domenica 2 novembre 2014

Per conoscenza

Pubblico il mio commento a questo articolo di Rosanna Spadini su comedonchisciotte sul narcisismo di Alberto Bagnai. Ciò anche alla luce dei commenti della parte sciocca del suo followerame, in particolare questo, che trovo particolarmente ributtante alla luce della banale realtà dei fatti occorsi (or sono due anni).

«Il tuo articolo può essere condiviso o meno (e io lo condivido poco), ma quello che colpisce è la reazione della parte sciocca del followerame: sia tu che io siamo descritti come due persone che lo criticano perché sono state scacciate, quindi in preda a sentimenti di rivalsa. Ora io non so quel che è accaduto a te, ma nel mio caso sono stato io a mandare affanculo il prof e a fare di testa mia.

Ciò non toglie che Bagnai, con l'ausilio della parte sciocca del followerame, di fatto depotenzia ogni possibile critica non solo filtrando legittimamente i commenti sul suo blog, ma anche spargendo nella blogosfera clamorose menzogne tese a screditare chi non la penZa come lui. Potrei dimostrare questa mia affermazione per tabulas, semplicemente pubblicando il corposo archivio di emails private intercorse tra me e lui, ma ovviamente non posso farlo senza il suo consenso. Colgo l'occasione per sfidarlo a concedermi tale consenso: ci sarebbe da ridere.

Il dato solare che la parte sciocca del followerame non riesce a cogliere è che Bagnai, del quale condivido molte posizioni mentre su altre sono in disaccordo, oltre che una persona di indubbie capacità (per le quali provo ammirazione e talvolta perfino invidia) è tuttavia un guitto di incredibile maleducazione

In tempi più civili questo non gli sarebbe stato possibile, ed egli avrebbe dovuto correggere questa sua indole o rassegnarsi a perire in uno dei tanti duelli ai quali sarebbe stato sfidato. Quanto mi piacerebbe mandargli i miei testimoni! Una levataccia all'alba risolverebbe la questione.

Mi immagino la scena: gli lascerei sparare il primo colpo, rischiando così la mia stessa vita, solo per il piacere di puntargli la canna della mia pistola e... aspettare di sentire l'odore della merda che gli cola nelle mutande. A quel punto sparerei in alto. Non vorrei mai privare questo paese di una penna del valore di un Felice Cavallotti.

22 commenti:

  1. Veramente ti ha mandato affanculo lui quando ti ha chiamato ominicchio, qui

    http://goofynomics.blogspot.it/2013_05_01_archive.html

    dove ha scritto (l'ominicchio di cui parla sei tu nell'opinione di Bagnai):

    "A proposito! Qualche giorno fa mi telefona uno che credevo intelligente, e che invece è un ominicchio, e mi dice: "Sai cosa ho pensato quando hai chiesto quella cosa dei grafici? Che tu volessi vedere se eravamo ancora infiltrati dal pensiero donaldiano...". E a questa osservazione ho capito quanto quella persona fosse mediocre e quanto avevo fatto bene a sputarla dalla mia bocca. Come può venire l'idea che io vi faccia una richiesta per effettuare una pulizia etnica del blog?"

    All'epoca ti ho chiesto se sapevi chi era l'ominicchio da sputare dalla bocca e tu hai risposto che secondo te era Brancaccio (e sai che fine faceva...).

    Quindi lui è molto antipatico e sull'uscita dall'euro dice delle evidenti fesserie, si allea politicamente col peggio del peggio ma affanculo ti ci ha mandato lui e tu ancora rosichi come un disperato insieme a quelli di Sollevazione.

    Basta parlare di Bagnai, hai pure dichiarato duemila volte che non volevi più nominarlo (non loqui de illo!...se come no...) e invece stai sempre lì a piagnucolare sulla vostra litigata.

    Fregatevene una buona volta che vi rendete ridicoli.

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  2. Bello de papà, mo' te spiego. Anche se ho l'impressione di avertelo già detto in altri forum (ma forse mi sbaglio).

    E' vero che Illo è stato il primo a offendere, ma sono io quello che ha scelto di andarsene per la sua strada. Ciò avveniva alla fine di dicembre del 2012 (l'Ominicchio" è del maggio 2013). Lo vuoi sapere perché me ne sono andato per la mia strada? Perché io sono uno di quelli che vojono fa' er movimento dar basso. Eh già!

