sabato 12 gennaio 2019

Le cavie di Matera

L'appello di Burioni, prontamente sottoscritto dal signor Beppe Grillo, potrebbe essere una mossa preventiva per rivendicare alla scienza ufficiale, e solo a questa, il diritto di esprimere pareri sul tema dei danni da esposizione ai campi elettromagnetici.


Post correlato: Project Soli(tudine) - L'ego della rete 4 gennaio 2019

Le grandi aziende di tlc al lavoro per il bene di Bari e Matera
Luigi Di Maio: "Un nuovo boom economico potrebbe rinascere: negli anni '60 avemmo le autostrade, ora dobbiamo lavorare alla creazione delle autostrade digitali... quello che vogliamo realizzare per l'Italia passa da una visione dei prossimi 10 anni... il lavoro è la più grande sfida del nostro tempo... L'Italia deve essere in prima linea in questa fase di trasformazione, facendo del nostro Paese una smart nation".

Le autostrade digitali di cui parla Di Maio sono la rete 5G.

"Oggi le società delle tlc hanno ancora il problema di come coprire l'ultimo miglio che divide le abitazioni o le aziende dagli armadietti grigi, che sono in strada. Quando questo ultimo miglio viene coperto con un cavo del vecchio rame, la speditezza della connessione peggiora. Grazie a queste frequenze da 2,7 giga, a breve sarà possibile coprire l'ultimo miglio via etere, senza più cavi, con una soluzione wi-fi." (Repubblica 2-10-2018)

Le aste per l'assegnazione delle frequenze si sono svolte ad ottobre 2018 con un incasso per lo Stato, nei prossimi quattro anni, di 6,55 mld. E' una cifra enorme, quasi una finanziaria, il che fa capire che la diffusione del 5G avverrà a qualunque costo e con grande velocità, così da permettere alle società di tlc di cominciare a rientrare dall'investimento il più presto possibile. Ciò a dispetto dei timori sui pericoli delle onde elettromagnetiche ad alta frequenza che, a breve, inonderanno il territorio. Tra i siti già oggetto di sperimentazione, nei quali vi sarà un'ulteriore accelerazione, figurano Bari e Matera, quest'ultima designata capitale europea della cultura 2019. Ma forse sarebbe più vicino alla realtà dire capitale europea della sperimentazione 5G 2019.

Sarà per questo che i padroni del signor Beppe Grillo gli hanno ordinato di sottoscrivere il patto proposto da Burioni?

«Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.»

La rete 5G pone due ordini di problemi, il primo legato all'inimmaginabile (per i non addetti ai lavori) potenzialità di controllo su ogni comportamento umano, il secondo ai rischi per la salute e per l'ambiente. L'appello di Burioni, prontamente sottoscritto dal signor Beppe Grillo, potrebbe essere una mossa preventiva per rivendicare alla scienza ufficiale, e solo a questa, il diritto di esprimere pareri sul tema. Gli interessi economici, come pure le ricadute in termini di potenziale controllo granulare sulle azioni di ogni cittadino, costituiscono ragioni più che sufficienti per temere un'evoluzione del quadro normativo nella direzione di criminalizzare e mettere a tacere ogni voce di dissenso.

"To drive an all-inclusive digital transformation in the country, it is high time we changed the narrative from creating smart cities to making a smart nation, says a top Cisco India executive."

Sarà bene far sapere che, visitando Matera, i turisti si esporranno come cavie al primo grande esperimento italiano con la tecnologia 5G. Altro che sassi di Matera, saranno le cavie di Matera! Qualcosa che sta già accadendo, da qualche anno, agli stessi abitanti. Viene da chiedersi perché proprio Matera e non un'altra città, magari del nord. Forse perché gli esperimenti più invasivi è meglio farli con i bifolchi meridionali che, in cambio di qualche progetto finanziato che dia lavoro ai pochi giovani rimasti, sono più disposti a nascondere la testa sotto la sabbia?

8 commenti:

  1. La difficoltà è che sarà sempre più difficile far capire la differenza tra la realtà virtuale e quella non.
    Rispetto ai rischi è anche più difficile, equiparando i danni di un vaso che ti cade sulla testa con le alte frequenze elettromagnatiche.

