martedì 20 marzo 2018

Tutto il resto è noia

Questo è un ordine: guardate entrambi i video.




Parliamone.

Sappiamo che la moneta è un'Istituzione, e non un semplice mezzo di scambio. Lo ha detto anche Illo, ricordate? Era il 2 dicembre 2012, poco prima che, con la scusa che lo avevo offeso con l'espressione "Bagnaipensiero" - usata in una mail privata - mi concedesse la palma del secondo sfanculato dal suo blog


Il quale Illo, un po' di tempo prima (il 1 marzo 2012), aveva detto anche questa cazzata:

«MMT? No grazie (per ora).
Cerchiamo di capirci una volta per tutte, così evitiamo equivoci, delusioni, e perdite di tempo.

Continuo a ricevere inviti a esprimermi sulla MMT, sollecitazioni ad ascoltare questo o quello, a guardare questa o quella slide, ecc. Tutto bene, se avrò tempo guarderò, mi lusinga il fatto che la mia opinione vi interessi tanto,

Allora: intanto guardate voi questo. Cos’è? Sono le slides del mio corso di Macroeconomia per gli studenti del triennio in Economia Ambientale presso la facoltà di Economia dell’Università “G. d’Annunzio” (dove G. sta, come sapete, per Giuseppe), anno accademico 2006-2007. Del resto, è materiale che riprende l’approccio analitico del mio libro per gli studenti del triennio di Economia della cooperazione internazionale e dello sviluppo, anno accademico 2004-2005, all'Università di Roma "La Sapienza" (daje a ride).

Date un’occhiata, per favore...»

Dunque, durante tutto il 2012 furono in campo due letture diverse della crisi dell'euro: quella di Illo (è un problema di bilancia dei pagamenti) e quella della MMT, portata in Italia da Barnard, che focalizzava l'attenzione sul problema dell'emissione monetaria.

Come accade in economia, è scattata la legge di Gresham: la moneta cattiva scaccia la moneta buona. Ovvero l'analisi di Illo, seppur corretta, era peggiore della visione di Barnard, che invece centrava alla perfezione il problema. Ce lo ha dimostrato Mario Draghi, salvando l'euro con il suo what ever it takes a luglio del 2012.


Che Illo, pur avendo individuato nello squilibrio della bilancia dei pagamenti la causa della fragilità dell'eurozona, fosse lontano dal voler denunciare il problema di fondo, che è quello di riappropriarsi del potere di emettere moneta, lo dimostra in modo lampante il fatto che oggi l'Italia è ancora nei guai, pur essendo in surplus. Grazie, ovviamente, alla distruzione della domanda interna. 


Poi arriva l'intervista di Byoblu a Marco Saba (vedetela, è un ordine!) il quale, come il bambino del pifferaio di Hamelin, ci dice che il Re è nudo. Perché è vero che la moneta è un'istituzione, ma lo è solo nei limiti in cui questa può emettere o distruggere la base monetaria. Quando queste funzioni non sono (o non possono) essere esercitate, la moneta è un mezzo di scambio, e dunque il problema dell'uscita dall'euro è di natura esclusivamente politica. Ovvero: basta avere la forza politica di prendere la decisione di uscire, e scompare qualsiasi problema di tecnica monetaria.

Jens Weidmann
I debiti Target2? Li paghiamo con i conti correnti in euro degli italiani, e poi ci facciamo il fiorino nostro. Dov'è il problema? Quant'è Mr Weidmann? 400 miliardi di euro? Click del mouse, e ve li diamo, fateci il cazzo che volete! Tanto noi, subito dopo, emettiamo la nostra moneta. Di euro sui nostri conti corrente ce ne sono 2000 miliardi, volendo ve li possiamo dare tutti, tanto il problema di cosa farci con quei cazzo di click del mouse è vostro.

In altri termini la moneta è un'istituzione solo e soltanto nella misura in cui chi sceglie di usarla accetta le regole del gioco sottostante. Quando uno decide di uscire, la sola cosa che conta sono i titoli di proprietà. Se io mi accorgo che, continuando a stare nel gioco, finisco col perdere i miei titoli di proprietà, ne esco e ti mando cordialmente a cagare. Mi tengo i miei titoli di proprietà (la robba mia) e scelgo altre regole che mi tutelino.

Ma allora perché non lo facciamo? Adesso spiegone! C'è in Italia un quarto partito...

Alcide De Gasperi
"Vi è in Italia un quarto Partito, che può non avere molti elettori, ma che è capace di paralizzare e di rendere vano ogni nostro sforzo, organizzando il sabotaggio del prestito e la fuga dei capitali, l'aumento dei prezzi o le campagne scandalistiche. L'esperienza mi ha convinto che non si governa oggi l'Italia senza attrarre nella nuova formazione di Governo, in una forma o nell'altra, i rappresentanti di questo quarto Partito, del partito di coloro che dispongono del denaro e della forza economica. Alcide De Gasperi - 1947"

Ebbene, attrarre nella nuova formazione di governo i rappresentanti del quarto partito, sperando che si sarebbero contenuti, fu un errore che ci costerà un'altra guerra civile. Siamo alla replica del pattern tipico della storia del nostro paese: una parte del corpo economico e sociale trova conveniente allearsi, in modalità subordinata, con potentati esteri, piuttosto che scommettere sulle capacità e potenzialità del nostro paese. Sono degli schifosi pezzi di merda che vanno definitivamente espulsi dal corpo sano della Nazione. L'Italia è degli italiani. Non nel senso di perseguire i poveracci che arrivano sui barconi, ma in quello di liberarci definitivamente di una classe sociale che non merita il ruolo di classe dirigente. Illo, Barnard, e tutti quelli che si sono dati da fare negli ultimi anni, da che parte staranno? Francamente ce ne possiamo infischiare. Se staranno con noi saranno nostri fratelli, se staranno col quarto partito saranno nemici. Tutto il resto è noia.

3 commenti:

  1. Resta sempre il fatto che quando compri all'estero (materie prime ad esempio ) compri sempre in valuta estera . Allora gli USA non dovrebbero aver alcun problema , visto che la loro valuta è quella di riferimento .

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