mercoledì 18 febbraio 2015

MMT e MET (Modern Electrical Theory)

19 commenti:

  1. Ora non lo trovo più (però era fra i siti italiani) ma credo che proprio i capoccia della MMT si siano dichiarati contrari alla flat tax.

    Il punto è proprio che la narrazione MMT si presta a questo tipo di interpretazione letterale e genera confusione in parecchi altri.

    Il merito che ha la MMT è di evidenziare sia l'artificiosità dei vincoli impostici dall'esterno sia la fattibilità di politiche per il pieno impiego.

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  2. Non è la MMT che "si presta a questo tipo di interpretazione letterale", ma il modo in cui è stata promossa e divulgata, che io trovo osceno. Mi dispiace per i tanti "appassionati", che spessissimo sono persone di ottime qualità intellettuali, oltre che in buona fede, ma il mio grosso naso ciociaro non sopporta neppure il vago sentore di un lontano odore di cialtronaggine, cosa che purtroppo da quelle parti abbonda. Il fatto che abbiano ragione su molti punti non li assolve, dal mio personalissimo punto di vista, dalla responsabilità di aver creato un piccolo esercito di fedeli invasati, costituito ovviamente da quelli che non hanno gli strumenti minimi per capire quella costruzione economica. Con quelli che li strumenti li hanno la questione è diversa, ci si può parlare eccome! Ma sono una minoranza. Ti ricordo, ad esempio, la nostra intervista a Giacomo Bracci.

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    1. Ma poi c'è da chiedersi: esiste veramente la mmt o esistono i contributi di Keynes, Kalecki, Minsky etc. e dello stesso Mosler?
      Siamo passati dalla "fine della storia" alla "fine dell'economia": se parli con gli invasati memmettari la loro teoria ha sempre ragione e spiega ogni cosa, tutti gli altri non capiscono niente.
      Lo stesso Mitchell (economista australiano) in un recente incontro in Italia li ha vivamente consigliati di togliere quell'obrobrio di nome che li fa sembrare una setta e sostituirlo con uno neutro.

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  3. Secondo colui che Illo chiama Donald, in regime di sovranità monetaria il prelievo fiscale non ha la funzione di rendere possibile la spesa (lo Stato può fabbricare tutta la moneta a sè necessaria) ma di evitare che ci sia un eccesso di moneta in circolazione (inflazione).

    Lo stesso Donald va inoltre propagandando che se tornassimo alla lira, questa si rivaluterebbe anzichè svalutarsi, perchè, dice lui, tutti correrebbero ad acquistare lire per sostituirle agli euro (ignora l'esistenza delle lex monetae o che altro?).

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  4. Barnard non ha mai detto che non servono le tasse, per quello che ho capito, lui sostiene che le tasse non servono per finanziare la spesa dello stato ma servono da regolatore dell'economia

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    1. Non ho parlato di Barnard. Non ho parlato di MMT. Ho parlato di quelli che sono stati convinti da una divulgazione demenziale che la tassazione è superflua.

      E' come se tu, parlando di quelli che fanno proselitismo per una certa religione giocando sulla paura, venissi accusato di essere contro quella religione. Ripeto: non ho parlato, né bene né male, della MMT. Ho parlato di asini.

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    2. beh il titolo del post portava in quella direzione, cioè a pensare che si parlasse di MMT....in ogni caso non voleva essere un'accusa Fiorenzo era solo per dire quello che avevo capito io da Barnard....

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    3. Infatti è così! Le tasse servono per regolare l'economia. Quindi non si può dire, come ho letto troppe volte, che secondo la MMT le tasse sono superflue. In fondo con questo video ho difeso la MMT dall'interpretazione di troppi asini; attratti, questi ultimi, dalla demenziale divulgazione voluta e promossa da Paolo Barnard.

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    4. @Eugenio Bravetti.

