mercoledì 29 agosto 2018

Salvini cattivo!

Non sono un estimatore di Salvini, né dei 5 stelle, per ragioni che sono ben note a chi mi segue, tuttavia l'astio e l'acrimonia nei suoi confronti del blocco leuropeista mi mettono allegria. A Salvini si rimprovera di fomentare sentimenti razzisti, accusa lanciata spesso con la bava alla bocca, ma diciamoci la verità: nessuna speculazione politica può funzionare se non esiste già un sentimento diffuso favorevole che, chi viene accusato di speculare, raccoglie a mani basse.

D'altronde, perché mai Salvini non sarebbe dovuto passare all'incasso del clamoroso errore di valutazione del blocco leuropeista, che si era convinto di riuscire a tenere a freno la crescente ostilità popolare verso le politiche di meticciato? Che questo calcolo si sia rivelato sbagliato lo dimostra, da ultimo, il goffo tentativo di riposizionamento di Macron:


Quale politico, davanti a un clamoroso errore di valutazione dell'avversario, rinuncerebbe ad incassare il risultato pieno? I leuropeisti naturalmente fremono di rabbia, ma non possono che biasimare sé stessi per averlo compreso troppo tardi, direi in extremis con il precipitoso ritorno di Minniti da un viaggio all'estero, poco prima delle elezioni del 4 marzo.

Ora il primo tempo della partita è concluso, con la Lega e il m5s in netto vantaggio non tanto per merito loro quanto per i diversi sconcertanti autogoal degli avversari. Il secondo tempo è appena cominciato, e la prima azione l'ha messa a segno Di Maio con la clamorosa dichiarazione sulla volontà del governo di sforare il limite al deficit del 3%. Non è stato un altro goal, ma il segnale che l'equilibrio in campo è ancora sfavorevole ai leuropeisti. Come reagiranno? Il timore è che il gioco diventi cattivo, con falli da espulsione che, complici gli arbitri, potrebbero essere ignorati. 

Sugli spalti il popolo fa il tifo, con urla e grida di intensità crescente mentre qualcuno comincia a temere per l'ordine pubblico: potrebbe esserci un'invasione di campo. Di teste calde in giro ve ne sono tante, e chi sta perdendo potrebbe cedere alla tentazione di provocare un evento che porti alla ripetizione della partita. Mai come ora è importante chiedersi chi sia in possesso del potere di gestire lo stato d'eccezione, l'oligarchia di Bruxelles o l'America di Trump? Ma soprattutto, c'è qualcuno che abbia tale potere?

Il vostro umile sub-divulgatore ne dubita. Il mio consiglio, se non fate parte di un gruppo di ultras, è quello di cominciare ad avvicinarvi, cheti cheti, ai cancelli d'uscita.

6 commenti:

  1. Ma non credi che il blocco leuropeista se ne stia cheto e bono in attesa del DEF ? Il popolo si aspetta anche la flat tax e il reddito di cittadinanza...

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    1. ma no, se ci si troverà in difficoltà basterà mandare qualche nave della marina a raccogliere qualche disgraziato in mare e montare su una bella manfrina sugli immigrati che ci invadono.

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  2. Se il Governo gioca bene le sue carte i finanziamenti per la tassa piatta,il reddito di cittadinanza,le pensioni i risarcimenti alle vittime della strage del ponte Morandi e la sua ricostruzione devono uscire dalle tasche dei Benetton .