    Incomincio ad apprezzare la strategia di ESSI che ci hanno regalato la rete, dove è possibile fare amicizia con tutti i ragni di ogni angolo del pianeta, e senza rischiare un trauma cranico.

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  2. Il 5G è un arma, allerta un US generale.
    Ma ovviamente solo in mano ai cinesi...

    La Cina acquisirà capacità di caos e sorveglianza di massa se domina le reti 5G avanzate che collegano miliardi di dispositivi, ha detto il generale di brigata dell'Aeronautica in pensione Robert Spalding in un memorandum che è stato ottenuto da Bloomberg News. Solo iningelse per ora. Dubito che ne sentiremo parlare http://www.nogeoingegneria.com/news-eng/retired-us-general-warns-of-china-weaponizing-cities-via-own-5g-network/

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  3. Una follia planetaria da fermare. Un vero crimine contro l'umanità. IMPORTANTISSIMO ADERIRE A QUESTA PETIZIONE MONDIALE
    In questo link l'appello da sottoscrivere per un sonoro NO al 5G

    https://www.5gspaceappeal.org/

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  4. L'altra campana, il Mercato, dice che è una bufala che il 5G faccia male.

    https://www.money.it/Wi-Fi-3G-4G-5G-radiazioni

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    1. Il money.it la fa davvero facile. Non è questo il momento di controbattere, ma ti basti sapere che stanno premendo per alzare l'attuale limite di intensità del campo elettrico da 6 volt/metro a 61 volt/metro.

      In ogni caso, e qui scoprirai quanto io sia "cinico", il vero problema non è la salute, perché se i danni fossero notevoli ed evidenti ci sarebbe una ribellione. D'altra parte ogni artefatto prodotto dall'uomo non è esente da rischi, e gli umani sono abituati a ragionare in termini di rapporto costi/benefici. Ad esempio l'automobile, come l'aereo e ogni mezzo di trasporto, ci espone a rischi, anche se decidiamo di non usarli perché chiunque può finire sotto una macchina.

      Il vero pericolo, per come la vedo io, consiste nel fatto che gli umani, fattisi i conti nei termini del rapporto costi/benefici dal punto di vista sanitario, possano invece trascurare quelli, questi sì certi e prevedibili, legati alla stupefacente capacità di controllo dall'alto di ogni nostro comportamento.

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  5. Prima di firmare la petizione volevo essere sicuro di andare nel culo al Mercato, riflesso canino sovietico.

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  6. Maria Luisa Villa

    ("Professore ordinario di Immunologia all'Università degli studi di Milano, dove ha diretto la Scuola di dottorato in medicina molecolare. Socia corrispondente dell' Accademia della Crusca dal 2013, dal 2009 è associata di ricerca all' Istituto di tecnologie biomediche del Cnr")

    è molto critica del tono scientista "in auge fino ai primi decenni del Novecento" usato nel Manifesto Burioni (Patto trasversale per la scienza, firmato anche da Grillo), perché tra le cose sacrosante sostenute non tiene conto che "ormai la scienza conosce i suoi limiti, sa che non può dare risposte assolute e definitive".

    M.L. Villa invita a
    "fare attenzione ai concetti di pericolo e di rischio...che vengono regolarmente confusi: il pericolo (danger, hazard), che è la proprietà intrinseca dell' agente in esame di poter produrre effetti dannosi, e il rischio (risk) che implica un' opzione che può essere semplicemente accettata o direttamente imposta. In poche parole, il rischio è una cosa molto diversa dalla conoscenza scientifica, e nella sua valutazione entrano componenti che non hanno a che fare solo con la scienza".

    Poi cita lo scienziato atomico Alvin Weinberg che
    "in un articolo del 1972 intitolato Science and Trans-Science, segnalava l' esistenza di una zona grigia tra scienza e politica. Una zona in cui si collocano le domande - che possono essere poste alla scienza ma non possono trovare risposte nella scienza stessa - .
    Weinberg denominò questa area grigia trans-scienza. Ci sono domande le cui risposte implicano componenti etiche e politiche, e che per questo motivo richiedono l' intervento dei decisori politici. Questi sono concetti che andrebbero definiti con molta chiarezza invece i mass media li ignorano".

    http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-scienziati-non-sono-clero-laico-toni-burioni-fanno-solo-192818.htm

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