      Provi a leggere attentamente questa frase << Secondo colui che Illo chiama Donald, in regime di sovranità monetaria il prelievo fiscale non ha la funzione di rendere possibile la spesa (lo Stato può fabbricare tutta la moneta a sè necessaria) ma di evitare che ci sia un eccesso di moneta in circolazione (inflazione)>>.

      A che pro il Suo post 19 febbraio 2015 09:18?

      @Fiorenzo Fraioli.

      Sulla questione della rivalutazione della moneta nazionale? Lo sostiene la MMT o è un parto del suo divulgatore pop?

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    5. Rivalutazione della moneta nazionale? Mi pare (e non credo di sbaliarmi, nel caso mi corigeranno) che lo abbia sostenuto il pontifex maximus Mosler. Non mi va di entrare in questi tecnicismi, però una cosa credo di poterla dire. Nell'immediato, in caso di italexit, la nuova moneta (propongo di chiamarla "patata" eh! eh! eh!) per forza di cose si svaluta.

      Quello che può succedere nel medio periodo dipende da tanti fattori, perché non è affatto detto che l'unico e solo dato che conta sia la "produttività". Una certa importanza, io credo, ce l'ha (senza esagerare) pure la "libertà", nel senso che un paese che abbia la forza e la determinazione di uscire dal capitalismo casinò può anche attirare investimenti esteri, che però in tal caso sarebbe scorretto chiamare IDE. Un acronimo migliore sarebbe IVE (I-Vedemochevoifà-Esteri), ad indicare un occhiuto controllo dello Stato sulle finalità degli stessi. Ovvio che gli investimenti esteri che arrivano in uno Stato capace di difendersi, e con una moneta forte, sono un vantaggio.

      Illo ha rovinato la "ciocca" di tanti (al netto dei meriti) perché ha posto troppa enfasi sui meccanismi sistemici, ponendo in ombra l'importanza delle scelte politiche. Non dimenticare, ad esempio, che l'euro è stato una scelta politica, non tecnica. Hai notato come balbetta negli ultimi tempi? In questo campo non ha il vantaggio comparato che ha avuto, per qualche anno, in quello economico.

      Dalle nostre parti si dice: piano merlo che la fratta è longa.

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    6. «Nell'immediato, in caso di italexit, la nuova moneta (propongo di chiamarla "patata" eh! eh! eh!) per forza di cose si svaluta».

      Non è vero.

      Se si esce dall'euro con il piano di Mosler per ritornare alla lira, che è questo:

      http://memmt.info/site/wp-content/uploads/2014/11/Paper_Chianciano_Mosler.pdf

      allora la nuova valuta nazionale tenderà a rivalutarsi rispetto all'euro nel primo anno - anno e mezzo dall'inizio delle quotazioni e in particolare tenderà a immediatamente rivalutarsi rispetto all'euro dal momento esatto in cui partiranno le quotazioni. Per questo motivo lo Stato italiano dovrà probabilmente intervenire, quantomento all'inizio, sui mercati valutari al fine di acquistare euro altrimenti la rivalutazione della lira rispetto all'euro sarebbe troppo repentina.

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    7. Quella che esponi è la tesi (chiamiamola così) controintuitiva di Mosler. Ma ho seri dubbi che avremmo modo di verificarla, perché l'italexit sarebbe la fine dell'euro. Ammettiamo tuttavia che l'Italia esca e che l'eurozona resti in piedi. Quello che ha proposto Mosler è, in sostanza e ammesso che ci sia politicamente consentito, un periodo transitorio nel quale ci sia una doppia circolazione, costituita dalle lire emesse dal governo e dai depositi esistenti in euro. Può darsi che le cose vadano, per qualche tempo, come sostiene Mosler, ma io ci vedo un problema: gli acquisti dall'estero verrebbero fatti in euro o con la lira rivalutata? Ovviamente converrebbe farli con la moneta più forte. Se fosse la lira questa si svaluterebbe (si offrono lire); se fosse l'euro, la lira si rivaluterebbe ma gli euro a un certo punto finirebbero. A quel punto il valore di scambio della lira tornerebbe ad essere condizionato in modo molto forte dalla bilancia dei pagamenti, as usual. Insomma, il regime di doppia circolazione non durerebbe a lungo.