    Poiché sono un gentiluomo di campagna, ho ingenuamente pensato che una persona con cui avevo fatto un pezzo di strada potesse riconoscere questa scelta, eventualmente combattendomi sul piano politico, ma senza offendere. Per questo non volli credere che ce l'avesse con me quando iniziò ad offendermi pubblicamente; anche se, all'epoca dell'"ominicchio", mi era già chiaro che ce l'aveva con me. Infatti si riferiva ad una telefonata che ricordavo benissimo, sebbene in occasione di offese precedenti avessi effettivamente pensato che ce l'aveva con Brancaccio: mi sembrava impossibile che potesse comportarsi in cotal guisa nei miei confronti, solo perché la pensavo diversamente da lui.

    Ti dirò di più. A dispetto delle offese pubbliche, reiterate in emails private quando gliene ho chiesto ragione, in un primo tempo scelsi di non reagire. Questo comportamento avvalorò la tesi che io sia di carattere remissivo, fatto questo quanto mai lontano dalla realtà.

    Con il tempo ho capito che oltre ad essere un guitto diversamente educato, nonché un soggetto psicologicamente labile, Illo persegue, con folle e lucida determinazione, un progetto di restaurazione liberista di natura élitaria. Attenzione: io non ho nulla contro le élites, anzi penso che, soprattutto quelle intellettuali (ma anche quelle economiche), siano una ricchezza per la nazione, purché ingabbiate in un quadro di legittimità costituzionale che, per forza di cose, deve (DEVE) trovare legittimazione a partire dalla mobilitazione vasta di tutti i ceti sociali. Insomma: ermovimentodarbasso.

    Ecco perché lo combatto.

    p.s. hai ragione, sono incoerente. Ti prometto che al più presto farò penitenza. Nell'unico modo che conosco: scolandomi una bottiglia di quello buono.

    p.p.s. tutto quello che affermo è dimostrabile per tabulas.

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    1. Guarda che per tabulas c'è solo che t'ha mandato affanculo. Lui, non te.
      Sempre per tabulas c'è il tuo proclama di non parlare più di quella persona e poi stai sempre lì insieme a Sollevazione a frignare.

      Te lo dissi già nel 2012 che non era il caso di dare troppa corda a un soggetto come quello; pensa che tra le altre cose ti avevo scritto che una delle prove di questa scarsa affidabilità (il termine esatto è un altro...) era il suo tono sempre scompostamente aggressivo, in particolare una certa frase che pronunciava spesso e cioè che si prendeva la libertà di insultare pesantemente gli anonimi perché tanto non lo potevano querelare.
      Un modo di comportarsi che rivela dei tratti di personalità inequivocabili per cui ti dicevo che mi sembrava solo un signore molto sprezzante, ansioso di mettersi in mostra e tutt'altro che interessato "ar popolo".

      E tu cosa mi hai risposto con enstusiasmo, anima candida?

      Che aveva ragione a insultare gli anonimi...
      Ti eri immedesimato in lui al punto di ammirare ("ammirare") anche le volgarità, la violenza verbale, l'intolleranza.
      A lui caro Fraioli, la tua ammirazione dava molto fastidio, te lo avevo anche detto e infatti ha colto la prima occasione per scaricare te e Sollevazione.

      Adesso ti dico un'altra cosa che non hai capito e che tanto non capirai: Bagnai non conta una mazza, casomai contano quelli che ha dietro ma lui personalmente è puro flatus vocis, aria che vola.
      Smettetela di stargli dietro che ve la state prendendo con un mulino a vento innocuo, fondamentalmente incolpevole perché incapace realmente di "fare" qualcosa e come il cavaliere dalla triste figura ottenete solo il risultato di apparire dei fessi archetipici.

      C'è altro da fare, Fiorenzo.

      Piuttosto prendete posizione su quello che sta succedendo in seno al PD che io seguo internet con attenzione e ho notato alcune cose interessanti che mi hanno fatto capire che non si tratta solamente di una diatriba interna con l'opposizione di Civati, Fassina e Bersani che parla a vanvera ma senza il coraggio di compiere il grande passo verso la scissione.

