Da ex piddino, che delegava la rappresentanza dei propri diritti alle persone sbagliate, ma che parlavano un linguaggio correttisssimo politicamente, ho imparato che "se me lo diceva il pd, leuropa o bersani" non è il metodo giusto.
Se per sopravvivere, e tornare a vivere con la dignità di chi lotta, ho dovuto superare quella scorciatoia di pensare per appartenenza, ora non mi andrebbe di fare il ragionamento opposto, scorciatoia anch'esso, di ritenere sempre sbagliato tutto quello che viene da quella o altre fonti della mia appartenenza.
Per me quindi il problema è contestualizzare l'informazione, nel senso che si può anche considerare una cosa corretta e misurabile scientificamente ma resta comunque da capire a che scopo essa viene messa al centro della cornice del campo considerato.
Premesso questo, nel caso di L.M., ci sono due aspetti che determinano il mio approccio alle cose che dice: il fatto che abbia isolato il virus dell'Aids e ci abbia vinto un P.N. e il fatto che anche Kissinger ha vinto lo stesso premio, ma per la pace, con il corpo di Allende ancora caldo.
Nel primo caso, essendo io un igienista, ho molta fiducia nella malattia, di cui i sintomi sono il segnale che ho degli anticorpi che mi stanno difendendo da un'aggressione, e mi avvisano che devo cambiare qualcosa nel mio stile di vita, quindi non combatto i sintomi con le medicine (a parte i sintomi acuti che potrebbero ammazzarmi) ma combatto quelli che me li vogliono imporre contro la mia volontà.
Nel secondo caso, Ok, hai isolato il virus del secolo che stava scatenando la stessa pandemia mediatica attuale e ricevi un Nobel da una istituzione privata che influisce sul discorso accademico scientifico...ma posso concludere che tu non sia un bravo e onesto scienziato? no, non posso. Ma posso pensare che i padroni del "discorso delle cose da vendere" non siano indifferenti al discorso scientifico accademico? e sì, che posso.
Finalmente ora sembra vicina una resa dei conti "tra tecnici" e quelli che hanno subito il bullismo dei burioni di turno stanno emergendo con le loro prove misurabili; il caso di un P. N. che dice una cosa giusta, a naso, lo fa rientrare tra le false flag, anche se questa volta dice la cosa giusta.
Il mio punto di vista, in breve, è che Luc Montagnier dice la cosa giusta contro questa pandemia nonostante abbia vinto il Nobel per aver combattuto contro un'altra pandemia.
Vuoi che "i padroni del discorso non solo accademico" trascurino il tempismo di certe scoperte?
Da ex piddino, che delegava la rappresentanza dei propri diritti alle persone sbagliate, ma che parlavano un linguaggio correttisssimo politicamente, ho imparato che "se me lo diceva il pd, leuropa o bersani" non è il metodo giusto.
RispondiEliminaSe per sopravvivere, e tornare a vivere con la dignità di chi lotta, ho dovuto superare quella scorciatoia di pensare per appartenenza, ora non mi andrebbe di fare il ragionamento opposto, scorciatoia anch'esso, di ritenere sempre sbagliato tutto quello che viene da quella o altre fonti della mia appartenenza.
Per me quindi il problema è contestualizzare l'informazione, nel senso che si può anche considerare una cosa corretta e misurabile scientificamente ma resta comunque da capire a che scopo essa viene messa al centro della cornice del campo considerato.
Premesso questo, nel caso di L.M., ci sono due aspetti che determinano il mio approccio alle cose che dice: il fatto che abbia isolato il virus dell'Aids e ci abbia vinto un P.N. e il fatto che anche Kissinger ha vinto lo stesso premio, ma per la pace, con il corpo di Allende ancora caldo.
Nel primo caso, essendo io un igienista, ho molta fiducia nella malattia, di cui i sintomi sono il segnale che ho degli anticorpi che mi stanno difendendo da un'aggressione, e mi avvisano che devo cambiare qualcosa nel mio stile di vita, quindi non combatto i sintomi con le medicine (a parte i sintomi acuti che potrebbero ammazzarmi) ma combatto quelli che me li vogliono imporre contro la mia volontà.
Nel secondo caso, Ok, hai isolato il virus del secolo che stava scatenando la stessa pandemia mediatica attuale e ricevi un Nobel da una istituzione privata che influisce sul discorso accademico scientifico...ma posso concludere che tu non sia un bravo e onesto scienziato? no, non posso.
Ma posso pensare che i padroni del "discorso delle cose da vendere" non siano indifferenti al discorso scientifico accademico? e sì, che posso.
Finalmente ora sembra vicina una resa dei conti "tra tecnici" e quelli che hanno subito il bullismo dei burioni di turno stanno emergendo con le loro prove misurabili; il caso di un P. N. che dice una cosa giusta, a naso, lo fa rientrare tra le false flag, anche se questa volta dice la cosa giusta.
Il mio punto di vista, in breve, è che Luc Montagnier dice la cosa giusta contro questa pandemia nonostante abbia vinto il Nobel per aver combattuto contro un'altra pandemia.
Vuoi che "i padroni del discorso non solo accademico" trascurino il tempismo di certe scoperte?