mercoledì 19 marzo 2014

Lettera ad Andrea Turriziani, consigliere comunale del PD a Frosinone

Il giovanotto che vedete nell'immagine è Andrea Turriziani (www.andreaturriziani.it), consigliere comunale del PD a Frosinone. Lo stesso partito dell'ormai famoso "piddino Benny" che tutti voi conoscete e del quale abbiamo particolarmente a cuore la sorte politica. Non perché ci auguriamo che Benny faccia carriera nel PD (giammai!), ma perché stiamo cercando di convincerlo ad abbandonare quel partito, ultraliberista e ultraeurista, prima che il suo onore di vecchio "compagno", rampollo di una famiglia di comunisti, venga definitivamente compromesso.

link correlato: Il salario variabile indipendente (video)

Andrea Turriziani, ex-UDC, ha pubblicato sul suo profilo FB la seguente tiritera:

«BASTA CON QUESTA SCEMENZA CHE L'INFLAZIONE CREEREBBE RICCHEZZA |
DOPO GLI ANALFABETI DI DIRITTO COSTITUZIONALE ADESSO ABBIAMO GLI ANALFABETI DI MATERIE ECONOMICHE.
UNA COSA E' LA POLITICA ECONOMICA UN'ALTRA E' LA POLITICA MONETARIA.
CAPRE CAPRE CAPRE.
SE ABBIAMO UNA CLASSE POLITICA CHE CON I SOLDI PUBBLICI CI COMPRA MUTANDE E VIBRATORI E' COLPA DELL'EURO?
SE ABBIAMO QUATTRO REGIONI IN MANO ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA E' COLPA DELL'EURO?
SE LA CLASSE IMPRENDITORIALE VUOLE CONTINUARE AD ESSERE INEFFICIENTE SCARICANDO SULLA COLLETTIVITA' I COSTI E' COLPA DELL'EURO.
SE I NOSTRI GIOVANI NON VOGLIONO IMPARARE LE LINGUE STRANIERE E' COLPA DELL'EURO?
SE LE SIRINGHE AD AOSTA COSTANO UN QUARTO DI QUELLE SICILIANE E' COLPA DELL'EURO?
SE NON SAPPIAMO SPENDERE I FONDI COMUNITARI E' COLPA DELL'EURO?
SE C'E' UNA EVASIONE FISCALE GIGANTESCA E' COLPA DELL'EURO?
SE PREFERIAMO TASSARE I CITTADINI E ESENTARE LE SOCIETA' CHE GESTISCONO I GIOCHI E' COLPA DELL'EURO.
BENEDETTO EURO CHE CI OBBLIGA ALLA DISCIPLINA.
NO AL POPULISMO.
LIBERI E FORTI»

Benny mi ha fatto il piacere immenso di segnalarmela e, poiché oggi mi sento abbastanza cattivello, mi appresto a sbranare il giovane Andrea Turriziani.

Caro Andrea,

l'inflazione, cioè l'aumento medio dei prezzi, è come sai un fenomeno monetario inevitabile perché iscritto nei meccanismi stessi dell'economia di mercato. Dovresti anche sapere che il target di inflazione previsto nei trattati europei è il 2%, come pure che questo valore è considerato indice di "stabilità dei prezzi". Scendere al di sotto del 2%, come oggi accade in Europa (1,2%) e ancor più in Italia (0,7%), è molto pericoloso, perché si rischia la deflazione, cioè la diminuzione dei prezzi.

E' probabile che qualcuno dei poco informati commentatori del tuo post possa considerare una diminuzione dei prezzi come cosa auspicabile, ma sono certo che tu, che ti intendi di finanza, sappia bene che la deflazione è una bestia nera da evitare assolutamente. Lo stesso vale, ça va sans dire, per l'iperinflazione!

Cosa si deduce da ciò? Semplice: l'inflazione è un parametro che deve restare all'interno di un certo range. Se è troppo bassa si rischia la deflazione, o quanto meno una bassa crescita economica; se è troppo alta c'è il rischio che vada fuori controllo trasformandosi in iperinflazione.

Ma qual è il tasso ottimale di inflazione? Il 2% come dice Maastricht? O il 6%? O addirittura l'8%? E soprattutto: a chi conviene che l'inflazione sia vicina all'estremo inferiore del range, e a chi che sia vicina a quello superiore? Thi is the question!