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  3. Caro Fiorenzo prendo spunto dal tuo articolo per impostare una discussione più
    ampia su quanto affermi su Salvini in particolare e sul M5S in via più indiretta perché non è l’ argomento centrale del tuo post. Sono d’accordo con te quando affermi che l'astio e l'acrimonia nei suoi confronti dal fronte leuropeista è inconsistente perché nessuna speculazione politica può funzionare se non esiste già un sentimento diffuso favorevole . Ma se vogliamo essere onesti l’attacco più duro e più schifoso non è venuto da sinistra , ma dalla Chiesa Cattolica con la copertina di Famiglia Cristiana . Nemmeno il caro vecchio compagno “ baffone “ in arte Stalin è stato paragonato a satana ! Questo episodio ci induce a farci delle domande più fondamentali .
    E chiaro che siamo spettatori di una guerra in corso , ed è quindi
    fondamentale sapere quali sono gli eserciti in campo . Come tu hai giustamente fatto notare sia il “ Credo militante “ che i “ credenti in Salvini “ hanno fondamentalmente una mentalità libero scambista . E su questo hai ragione . Da questa osservazione possiamo quindi dedurre che la guerra in corso è fra due modi di concepire il capitalismo . IL capitalismo “ buono” che è quello della sana finanza aliena dalle speculazioni e che non fa pagare al popolo gli eventuali crak finanziari delle banche e che vede nello Stato non un nemico da abbattere , ma un interlocutore con cui contrattare e dove il cittadino non è visto nella sola ottica del consumatore di beni.
    IL capitalismo “ cattivo” detto anche Ceo capitalismo o capitalismo di Davos al quale aderiscono le multinazionali e la finanza speculativa che vedono nello Stato un temibile concorrente che può mettere un freno alla loro fame di potere e soldi ,dove l’uomo ha il solo compito di lavorare , produrre , consumare . Quindi siamo in presenza di uno scontro fra due elite .
    Ora una precisazione ,forse superflua, ma mi sento di dirla.
    Chi vuole capire cosa sta succedendo in Italia in particolare ,e in Europa in generale deve guardare all’ America . Quello è il cuore dell’impero. Quello è il luogo dove la classe media si è affossata prima che altrove . Quello è il luogo dove è nato il “populismo”. Quello è il luogo che ha dato il primo populista mondiale : Ttrump
    Ma Tramp non è uno che viene dal popolo , è un prodotto della elite della finanza che ho definito “buona”.Quella "cattiva" aveva i Clinton e gli Obama come rappresentanti. Da quanto detto se ne deduce che il termine populista è
    ampiamente ambiguo riferito allo scontro fra queste due elite finanziarie . E qui caro Fiorenzo , hai commesso un errore quando hai affermato che Macron si è
    riposizionato quando ha detto “In tutto il mondo è tornata la profonda identità dei popoli . E questa è una cosa buona”. Non c’è nessun riposizionamento in Macronrappresentante della finanza speculatrice e davoniana per il semplice fatto che il globalismo finanziario si sposa tranquillamente con il populismo identitario, ma è in netta contraddizione con il SOVRANISMO . Parola che Macron si è ben guardato dal pronunciare. Solo con il Sovranismo vengono salvaguardate i diritti fondamentali dei Popoli che hanno nella Carta Costituzionale le garanzie di sovranità come tu ben sai.
    Facendo la sintesi di tutto questo lungo ragionamento arriviamo alla conclusione che bisogna sostenere Salvini e Di Maio non per motivi di fede , ma per interessi Nazionali in quanto entrambi espressioni del capitalismo “buono”e delle elite più umane. (continua sotto )

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  4. Giunti a questo punto il tuo punto di vista politico diverge dal mio perché
    tu credi che il Sovranismo possa nascere dal basso io no. Passando in rassegna
    TUTTA la storia dell’uomo sono arrivato alla conclusione che è una tragedia in
    perfetto stile greco alla Euripide-Sofocle dove vi sono gli attori e il coro . Bene il popolo ha sempre avuto la parte del coro , mentre gli attori sono le elite delle varie epoche storiche , che a loro volta sono in balia degli DEI e del FATO .
    Detto in altri termini sono convinto con Pareto che “«Illusione è il credere che di fronte alla classe dominante stia, al presente, il popolo; sta, ed è cosa ben diversa, una nuova e futura aristocrazia, che si appoggia sul popolo».
    Quello che i popoli possono sperare è che le elite o gli Dei o il Fato siano benigni con loro.
    Buona Vita

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    1. Caro Gianni Barbato, pur essendo un informatico io non ragiono in modo digitale, e dunque non penso che ci siano due sole possibilità (una delle quali mai verificatasi, sostengono in molti) e cioè che il popolo non conti nulla o che il popolo sia tutto. Avendo invece una mente analogica, io penso che il peso del popolo (ovvero quanto il potere è distribuito) può posizionarsi in un punto qualsiasi di un segmento avente estremi in 0 e 1, e che tale punto dipenda da molteplici fattori, tra i quali uno dei più importanti, forse il più importante, è nella volontà del suddetto popolo di fare politica. Una popolazione passiva sarà facilmente schiava, una più impegnata saprà conquistarsi i suoi diritti.

      Penso anche che il popolo italiano sia uno dei più "cazzuti" che ci siano al mondo, che è stato ingannato ma non piegato.

      Quanto al "populismo identitario", perdonami ma non so cosa sia. Di questi tempi le parole vengono usate con molta libertà, con significati distorti e imposti dai media. Prendi la parola "sovranismo", ebbene voglio ricordarti che, nel suo significato vero, essa significa Costituzione, e dunque il sovranismo senza Costituzione, che è quello della Lega, è il vecchio e ben noto nazionalismo, cioè lotta tra le borghesie nazionali, nuovamente padrone di spazi territoriali nei quali impongono regimi non democratici e antipopolari.

      Permane quindi intatta la mia volontà di non intrupparmi con la Lega, né con il M5S per ragioni simili e altre ulteriori, e continuo a guardare allo svolgersi degli eventi sempre con la medesima chiave di lettura: cosa conviene ai sovranisti costituzionali, che prevalga l'opzione gialloverde o quella piddina? Al momento propendo per la prima ipotesi, ma senza entusiasmarmi minimamente.

      Io voglio, fortissimamente voglio, tornare al sistema disegnato dalla Costituzione, e penso che ciò potrà accadere soltanto liberandoci sia dei piddini che dei gialloverdi.

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