mercoledì 5 settembre 2018

I piccoli partiti di massa

1 commento:

  1. Ciao Fiorenzo concordo su quanto hai detto, aggiungo che i partiti di massa, che dovrebbero nascere in rappresentanza di quel ( secondo me) 80% che attualmente non ha voce ed è purtroppo in balia della propaganda dell'1%, non possono prescindere da una stretta e proficua collaborazione con le varie associazioni di categoria: Sindacati, associazione dei piccoli agricoltori, commercianti artigiani e piccola industria. Su quest'ultimi però grava la pesantissima responsabilità di essere privi di una visione generale sociale ed economica della società e di conseguenza di essere alla fine incapaci di perseguire gli interessi dei loro iscritti, che pagano i loro stipendi con le loro tessere,o
    peggio di essere gli utili idioti al servizio del grande capitale finanziario che s'ingrassa di rendite. Sempre secondo me, anche se in parte consapevoli della situazione attuale, non si può pretendere che sia il singolo operaio, impiegato, piccolo commerciante, piccolo artigiano ad avere le capacità aggregative per tutelare i propri interessi. Questo sarebbe il compito dei quadri e dei funzionari, con tanto di laurea in Economia e Commercio o in Legge, che lavorano in queste associazioni, purtroppo però questi sono vittime delle grandi menzogne liberiste insegnate loro nelle università di tutto l'Occidente.

    "IO SONO GIUNTO ALLA CONCLUSIONE CHE TUTTO CIO' CHE DI ECONOMIA MI HANNO INSEGNATO ALLA UNIVERSITA' GLI ESPERTI DELLA MATERIA SI E' RIVELATO TOTALMENTE FALSO"
    (F.D.ROOSVELT A SIR HALIFAX IL 10.08.1941, DURANTE L'ATLANTIC ROUND)

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