sabato 22 luglio 2017

Una dichiarazione di guerra (civile)

Link korrelaten: La Costituzione e le difficili riforme italiane (Angelo Panebianco - Corriere della Sera 20-07-2017)

Angelo Panebianco
L'editoriale sul Corriere della Sera del 17 luglio 2017, a cura di Angelo Panebianco, è un esempio di applicazione me(r)diatica del metodo Juncker: "Prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un po’ per vedere che succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno".

Il Panebianco non prende una decisione ma avanza una proposta. Ovviamente col pieno consenso del giornale padronale per eccellenza. La proposta viene messa sul tavolo e lor $ignori aspettano un po' per vedere che succedeSe non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato proposto, €$$i vanno avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno.

Il succo della proposta di Panebianco è: siccome attaccare la Costituzione cambiandone la seconda parte non ha avuto successo (il voto del 4 dicembre 2016 gli brucia ancora il culo) allora attacchiamola puntando direttamente alla prima parte. Cioè alle fondamenta, demolendo il principio per cui l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, da modificare iniettando l'idea che la Repubblica, ammesso che il termine resti invariato, è una... «quel che lor $ignori gradiscono» fondata sulla libertà.

La libertà? Cos'è la libertà per lor $ignori? Quella dal bisogno, come iscritto nei principi che ispirano la prima parte della Costituzione del 1948, oppure la libertà di fare quel che ad ognuno pare? In particolare, anzi esclusivamente, per chi può permetterselo?


Beato chi non capisce un cazzo.

p.s. Avrei molte cose da aggiungere, soprattutto per demolire le tesi del Panebianco, ma la cosa è ormai così facile, per chi è stato nel dibattito in questi anni, che ritengo non sia questo il modo migliore di impiegare il mio tempo. Devo fare #erpartitodarbasso, checcherecché ne penZi Illo.

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