L'inflazione, di per sé, non crea ricchezza reale, come pure la deflazione non la distrugge, se non nella misura in cui un'inflazione alta, poiché tende ad allargare la base produttiva, ha un effetto "inclusivo", mentre la deflazione, espellendo dal circuito economico, fa il contrario. In sostanza l'inflazione è un potente meccanismo redistributivo: dal capitale (e dalla rendita) al lavoro quando è alta, e viceversa quando è bassa. Non so se te lo hanno insegnato nella banca dove lavori, ma posso aiutarti con due grafici:

Lo vedi come la quota salari sul valore aggiunto tende ad aumentare quando l'inflazione è alta, per invertirsi bruscamente quando l'inflazione inizia a scendere? Ah, dettaglio: la risalita della quota salari dal 1999 al 2008 (e con bassa inflazione), è un regalino dell'euro: saliva sì, ma a debito (privato)! Ma questo è un altro discorso, sul quale torneremo se e quando necessario.

Non solo la quota salari mostra la deplorevole tendenza a scendere al calare dell'inflazione. Lo stesso accade per i salari reali (che è cosa meno ovvia di quanto possa sembrare a prima vista).
L'immagine successiva è eloquente. Lo vedi, caro Andrea, come la crescita dei salari reali comincia ad appiattirsi in perfetta corrispondenza con la diminuzione dell'inflazione? Cosa possiamo dedurre da ciò? Io direi che è ovvio: un tasso di inflazione tendenzialmente più alto favorisce il lavoro a scapito della rendita.

Dunque, la scelta del tasso di inflazione ottimale (nei limiti in cui la politica monetaria della Banca Centrale Nazionale può influire su questo parametro) è una scelta politica. Peccato che, in Europa, la BCE sia indipendente, cioè non risponde a nessun potere politico eletto!

Lo sapevi questo?  Sicuro che lo sai!

Procediamo.  Ti lanci in un'affermazione che trovo, consentimi, lievemente azzardata, allorché affermi che "UNA COSA E' LA POLITICA ECONOMICA UN'ALTRA E' LA POLITICA MONETARIA". L'affermazione in sé non è sbagliata, ma mi piacerebbe che la esponessi più in dettaglio, per cui, in attesa di conoscere meglio le tue opinioni in materia di politica monetaria ed economica, passo oltre. Va da sé che, quando e dove vuoi, possiamo discutere di questo in pubblico. Sarebbe ora che il tuo partito organizzasse, a Frosinone, una pubblica discussione su questi temi, ovviamente aperta alle voci critiche. Attendo fiducioso. Per il momento mi limito a sottoporre alla tua attenzione quest'altro grafichetto, che tu capirai senz'altro al volo:

Veniamo adesso agli aspetti più folcloristici del tuo grido di dolore, cioè alla tiritera "è colpa dell'euro se... è colpa dell'euro se... è colpa dell'euro se..." e via criccacastacorruzionando.

Ora io so che tu sei un ragazzo intelligente e, soprattutto, intimamente onesto, per cui vorrei da te una risposta alla seguente domanda: come mai nel 2008 la crisi ha colpito, contemporaneamente, paesi diversi e lontani geograficamente come l'Irlanda, la Spagna, il Portogallo, la Grecia, l'Italia? Sono diventati tutti, improvvisamente, corrotti? Anche l'Irlanda, con un rapporto debito/PIL del 25%? Anche la Spagna, che lo aveva al 36%? E il Portogallo, che lo aveva di poco superiore alla casta e incorrotta Germania?

Noi lo avevamo un po' più altino, è vero, ma in calo costante da più di 15 anni. E allora? Un virus? Sì, sicuramente un virus...... che, temo, stia per colpire anche la Francia, dopo aver colpito la Finlandia (oh sì, la patria di Olli Rehn!), la Slovenia. E, naturalmente, Cipro. Resta la Grecia, a supportare la tesi della castacriccacorruzione... ma anche qui, volendo, ce ne sarebbero di cose da dire! A partire dall'aiuto che la solidaristica UE ha offerto...

Per non parlare del fatto che la Germania, prima dell'entrata nell'euro, era in costante deficit commerciale (vedi fig. 3), e noi in surplus. Anche in questo caso nel 1999 (in realtà dal 1996, quando cominciammo a rivalutare la lira per entrare) noi siamo diventati improvvisamente criccocorrotti e i tedeschi santi e virtuosi? Sono questi gli argomenti che usi con i tuoi clienti, caro Andrea? Gli fai i sermoncini moralistici? Non credo!

