Ho avuto un poco gradevole scambio con un contatto FB, Carlo Candi, che credo di aver conosciuto anche di persona ma che non sentivo più dai tempi della convegnistica no€uro. Carlo Candi ha pubblicato su FB questo post:
«Un superlativo Gabriele Busti sul tragicomico balletto dei servi di Washington
"Uscivamo dagli anni Ottanta, eravamo la quarta potenza industriale del mondo, "la nave andava", la domanda interna era altissima perché nei vent'anni precedenti la socialdemocrazia aveva funzionato, i figli dei braccianti erano diventati dottori, gli stipendi da lavoro dipendente si erano decuplicati in un decennio, l'inflazione aveva praticamente azzerato i mutui e i dipendenti consumavano: seconde case, macchine, motociclette, vestiti, gioielli, sfizi.
Commercio, professioni e piccole imprese facevano ancora i soldi con la pala.
L'epopea della televisione commerciale propugnava l'edonismo, e il muro era crollato.
Nel 92 Tangentopoli e le stragi segnano il cambio di regime, la socialdemocrazia finisce dentro al Britannia, è tempo di cogliere gli ultimi frutti del benessere, e indirizzarli a comodo.
Nasce la nuova destra italiana per gentile concessione dei gerenti coloniali a una finta alternanza di governo: di lì in poi, due poli ferocemente identitari avrebbero portato avanti, alternandosi, lo stesso programma "riformatore".
Si recuperano i reduci dello stigma missino pronti a consegnarsi, armi e bagagli, al tycoon del miracolo italiano e al miraggio del grande sogno americano. L'immaginario è già pronto: neocon, anticomunisti (in assenza di comunismo), antislamici, antistatalisti, atlantisti, ferocemente filo-israeliani.
Era un immaginario concorde col tenore di vita e con le strutture cognitive dei loro elettori (autonomi, benestanti, entusiasti), coi loro bisogni immediati (vedi alla voce tasse) e con le loro aspirazioni, con le loro stesse biografie. Al di là di qualsiasi giudizio. Struttura e sovrastruttura.
Aveva un senso.
Non era la mia parte, io mi facevo turlupinare dai loro oppositori.
I segni della fregatura c'erano anche allora per chi li sapeva cogliere, ma capire le cose era più difficile di adesso. Avevano un senso.
Trent'anni dopo, cancellati 800 mila esercizi commerciali, chiusa la piccola e media industria non diretta dai tedeschi, dimezzato il potere d'acquisto del lavoro dipendente, crollato il tenore di vita del 70% della gente, ucciso l'edonismo, accartocciato l'assetto geopolitico, l'abominio israeliano rivelatosi al mondo, scoperti tutti gli altarini, concluso il monopolio delle televisioni commerciali, la sovranità politica nazionale ridotta ormai a un ectoplasma e proprio per mano americana, la stessa mano che ha smontato la farsa dietro al "sogno europeo".
Trent'anni dopo, questa roba è solo grottesca e un senso non ce l'ha più, "Chi non salta è un comunista" è il segno indelebile del rispetto che questa ridicola combriccola di miracolati ha nei confronti della gente che li vota.
L'immaginario di questi rottami antropologici è morto insieme agli schemi mentali dei loro elettori. Sono tutti morti e non lo sanno."»
Quello che segue è lo scambio che abbiamo avuto.
Fiorenzo Fraioli
Servi di Washington? Sei sicuro? Anche tu antiammeregano compulsivo?
Fiorenzo Fraioli spero tu sia ironico
A questa risposta Carlo Candi ha allegato lo screenshot di questo scontro fra titani:
Per niente. Siete in troppi, voi antiammeregani compulsivi, a ragionare in termini moralistici e a non capire che gli ammeregani, oggi e non perché siano diventati buoni, così come nessuno è "buono", fanno una politica completamente diversa da qualche anno fa. Ragionare in termini moralistici vi induce a categorizzare il bene e il male in termini assoluti, per cui gli ammeregani sono sempre e comunque il male e chiunque li contrasti sia il bene. Il cortocircuito arriva quando chi contrasta gli ammeregani è la L€uropa, mentre la Russia viene sostanzialmente lasciata libera di completare il lavoro e i cinesi stanno a guardare.
