semplicemente a disobbedienti e riottosi.
Inoltre, un Belpaese in ginocchio, scatenando o minacciando una crisi dell’eurozona, è un’arma per piegare la Germania e tenerne a bada intemperanze e improvvide aperture filorusse e filocinesi.
Non dimenticate mai il cardine irrinuncialbile della geopolitica americana: l’Europa deve essere debole e rimanere sotto il controllo di Washington, ad ogni costo.
Non posso esaurire la trama in un solo articolo e vedremo insieme i prossimi rivolgimenti, che, tuttavia,  sono in larga misura scontati, essendo un copione di pessima qualità, che riserva colpi di scena soltanto per un popolo inconsapevole e tenuto lontano dalla verità come il nostro.
Eppure sono in molti a sentire un brivido, un sussulto emotivo, sognando, in fondo, di vivere le fiction apocalittiche cui ci hanno abituati decenni di propaganda filmica americana. Anonime comparse, dalle vite spente e inutili, prigionieri di servilismo ed ignoranza, che non si rendono conto di vivere ne  Il giorno degli Zombi già da almeno vent’anni.
Ci aspettano anni durissimi, tra guerra, crisi economica, bastonate e qualche rara carota, purtroppo anch’essa non somministrata attraverso l’orifizio auspicato.
Ma l’Italiano continua a credere; ad attendere il Salvatore, che può avere qualunque faccia, persino quella di Grillo, di Renzi, di Salvini. Dell’Europa, dell’OMS.
Vedere un popolo che entra in guerra e si fa massacrare economicamente, pensando che stia facendo la profilassi per l’influenza, non è un capolavoro della propaganda, ma dell’imbecillità.
Accattone il Censore
Fonte: www.comedonchisciotte.org
01.03.2020