Mi pare giusto inquadrare il discorso complessivo in prospettiva geopolitica, perché la chiave di lettura sta appunto nella lotta per il potere in una fase in cui da un trentennio di monocentrismo targato U.S.A si sta passando a una fase di policentrismo in cui più stati forti "emergenti" contendono e contenderanno il potere agli USA e al loro monocentrismo declinante. Anch'io ritengo che questa fase "policentrica" sarà caratterizzata, almeno inzialmente, da molta confusione e da cambiamenti continui di alleanze tra Stati, a seconda degli interessi geopolitici del momento. Ma ritengo anche che questo scenario non debba realizzarsi per forza perché voluto da una incontrastabile volontà superiore, ma che al suo interno agiscano contraddizioni oggettive tali (tra Stati dominanti, tra Stati e loro cittadini, magari la parte più cosciente) da affossarlo, o quanto meno trasformarlo.
Concordo: identificazione digitale e fine del contante.
RispondiEliminaMi pare giusto inquadrare il discorso complessivo in prospettiva geopolitica, perché la chiave di lettura sta appunto nella lotta per il potere in una fase in cui da un trentennio di monocentrismo targato U.S.A si sta passando a una fase di policentrismo in cui più stati forti "emergenti" contendono e contenderanno il potere agli USA e al loro monocentrismo declinante. Anch'io ritengo che questa fase "policentrica" sarà caratterizzata, almeno inzialmente, da molta confusione e da cambiamenti continui di alleanze tra Stati, a seconda degli interessi geopolitici del momento. Ma ritengo anche che questo scenario non debba realizzarsi per forza perché voluto da una incontrastabile volontà superiore, ma che al suo interno agiscano contraddizioni oggettive tali (tra Stati dominanti, tra Stati e loro cittadini, magari la parte più cosciente) da affossarlo, o quanto meno trasformarlo.
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