Giacomo Acerbo e Matteo Renzi |
Il ddl venne quindi rimesso al giudizio dell'aula, dove le opposizioni tentarono nuovamente di modificarlo: esse confluirono attorno ad un emendamento presentato da Bonomi, che proponeva ancora di alzare il quorum per lo scatto del premio di maggioranza dal 25% al 33% dei voti espressi. Il tentativo fallì, anche per la rigida posizione assunta dal governo, che, opponendo la fiducia, riuscì a prevalere (seppur di stretta misura): su 336 presenti in 178 votarono a favore della fiducia e contro l'emendamento, 157 a favore dell'innalzamento della soglia e contro il governo. Decisivo risultò il numero degli assenti - ben 53 - che avrebbero potuto orientare in modo diverso l'esito del voto.
Il 21 luglio del 1923 il ddl Acerbo venne infine approvato con 223 sì e 123 no. A favore si schierarono il Partito Nazionale Fascista, buona parte del Partito Popolare Italiano (il cui deputato più noto fu Filippo Cavazzoni, poi espulso dal partito con gli altri dissidenti), la stragrande maggioranza dei componenti dei gruppi parlamentari di tendenze liberali e la quasi totalità degli esponenti della destra, fra i quali Antonio Salandra. Negarono il loro appoggio i deputati dei gruppi socialisti, i comunisti, la sinistra liberale e quei popolari che facevano riferimento a don Sturzo. La riforma entrò in vigore con l'approvazione del Senato del Regno, avvenuta il 18 novembre, secondo altre fonti il 14 novembre, con 165 sì e 41 no.»
Questa è ormai SStoria. Una SStoria che molti purtroppo non conoscono, o non ricordano, o fanno finta di non ricordare. Ora ci risiamo: il governo si appresta a far approvare l'Italicum. La nuova legge elettorale, così come è già stata approvata dalla Camera, prevede:
- l'elezione di 630 deputati, di cui 12 nelle circoscrizioni estere
- Ogni regione viene suddivisa in un certo numero di circoscrizioni. Ad esempio per il Lazio (5,9 mln di abitanti) le circoscrizioni saranno 57, per la Lombardia (10 mln di abitanti) 101, per la Campania (5,8 mln di abitanti) 60. Ad ogni collegio spetta un numero di seggi proporzionale al numero di abitanti, secondo i dati dell'ultimo censimento.
- Sono previste soglie di sbarramento: l'8% in caso di liste singole, il 12% per le coalizioni. Per le coalizioni che raggiungono il 12% i seggi saranno ripartiti tra quelle che raggiungono almeno il 4,5%.
- E' prevista una soglia del 37% per l'attribuzione del premio di maggioranza. Questo consiste nell'assegnazione, alla lista che raggiunge il 37%, di un numero di deputati tale da farle raggiungere la soglia di 370 seggi (circa il 58%), salvo che non ne abbia già ottenuti di più con i suoi voti.
- Se nessuna lista raggiunge il 37% si va al ballottaggio. In questo caso si sfidano le prime due liste, o coalizioni, e alla vincente vanno 321 seggi (poco più del 50%).
- Non è previsto alcun voto di preferenza.
Io do per scontato che sarà approvato, e che con esso dovremo fare i conti. La domanda è: può essere sconfitto il piano di Renzi, il "giovane Acerbo" del terzo millennio? La risposta è no, anche se si verificassero le seguenti (improbabili) condizioni:
- Il PD si spacca, con l'uscita di Fassina e di altri capaci di promuovere una formazione "de sinistra" su posizioni anti-euro.
- Nasce una coalizione del PD fassiniano con il M5S
- La Lega, che non potrebbe evidentemente aderire alla coalizione PD fassiniano-M5S, corre da sola, e lo stesso fa ciò che resta di Forza Italia.
