lunedì 20 marzo 2023

La contro lenzuolata

 Link: La lenzuolata di Bartalini

Testo:

«Prova adesso a trasferire il risultato degli esperimenti di Milgram su alcune situazioni oggi ampiamente sdoganate ed accettate, ieri oggetto di riprovazione sociale: dimmi ad esempio se l'omosessuale nato in Valtellina o a Gioia Tauro negli anni cinquanta, ma anche dopo, mettiamo nei primissimi anni settanta, rientrava o non rientra in quel 20% di coloro che hanno le palle quadrate per mettere in discussione l'ordine costituito, affermandosi pubblicamente, oppure se una donna di Caltanissetta vissuta negli anni sessanta che avesse voluto indossare i pantaloni (e tutto ciò che oggi è comunemente accettato, compreso un pari stipendio ed il rispetto sociale o all'interno delle mura domestiche) non abbia avuto altrettanto coraggio ad affermarsi, ovvero non fosse rientrata anch'essa in quel 20%

A Roma mi rimase impressa una tua battuta: dicesti che Roberta partecipava alle manifestazioni (o agli eventi politici) perché "trascinata" da me, quando invece lei è con me in quanto autodeterminata a combattere fino in fondo questa e ben altre battaglie, e mai ho chiesto a lei di venire con me, mai ho esercitato pressioni per fargli fare alcunché di tutto ciò che solitamente facciamo, anzi, addirittura quando lei s'è scagliata contro la municipale per entrare al mercato senza green pass, richiedendo l'intervento dei Carabinieri, io non ero lì presente (quella mattina dovevo finire la potatura della vigna rimasta indietro per una primavera insolitamente anticipata), e quando per ritirare una raccomandata all'ufficio postale di Pusiano l'addetto alle poste richiese l'intervento dei Carabinieri di Erba e lei gli si mise a sbraitare contro agitando le mani, bè, io dovetti io tirarla via per un braccio (conosco meglio di lei le buone maniere dei carabinieri, anche con le "signore" agitate).

Non solo: se io non ho mai firmato un'autocertificazione per uscire durante il lockdown lei neppure l'ha fatto, se io non mi sono sottoposto all'umiliazione della pratica del tampone per lavorare lei l'ha fatto soltanto quattro volte, senza pressione o giudizio da parte mia, e però piangendo subito dopo per la vergogna d'aver ceduto al ricatto.

A Roma c'erano anche altre donne, molte donne, fra cui la compagna di Gilberto Trombetta , una femmina che se la conosci comprendi il detto che al tempo dei romani recitava così: "dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna".

Fiorenzo Fraioli , per tramite del maresciallo Piddukov, fa sapere agli imputati Riccardo Paccosi e al sottoscritto che l'uomo "dev'essere" virile (deve cioè difendere la città) in quanto questo è il suo compito "naturale", mentre la donna può concedersi al vezzo perché per sua natura "deve" procreare:

dunque io sono sostanzialmente d'accordo col maresciallo Piddukov, sebbene preferisca sostituire al verbo "dovere" il più moderno "volere", una differenza a mio avviso importante, ma questi commette l'errore di scambiare la virilità (attributo prettamente ma non necessariamente maschile) con i gusti sessuali o il genere, retaggio di una coltura retrograda che, al pari di oggi se invertita, tendeva in passato a conformare gli individui sulla base delle necessità e degli interessi del Potere.

Virile è contestare con ogni mezzo e ad ogni costo l'ordine costituito quando quest'ultimo serve al Potere di una classe per schiacciare o contenere o indebolire o stabilizzare la classe ad esso subalterna, al che sarà il Potere, e non l'individuo, ad imporre sempre nuovi modelli ed una cultura a lui più favorevole.

Questo è il motivo per cui oggi, ad esempio, certe forme di "libertinismo" sono espressione di un conformismo fra i più beceri e vili, non v'è infatti ribellione alcuna, né rischio concreto, né coraggio da esibire nel mettersi perline alle orecchie, o mutandine rosa, o fantasmini ai piedi servendo il Potere.

Ma è il Potere che va abbattuto, allora, e non la libertà di essere ciò che si vuole qualora si voglia, e per essere ciò che si vuole, se l'etimo della parola Essere ha ancora un senso proprio, il gusto sessuale ed il percorso d'individuazione di ognuno debbono potersi esprimere pubblicamente.

L'uomo (o la donna) "con i coglioni", espressione altrettanto retrograda che sarebbe meglio sostituire con la più moderna e consona "coraggio civile", non li distingui da come liberamente vivono la loro sfera sessuale privata espressa in contesti pubblici, ma da come, nell'ora buona, si rendono disponibili a rischiare per difendere la città (o il proprio soggettivo punto di vista, le proprie idee, comprese le proprie libertà o diritti acquisiti).

Il più virile non avrà tentennamenti, rischierà denari e reputazione, rischierà fermi di polizia e querele, rischierà il lavoro e se necessario la propria stessa vita (o la serenità dei figli minori - assumendosene ovviamente il peso e la responsabilità - come ad esempio ho fatto io impedendo ai miei pargoli di fare tamponi per il green pass come TUTTI i loro compagni "non vaccinati", e quindi costringendoli con loro grande sofferenza a doversi nascondere negli autobus per andare a scuola, o dai controlli de' l'infame sbirraglia all'uscita degli istituti scolastici).

Il più virile non indietreggia, non scappa, non va via, ma soprattutto agisce contro il proprio interesse per un interesse ritenuto maggiore, un interesse che trascenda la propria soggettività minuta.

Al maresciallo Piddukov, avendomi il commissario Balugani proposto l'esperimento di Milgram già parte dell'inchiesta difensiva che avrei portato in udienza, anticipo queste poche righe senza dargli il necessario approfondimento, parlerò in seguito dei dettagli e di quanto un'idea che sia storicamente superata, e quindi nato morto il Partito che la facesse propria, debba cedere il posto ad un'idea che sappia interpretare i giovani, il loro mondo, le loro più intime aspirazioni, le loro sofferenze e le loro aspettative, altrimenti questi giovani rimarranno indifferenti a ciò che noi vogliamo raccontare loro, e cioè come e quando il Potere li usa e perché questo Potere vada necessariamente abbattuto.

Per fare ciò vorrei chiamare Gramsci a deporre in nostro favore, ma la prima parte dell'udienza difensiva, per oggi, termina qui.»

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