      L'ipotesi è comunque interessante. In sintesi equivale a dire: non convertiamo i depositi in euro in lire e usiamoli per rilanciare l'economia. Quando saranno finiti ci troveremmo con la sola lira, ma con l'economia che è ripartita. Però sai, le contromisure per impedirci di agire come suggerisce Mosler sono molteplici e non difficili da implementare. Ad esempio la BCE potrebbe non garantire più la convertibilità dei depositi in euro di un paese che esca, e noi ci troveremmo con degli euro che sono carta straccia, a meno di convertirli in lire.

      Un'ulteriore problema è dato dal fatto che avere due monete, entrambe forti, non risolleverebbe l'export. Ma questo per Mosler sembra non essere un problema perché sostiene che sono le importazioni che rendono "ricco" un paese, mentre le esportazioni lo impoveriscono. Una posizione che fa a cazzotti con il pilastro fondamentale del capitalismo, quello per cui i contratti si rispettano in termini di "valore reale" e non di "valore nominale". Un pilastro che può essere infranto solo dalla potenza dominante. Insomma, la mia critica fondamentale alla MMT (e non solo) è che dimentica di attaccare alla parola "economia" la parola "politica".

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    8. Aggiungo (ma sembra che quasi tutti i commentatori di questo video non ci facciano caso) che con il video postato io non sto criticando la mmt, pur avendo le mie forti riserve, ma il fatto che ci sia molta gente che è convinta che "la mmt dice che le tasse sono superflue".

      Purtroppo, nonostante abbia più volte precisato questa circostanza, tutti si affannano a difendere la mmt da un attacco che non c'è stato, mentre nessuno sembra voler cogliere il senso delle mie parole: la divulgazione di questa teoria monetaria è stata condotta secondo modalità altamente diseducative.

      Pazienza. E' come se uno dicesse "molti cristiani pensano che secondo la chiesa il demonio non esiste", e a quel punto tutti vengono a dirgli che no! la Chiesa riconosce l'esistenza del demonio! Farebbe bene, costui, a rispondere urlando: CAZZO, HO DETTO CHE MOLTI CRISTIANI PENSANO LA COSA SBAGLIATA! NON CHE IL DEMONIO NON ESISTE! CAZZO, IL VOSTRO CATECHISMO NON FUNZIONA!

      E poi arriva un altro commento che ti dice: guarda che la Chiesa riconosce l'esistenza del demonio, ti sei sbagliato, ti passo questo link, e quest'altro, e quest'altro ancora, e anche questo video, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo, e questo.....

      E BASTA NO! Ho solo detto: "molti pensano che secondo la mmt le tasse non servono".

      Cazzi vostri se vi siete fatti capire male! Dovreste essermi riconoscenti per avervelo fatto notare.

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    9. Ma come!? Il principale motivo per cui ci converrebbe tornare alla lira è che questa si svaluterebbe e invece dovremmo adottare un sistema di ritorno alla lira che ne faccia lievitare il valore???

      Inoltre, non sono affatto convinto che Mosler intenda indicare una fra le possibili modalità di governo della transizione alla moneta nazionale. Ho la netta sensazione che quella da lui descritta nel "papiello" sia l'unica modalità che immagina.

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    10. Ci vuole tanta pazienza Demetrio mio, ci vuole tanta pazienza.

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    11. Demetrio: «Il principale motivo per cui ci converrebbe tornare alla lira è che questa si svaluterebbe e invece dovremmo adottare un sistema di ritorno alla lira che ne faccia lievitare il valore???»

      Ah sì? E a te chi ti ha detto che dobbiamo uscire dall'euro per svalutare? Borghi? Bagnai? Salvini?

      Per la MMT semplicemente le cose non funzionano così. Per la MMT si esce dall'euro per fare la piena occupazione e non per altro. Difatti, per la MMT se fosse possibile raggiungere la piena occupazione restando nell'euro allora non ci sarebbe alcun motivo economico per uscire dall'euro.

