lunedì 27 luglio 2015

La me-mmt e il "Non ora" di Alberto Bagnai

Link correlato: MMT? No grazie (per ora) - Goofynomics 1 marzo 2012


Tanto per ribadire la mia, copio&incollo il mio commento al post su Sollevazione dal titolo "USCIRE DALL'EURO COME? (1) Note sul seminario teorico di Castiglione del Lago: le tesi della me-mmt 25-07-2015":

«25 luglio 2015 18:59
Dicono i memmettari: "Lo Stato allo stesso tempo accetterà come valuta per l’estinzione degli obblighi fiscali soltanto le NL (soltanto le NL verranno accettate come mezzo di pagamento per le tasse). Ciò determinerà una crescente domanda di NL anche nel settore privato - dipendenti privati ed imprese chiederanno di essere pagati in NL perché soltanto con queste potranno pagare le tasse. La crescente domanda di NL in una fase in cui questa sarà ancora scarsa nel sistema difenderà il valore della valuta."

Osservo: il tasso di cambio di una moneta viene determinato sui mercati internazionali, e non dipende dalla richiesta interna.

Aggiungo che un cittadino italiano che avesse il suo conto in banca in euro, con quei soldini non ci può fare acquisti all'estero. Potrebbe spenderli solo sul mercato interno, nel quale li cambierebbe al tasso determinato dai mercati internazionali. Pertanto ridenominare il 30% o il 100% non cambia nulla.

Gli unici eurini che un cittadino italiano potrebbe spendere all'estero sarebbero quelli che effettivamente detiene in forma cartacea. Infatti l'uscita dall'euro avrebbe come conseguenza l'uscita dal SEBC (Sistema Europeo delle Banche Centrali), con il che l'acquisto all'estero di una mercedes, ad esempio, non potrebbe avvenire con gli eurini che lo Stato italiano continua (illegalmente perché fuori dal SEBC) ad accreditare in euro sotto forma del famoso click del mouse, per la semplice, banale, ovvia, elementare (e quello che vi pare) ragione che tale accreditamento è possibile solo se si sta nel SEBC. Pertanto la BCE imporrebbe (e sennò la mercedes te la scordi) di trattare gli eurini sul conto corrente del cittadino italiano come se fossero NL, al cambio determinato in quel momento dai mercati internazionali.
In definitiva, tutta questa fuffa sarebbe solo una bugia, buona per non spaventare troppo i depositanti nelle settimane precedenti l'uscita. Ma si tratta, con evidenza, di una bugia dalle gambette così corte da non poter durare più di mezza giornata. Verrebbe subito rubricata per quello che è: una bufala.»

10 commenti:

  1. Pensa, Fiorenzo, per sostenere il cambio secondo Mosler basterebbe aumentare la tassazione, erodendo in breve tempo i depositi in euro.

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    1. No, Ippolito. Non solo non è come ha scritto lei bensì funziona proprio all'ESATTO OPPOSTO di quanto ha scritto lei.

      Mosler spiega come RIDURRE la tassazione uscendo dall'€uro (e non come aumentarla, come lei erroneamente ritiene).

      Ippolito scusi, guardi che è tutto scritto qui:

      http://memmt.info/site/wp-content/uploads/2014/11/Paper_Chianciano_Mosler.pdf

      da pagina 11 in avanti:

      DALL’EURO ALLA LIRA

      TUTTE LE TASSE DIVENTANO PAGABILI IN LIRE.
      TUTTI I DIPENDENTI PUBBLICI VENGONO PAGATI IN LIRE
      LA COMPENSAZIONE PER LA RIDENOMINAZIONE È 1:1
      IL GOVERNO NON FISSA UN TASSO DI CAMBIO.

