sabato 24 ottobre 2015

Il nemico che marcia alla testa del corteo (aritmetica del reddito di cittadinanza)

Non voglio fare discorsi filosofici, che questa umanità contemporanea disperata e ignorante non concepisce nemmeno. No, voglio fare i conti della serva. Dunque non vi parlerò della stupidità delle teorie dei lavoromerceraristi©, né di utopie buoniste: mi limiterò a fare due conti. Di quelli alla portata della casalinga di Montebello che bello che bello.

L'ISTAT ci dice che per finanziare il reddito di cittadinanza servono 15 mld di euro l'anno. I grillini dicono che i fondi possono essere reperiti così:
  1. RISPARMIO DI SPESE ATTUALI MEDIANTE ACQUISTO CENTRALIZZATO CONSI - € 5.000.000.000
  2. TAGLI SPESE MILITARI - € 2.500.000.000
  3. CANONI RICERCA SUGLI IDROCARBURI - € 2.500.000.000
  4. RIDUZIONE DELLA PERCENTUALE DI DEDUCIBILITA' DEGLI INTERESSI PASSIVI PER BANCHE ED ASSICURAZIONI - € 900.000.000
  5. AUTO AZIENDE OSPEDALIERE - € 800.000.000
  6. RIDUZIONE PENSIONI D'ORO - € 700.000.000
  7. AUMENTO DELL'ALIQUOTA DEL PREU - € 600.000.000
  8. 8 PER MILLE IRPEF NON DESTINATO - € 600.000.000
  9. SOPPRESSIONE ENTI INUTILI - € 400.000.000
  10. TAGLIO CONSULENZE PA - € 300.000.000
  11. ABOLIZIONE FONDI SOCIAL CARD - € 299.000.000
  12. CONCESSIONI AUTOSTRADALI - € 140.000.000
  13. TAGLI AUTO BLU -  € 100.000.000
  14. RIDUZIONE AFFITTI PA -  € 100.000.000
  15. IMU CHIESA -  € 100.000.000
  16. TAGLI ORGANI COSTITUZIONALI - € 62.000.000
  17. RIDUZIONE DELLE INDENNITA' PARLAMENTARI - € 60.000.000
  18. EDITORIA - € 51.000.000
  19. TAGLIO FINANZIAMENTI PARTITI - € 45.000.000
  20. DIVIETO CUMULO PENSIONI - € 40.000.000
  21. ELIMINAZIONE CONTRIBUTI STATALI PER LE INTERCETTAZIONI - € 5.000.000
  22. Frattaglie varie non contabilizzate
 Il totale dovrebbe fare 17 mld di euro l'anno. Facciamo così: confrontiamoli con i costi del fallimento dell'euro.
  1. A causa della crisi abbiamo perso 11 punti PIL: 150 mld di euro l'anno
  2. La mancata crescita al tasso (già basso) registrato dal 1999 al 2007, se questo fosse rimasto uguale: 300 mld l'anno 
Sono calcoli spannometrici - diciamo alla Oscar Giannino - ma non lontani dalla realtà.  D'altra parte per confutare le scelleratezze grilline non servono i centri studi, stiamo parlando di scemenze abissali. Non dissimili dalle famose "ritirate strategiche" cui credettero gli italiani fino al bombardamento di San Lorenzo il 19 luglio 1943, sei giorni prima del gran consiglio che mise fine al fascismo.

Insomma, stiamo parlando di 450 mld di euro l'anno, dicasi quattrocentocinquanta miliardi di euro l'anno, che avrebbero potuto esserci e, ahimè, non ci sono. E non ho considerato i mancati incassi per lo Stato a causa delle privatizzazioni, nonché i maggiori costi che queste hanno determinato per gli utenti (alias i cittadini), né di tante altre cose. Restiamo ai 450 mld di euro l'anno: quanto fa 450 diviso 15? A Castro dei Volsci, tra noi ciociari ignoranti, fa 30! 

Eppure c'è un sacco di gente che viene a dirci che votare il M5S è la cosa giusta!

Siamo alle solite ragazzi: il nemico marcia alla testa del corteo. Che non c'è.

11 commenti:

  1. E' perché tu non ti fidi, quelli che si fidano invece dicono che in realtá é tutto un bluff, che appena il M5S sará al governo si uscirá dall'euro, dalla UE e il RDC si pagherá in lire. Come tzipras insomma ...

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  2. Hanno dimenticato i 600 mila miliardi di evasione e corruzione all' anno.

