lunedì 12 gennaio 2015

"Siete voi che decidete quello che succede sulla Terra? No. Non possiamo lasciarvelo fare. Vi combatteremo"

Questo non è un post per anime belle. Per quelli, per intenderci, che si pongono il problema della libertà di pensiero e del diritto alla satira. Qui non si parlerà di come dovrebbe andare il mondo, ma di così come va, piaccia o no. Oggi parliamo di forza. La Forza sia con voi.

Partiamo da questa foto, tratta da qui. In un video Amedy Coulibaly, uno degli attentatori di Parigi, dichiara: "Voi attaccate il Califfato, voi attaccate lo Stato Islamico, e noi attacchiamo voi... Tutto quello che facciamo è legittimo. Non potete attaccarci e pretendere che non rispondiamo. Voi e le vostre coalizioni sganciate bombe sui civili e sui combattenti ogni giorno. Siete voi che decidete quello che succede sulla Terra? No. Non possiamo lasciarvelo fare. Vi combatteremo".

Avrei potuto evidenziare la frase "Voi e le vostre coalizioni sganciate bombe sui civili e sui combattenti ogni giorno", ma ho preferito quest'altra: "Siete voi che decidete quello che succede sulla Terra? No. Non possiamo lasciarvelo fare. Vi combatteremo". Nella prima viene richiamato un dato morale (voi - occidentali - siete cattivi); nella seconda un principio di indipendenza e un'istanza di uguaglianza: "Siete voi che decidete quello che succede sulla Terra? No. Non possiamo lasciarvelo fare.". Il finale è un programma: "Vi combatteremo".

Si dà il caso che mentre alle televisioned minds si continua a parlare di libertà di espressione, diritto alla satira e tutto il caravanserraglio della paccottiglia propagandistica euro atlantica, colà dove si puote ciò che si vuole (almeno fino a qualche tempo fa) la questione venga affrontata su ben altre basi. Sapete fare la seguente sottrazione: 1683-1529? Sono le due date che separano il primo dall'ultimo tentativo della sublime porta di conquistare Vienna. Fa 154 anni. Per almeno 154 anni l'occidente è stato una possibile terra di conquista per l'Islam. Che poi, per i diversamente scolarizzati, vale forse la pena ricordare che, già qualche secolo prima, se l'occidente non era terra di conquista ciò era perché non aveva senso spendere energie per conquistare il nulla. Non ci credete? E allora perché il futuro glorioso e trionfante "Occidente" avrebbe permesso che la seconda Roma, alias Costantinopoli, cadesse sotto la dominazione ottomana nel 1454? Stiamo parlando della capitale della cristianità ortodossa! Mica di un porticciuolo turistico!

Né è inutile ricordare, ai diversamente scolarizzati, che ancora alla fine del 1700 l'impero ottomano figurava tra le grandi potenze dell'epoca, alla pari con la Francia, la Spagna, l'Inghilterra, e che gli Stati Uniti avevano appena conquistato l'indipendenza. E la CranTe Cermania? All'epoca non pervenuta.

Chiaro di cosa stiamo parlando? Vi entra in testa, lettori abituali (come pure a voi, esagitati nord-atlantici di passaggio) che l'Islam non è una cosuccia nata l'altro ieri, ovvero, come credono molti, poco più di un'accozzaglia di barbari incolti che noi dovremmo civilizzare?

Vi è chiaro perché quello che ha detto Amedy Coulibaly deve essere preso molto sul serio? E, aggiungo io, con il dovuto rispetto che si deve a una forza millenaria che sta risvegliandosi?

Non è che i più giovani tra voi si ritroveranno, sbarcando un giorno in un aeroporto dello Stato islamico, a passare sotto un'immagine olografica di Amedy Coulibaly e a leggere...

Siete voi che decidete quello che succede sulla Terra? No. Non possiamo lasciarvelo fare. Vi combatteremo

9 commenti:

  1. E' evidente che sotto la maschera dell'Islam soggiace un'istanza anticapitalista e rivoluzionaria. Sposa la causa religiosa proprio per avere una maschera con cui lottare, una legittimazione morale. Al fondo, però, ciò che emerge è una drammatica rivendicazione sociale di chi è stato messo al margine o escluso dalla società occidentale e vuole reagire alle ingiustizie e iniquità dell'ordinamento capitalista, proponendo una radicale trasmutazione di tutti i suoi valori. Ma non è l'Islam, che è una religione di 1,6 miliardi di persone, a combattere questa battaglia, ma chi si appropria dell'Islam per farne una forza antisistemica.

