venerdì 6 novembre 2020

La nazione italiana

COME E' STATA ORGANIZZATA LA DESTABILIZZAZIONE/STABILIZZAZIONE POLITICA IN ITALIA

Il 23 dicembre 1984 una carrozza del treno Rapido 904 esplose a causa di una carica dinamitarda, mentre attraversava la galleria presso San Benedetto Val di Sambro, provocando 16 morti e 267 feriti.

Per la strage sono stati condannati mafiosi siciliani (Pippò Calò) e camorristi napoletani di estrema destra (Guido Cercola).

Il 29 dicembre 1984 Rino Formica, parlamentare del PSI, Capogruppo alla Camera e componente del Comitato di Controllo sui servizi segreti, commentando la strage, dichiarò: " Ci hanno avvertito, ci hanno mandato a dire che l'Italia deve stare al suo posto sulla scena internazionale. Un posto di comparsa, di aiutante. Ci hanno fatto sapere con il sangue che il nostro Paese non può pensare di muoversi da solo nel Mediterraneo. Ci hanno ricordato che siamo e dobbiamo restare subalterni. E noi non abbiamo un sistema di sicurezza nazionale capace di opporsi a questi avvenimenti. I nostri sevizi di sicurezza sono inefficienti perché così li hanno voluti gli accordi internazionali. Non difendono l'Italia perché non debbono difenderla. Sono funzionali alla nostra condizione di inferiorità. Altro che strage fascista: è accaduto qualcosa di totalmente nuovo, qualcosa che pone il problema della nostra autonomia internazionale."

Queste dichiarazioni dirompenti sono tratte da Doppio livello (Come si organizza la destabilizzazione in Italia) di Stefania Limiti, Ed. Chiarelettere.

L'autrice, una delle più documentate, brillanti e acute giornaliste d'inchiesta a livello mondiale, consente al lettore degli approfondimenti straordinari sulla c.d. strategia della tensione, che ha attraversato la vita politica e sociale dell'Italia dagli anni '60 sino alla metà degli anni '90.

Un trentennio insanguinato e atroce, che ha visto lentamente retrocedere la nostra già limitata sovranità popolare a semplice espressione geografica o protettorato.

Un testo molto importante perché si diffonde in modo documentatissimo e si propone, riuscendoci perfettamente, di spiegare le modalità strategiche, tattiche e operative dell'opera di destabilizzazione a cui siamo stati e siamo ancora sottoposti.

Questo attraverso un preciso percorso storico che parte dalla fine della II Guerra mondiale e arriva ai giorni nostri.

L'Autrice spiega in modo preciso quali siano le tecniche di guerra psicologica, dalle false flags, alle intossicazioni, al doppio livello.

Da leggere assolutamente per chi vuole conoscere, capire e per formarsi una vera coscienza civile e politica.

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