Dunque, con l'approvazione dell'Italicum, Renzi terrebbe tutti per le palle. E anche se si andasse alle elezioni, di fatto l'Italicum è fatto apposta per favorire una campagna elettorale bipolare: da una parte il Partito della Nazione (PD renziano + NCD), dall'altra una sinistra eterogenea e problematica, con Lega e Forza Italia nella condizione di intervenire nella fase del ballottaggio. Ammesso e non concesso che almeno una delle due non si schieri, fin da subito, con Renzi.
In ogni caso, il ruolo e il possibile protagonismo dei cosiddetti "movimenti dal basso", penso soprattutto ai sovranisti, sarebbe ridotto ai minimi termini. In altri termini l'approvazione dell'Italicum, che considero certa, avocherebbe all'attuale ceto politico ogni scelta nel delicato orizzonte politico che si prospetta, segnato dalla crisi dell'euro cui la prossima uscita della Grecia imprimerà un'accelerazione importante.
La scelta dei sovranisti
Cosa dovrebbero fare i sovranisti, qualora lo scenario delineato si avverasse? Non possono pensare, nemmeno alla lontana, di partecipare, questo è ovvio. Ma credo anche che non dovrebbero, per nessuna ragione e in nessun caso, cedere alle farlocche lusinghe del "voto utile", della serie: se non votate per la coalizione "de sinistra", allora farete il gioco di Renzi. E sono certo che così sarà, salvo piccole frange di pseudo-sovranisti, magari create ad arte per fare confusione. Ma di ciò parleremo se, e quando, verrà il momento.
A parte il fatto che in Senato la soglia per l'attribuzione del premio di maggioranza.è stata portata al 40% e che la soglia di sbarramento in ingresso per i partiti è stata abbassata al 3%, se si andrà al ballottaggio la scelta sarà tra il PD di Renzi ed il M5S.
RispondiEliminaSecondo me i sovranisti cederanno alle farlocche lusinghe del "voto utile" e voteranno per il M5S.
Caro Peter, coregime se sbalio ma la soglia del provvedimento, così come è stato approvato dalla Camera, è al 37%, e quella per i singoli partiti è all'8%. Da dove tiri fuori questi numeri? Mi puoi dare un riferimento? Se hai ragione sarebbe un parziale positivo segnale che non sono completamente e totalmente folli. Ovviamente restano comunque antidemocratici.
EliminaQuanto al ballottaggio, credo che sarà tra coalizioni, o al massimo tra la coalizione renziana e il M5S. Altrimenti dovrei concludere che Renzi è scemo. E non lo credo.
Quanto al "voto utile", mi sento di smentirti, ma staremo a vedere. Se passerà il "voto utile" mi dichiarerò "unico essere umano senziente in un mondo di imbecilli". Parlo dei sovranisti veri, cioè di quelli "storici", non di quelli che spunteranno come funghi in campagna elettorale: entità artificiali con una false flag mission incorporata.
Caro Fiorenzo,
Eliminala versione originale dell'Italicum è stata modificata in Senato in gennaio :
http://www.polisblog.it/post/196977/come-funziona-legge-elettorale-renzi-berlusconi-testo
Quanto al ballottaggio, è troppo presto per prevedere cosa farà Renzi, certe decisioni verranno prese in prossimità delle elezioni, in relazione al quadro politico del momento. L'unica previsione che mi sento di fare, se si andrà al ballottaggio, è che da una parte ci sarà Renzi e dall'altra il M5S.
Quanto al "voto utile", staremo a vedere.
ma il referendum? dai per scontata l'approvazione con più di due terzi dei voti???
RispondiEliminaperchè senza l'approvazione della modifica costituzionale questa legge elettorale serve a poco.
Che ne pensi della sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il porcellum ma ha anche stabilito che questo parlamento è legittimo?
EliminaUna volta vinte le elezioni, e con 370 deputati su 630, faranno il cazzo che gli pare.
giusto...ma se la riforma del senato non passa coi due terzi in senato non avranno la maggioranza. e il senato avrà potere di sfiducia sul governo.
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