      Operativamente come si passa dall’euro alla lira?
      C’è una buona notizia: è molto semplice. La cosa più importante è che tutte le
      tasse diventino pagabili in lire anziché in euro. Questo fa sì che un’intera nazione
      abbia bisogno di lire per pagare qualsiasi tipo di tasse, la lira è molto richiesta,
      è una valuta forte. Ora tutti sono disoccupati rispetto alla lira e tutti hanno bisogno
      di procurarsela.
      Il passo successivo è quello di pagare tutti i dipendenti pubblici in lire. Io lascerei
      i salari invariati e quindi, ad esempio, uno stipendio pubblico di 30.000 euro
      diverrebbe uno stipendio di 30.000 lire. Incoraggerei anche le imprese private a
      pagare gli stipendi in lire, e lo farebbero. Quando siamo passati all’euro ricordate
      cosa hanno fatto i datori di lavoro del settore privato? Hanno iniziato a pagare
      gli stipendi in euro. Non erano obbligati a farlo, avrebbero potuto pagare in
      qualsiasi altra valuta, dollari, yen, sterline… Una volta denominate tutte le passività
      fiscali in lire, comprese le loro e quelle dei loro dipendenti, la conversione in
      lire degli stipendi avviene in modo naturale. Non c’è bisogno di imporre questo
      passaggio: tutto ciò che le imprese private vendono alle amministrazioni pubbliche
      è regolato in lire e, a loro volta, preferiscono pagare i propri fornitori in lire,
      l’intera monetizzazione del paese avviene in maniera istantanea.
      Il pagamento dei dipendenti pubblici in lire con cambio 1:1 rispetto all’euro
      è l’unico momento in cui il governo stabilisce il tasso di cambio all’inizio del
      processo. In nessun altro caso il governo ha bisogno fissare il tasso di cambio
      intervenendo nel mercato.

      Tutti i depositi bancari in lire sono completamente garantiti dal governo, ma non
      i depositi in euro. Questo perché il governo non crea gli euro ma le lire.
      Tutto ciò crea le condizioni iniziali per l’emergere di una lira forte. Tutti hanno
      bisogno della lira e in qualche modo è difficile ottenerla. La si può ricevere in
      pagamento dal governo, ma non tutti hanno un contratto con il settore pubblico.
      Potete convertire i vostri conti bancari in lire, ma ciò rende forte la lira perché
      si vendono euro per comprare lire. Questo consente al governo di andare nella
      direzione opposta, cioè vendere lire alle persone che le richiedono e comprare
      euro, senza causare un deprezzamento della lira sul mercato, poiché la lira è scarsa,
      è forte e tende ad apprezzarsi. Quando il governo ha bisogno di comprare
      degli euro per le sue necessità contribuisce a mantenere stabile la lira. E ciò vale
      per qualsiasi moneta che tenda ad apprezzarsi, finché tale processo continua.

      (NOTA: CONSIGLIO DI PROSEGUIRE LA LETTURA LEGGENDO IL PAPER DI CUI HO QUI PIU' SOPRA INSERITO IL LINK)

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  2. Se ho capito bene, dopo l'uscita i depositi in euro sarebbero in realtà solo una sorta di "investimento" non trasferibile né utilizzabile direttamente per spese o ulteriori investimenti, convertibile in NL in modo differito su esclusiva richiesta del proprietario. Gli euri nei depositi non sarebbero in realtà nemmeno euri veri e propri, solo una sorta di unità di conto riconosciuta esclusivamente dallo Stato, il quale garantisce la sua convertibilità ai tassi di mercato. Mi sfuggono le possibili conseguenze in termini inflattivi, ma sembrerebbe un bell'affare soprattutto per i ricchi. In ogni caso, tutto il ragionamento dà per scontato che l'euro sopravviverà all'uscita dell'Italia, il che mi sembra un'ipotesi piuttosto fantasiosa, quindi mi chiedo, ma de che stiamo a parla'?

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    1. Parlano di una uscita concordata di un unico stato evidentemente, cmq condivido le tue perplessità, pensa anche ad avere un mutuo in euro, c' è gente che è stata distrutta con i mutui in ECU Illo tempore.