      Per la prima volta, sotto una speciale nuova regia, hanno un piano che è quello di costringere Renzi a provocare una scissione che avrà il risultato di fargli cadere la maschera ricompattando finalmente il popolo della sinistra sui suoi tradizionali valori e ideali.

      Adesso la questione non è assolutamente euro sì o euro no, ma politiche keynesiane vs. austerità. Questo è il solo terreno in cui è realizzabile una contrapposizione fra il tentativo antidemocratico delle oligarchie e "er popolo".

      Se ci si compatta sulla necessità di un'Europa riformabile (pur sapendo che non lo sarà), se ci si dichiara d'accordo sull'Unione ma solo a patto che si realizzino unione fiscale, QE, etc etc si riesce a formare un movimento di opinione consapevole che non sarà più disposto a tollerare questa dittatura delle élites che ha come unico scopo la distruzione del lavoro, della piccola impresa e del concetto stesso di welfare.

      A quel punto (precisamente come sta succedendo fra Renzi e l'opposizione interna del PD) i"dominanti" si troveranno costretti a gettare la maschera mostrando che non è la crisi a rendere inapplicabili le politiche keynesiane ma sono loro che impongono l'austerità cerando quindi quella crisi che gli serve come strumento di dominio e controllo sociale e politico.

      Poi si uscirà dall'euro, poi ci sarà da lottare in nome dei sacri ideali ma prima bisogna ricreare ex novo una coscienza politica fra i cittadini.

      Parlate di questo e seguiamo con attenzione gli sviluppi interni al PD che ci sarà da decidere da che parte stare e io personalmente con la Lega, Casa Pound, Bagnai non mi ci metto di sicuro.

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    2. Precisazione.

      Ho scritto.

      "ma prima bisogna ricreare ex novo una coscienza politica fra i cittadini."

      inendevo "fra cittadini di classi sociali fino ad oggi in conflitto (classe media ossia piccoli e medi imprenditori più professioni liberali contro i lavoratori dipendenti)"

      Vogliamo il movimento interclassista? L'unico fattore di coesione "oggi" sono le politiche keynesiane.

      Al momento opportuno si passerà alle discussione sulla maggiore o minore sovranità nazionale politica e monetaria ma partire adesso con un programma incentrato sull'uscita dalla moneta unica significherebbe lasciarsi sopravanzare dalle destre becere che notoriamente sono i servi sciocchi delle élites che così riescono a depotenziare l'opposizione di sinistra.

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  3. L'ora è tarda e domani ho tutta la giornata impegnata, per cui non ti risponderò prima di domani sera, ma solo sulla parte politica perché vedo che sei irremovibile nel considerarmi un fesso. Per il momento posso dirti che gli anonimi, in politica, stanno sul cazzo anche a me. Esclusi i presenti, ovviamente :-)

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    1. Non ti considero un fesso, ho detto che "ti sei comportato" da fesso, tu e Sollevazione.
      Siccome quando un paio di anni fa ne abbiamo parlato insieme ad altri mi sono beccato gli insulti di molti e la garbata ironia da parte tua mi consentirai di ricordare che avevo ragione io.

      Perché lo hai fatto di comportarti da ingenuo?

      Perché hai sentito il fascino di una persona di un certo livello sociale (appena medio altino in realtà, ma a volte può bastare quello) che, qui è il punto, ti ha "regalato" una chiave per interpretare il mondo.

      Questo si dovrebbe tenere presente, che "la gente" non cerca solo il basso profitto personale o di classe né segue solo il "capopopolo" brutalmente carismatico.
      La gente, prima del soldo, cerca disperatamente la possibilità di "interpretare" la realtà secondo categorie ermeneutiche condivise. E segue soprattutto chi può incarnarle come persona fisica che è sempre una persona di classe sociale più elevata della propria; tutti i vari carismi e fascini personali sono solo il surrogato di questo capitale ereditario di prestigio e cultura. In altre parole questo è il motivo per cui Grillo è riuscito a smuovere ma non a "far crescere" davvero base dei 5 Stelle e la qualità del suo programma politico.

