giovedì 1 maggio 2014

Svalutazioni competitive

In vacanza con le amiche
Da giovane mi sono innamorato tante volte di tante dolci e terribili fanciulle. Penso sia capitato a tutti. Cercavo di tenere fisso il "cambio dei tradimenti" ma, ohibò, toccava sempre a me svalutare! Ovviamente, parlando di cambio, intendo la convenzione incerto per certo. Loro vendevano sempre più di me, per cui la mia bilancia degli affetti era costantemente in rosso. Così svalutavo. E, finché ho potuto svalutare, ho continuato a vendere.

Poi un giorno incontro una tipa che mi fa: "adottiamo un cambio fisso, uno a uno, e ti prometto che faccio la brava". Insomma, il "vincolo esterno". Accettai, anche perché ero un po' stanco dell'esistenza disordinata da "svalutatore competitivo", e iniziai una nuova vita. Austerità, repressione interna, serietà. Dopo un po' mi resi conto che la "mia merce" era meno richiesta, ma stavo tranquillo. Avevo un vincolo, eravamo una comunità, di che mi dovevo preoccupare? Lavorare, stare a casa la sera, guardare insieme la televisione. Fa niente se hai un po' di pancetta, che importa se la "merce" tira di meno, tanto lei diceva "mi piaci di più, la tua pancetta è sexy". Accumulavo deficit di seduzione crescenti, ma la tipa mi garantiva un equivalente flusso di.... ce semo capiti...

Un giorno la tipa mi fa: "vado in vacanza con le mie amiche; non ti preoccupare, siamo tutte fanciulle". Acconsentii, ma, siccome non ero governato dai piddini, rimasto solo a casa avviai un'indagine conoscitiva. Sbalordimento, sorpresa, bestemmioni vari: c'era un deficit non dichiarato! E ce semo capiti...

Torna la tipa e le dico"bella, io esco dal cambio fisso, svaluto!". E lei "No, è stato un deficit momentaneo, transitorio, non si ripeterà mai più; se esci sarà un disastro, chi ti amerà come ti amo io? Non hai una casa, finirai sotto i ponti, diventerai un barbone; resta con me!". Risposi: "magari un giorno ci rimettiamo insieme, forse faremo un'altra unione, ma intanto io svaluto, poi si vedrà". Lei: "se esci da questo cambio fisso non ci rientrerai mai più, sappilo! E poi, se ho sforato il patto di stabilità è stato per colpa tua; ti sei fatto crescere la pancetta... sei diventato pigro... quando ti ho conosciuto eri un altro...". La logica fuzzy delle dolci terribili fanciulle!

Sono passati più di trent'anni. All'inizio svalutai di brutto e la mia competitività "schizzò". Poi, con il passare del tempo, l'ho fatto sempre meno. Ma per mia scelta, non perché abbia mai più accettato un "vincolo esterno". Non svaluto perché non mi serve (sono diventato un'economia "matura"), e mi va bene così. Però, se dovesse servire, posso sempre farlo. E ce semo capiti...

6 commenti:

  1. Simpatica, io però aggiungerei un pezzo:

    Torna la tipa e le dico"bella, io riconquisto la sovranità, esco dal cambio fisso, svaluto!".

    Giusto per sottolineare quale sia la cosa più importante ;-).

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  2. Hai ragione, inizialmente volevo scrivere così. Ma sarebbe apparso pedante e didattico, così ho reso più concisa la frase.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. è geniale
    al punto che la stamperei e distribuirei ai quattro venti

    sono un romanticone io

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  5. semplicemente grandioso....
    fiorenzo sei il numero 1

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  6. splendida metafora :) speriamo di non
    cascare con " adesso faccio la brava ,ma decido solo io a chi darla senza dirti niente" (l'europa della troika "socialista" )... mai dire mai con i "neo" inter-nazionalismi e dell IMP€uro

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