Quello che segue è la traduzione di un twit che Thomas Fazi (@battleforeurope) scrive per commentare il discorso di J.D. Vance nel quale critica l'UE per la mancanza di libertà di parola. Scrive Thomas Fazi:
"Il discorso di JD Vance è stato una bomba, ma anche pieno di contraddizioni. Egli descrive l'Europa come l'unico architetto di politiche che erano, di fatto, coordinate a livello transatlantico, se non guidate dagli Stati Uniti."
"Signor Vicepresidente, grazie mille per aver dedicato del tempo a commentare l'articolo. Non nego che l'impegno della sua amministrazione nell'adottare un approccio diverso su queste questioni nei confronti dell'Europa sia genuino. Quello che voglio dire è che lo stato pietoso della politica/leadership europea non è solo il risultato di problemi interni (che sono numerosi) o anche solo della precedente amministrazione, ma anche il risultato di decenni di sforzi degli Stati Uniti per mantenere l'Europa in uno stato di subordinazione strategica, economicamente, politicamente e militarmente. Ricorderà, ad esempio, che durante la sua prima amministrazione, il signor Trump ha svolto un ruolo chiave nel tentativo di far deragliare il progetto Nord Stream, una decisione sovrana del governo tedesco, un obiettivo che è stato finalmente raggiunto dall'amministrazione Biden (BTW, sarebbe fantastico se la sua amministrazione potesse declassificare tutti i documenti relativi al sabotaggio NS!). La pericolosa infantilizzazione della nostra classe politica è in parte il risultato di questi sforzi di lunga data degli Stati Uniti per esercitare la propria influenza sull'Europa sotto le mentite spoglie di una tutela benevola. Per quanto mi piacerebbe vedere i governi europei più allineati sulla posizione della nuova amministrazione su questioni come l'Ucraina e la censura, resta il fatto che se ciò dovesse accadere semplicemente perché "c'è un nuovo sceriffo in città", non staremmo affrontando la causa principale dei problemi dell'Europa: la subordinazione psicologica delle nostre élite a Washington. Dobbiamo risolvere i problemi del nostro continente da soli, e liberarci dal controllo degli Stati Uniti, ottant'anni dopo la seconda guerra mondiale, fa parte di questo processo."
Nessun commento:
Posta un commento