      Non è una cosa di poco conto e ho la netta impressione (forse più che un'impressione) che stia succedendo qualcosa in questo senso. Vedremo, non ho prove per tabulas quindi non dico oltre.

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  4. Fiorenzo Fraioli03 novembre 2014 23:52
    "Illo persegue, con folle e lucida determinazione, un progetto di restaurazione liberista di natura élitaria. "

    Incomprensibile.
    Più restaurazione liberista di natura elitaria dell' euro. Perché sbattersi? Gli basterebbe accodarsi

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    1. Milton Friedman era contrario all'euro.

      Lei è un goofyno, si informi! (Ahò, qua se scherza bonariamente, mica stai sul sito d'er cavajere...)

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    2. Lo sai che non me la piglio. Semmai ti rispondo per le rime e poi amici come prima (trattamento che riservo a tutti, del resto)
      Nel merito. Sei sicuro di aver capito la domanda?
      In caso affermativo, che c'entra MF?

      Non è che sei anche tu di "sinistra" (tra virgolette perché quelli di "sinistra" mai ti rispondono quando chiedi che vuol dire). Perché mi sto accorgendo che costoro (di "sinistra") tengono spesso comportamenti analoghi.
      Apprezzerei una risposta tipo :" mi avvalgo della facoltà di non rispondere " o magari " questa non la so"

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    3. Ci vuole tanta, tanta pazienza.

      Liberismo significa libera circolazione dei capitali, delle merci, dei servizi e delle persone, NON moneta unica. Questa è un evidente errore, che si vuole correggere preservando però i pilastri di libera circolazione del liberismo. Magari con una spruzzatina di profumo costituita da nuovi accordi internazionali che siano ispirati al principio dell'external compact in sostituzione/correzione di Maastricht.

      Nulla a che vedere con la versione "strong" del recupero della sovranità nazionale, sostenuta non solo da "sinistri" alla Pasquinelli, ma anche da "parademocristiani" come noi di ARS.

      In questo senso va intesa l'espressione "restaurazione liberista", che allude evidentemente alla fine dell'euro, data per certa. Restaurare, cioè, il liberismo dopo l'ingrugnata della fine dell'euro.

      Ora è più chiaro? Guarda, ci avevo pensato che qualcuno non avrebbe capito il significato del termine "restaurazione liberista"... non è che putacaso sei un goofyno?

      Sempre in amicizia, neh? Anche tu puoi guarire dal goofysmo, malattia infantile dell'econometrismo. :-)

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    4. Rifaccio la domanda con commenti esplicativi.
      Il commento è il seguente :

      Fiorenzo Fraioli03 novembre 2014 23:52

      Contiene la seguente affermazione :

      "Illo persegue, con folle e lucida determinazione, un progetto di restaurazione liberista di natura élitaria. "

      Nel tuo gergo" Illo " non è un vulcano, è Bagnai (giusto?)

      Quindi la domanda è :

      Se Illo (Bagnai) "persegue, con folle e lucida determinazione, un progetto di restaurazione liberista di natura élitaria. " perché non si è accordato al mainstream pro euro? Il progetto blablabla era già bello che confezionato. Senza bisogno di sbattersi.

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    5. Guarda, provo a rispiegartelo in termini semplici semplici. Poi mi arrendo.

      Illo sa benissimo (SA BENISSIMO) che l'euro è insostenibile e che crollerà, e non vuole (NON VUOLE) che il crollo della moneta unica conduca al crollo del sistema di mercato fondato sulla circolazione dei capitali, delle merci, dei servizi e delle persone. La sua (attuale) visione delle cose prevede il mantenimento di questi pilastri (dunque: restaurazione dopo il crollo). Sai che significa "restaurare"? Significa rimettere a posto i cocci.

      Il punto di dissenso con Illo è la misura, il modo, l'intensità dei vincoli alle libertà di circolazione di capitali, merci, servizi e persone, e SOPRATTUTTO quale dovrà essere l'entità che imporrà tali limiti. Per Illo ciò dovrà essere stabilito tramite "accordi razionali" all'interno del capitalismo. Per noi anche il popolo deve dire la sua parola. Anzi: deve essere la parola del popolo quella più importante!

      Se hai capito bene. Se non hai ancora capito allora cercati un altro dottore: io non posso fare più nulla per te. Evidentemente la tua goofynite è ad uno stadio terminale.

