Dal blog di Roberto Brumat (post del 5 aprile 2014)
Benito Mussolini: «O si realizza l’unità europea sul terreno della ricostruzione economica o la civiltà europea è condannata a spegnersi». [Continua qui...]
La frase è contenuta in un cartello che compare nel mezzo del film di propaganda fascista Camicia nera, girato nel 1933 per il decennale della Marcia su Roma, di cui fu autore il regista drammaturgo e giornalista Giovacchino Forzano, amico personale di Benito Mussolini (e nonno del giornalista Luca Giurato).
Nota dell'Ego della rete: sono arrivato a ciò visionando il filmato dell'Istituto Luce "Storia d'Italia 07 - La Politica Estera Fascista e La Guerra 1929 1943" in cui, al minuto 1'28'', viene riportata la suddetta frase. La mia segnalazione non deve assolutamente essere intesa in senso propagandistico, bensì come un invito alla riflessione critica sul nostro passato, onde evitare il ripetersi degli stessi errori. Mi permetto di sottolineare che, a mio parere, ogni rilettura del fascismo che proponga una narrazione di quegli eventi alla luce della necessità di una pacificazione nazionale, sebbene auspicabile è tutt'ora prematura, e tale rimarrà fino a quando non avremo posto rimedio alla più grave conseguenza degli errori di quel regime: la perdita dell'indipendenza nazionale in seguito alla sconfitta in guerra. Una guerra alla quale partecipammo per la sola responsabilità di una borghesia gurulla, vincitrice dello scontro di classe degli anni venti, che si era prostrata ai piedi del Guru del tempo.
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