Ovviamente la prima reazione è l'incredulità, seguita dalla negazione nonché dalla "speranza pelosa" che gli ammeregani si decidano a riprendere il loro ruolo di cattivi mondiali, così da permettere agli antiammeregani compulsivi di ritrovare la "serenità analitica". Oggi la "speranza pelosa" è il Venezuela: ah se davvero Trump si decidesse ad attaccarlo! Si potrebbe ricominciare a raccontare che l'ammerega è l'impero del male!
La mia posizione è che l'antiammereganismo compulsivo sia il rovescio della medaglia dell'anticomunismo viscerale.
Io sono un nazionalista arcaico, per cui detesto, e metto sullo stesso piano, sia le favolette morali che le speranze ingenue di chi non ha appreso le lezioni della Storia.
Fiorenzo Fraioli niente di compulsivo e neanche morale, bensì un discreto studio della storia e delle relazioni internazionali. Quindi venire qui a sproloquiare di cose di cui non si sa nulla lo trovo quantomeno inopportuno, volendo usare un termine gentile
Carlo Candi ok, vedremo chi la vede giusta. Ti ricordo che, col mio metodo da "ignorante" del Ciociaristan meridionale, ne ho azzeccate molte di più di tanti paludati professoroni.
Già il fatto che usi il termine "sproloquiare" dopo tutto quello che è successo negli ultimi dieci mesi dice molto sul tuo nervosismo analitico. Temo proprio che dovrai rivedere alcuni assiomi di partenza, e Dio non voglia anche qualche regola deduttiva.
Fiorenzo Fraioli "Il cortocircuito arriva quando chi contrasta gli ammeregani è la L€uropa," (gli americani) "fanno una politica completamente diversa da qualche anno fa. ". sulla prima affermazione: non ci sono periodi storici in cui l'europa è stata succube di Washington come oggi, Sulla seconda: uscendo dagli assiomi, dovresti spiegare qual'era la politica americana qualche anno fa, quale sarebbe quella odierna ed in cosa differiscono oggi e perché. Siccome cercando di spiegare l'una e l'altra cadresti inevitabilmente in contraddizione perché non hai mai aperto un libro di storia, trovo piuttosto antipatico che tu venga qui a rovesciare la frustrazione da commentatore qualsiasi di cui la rete è piena.
Ok, non ho mai aperto un libro di storia. Su questa nota ti mando affanculo.
Fiorenzo Fraioli evidentemente non sai o ti sei dimenticato che siamo un protettorato dal 1945. Devi aver saltato gli ultimi 80 anni. Però insisti a scrivere idiozie
Appunto, sei rimasto al 1945, e ciò per motivi moralistici.
Attento, non mi mettere in bocca che io stia dicendo che l'Italia sia libera. Sto dicendo che la L€uropa è un'antagonista degli ammeregani, sconfitta ma non ancora domata, e che l'UE (in questa fase UKUE) non è agli ordini degli USA, tanto è vero che, col cambio di amministrazione, e quindi di direzione geopolitica, si è ribellata e tenta di sconfiggere la Russia da sola.
Detto in termini ancora più concisi: l'ammerega ha voluto il confronto con la Russia, ma NON è vero che la L€uropa fosse costretta ad obbedire. Al contrario, ha aderito entusiasticamente perché sarebbe stata la maggiore beneficiaria del collasso della Russia, e oggi insiste nella sua postura bellicistica perché è la parte che soffrirà di più per la sconfitta. Oggi essere antiammeregani equivale ad essere anche contro la Russia, in quanto ammeregani e russi hanno interessi collimanti e opposti alla L€uropa.
Sono quasi due anni che sostengo questa lettura dei fatti, ignorato come sempre perché, ovviamente, il Ciociaristan meridionale è una terra di gente che non legge i libri di Storia.
Se vuoi ti mando i link ai video in cui, dalla fine del 2023, sostengo questa tesi.
In ogni caso, visto che mi tratti da ignorante, mi avvalgo del giudizio dell'oracolo di Elon, aka Grok, il quale traccia il seguente profilo del sottoscritto. Più tardi gli chiederò di produrre il tuo profilo.
Fiorenzo Fraioli le cose sono talmente più complesse di quanto credi che non vale neanche la pena di risponderti. Un indizio: nessun impero cambia la propria traiettoria strategica dall'oggi al domani, (e neanche in 10-20 anni).
Qui termina lo scambio su FB, che il lettore potrà valutare in piena autonomia di giudizio. Da parte mia, mi prendo la libertà di commentarlo in questo video.
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