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    6. Una tale possibilità era, in realtà affiorata ma l'ho considerata la più improbabile tra tutte quelle impossibili. Ho sbagliato, lo riconosco. Un punto per te.
      Ora vorrei imparare da questo errore.
      Una tale conoscenza è scaturita da :
      - la revisione bibliografica dell'opera omnia di B,
      - una registrazione audio o video,
      - una intervista rilasciata da B. ad un giornale,
      - altro (non, ripeto non, è ammesso l'atto di fede)

      Potresti fornire gli estremi perché io possa ritrovare tali reperti?

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    7. Ma quale progetto di restaurazione elitaria, per cortesia.
      Illo si preoccupa solo di essere ammesso negli ambienti che contano accontentandosi di una posizione di avventizio semi servile e a questo rivolge tutti i suoi spetazzanti sforzi.

      Invece, a proposito di economisti che farebbero da registi occulti di disegni vari, da Bagnai per le feroci élites internazionali a Brancaccio con Pasquinelli-Mazzei, volevo ribadire che ho l'impressione che l'opposizione interna del PD abbia già trovato il suo "regista-economista-intellettuale-dietro-le-quinte"...e se ho capito bene è anche un'ottima scelta...

      Seguiamo la situazione che ho un forte presentimento di notevoli accelerazioni.

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    8. Chi vivrà vedrà. Cmq penso che il campo di battaglia sia vasto, e certamente ci sono luoghi più topici di altri. Io penso a battermi nel mio quadrante, dove ci sono quelli di cui parlo, amici e avversari. Tu, caro ID, magari immagini di avvicinarti al cuore del cuore degli eventi andando dietro a Civati...

      Io resto nella mia piccola trincea, che conta qualcosa pure lei. No pasaran

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    9. Potevi evitarti di mettere il link. Volevo verificare accuratamente dato che tu sei stato, a quanto pare troppo tempo addietro, un ingegnere. Da qui in poi sarebbe tempo perso. Statti bene

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    10. A Fiorenzo, ma che cuore degli eventi, pure tu...

      A me interessa che si ricrei una sinistra vera e nel contempo ritengo indispensabile un progetto politico interclassista che dovendo mettere d'accordo classi sociali in conflitto dovrà necessariamente trovare un qualcosa che possa funzionare da orizzonte comune (le politiche keynesiane).

      Civati se se la gioca bene riuscirà a "riattivare" la sinistra in una prospettiva socialdemocratica, quindi interclassista. Dopodiché il conflitto con le élites sarà inevitabile, l'euro vacillerà paurosamente e se non crollerà probabilmente si ridurranno i paesi dell'area monetaria comune...allora, solo allora, quando il gioco si farà duro i duri cominceranno a giocare.

      Civati, la socialdemocrazia, il keynesismo sono passaggi indispensabili ma non punti di arrivo.

      La trincea va bene per carità ma attento a non confonderla con la cantina di casa tua mentre giochi a acchiapparella con Bagnai e Pasquinelli.


      Dai che fra non molto verificheremo chi aveva ragione.

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  5. Per ID che scrive: «Per la prima volta, sotto una speciale nuova regia, hanno un piano che è quello di costringere Renzi a provocare una scissione che avrà il risultato di fargli cadere la maschera ricompattando finalmente il popolo della sinistra sui suoi tradizionali valori e ideali.
    Adesso la questione non è assolutamente euro sì o euro no, ma politiche keynesiane vs. austerità. Questo è il solo terreno in cui è realizzabile una contrapposizione fra il tentativo antidemocratico delle oligarchie e "er popolo".»

    Anch'io ho la sensazione che qualcosa di grosso stia accadendo in area PD. Lo percepisco non tanto e non solo dai giornali, o perché abbia chissà quali agenti all'Avana, quanto dai mal di pancia dei miei amici piddini di provincia. Sono persone per bene, seppure di limitate visioni. Diciamo pure anime semplici con qualche macchietta. Queste persone con Renzusconi alla lunga proprio non ci possono stare, e i loro furbi leaders questo lo sanno. I furbi leaders, per altro, hanno il problema di gestire la fine dell'euro senza restare sotto le macerie, e quello che tu esponi è il percorso-tunnel che potrebbe aiutarli.

