martedì 15 settembre 2020

Bastardi senza vergogna


Martina Carletti del FSI, al sicuro (buon per lei) in Svizzera: «Andrei in ginocchio a Roma sui ceci, pur di veder scomparire questa. Lei, e quelle come lei: pulciarole arricchite e buone a nulla, che si danno un tono per sembrare migliori di ciò che sono, che provano senza successo a far scomparire il pesante accento romano per essere all'altezza del ruolo di "parlamentare", che si dimenano per assicurare alla loro progenie adorata un futuro sfavillante e privo di frustrazioni.
Oggi niente analisi politiche. Guardo dall'estero questo spettacolo indecoroso che è la scuola italiana, mentre vedo passeggiare ogni mattina, sereni, bambini e ragazzi svizzeri, senza mascherine, senza genitori ad accompagnarli, senza timori, senza adulti impazziti tra le palle, senza regole assurde, e mi addoloro pensando alla differenza tra il mondo che è stato destinato loro e quello che vorremmo offrirgli noi.
Volevate scavare nei peggiori istinti, voi e quelli come voi, ipocriti e moralisti da strapazzo? Li avrete.»

#Cacciari
: "In autunno la situazione sociale ed economica sarà drammatica con pericoli per l’ordine sociale. Per stare a galla, il governo dovrà coprirsi dietro il pericolo della pandemia e tenere le redini in qualche modo.Una dittatura democratica sarà inevitabile"

1 commento:

  1. Fiorenzo, non mi piace l'abuso del termine eroe, e di certo se mi dicessero che sono un eroe perché solo l'unico, cazzo l'unico che nel mio posto di lavoro sta provando ad alzare la voce sull'obbligo della museruola, gli riderei in faccia. Ma è dura. Sono uscite le nuove disposizioni dell'Ateneo di Padova per il rientro in presenza, e stiamo programmando un incontro tra il personale tecnico e amministrativo e il direttore del dipartimento per eventuali chiarimenti. Non ho idea di cosa salterà fuori, ma di sicuro io proverò a dire la mia, temo nell'ignavia generale. Per me è dura perché non sono né un capopopolo né uno abituato a parlare in pubblico, e non so ancora bene come impostare la questione. Credo che eviterò di indulgere troppo sui dati epidemiologici o su considerazioni di carattere medico scientifico. Stamattina ho visto l'agghiacciante foto dei bambini inginocchiati sulle sedie e senza banchi, credo che partirò da quello. Credo che la cosa più giusta sia battere sul tasto della dignità e della libertà, sperando che facciano breccia laddove quella gracile e presuntuosa bestiola che chiamiamo razionalità si è infranta, sgretolata dal mostro atavico della paura e dell'istinto di sopravvivenza. Come andrà a finire non lo so, ma a questo punto non posso tirarmi indietro.

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