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    1. Non lo so se sia vero che "sotto la maschera dell'Islam soggiace un'istanza anticapitalista e rivoluzionaria". Quello di cui sono certo è che l'Islam è ormai capace di difendersi. Ragion per cui i tanti che starnazzano di "libertà di satira" farebbero bene a riflettere sul fatto che mentre è facile deridere e oltraggiare chi non può far altro che subire, non lo è altrettanto con chi può reagire.

      Sai Rocco, nella mia ormai abbastanza lunga vita non ho mai visto un ubriaco piccolo di corporatura che fosse anche violento... chissà perché gli ubriachi violenti sono tutti grandi e grossi.

      Ribadisco comunque un concetto: in questo post si parla di "FORZA", NON del diritto di satira e bla bla bla. La domanda, posta in termini veramente brutali, è la seguente: l'occidente ha la forza necessaria a sostenere l'arroganza con cui pretende di confrontarsi con l'Islam? Secondo me no, non ce l'ha.

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    2. Raif Badawi. Sapete chi è costui? Un blogger saudita. E sapete cosa gli è capitato in nome del credo religioso di cui sono portatori gli oppressi alla riscossa? (vi lascio il giusto di scoprirlo da soli).

      Beh, che dire? Non so voi, ma io, a conti fatti, preferisco coltivare la mia coscienza infelice standomene all'interno di questo ributtante regno del cinismo e dell'arroganza anzichè da quelle parti (anche perchè da quelle parti,sarebbe un po' complicato imbastire amabili discussioni come quelle che si tengono su questo libero blog).

      Io non sto e non mi sogno neppure lontanamente di stare dalla parte di chi combatte perchè vorrebbe "decidere quello che succede sulla terra" ispirandosi a valori etico-religiosi totalitari.

      In altri termini: se per perseguire i suoi sporchi interessi il capitalismo sta portando l'occidente alla disfatta, a morte il capitalismo, NON l'occidente!.





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  2. L'arroganza non sta solo da una parte ma anche dall'altra. Ad esempio: hanno diritto loro a decidere quale ordine statuale vi sia in Siria?

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    1. Sì certo, l'arroganza è in ogni dove, ma sottolineo che il tema del post è "la forza". Mi spiego: se derido uno piccoletto che non può che subire allora sono solo un arrogante; ma se derido uno che può "accappottarmi", allora sono arrogante e cretino. E infatti il Financial Times (non il Ciociaria Times) un paio di giorni dopo i fatti ha parlato di "stupidità editoriale".

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    2. Non dimentichiamoci pure che questi (ISIS in particolare ma non solo) sono stati finanziati dall'occidente, anche se probabilmente Coulibaly non ne sapeva nulla. Come pure, a suo tempo, le brigate rosse. Power as usual ... ma nun se po guardà.

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  3. Una volta l'amico Moreno (che di medio Oriente un po' se ne intende, credo) mi disse che lì il più pulito c'ha la rogna. Dunque, una cosa è valutare le ragioni singole della militanza, caso per caso, sia quelle ideali che quelle di altro genere (nazionalistiche, fasciste&fascistoidi, razziste, economiche, patriottiche etc..), altro è tentare di valutare i rapporti di forza in campo. Non dimentichiamo che quello che a noi appare, nella contemporaneità, atroce e insopportabile, altro non è che la sostanza di cui si nutre la Storia. Non si è mai dato il caso di uno Stato che sia sorto senza aver commesso atrocità.

    Vista in questa prospettiva, sono convinto che si debba trattare con l'Islam su un piano di rispetto per la sua forza. Sia che ci piaccia, sia che ci faccia orrore. Mettersi nella mani degli esaltati, che siano pro o contro, sarebbe letale.

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    1. Con l'occasione, vi segnalo questa vecchia intervista a Moreno. Non fate caso alle scritte "ordering abortion pills to be shipped to house click where to buy abortion pill". Il sito è stato hackerato e compromesso, non so se dal Mossad, dall'Isis o dalla Spectre ciociara.

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    2. Ricordavo l'intervista anche se non l'ho ascoltata tutta, troppo complicato e per ora faccio economia con i neuroni.

      Quando ho scritto "Power as usual ... ma nun se po guardà" mi riferivo, in modo generico, a quei meccanismi del potere che sfrutta spregiudicatamente pure l'idealismo di chi vorrebbe combatterlo (Coulibaly, BR) ma non vede il gioco complessivo.

      Un gioco che non si può guardare tanto è freddo e disumano, ma è poi così dissimile, oltre che nelle dimensioni, da una riunione di condominio? (paragone che una volta usasti tu)

      Che la storia dell'umanità sia costellata di atrocità ormai l'ho capito bene, ed anche il più filantropo degli statisti non può esimersi dallo sporcarsi le mani.

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