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    2. No, perché?

      Chi ha €uro potrà utilizzare €uro per ciò che vuole. Semplicemente, tasse e multe potranno venire pagate ESCLUSIVAMENTE in nuove lire.

      Qui c'è tutta la spiegazione completa, da pagina 11 in avanti:

      http://memmt.info/site/wp-content/uploads/2014/11/Paper_Chianciano_Mosler.pdf

      Buona lettura!

      ps

      "...l'euro sopravviverà all'uscita dell'Italia...": no, guardi: è tutt'altro. Siccome con il piano per l'uscita dall'€uro elaborato da Warren Mosler si genererà una pioggia di vendite sull€uro e una contemporanea dose di massicci acquisti sulla nuova lira, Bankitalia potrà intervenire per "salvare" l'€uro semplicemente vendendo nuove lire sul mercato in cambio di acquisti di €uro. Inoltre: detto francamente, il fatto che l' €uro tenderà a svalutarsi, e anche di molto, rispetto alla nuova lira non è che sia una cosa negativa. Nel senso che chiunque abbia debito in €uro li terrà in €uro mentre chi non ha debiti semplicemente convertirà i propri €uro direttamente in nuove lire.

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  3. ANZITUTTO: BREVE RIPASSO DI COSA E' LA MMT. La MMT è una scuola economica post-keynesiana i cui principii fondamentali sono:

    A) la moneta è un MONOPOLIO PUBBLICO
    B) la moneta è un CREDITO FISCALE
    C) la CAUSA DELLA DISOCCUPAZIONE è la restrizione di accesso al monopolio (=moneta) attuata dal monopolista (=settore pubblico / Stato)

    Per la spiegazione estesa di questi tre principii leggere qui:

    Originale in inglese:
    http://www00.unibg.it/dati/corsi/910003/64338-Warren%20Mosler%20Bergamo%20paper%20March%2010.pdf

    Traduzione in italiano:
    http://www.retemmt.it/component/k2/item/250-me-mmt-la-valuta-come-monopolio-pubblico

    NOTA: si precisa che per la MMT - quantomeno nella versione della MMT propugnata da Warren Mosler - per MONETA s'intende ESCLUSIVAMENTE ogni valuta emessa dal settore pubblico (leggasi: Stato) e da esso accettata per il pagamento delle tasse. (In altre parole, per Mosler la moneta bancaria - detta anche "moneta endogena" non è "moneta" bensì è debiti / crediti, ossia una sorta di "moneta temporanea" che conclude la propria esistenza nel momento stesso in cui si rifonde il debito e quindi sparisce il corrispondente credito.)

    Fiorenzo Fraioli scrive: "...il tasso di cambio di una moneta viene determinato sui mercati internazionali, e non dipende dalla richiesta interna..."

    Ciao Fiorenzo, per capire di cosa si sta parlando, tu devi immaginare il MOMENTO ZERO nel quale la nuova valuta viene introdotta.

    Al MOMENTO ZERO chi possiede tale nuova valuta? NESSUNO. Eccetto il monopolista della valuta stessa (Cioè il settore pubblico / Stato).

    In altre parole, chi fa il prezzo? IL MONOPOLISTA!

    Mi spiego meglio. Tu parli di "mercati internazionali". Ok, e i "mercati internazionali" da dove possono prendere la nuova valuta visto che la fonte della nuova valuta è UNA SOLA ossia è l'emettitore della valuta stessa cioè IL MONOPOLISTA DELLA MONETA?

    Per cui, facciamo un esempio pratico tornando al TEMPO ZERO nel quale la nuova valuta entra in vigore.

    Da quel giorno, le tasse e le multe possono essere pagate SOLO in nuove lire. Pertanto, se io devo pagare tasse e multe (e, come si sa. in Italia di abbondanti ci sono solo tasse e multe), dovrò NECESSARIAMENTE vendere gli €uro che ho sul mio conto per potere acquistare nuove lire.

