Da FB: «Oggi direttivo di Risorgimento Socialista, riunione molto animata e partecipata, si è ribadito il legame con una sinistra non compromissoria che contesta non tanto una moneta, ma un sistema finanziario fondato su regole capestro che si traducono, di fatto, in oligarchia e sfruttamento dei popoli europei. Tale sistema conserva il suo braccio armato nella NATO che assume oggi un ruolo imperialista e di spauracchio verso chiunque contesti o si metta contro le politiche neoliberiste.
La riunione arriva dopo lo straordinario successo della manifestazione di ieri, purtroppo silenziata dai media nazionali, e anche dopo che Risorgimento Socialista ha avuto la sua platea dal palco principale.
Si sta affermando un soggetto politico socialista aggregante verso una Sinistra non solo di nome, ma anche nei fatti delle mobilitazioni e delle manifestazioni a favore di coloro che da tale assetto geofinanziario sono penalizzati in tutta Europa.»
Questo non è un post contro Risorgimento Socialista, però questa immagine è l'epitome di una sconfitta storica. Quando, essendo nell'euro, si ha la sfrontatezza di affermare che "si è ribadito il legame con una sinistra non compromissoria che contesta non tanto una moneta, ma un sistema finanziario fondato su regole capestro" allora vuol dire che si sta menando il can per l'aia. E allora, che il buon Bartolomei si ritrovi a sventolare la sua bandiera avendo alle spalle una decina di militanti, ciò non deve sorprendere. Di grazia, l'euro non è forse una regola capestro? Anzi, la più importante delle regole capestro che ci sono imposte?
La tecnica è quella solita: si indica un obiettivo sacrosanto quanto irraggiungibile (uscire dalla NATO) invece che uno a portata di mano (uscire dall'euro) con il duplice scopo di accreditarsi come forza anti sistema senza però agire concretamente per scardinarlo. Gli elettori queste cose, prima ancora di capirle, le sentono.
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