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  3. Ora credo di avere reso il mio profilo più chiaro mi scusi ma non smanetto molto ma la devo ringraziare per la sua opera di divulgazione e di sub divulgazione dell ' innominato

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    1. Non mi sembra, a dire il vero, che lei sia identificabile con le poche informazioni fornite. Dovrebbe specificare almeno la città dove abita e/o lavora e l'istituto scolastico dove si è diplomato. Trovo davvero bizzarro che molti su FB, che è una fogna, mettono in mostra perfino la vita familiare, mentre sulla blogosfera sono così restii. Misteri dell'animo umano.

      Per questa volta la pubblico solo perché mi offre il sinistro per una precisazione: io non divulgo l'Innominato. Il mio motto è: Inimicus Albertus, sed magis amica veritas.

      Un cordiale saluto.

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  4. Stanno andando indietro come il gambero. Sono la prova del fatto che la "base" (qualunque base) non fa una forza politica che sia tale; ci vuole anche una bella "capoccia" capce di guidare efficacemente le truppe cammellate.

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  5. Gentile prof. Fraioli,
    magari lei avrà già risposto alla mia domanda altrove, nel suo blog, ma siccome confido che qui non vigano i dogmi di certe sette della costa adriatica (della serie 'O conoscete a menadito la mia opera omnia, o non cacatemi il cazzo!'), le vorrei chiedere un giudizio complessivo sul fenomeno 'ortottero' (per il copyright, vedasi setta di cui sopra), al di là dell'evidente tradimento della base e delle inquietanti ambiguità su euro ed Europa. Io, da uomo della strada, continuo a pensare che una specie di opposizione parlamentare sia sempre meglio - finché resti in attività una specie di Parlamento, s'intende - di una finta opposizione, interpretata mirabilmente, sino ad oggi, dalla sedicente Sinistra (il maiuscolo sta a far da pendant con la vantata superiorità morale dei sinistrorsi d'ogni ordine e grado). Ma la mia è l'impressione di uno della strada, appunto. "Sian stati i libri o il mio provincialismo... E un cazzo in culo, accuse di arrivismo, dubbi di qualunquismo son quello che mi resta."

    Un saluto,
    Alessandro

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    1. Intanto possiamo darci del tu, se non hai niente in contrario. Ormai sei un commentatore certificato per cui non serve la terza persona, che uso quando dialogo in altri blog per mantenere una certa distanza con gli anonimi che, proprio perché anonimi, tendo spesso ad essere arroganti e offensivi. Sai, ho sempre pensato che una delle ragioni per cui oggi c'è tanta maleducazione è che non giriamo più con la spada al fianco: prima di essere cafona con uno armato la gggente ci pensano bene.

      Quanto agli ortotteri, ebbene sì, da un po' di giorni stavo pensando di scrivere un post sull'argomento, tanto per ricordare e ribadire un po' di cosette che la gggente dimenticano facilmente. Troppo facilmente. Lo farò.

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  6. Ebbene sì, c'ho messo un po' a certificarmi, ma per limiti miei nel padroneggiare il mezzo tecnologico, non per velleità di anonimato, ci mancherebbe! Con grande piacere accetto la proposta di passare al tu, caro Fiorenzo! Quanto al 'lei', sai com'è... sono retaggi della mia estrazione piccolo-borghese: a priori mi affido anche alla forma, onde esprimere rispetto - verso chi ritengo lo meriti, naturalmente. Sul tema grillino, attendo con interesse le tue prossime pronunce. A presto, e grazie per l'amichevole ospitalità in questo "ginnasio" (per riallacciarci ai Greci di qualche post fa...), prof.!

    Alessandro

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  7. P.S.
    Constato che in Rete l'"ebbene sì" è un po' come lo sbadiglio in treno: si colloca tra contagio ed emulazione. Ma che vuoi, la gggente come noi, specie noi gggiovani, non sappiamo più scrivere! Ere 'na vote!... (per dirla à la pescarese maniera!). E su ciò, mi taccio. Cerea!

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    1. Non capisco. Mi stai dicendo che l'uso dell'«ebbene sì» è scorretto, o poco elegante, o desueto?

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  8. No no, debbo esser scivolato nel criptico, al mio solito! Volevo solo dire che tu avevi usato l'ebbene sì nel rispondermi, e poche righe più giù... TAAAC! Ecco che lo uso io a mia volta, nel rispondere alla tua risposta. Tipo sbadiglio nei vecchi e ormai rari scompartimenti di treno... che tra l'altro mi fan pensare a quello struggente, nella sua levità, Congedo del viaggiatore cerimonioso, del buon Caproni (traduttore di Morte a credito, oltretutto... Mica pizza e fichi!). Beh, scusami per i pensieri - e le parole - in libertà. Buona serata, Fiorenzo!

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