Però, quando parli di economia politica, ecco che diventi (questa volta sì "improvvisamente") un moralista fustigatore dei costumi italici. Sai una cosa, caro Andrea? A me viene un sospetto: che tu sia, semplicemente, schierato sulla parte opposta alla mia della barricata sulla quale si combatte oggi la lotta di classe. Mi dispiace che, da quella parte, ci sia ancora l'ingenuo Benny, ma ti capisco. Difendi, legittimamente, interessi di classe opposti a quelli che difendo io, con l'aggravante, non secondaria, che ti travesti da difensore dei lavoratori.

Non lamentarti, dunque, se ti ho strapazzato un po'. Pensa a quello che si fa, in guerra, ai nemici catturati che indossano, al posto della loro divisa, quella dell'esercito contro cui combattono. Diciamo che, oggi, sono stato abbastanza generoso, essendomi limitato a strapazzarti con tono bonario; ma, se continui a travestirti da "amico dei lavoratori", mentre fai gli interessi della rendita e del capitale, bada bene di non scrivere corbellerie. La prossima volta sarei spietato.

Postilla per i commentatori del tuo post che potrei aver offeso: cari commentatori, i casi sono due. O vi conviene l'inflazione bassa (addirittura la deflazione) e dunque l'euro, oppure vi conviene l'inflazione alta e l'euro vi va in culo. Nel primo caso siete "nemici di classe", e non me ne frega niente di avervi offeso. Nel secondo caso consentitemi di dirvi che non avete capito una ceppa. Dando ragione ad Andrea Turriziani fate due danni: il primo alla verità storica ed economica, il secondo ai vostri interessi personali e di classe. A voi consiglio, pertanto, di informarvi meglio, prima di cadere nelle trappole moralistiche del "nemico di classe".

Sotto-postilla: perché uso la dizione "nemico di classe"? Perché sono molto, ma veramente molto incazzato. Se almeno Benny capisse...

4 commenti:

  1. ..bello, solo che in realtà avviene il contrario di quello che lì è scritto....ed il contrario è proprio che con una alta inflazione, senza scala mobile ( ma la cosa è leggermente più complicata....) i redditi si IMPOVERISCONO molto più delle rendite...altro che vantaggio, caro Fiorenzo. Su una cosa concordo con te, siamo da parti opposte della barricata,( e Benny e tutti i comunisti come lui dovrebbero stare dalla parte tua), tu CREDI di difendere il lavoro, in realtà difendi le rendite dei parassiti...io cerco di promuovere la crescita economica, e quindi le opportunità di NUOVO lavoro per tutti...ma, economicofilosoficamente parlando, è normale che sia così, perchè chi è marxista è il miglior alleato di chi è iperliberista, perchè??? Beh, perchè entrambi credono alla economia classica come al Vangelo...e che l'uomo, od il suo lavoro, siano un MEZZO DI PRODUZIONE, io invece, da cattolico, conosco un solo Vangelo, quello di Gesù, e credo che l'economia debba essere FUNZIONALE all'uomo, non viceversa...come direbbe Papa Francesco, basta con il regno dell'economia dello scarto che porta all'eutanasia dell'umanità..

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    1. 1) Quello che ho scritto è quello che è avvenuto. E' storia. E' successo esattamente così. Ovvero: alta inflazione-bassa disoccupazione-salari crescenti-quota salari crescenti. E il contrario quando è arrivata l'era della bassa inflazione. Cominciamo quindi a rispettare i fatti.

      2) Ti consiglio la lettura di questa parte della Esortazione Apostolica Evangelii gaudium.

      3) Ma tu, Andrea, ai tuoi clienti gli parli del Vangelo, o gli fai vedere i prospetti degli investimenti? Credo la seconda (magari gli parli anche di Vangelo, ma non so se stanno a sentirti). E allora, perché mischi il diavolo (l'economia) con l'acqua santa?

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  2. http://www.progettoeurexit.it/la-forza-della-malafede/

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  3. Sig. Turriziani, se qui c'è una capra credo proprio che questa sia lei.
    E la risposta che ha dato ne è la prova provata; parole vuote contro argomentazioni economiche concrete espresse da Fiorenzo.
    Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

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