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L'albatro
[traduzione dal francese all'italiano a cura di: Marcello Comitini]Souvent, pour s’amuser, les hommes d’équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.
A peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l’azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d’eux.
Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu’il est comique et laid!
L’un agace son bec avec un brûle-gueule,
L’autre mime, en boitant, l’infirme qui volait!
Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l’archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l’empêchent de marcher.
Traduzione (a cura di: Marcello Comitini):
L'Albatro
Spesso per divertirsi, gli uomini d’equipaggio
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari
che seguono indolenti compagni di viaggio,
lo scorrere della nave sugli abissi terribili.
Non appena deposti dai marinai sulle plance,
questi principi dell’aria, maldestri e vergognosi
lasciano cadere le grandi ali bianche
come remi trascinati pietosamente ai fianchi.
Com’è goffo e molle il viaggiatore alato,
Lui, così elegante, com’è comico e brutto!
Uno con la pipa gli stuzzica il becco
l’altro mima zoppicando l’infelice che volava!
Al principe delle nuvole è simile il Poeta
che vive nella tempesta e non si cura dell’arciere;
esiliato sulla terra tra badanai di cacciatori
le sue ali di gigante gl’impediscono di andare.
Urka subdivulgatore! Perché la rivoluzione sarà dandy?
Ma voi credete che un dandy sia un olezzante bipede depilato? Se è così vi sbagliate di grosso. Un dandy, il vero dandy originale, nasce come asceta, in totale ripulsa della nuova società borghese. Alla quale oppone la sola arma veramente efficace: la bellezza. Ma una bellezza ascetica, non quella mercificata e assoggettata alle logiche mercantili che viene proposta dai nuovi padroni, i borghesi.
Cosa voglio dire? Semplice: la rottura fra gli ideali democratici e gli interessi reali della borghesia trionfante avvenne subito...
Barricate dei cittadini parigini nel 1848 |
Nota a margine: Sta fresco il massone democratico Gioele Magaldi a raccontarci la storiellina di una massoneria buona e una cattiva! La rivoluzione del 1948 in Francia (ma sarebbe più corretto dire "a Parigi"). fu sconfitta dalla prima globalizzazione, di cui i boulevards costruiti da Napoleone III sono un emblema ottocentesco (per capire si deve guardare il video).
Il dandy Baudelaire, che pure era di idee reazionarie, salì sulle barricate al fianco del popolo. Egli si oppose alla borghesia trionfante non perché fosse un uomo d'ordine, ma perché non riusciva a sopportare la bruttezza dei suoi luridi interessi reali. La coscienza infelice della borghesia è dunque figlia dell'amore per la Bellezza.
La Bellezza è la massima aspirazione di ognuno di noi! Ammettiamolo! Ammettetelo! Nessuna rivoluzione, per quanto "buona" possa essere, ha la minima possibilità di successo se non è anche "bella". Anzi, è più importante che "appaia" "bella", prima ancora di essere "buona". Lo sanno bene coloro che hanno alimentato la controffensiva liberista delle ultime decadi. Questa ci è stata falsamente rappresentata come "bella", prima ancora che come "buona", e noi l'abbiamo accettata. Lo abbiamo fatto perché ciò che appare "bello" ci seduce, facendoci dimenticare ciò che è "buono". E mal ce ne incorse.
Voi vi chiederete: ma cche tte sei fumato? Non lo so...
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sulla bellezza.
RispondiEliminaSono Marcello Comitini e ti ringrazio di aver indicato anche il mio nome come traduttore.
RispondiEliminaOggi per caso ho inserito in google l'espressione "badanai di cacciatori" ed è venuto fuori che moltissimi hanno utilizzato la mia versione. Evidentemente è piaciuta e fra non molto uscirà in un libro con cui pubblico tutti i Fiori del Male). Ma pochissimi si sono scomodati a indicare il nome del traduttore.