    Guarda che questa cosa l'ha capita per primo proprio il malefico Illo, che si è ben attrezzato per la bisogna sbarazzandosi di quelli che avrebbero potuto mettergli i bastoni tra le ruote, tra i quali la mia modesta persona. Ma è soprattutto "Sinistra contro l'euro" a minacciare il suo progetto di porsi come referente tecnico di quest'area, in particolare (a mio avviso) l'accoppiata Pasquinelli-Mazzei, con Brancaccio come referente tecnico.

    Io non sono affatto contrario a un dialogo con i furbi leaders piddini, e infatti le Brigate Sovraniste per la Costituzione "monteranno il palco" in occasione del convegno del 22 novembre 2014 (al quale parteciperà Stefano Fassina), come pure all'iniziativa di Riscossa Italiana di sabato 8 novembre 2014. Con l'approssimarsi del momento culminante del finale travolgente dell'euro gli aspetti di propaganda politica cominciano a far premio sulla pura rivendicazione di astratte posizioni di principio. Ti ricordo en passant che, da oggi 4 novembre 2014, è effettivo e operativo il meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie (bail-in).

    Tuttavia, aprire la porta a possibili percorsi di fuga dei "badogliani" NON SIGNIFICA appiattirsi sulle loro posizioni. Credo che questo sia chiaro a tutti, a Sinistra contro l'euro come a noi di ARS. Dunque: porta socchiusa ma vigilando, l'obiettivo di medio termine essendo non tanto una rivoluzione improbabile, quanto la rinascita di una rappresentanza politica genuinamente rappresentativa degli interessi popolari e piccolo-medio borghesi. Cioè le classi sociali totalmente escluse, da decenni, dai processi di determinazione degli indirizzi di politica economica di questo paese.

    Il problema è costituito da Illo, che lo stesso giorno del convegno di Riscossa Italiana celebra il suo Goofy3. Ha invitato, tra gli altri, Cuperlo, mentre Vladimiro Giacchè sarà presente sia all'iniziativa di Sinistra contro l'euro che al Goofy3 (e mi sto interrogando sulle reali motivazioni della defezione di Jaques Sapir al compleanno). La gara per intercettare i badogliani in uscita dal PD è dunque appena cominciata, ed è per questo che ho ricominciato ad occuparmi del nostro principale concorrente, er cavajere nerd.

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  6. Insomma mi pare che sei d'accordo con me, se non ho capito male.
    Naturalmente nemmeno io parlo di appiattirsi su posizioni socialdemocratiche (sincere o opportunistiche che siano) ma mi sembra l'unica strada praticabile "oggi" per poter ricreare un fronte che garantisca, nelle tue parole, "la rinascita di una rappresentanza politica genuinamente rappresentativa degli interessi popolari e piccolo-medio borghesi".

    Solo che insisti con Bagnai che conta come il due di coppe quando briscola è bastoni.
    Pure Pasquinelli e Mazzei, pur essendo molto diversi dal clavicembalista della domenica, non contano una mazza.

    Fiorenzo, ma davvero credi che fra le persone che si sono esposte in politica ad alti livelli o hanno messo su una grande attività imprenditoriale esistano le anime pure senza macchia veruna?

    L'opposizione interna del PD è composta da gente (o gentaglia) che ha votato il pareggio di bilancio in costituzione, lo sappiamo ma purtroppo, se ci pensi un attimo, "interclassismo" significa accettare di doversi turare un po' il naso.

    Personalmente seguirò con la massima attenzione gli sviluppi in casa PD e se Renzi arriverà al punto da provocare la scissione credo che aderirò al nuovo movimento a presumibile guida Civati.

    Sul fatto che Bagnai possa intercettare qualcuno te lo ripeto per la millesima volta: stai perdendo tempo con il nulla assoluto. Non è il proiettiano "cavaliere nero" ma il calviniano "cavaliere inesistente".

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    1. "cavajere inesistente" mi piace! :D
      Chiedo licenza di usarlo liberamente per scopi non commerciali.

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    2. Sì, è una battuta molto arguta. Non è un insulto ma è corrosiva.

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