sabato 7 agosto 2021

Il dibattito monco

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Dal profilo tw di L'Étranger - https://twitter.com/laetranger/status/1423654527295705089

Non ingannatevi: non pensiate che Borghi sia un poveraccio.
Il poveraccio è Bagnai, che ha un'evidente superiorità culturale rispetto a Borghi e per questo si pavoneggiava e gonfiava il petto ma alla fine è stato irretito proprio facendo leva sul suo narcisismo.
Borghi ha avuto un ben preciso ruolo. E una missione. La missione di Borghi è stata portata quasi a compimento. Lo sarà se riuscirà a resistere nella sua imbarazzante e inconcludente posizione (dentro una Lega tornata a gettare la maschera) fino alla vigilia delle elezioni 2023.
A quel punto, la missione di Borghi sarà stata compiuta.
La missione di Borghi (e dei "case officer" che lo hanno di volta in volta diretto, istruito ed equipaggiato) era una e una sola: impedire che risorgesse una consapevolezza politica e una vera opposizione nella galassia socialista.
Facendo leva sul narcisismo (il punto debole, probabilmente studiato da profilers professionisti) del più pericoloso divulgatore e aggregatore d'area NO€ di allora - Bagnai - il Borghi ha disinnescato il tutto con poche semplici (a dirsi, ma delicate) mosse.
1) Bisognava intanto SUBITO rinforzare negli imbecilli "di sinistra" lo stereotipo idiota dell'Antieuro come battaglia "di destra"; meglio: "fascistah!". E salta fuori lui dalle colonne de Il Giornale a fare da "gemello" di destra forzaitaliota di Bagnai e lo convince a cooperare;
2) Il Bagnai dei primi tempi (2011-2014) che stava demolendo l'edificio dei manipolatori prodiani e andreattini de "L'Ulivo" ("l'Euro è di sinistra." per intenderci!) a colpi di teoria economica c.d. "eterodossa" della MIGLIORE scuola economica italiana (quella che aveva riconciliato la migliore parte di Marx e Keynes via Kaldor, Kalecki e Sraffa) di matrice nettamente "socialista", comincia a "correggersi" e mettere sempre più latte nel caffé, per ottenere tutti i benefici che l'improvviso "socio" milanese de destra, spuntato dal nulla, e con evidenti entrature (editorialista a Il Giornale, con contatti con ex Presidente Confindustria tedesca - Manifesto europeo di solidarietà)
3) Borghi, un signor nessuno fino a soli 3 anni prima e sedicente forzaitaliota (quelli della "rivoluzione liberale!", si badi bene...) entra IMPROVVISAMENTE nella Lega dell'allora acerbo attoruncolo da talk-show Salvini (ex conduttore radiofonico a Radio Padania) e ci entra dalla porta principale - senza gavetta né niente in un partito che si definisce "leninista" - come candidato Presidente della Regione Toscana. Da quel momento la sua influenza sul Bagnai (che viene diviso e allontanato da tutti gli intellettuali socialisti con cui fino a quel momento era cominciato dibattito fecondo a sinistra sull'UE e euro) diventa sempre più forte e deleteria.
4) A quel punto è avvenuto un graduale turnover dell'area dei lettori del blog di Bagnai: da persone di area marxista, socialista, post-keynesiana con una notevole capacità critica e avanzata consapevolezza politica (rispetto al medio cojone "de sinistra" o "antifascista" si è passati sempre più - gradualmente - al sopravvento di tifosi e vomitevoli personaggi semianalfabeti "de destra" - addirittura convinti thatcheriani - diventati la platea di trastatori-tipo del duo.
In questa fase il Bagnai ancora si ostinava a resistere e negava di essere diventato "leghista" (addirittura minacciando querele a chi lo etichettava come tale) mentre l'opera di seduzione andava avanti.
La base del consenso bagnaiano (nel frattempo associato indissolubilmente, come Cip&Ciop, a Borghi) doveva essere definitivamente sbilanciata sul semialfabetismo di destra (e sottratta alla c.d. "sinistra critica") mentre il pifferaio veniva sedotto fino ad essere cotto a puntino
5) Ed ecco che arriva il momento in cui il dotto e frustrato Bagnai ("Io, EGO, così colto e arguto, sono finito professorino associato di provincia?") viene tentato con la candidatura "da indipendente" nella Lega che fino ad al giorno prima puzzava! Un'offerta che il Bagnai non poteva proprio rifiutare!
Nel frattempo sempre più mascheroni de destra (Capezzone, Mariagiovanna, Porro etc.) blandivano i Cip&Ciop e rafforzavano la curva di tifosi destrorsi e ignoranti come le capre (molti ancora oggi convinti che Padoa Schioppa fosse "gommunistah!")
6) E, infine, tutto quello che sappiamo di questi 3 anni di infami tradimenti dei 5 Stalle e di "governo" del rischio opposizioni anti-liberali, attraverso le "manovre" di Palazzo e le pagliacciate della Lega di lotta e di governo. Siamo arrivati fino all'indicibile: Cip&Cip che appoggiano la dittatura a partito unico di Draghi che decide pure se i plebei entrano sulle carrozze dei treni e con quale lascia-passare!
La Lega sparirà o (più probabilmente) tornerà la merda per ignorantoni nordisti e liberisti (senza nemmeno una piena consapevolezza di esserlo, in molti casi) che è in fondo è SEMPRE stata. Al 4%.
Nel frattempo sono stati PERDUTI almeno 10 anni per costituire quel Partito Socialista di Unità Patriottica e Democratica (marcatamente antiliberale e anti-fascista nel senso AUTENTICO di questo termine, non le pagliacciate di Eco, Murgia e Saviano) che servirebbe e che, solo con questo profilo, potrà ridarci un minimo di autonomia e dignità.

1 commento:

  1. Ricostruzione verosimile, relativamente a quante mosse avanti riteniamo possano giocare i nemici del popolo.

    Bagnai è un caso controverso, visto l'abilità narrativa di condurti in territori ai confini della supercazzola, unitamente alla credibilità accademica della sua prima divulgazione.

    Non sono convinto che tra i due sia Borghi quello potenzialmente più vicino a una crisi di coscienza (uscire dalla Lega), in fondo nel liberista deve resistere una fede nella mano invisibile del mercato, quindi prima o poi qualcuno dei case officer gli problematizzerà la questione con il dilemma del carrello ferroviario e lui tornerà a dormire su 4 guanciali.

    No, eventualmente motivo di crisi sarebbe piuttosto per AlberTINA scoprirsi assimilabile a quanto più distante dal suo approccio mentale, il piddino.
    Credo che castrare la propria intelligenza richieda molta energia, significa perdere la propria vitalità che nessun agio castale può compensare.
    Non ce lo vedo Bagnai che s'imbosca nelle tasche i tramezzini a prezzi calmierati della buvette del senato.

    Poi, se le crisi di coscienza si protraggono, non evolvendo in un ravvedimento, possono procurare gravidanze isteriche e dipendenze da crack.

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