domenica 31 gennaio 2021

Mortalità generale 2020 - dati Istat (non consolidati)

Abbiamo i dati della mortalità generale dell'Istat per tutto il 2020, sebbene quelli di dicembre non siano ancora consolidati. E' però possibile trarre qualche conclusione.


A questa tabella, fornita dall'Istat, ho aggiunto le ultime due colonne a destra, che riportano la media della mortalità generale 2015-2019 e la variazione del 2020 su tale media. Ho poi ricavato, sempre dalla tabella Istat, le variazioni percentuali della mortalità generale per ogni anno rispetto al precedente:


Dall'esame di entrambe possiamo trarre le seguenti conclusioni:
  1. Vi è stato, nel 2020, un effettivo aumento della mortalità generale rispetto alla media 2015-2019 del 12,7%
  2. Tale aumento è determinato soprattutto dalle regioni del nord che, da sole, espongono un aumento del 21,5%
  3. Le variazioni del centro e del sud, pur presenti, non sono tuttavia diverse da quelle, anno su anno, del periodo 2015-2019
Sulla base dei dati Istat mi prendo la responsabilità di affermare che nelle regioni del centro e del sud l'impatto del covid-19 non si distingue in modo sostanziale da un'influenza più severa del solito. Il dato del nord, invece, ci segnala un problema sanitario reale, tuttavia fortemente condizionato dall'anomalia verificatasi in Val Seriana. Su questa anomalia occorrerà indagare, per individuare responsabilità penali di natura colposa o intenzionale, come lascia sospettare la vicenda del primario di Montichiari Carlo Mosca agli arresti per duplice omicidio volontario

Tutti i dati, inoltre, devono essere valutati tenendo conto della frazione di aumento della mortalità generale imputabile alla fortissima contrazione delle prestazioni del SSN, in gran parte mobilitato per fronteggiare l'emergenza covid-19, che ha sicuramente contribuito in parte al suo aumento. 

Il tutto deve essere confrontato con lo stato di prostrazione economica, sociale, psichica in cui versa la Nazione, che appare del tutto sproporzionato rispetto ai dati ufficiali di cui finalmente disponiamo. Si tenga infine conto del fatto che l'Italia ha detenuto per un certo periodo di tempo lo status di nazione più colpita al mondo, peraltro restando sempre tra le prime dieci posizioni.

Non c'è molto altro da aggiungere: solo chi non vuole può non vedere, e si tratta purtroppo della maggioranza della popolazione. Dunque, ognuno indossi quante mascherine vuole, e Dio per tutti.

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