martedì 20 aprile 2021

Medusa

Abbiamo superato i bastioni dell'economicismo, poi la palude giuridica, finalmente il nemico ci appare in tutta la sua potenza. Ma non è davanti a noi, è dentro di noi! Il nemico è triplice, sono le Gorgoni, tre sorelle: Euriale, che rappresenta la perversione sessuale, Steno la perversione morale e Medusa la perversione intellettuale. Solo l'ultima, Medusa, è mortale e può essere uccisa, Euriale e Steno sono immortali.

L'occidente, inteso come universo simbolico, si definisce a partire dalla decapitazione di Medusa, che rappresenta la perversione intellettuale, ma nulla può, né tenta o ha mai tentato, contro la perversione sessuale e morale. L'uccisione di Medusa non è cosa di poco conto perché costituisce l'atto di adesione della cultura classica alla ragione. Uccidere la perversione intellettuale ne è l'atto fondante perché, sebbene la orienti nella direzione di convivere con la perversione sessuale e morale, tuttavia pone un tabù assoluto nei confronti di quella intellettuale. La perversione intellettuale viene espunta dall'universo simbolico del mondo classico grazie al gesto di Perseo che, con  uno specchio donato da Atena e un falcetto donato da Hermes, può avvicinare Medusa, reciderle la testa e riporla nella bisaccia donata dalle ninfe. Queste ultime erano "esseri immortali, potenze divine dei boschi, dei monti, delle acque e delle sorgenti, degli alberi, ma anche delle regioni o delle città o degli stati".

La perversione intellettuale, che consiste nell'infrangere il principio di non contraddizione, è un peccato della sfera superiore dell'intelletto umano, essendo la perversione sessuale e quella morale connesse agli istinti animali e all'empatia.

Essere uomini, nell'universo simbolico dell'occidente, significa dunque non rinunciare al principio di non contraddizione, inteso come tabù assoluto e di ordine più stringente rispetto ai peccati sessuali e morali; nei cui confronti, la Storia lo insegna, i cedimenti sono stati frequenti. Non è dunque il declino della morale cristiana ad insidiare l'occidente, come molti vogliono credere, ma la degenerazione intellettuale. Quella per cui, tanto per ricordare un tema di attualità, un malanno che comporta una letalità del tre per mille rispetto alla normalità dell'uno per mille di una comune influenza, è utilizzato per convincere  milioni di cittadini a farsi recludere per oltre un anno, per di più con la promessa che questo stato delle cose si protrarrà per sempre. Oppure, per restare sul tema, a dispetto delle notizie allarmanti sull'inefficacia dei vaccini e la loro pericolosità (saldamente fondate su dati ufficiali probabilmente sottostimati) questi continuano ad essere somministrati in base all'assunto che solo con essi si potrà uscire da questa situazione; e ciò solo perché lo dice la televisione, notoriamente strumento di propaganda dei gruppi dominanti.

Da oltre un anno un piccolo gruppo di uomini, occidentali nel vero senso della parola, si batte con la stessa determinazione di Perseo nel tentativo di recidere la testa della propaganda, novella Medusa, ma ciò è avvenuto nell'indifferenza del cosiddetto ceto intellettuale, mentre la gran massa dei cittadini giace vittima del terrore profuso a reti unificate. Serve un gesto deciso, rapido e ferale, per recidere ancora la testa della Medusa dalle mille e mille antenne, siano esse quelle televisive o del 5G che promette di moltiplicarle quasi all'infinito. Se ciò non avverrà, allora la perversione intellettuale uscirà dalla bisaccia in cui l'aveva rinchiusa Perseo e, con le sue sorelle (la perversione sessuale e morale), ci distruggerà. Ponendo fine, esse e non il virus, alla civiltà occidentale!

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