      E' da notare che per la MMT:

      1) le esportazioni sono un costo e le importazioni sono un beneficio;

      2) il benessere reale di una nazione è dato da tutto ciò che essa produce e tiene per se più tutte le importazioni meno quello che deve esportare.

      Mi dispiace notare che vi state muovendo nell'àmbito della solita, stantìa, propaganda neoliberista e - nel caso specifico - neomercantilista. Che voi ne siate consapevoli o meno.

      Tant'è che voi valutate la competitività economica di una nazione sulla base di quanti beni e servizi essa sia in grado di esportare, e quindi automaticamente sulla base di quanta valuta straniera sia in grado di importare, laddove la MMT valuta la competitività economica di una nazione non solo sulla base di quanti beni e servizi una nazione sia in grado di importare - e quindi automaticamente sulla base anche di quanta valuta nazionale sia in grado di esportare - ma sopratutto su quanto vantaggiosi siano i termini reali di scambio commerciale di tale nazione, per cui se l'Italia riesce a esportare una Ferrari e ottenere in cambio quattro Mercedes allora l'Italia ha buoni termini reali di scambio commerciali rispetto alla Germania e se l'Italia riesce a esportare una Ferrari e ottenere in cambio cinque Mercedes allora l'Italia ha termini reali di scambio commerciali ancora migliori rispetto alla Germania.

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    12. "Mi dispiace notare che vi state muovendo nell'àmbito della solita, stantìa, propaganda neoliberista e - nel caso specifico - neomercantilista. Che voi ne siate consapevoli o meno".

      Non lo so se ne siamo consapevoli, però è certo che tu non sei consapevole di essere (come altri) OT. In questo post NON è stata proposta una discussione sulla coerenza della mmt, MA una discussione sulle modalità divulgative che sono state adottate, le quali portano molti a ritenere (apri bene le orecchie: FALLACEMENTE) che per la mmt le tasse siano superflue.

      Un comportamento che è tipico dei "fedeli di una religione".

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    13. Fiorenzo,

      la prossima volta che qualcuno ti dice una cosa simile tu rispondi dicendo che non è possibile in quanto per la MMT la moneta è un CREDITO FISCALE, cioè per la MMT la moneta si configura in qualità di un "buono" per pagare le tasse. Si tratta proprio di uno dei "pilastri" su cui la MMT si basa per cui non ci si buò sbagliare.

      Sul fatto che la MMT sia stata divulgata male, e continui a essere divulgata male, io sono il primo a darti ragione.

      La cosa che ritengo più sbagliata in assoluto della divulgazione della MMT qui in Italia è l'uso della parola "SALVEZZA" che, per quanto mi riguarda, dovrebbe essere abolita totalmente. "SALVEZZA" va sostituita con "SOLUZIONE". Questo è un esempio, ma di esempi di questo tipo che ne sarebbero a bizzeffe.

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  5. Fiorenzo ha scritto: Non dimenticare, ad esempio, che l'euro è stato una scelta politica, non tecnica.
    Ciao Fiorenzo e la scelta politica altro non è che l'effetto di una classe dirigente, corrotta intellettualmente, inadeguta, succube delle elites occidentali. Tradotto in lingua popolana tanti figli di papà, con le carriere garantite dalla nascita, arroganti saccenti ambiziosi, ma se gli fai bau da cattivo scappano via.
    Se una cosa doveva fare la rete era proprio la formazione di una nuova classe dirigente che avesse almeno come punto fermo il rispetto e l'osservanza della nostra Costituzione e porre l'interesse della collettività nazionale al di sopra di ogni cosa
    Mi si obietta che per un progetto così ci vogliono soldi. Potevamo andarceli a prendere dove ci sono, sui mercati finanziari. Preferivo perdere mille euro così, piuttosto che dare 20 euro al mese a una qualsiasi associazione. In 4 anni sempre mille euro in meno avrei.

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