Nell'era del liberismo trionfante e dell'antifascismo senza (per il momento) fascismo Paolo Flores D'Arcais scrive quanto segue (qui l'articolo completo):
"Credo che di fronte al dilemma tra un banchiere liberista (espressione dunque del capitale finanziario internazionale, che ormai è mera speculazione selvaggia e produzione di azzardi tossici, responsabile della crisi in cui il mondo è avvitato,) e un politico fascista, la scelta dovrebbe scattare automatica, istintiva, addirittura pavloviana: si vota il banchiere, benché sia voto orripilante, perché il fascismo resta il male assoluto. Questa consapevolezza dovrebbe essere una sorta di anticorpo, di difesa immunitaria, presente come incancellabile DNA nell’organismo neuronal-ormonale di ogni democratico."
Dunque l'asinistro vota il banchiere (trionfante) perché il fascismo (al momento morto e sepolto) resta il male assoluto. Nemmeno l'astensione, no! Secondo l'asinistro si dovrebbe proprio votare per Macron!
Paolo Flores si appiglia alla categoria del "male assoluto". Sarebbe carino che ci spiegasse perché solo il fascismo sia il male assoluto, e non invece gli altri innumerevoli regimi autoritari promossi e sostenuti proprio dal liberismo, come per altro il fascismo. O forse Paolo Flores pensa che l'avvento del fascismo non sia stato determinato proprio dall'endorsement del grande capitale? Vogliamo parlare della battaglia per la quota 90, ovvero una rivalutazione della lira del 40% coeva ad una riduzione dei salari operai del 10%? Non ci possono essere dubbi: il fascismo, nato da una costola del socialismo, è stato cooptato dal liberismo e utilizzato per i fini di quest'ultimo. Un'operazione resa possibile dal fatto che bastò trattare con il circolo magico che lo governava, in buona sostanza Mussolini, al fine di operare il più classico dei mercimoni: ti finanzio, di aiuto a conquistare il potere politico, e tu farai i miei interessi.
Il vero nemico, dunque, è il liberismo, non il fascismo che ne è stato il servo obbediente. Se c'è un male assoluto, questo è il liberismo! Nessun movimento, nessuna ideologia, sia pure la più securitaria e xenofoba, se non viene cooptata dal liberismo può rappresentare una minaccia maggiore di questo dal punto di vista degli interessi materiali e spirituali del popolo lavoratore. La vera domanda che dobbiamo porci, dunque, è se il Front National sia, già oggi, una costola del liberismo (una specie di plan B dei banksters, diciamo) ovvero se possa diventarlo in futuro e con quali probabilità. Resta il fatto che il male assoluto è il liberismo, non il suo (eventuale) servo fascista.
E' troppo facile il gioco di etichettare come fascista ogni movimento che si opponga agli interessi reali e concreti del liberismo. Non basta che questo sia xenofobo, securitario e autoritario per definirlo tale, manca un elemento essenziale: l'essere al servizio degli interessi reali e concreti del liberismo, come suo servo. Di più: qualsiasi movimento o partito che, camuffandosi dietro una qualsiasi ideologia, si ponga al servizio degli interessi reali e concreti del liberismo, è fascista! Da questo punto di vista il più fascista dei partiti italiani è stato il PD, e temo che anche il M5S sia della stessa vil razza dannata: servi del liberismo, sebbene camuffati dietro ideologie apparentemente diverse.
Il fascismo, in definitiva, consiste nell'arte di costruire una visione del mondo apparentemente popolare ma, in realtà, funzionale al liberismo e ad esso asservita. Il male assoluto essendo sempre il liberismo, sempre e solo il liberismo.
Di queste cose, e di altre ancora, parleremo il 20-21 maggio 2017 a Castro dei Volsci, nel corso di un incontro informale tra sovranisti barra populisti fortemente ancorati alla legalità costituzionale del 1948. L'invito a partecipare è già stato inoltrato, ma chi ha tempo e voglia di confrontarsi può segnalarlo scrivendo a ecodellarete@gmail.com o chiamando i numeri 391.31.34.130 (Fiorenzo Fraioli - alias ecodellarete) e 339.35.37.603 (Gianluigi Leone).
Vi aspettiamo numerosi. Se, invece, saremo in pochi, berremo del buon vino e canteremo stornelli. Ci sarà anche Piddu.
Aspetta... com'era? Ah sì, il 2017 sarà l'anno della svolta. Appunto.
RispondiEliminala svolta con le elezioni francesi....
RispondiEliminaQuesto appuntillo è per...?
RispondiEliminaNon mi ricordo piu...
RispondiEliminaBagnai riscopre quota 90
RispondiElimina