    ...E qui viene il bello: CHI MI VENDE LE NUOVE LIRE? CHI ACCIDENTI HA LE NUOVE LIRE? NESSUNO. ECCETTO CHE... IL MONOPOLISTA DELL'EMISSIONE DELLE NUOVE LIRE cioè il settore pubblico / Stato.

    Pertanto, in questo modo lo Stato incamererà €uro e fornirà in cambio nuove lire. In questo modo lo Stato acquisirà i fondi che servono per ripagare le emissioni di titoli di Stato denominate in €uro nel giro di un anno-un anno e mezzo SENZA CIOE' FARE DEFAULT sulle emissioni in €uro e senza convertirle forzosamente in nuove lire. (NOTA: SECONDO LO "SCHEMA MOSLER", NEL MOMENTO IN CUI LO STATO PASSA ALLE NUOVE LIRE ESSO SMETTE DI EMETTERE TITOLI DI STATO. Le emissioni già in essere verranno regolarmente onorate nel modo qui sopra spiegato, semplicemente non verrà effettuata più alcuna nuova emissione.)

    Ok, più o meno la spiegazione dello "schema Mosler" per ritornare alla lira è questo. Qui:

    http://memmt.info/site/wp-content/uploads/2014/11/Paper_Chianciano_Mosler.pdf

    è tutto un spiegato in maniera un po' più approfondita, ma il succo te l'ho già illustrato qui sopra.

    - Francesco Chini

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    1. In pratica per convincere i cittadini, eventualmente riottosi,a vendere i propri euro al monopolista della NL basterà aumentare la pressione fiscale o ridurre la quantità di NL, cioè facendo austerità,, lo chiedo perchè se nel sistema c' è una abbondanza di NL chi sarà invogliato ad erodere i propri risparmi in euro?

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    2. Ippolito, ai nostri amici della memmt non entra nella capa che gli euro nei conti correnti dei residenti italiani verranno cambiati per acquisti su estero al valore della NL. Non gli entra nella capa perché fanno un ragionamento puramente economicistico in ipotesi di mercato aperto. Al contrario, l'uscita dall'euro sarà principalmente un problema politico, quindi giuridico e solo in terza battuta monetario.

      Inoltre, poiché sono convinti che le esportazioni siano una perdita e le importazioni una ricchezza, desiderano che la NL sia sopravvalutata. Anche in questo caso gli sfugge la complessità del problema in termini di diversificati interessi di classe.

      Esempio 1: usciamo e la NL si rivaluta sull'euro in modo sensibile. L'importatore di barbabietole inglese, dove lo piazza il suo ordine? In Spagna che ha un euro (supponiamo) svalutato o in Italia che ha una NL (supponiamo) rivalutata? E se lo piazza in Spagna, l'agricoltore italiano che ci fa con le sue barbabietole? Se le ficca in ....?

      Esempio 2: l'avvocato romano de grido che stacca parcelle da milioni di euro e ha un conto corrente in Italia che fa? Si dispera perché il suo patrimonio è cresciuto, o è solidale con il barbabietolaro italiano?

      Il limite principale della memmt è che pretende di fare contenti tutti. Core de memmeta... se dice a Roma.

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  4. Non so se avete gia' letto questo: http://www.nakedcapitalism.com/2015/07/the-card-system-demystified-and-implications-for-a-grexit.html (uscito nelle ultime fasi del braccio di ferro Grecia/EU): secondo quanto dice l'autore e' difficile comprimere i tempi per la sostituzione della valuta entro 2-3 giorni (approfittando per esempio di un weekend) perche' i POS richiedono svariate settimane per la riconversione ad una valuta diversa.

    Non sono del settore e non posso giudicare, ma potrebbe essere un ulteriore problema su come gestire una uscita non concordata.

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  5. Fiorenzo qui qualcuno è controintuitivo, o noi o l' ultima versione della.mmt.

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