venerdì 17 aprile 2020

L'abominevole Ecodellarete e il 5G


2 commenti:

  1. Grazie Flo, molto utile questa tua spiegazione.

    Ricordando che i tuoi interventi precedenti sul 5G mettevano in rilievo soprattutto gli aspetti di controllo ed i possibili effetti sulla salute, me li sono andati a rivedere stasera, al volo: in uno paragonavi il costo dell'infrastruttura a quello dei guardrail autostradali, in un altro, con riferimento alla triade IPv6+RFID+5G, descrivevi un possibile scenario da incubo in cui "sarà possibile impiantare di nascosto un micro RfId utilizzando una piccola pistola ad aria compressa, senza che il target involontario percepisca niente più di un lieve formicolio indistinguibile da quello provocato dal contatto con il tessuto di un indumento".

    Siccome i tuoi scritti hanno contribuito a formare la mia opinione su qs tematiche, ti chiedo:

    1) se li consideri ormai obsoleti alla luce di una tua aumentata conoscenza delle stesse, e

    2) se veramente accetti come un dato di fatto che la finalità militare - per quanto "difensiva" - renda ineluttabile l'adozione di qs tecnologie e la sottragga totalmente alla possibilità di scelta delle popolazioni (per quanto, e purtroppo, topolinizzate").

    (Qualche settimana avevo scritto un commento ad un altro tuo post, ma o il sistema non ha funzionato per cause misteriose, o tu hai deciso di non pubblicarlo, o è stato censurato da forze terze ancor prima che tu lo potessi leggere ... )

    Un abbraccio dalla Romania rurale (per fortuna)

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    1. Caro Paolo, in effetti hai ragione sulla mia ampia sottostima dei costi dell'infrastruttura 5G. Avevo considerato solo quelli per le antennine, e nulla sapevo all'epoca (appena un anno fa) degli altri aspetti. In effetti credevo che l'uso di frequenze più alte fosse da mettere in relazione solo con l'esigenza di aumentare le velocità di connessione. Un modo di vedere le cose che è ancora condiviso dalla maggioranza della popolazione. Dunque sì, è vero, ho approfondito e affinato la mia analisi. Pertanto quel punto di vista è ormai obsoleto.

      Restano invece del tutto valide le notizie che ho riportato nell'altro articolo sebbene, anche in quello scritto, continuavo a considerare solo le ricadute civili del 5G, limitandomi a una parziale descrizione tecnica dello stato dell'arte.

      Gli ultimi avvenimenti mi hanno messo in contatto con nuove fonti che mi hanno stimolato a riflettere ulteriormente, dalle quali ho ricavato le considerazioni espresse nel video di questo articolo.

      Quanto al tuo commento, ho appena controllato - anche lo spam - e non compare da nessuna parte, per cui credo ci sia stato un problema tecnico. Ho provato più volte a chiamarti via skype, in questi giorni, ma non eri online. Puoi mandarmi, sempre via skype, il tuo numero di cellulare?

      Ma passiamo alla tua vera domanda, ovvero «veramente accetti come un dato di fatto che la finalità militare - per quanto "difensiva" - renda ineluttabile l'adozione di qs tecnologie e la sottragga totalmente alla possibilità di scelta delle popolazioni (per quanto, e purtroppo, topolinizzate").»

      Guarda Paolo, in questi giorni sono veramente deluso e desolato dal comportamento delle "popolazioni", per cui sì, al momento non credo ci sia niente da fare. Le persone sono terrorizzate, e la paura spezza il legame tra il cervello emotivo e quello razionale. Consentimi di aggiungere che la vera delusione proviene dai molti che avevo creduto esseri razionali e invece si stanno comportando come ipocondriaci impazziti, pur essendo spesso giovani e pertanto in buona misura al riparo da questa presunta (a mio granitico parere) pandemia.

      Vediamo di sentirci online, per una chiacchierata più approfondita, e anche per rivangare i bei tempi della Plancia.

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