venerdì 1 gennaio 2021

Indagine sull'incubo 5 - La schiavitù volontaria

3 commenti:

  1. https://mobile.twitter.com/lucabattanta/status/1344960566230659072 ..."Benvenuto nel 2030. Non possiedo nulla, non ho privacy e la vita non è mai stata migliore": questa è la meta da raggiungere entro il 2030 (fra 9 anni) per il Forum Mondiale dell'Economia e che (nelle loro intenzioni) sarà applicata a tutti noi; ma se noi non avremo più nulla, chi sarà il proprietario di tutto quello di cui (in piccolo e individualmente) prima i proprietari eravamo noi, legittimamente e legalmente? Non sembra una parafrasi atta a far posto alla soluzione risolutiva (finale?), proprio in funzione della nota tesi secondo la quale il debito cresce incessantemente, e in funzione di un creditore di cui nessuno vuole rivelare (ancora...?) nome, cognome e connotati, ma al rimborso del quale concorreranno la perdita completa dei nostri diritti e le nostre stesse esistenze?

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  2. Bel video. A quelli che tu chiami schiavi volontari, io ho sempre dato la definizione di leccaculo. Ma il senso non cambia. A tutti costoro dedico questo https://www.youtube.com/watch?v=2DJmIjKtVkA

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    1. "leccaculo" è solo l'aspetto per così dire 'cosmetico' della faccenda, che in realtà è molto più complessa. Ancora prima la schiavitù volontaria è il bisogno di demandare ad altri e oltre a noi stessi decisioni o idee di cui per comodità o timore ci vogliamo disfare e liberare. Poi, quella sorta di mondo rappresentato nel video è l'esaltazione della macchina in funzione (...ancora una volta) del demandare a lei, macchina, il compito di sostituirlo, illudendosi naturalmente che ciò non avrà nessuna conseguenza sulla futura condizione di schiavitù a cui ci relegherà non la macchina in sé, ma coloro i quali già da oggi si pregiano e dichiatano i padroni delle macchine, ovvero della tecnologia.

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