Vi è poi una schiera di stramboidi che propagandano l'idea che il comunismo altro non sia che l'esito di un complotto ordito dalle élites massoniche riunite nella Fabian Society per dominare il mondo, con l'aiuto dell'internazionale ebraica. A sostegno della tesi viene presentata al pubblico una selezione di testi, dichiarazioni, documenti, accuratamente scelti per accreditare la narrazione. Dunque, caro popolo, anche quando credi di ribellarti sei in realtà manovrato dalla massoneria cattiva, e non ti resta che affidarti a.... già, a chi? Perché non si capisce a chi ci si possa affidare, se la massoneria cattiva gioca sia per i rossi che per gli azzurri, e all'occorrenza per i neri. Ah sì, bisogna affidarsi al Sacro cuore di Gesù, ma anche alla Gnosi. Miracoli dello stramboidismo, unica religione del tempo!
Resta il fatto che a livello di comunicazione politica oggi, in Italia, dire "comunismo" significa dire Partito Democratico, ma anche M5S. Ma allora il Generale Vannacci, quando parla di "comunismo", a cosa si riferisce, al comunismo vero o allo stramboidismo imperante? La stessa cosa è avvenuta col termine "sovranismo", nato in un contesto di riflessione politica che nulla ha mai avuto a che fare con la Lega e col M5S. E non è un caso che io mi firmi "nazionalista arcaico", come estrema forma di difesa davanti alla continua manipolazione semantica delle parole. Ricordo un'accesa discussione con Stefano D'Andrea, ormai quasi dieci anni fa, nella quale sostenevo la necessità di difendere con le unghie e con i denti il significato della parola "sovranismo", ma mi sentii rispondere che il fatto che si parlasse di sovranità nel discorso pubblico fosse la cosa più importante. Proposi di organizzare un'azione eclatante in difesa del significato di quella parola, ma non fui ascoltato. Sappiamo come è andata a finire, mentre non abbiamo più notizie del desaparecido Stefano D'Andrea.
Chiarire il significato della parola comunismo, e di socialismo, è un'esigenza imprescindibile che non sembra essere compresa dai tanti (talvolta penso siano troppi) che si agitano sulla scena politica dell'unica vera opposizione che non esiste. In questa confusione possiamo anche rilevare, usando un microscopio a scansione elettronica, la presenza di minuscoli attori che sognano di costruire una nuova e rivoluzionaria visione del mondo sulla quale edificare la Storia del ventunesimo secolo, giacché essi affermano che il novecento sia finito. Ma dove costruire il nuovo, sul terreno melmoso del caos semantico dell'ultimo mezzo secolo? E infine: davvero la Storia fa caso alle date, per cui il ventunesimo secolo è cosa diversa dal ventesimo o dal diciannovesimo?
Nel periglioso oceano della confusione semantica proliferano gli stramboidismi portatori del pensiero laqualunquista, per cui chiunque può essere accusato di essere un gatekeeper, perfino da quelli che, come beati deficienti, si eccitarono per la presenza della signora Schillirò o della magica dottoressa Contorno alle manifestazioni contro il Green Pass.
Mercoledì mi arriva il libro del Gen. Vannucci, lo leggerò cercando di capire cosa egli intenda quando parla di "comunismo", nel frattempo vi ricordo che le parole sono pietre miliari.
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