lunedì 12 ottobre 2020

Contrordine compagni!


Avete ascoltato? Basta coi lockdown, sviluppate nuovi strumenti di controllo! Del virus? Naaahhh, strumenti di controllo sociale. Lo shock c'è stato, enorme, le popolazioni hanno obbedito, è ora di passare alla fase due: l'implementazione rapida di cambiamenti nell'ordine sociale che adesso saranno accettati, in quanto percepiti come soluzioni alle crudeli privazioni delle libertà personali e in grado di mitigare il sentimento di paura. La frenata non sarà uniforme, mentre la minaccia di altre ondate continuerà ad essere brandita, ma, se faremo i bravi senza tentare di opporci ai profondi cambiamenti che le élites mondiali considerano non più rimandabili, saremo premiati.

Il governo Conte si è prontamente adeguato mitigando i più temuti provvedimenti restrittivi, ma dobbiamo essere bravi, altrimenti ci saranno punizioni pardon chiusure selettive, riservate ai reprobi. Chi mi segue sa bene come la penso su questa infame balla del covid, per cui mi risparmio la fatica di ripeterlo, ma vorrei sottolineare il punto cruciale della mia analisi sullo stato reale delle cose: che il covid sia una realtà o meno (non lo è, ma restiamo al punto) quello che conta veramente è che i diritti dei lavoratori e dei cittadini non possono e non devono essere una gentile concessione delle classi dominanti, elargiti al più perché funzionali al modello che esse impongono, bensì una conquista non negoziabile fondata sulla forza politica reale dei lavoratori e dei cittadini, e cioè sulla nostra capacità di imporre la democrazia come metodo effettivo di governo.

Oggi le oligarchie sono così potenti da poter assumere in proprio la responsabilità di guidare un mondo globalizzato alle prese con problemi innegabili, dal consumo delle risorse ai grandi conflitti geopolitici, ma l'instabilità intrinseca di questo stato delle cose risiede nella scomparsa di un attore fondamentale, il popolo lavoratore che si fa classe per sé, insieme con l'oblio del concetto di cittadinanza, che è alla base del principio di autodeterminazione dei popoli. Tutta la mia azione politica è sempre stata improntata all'obbiettivo irrinunciabile di ricostruire la capacità delle classi lavoratrici, organizzate in comunità nazionali, di prendere parte al gioco. Buona notte.

1 commento:

  1. Condivido tutto il tuo commento, mi sembra del tutto appropriato così come è della massima rilevanza il discorso dell'OMS che segnala la svolta che ci aspettavamo, non essendo una vera svolta, quanto piuttosto la fase due del piano autoritario.

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