domenica 24 febbraio 2019

"A letto ognuno fa quel che gli pare" - un giorno qualsiasi, sui principali quotidiani liberali...










Propongo di fare il punto della situazione. Da anni la Chiesa cattolica è accusata di essere un verminaio dove la pedofilia sarebbe prassi consolidata, con l'aggravante dell'omertà ad ogni livello della gerarchia. Davanti a un'accusa così corale, ampiamente pubblicizzata dalla stampa liberale italiana, ci si aspetterebbe un "motu proprio" delle famiglie cattoliche, le quali invece continuano a mandare i loro pargoli nelle parrocchie, nelle scuole cattoliche, a battezzarli, a cresimarli e a fare la comunione, a sposarsi in chiesa, a celebrare funerali. Tra poche settimane sarà Pasqua, e uno si aspetterebbe - ripeto: davanti ad accuse così corali e alle ammissioni del Papa e di parte della gerarchia - di assistere a una qualche reazione, ma nulla accade. Semplicemente, mentre l'attacco alla Chiesa cattolica, che va avanti da anni, aumenta di tono, i cattolici, per lo meno quelli italiani - non essendo un cosmopolita so solo quello che succede nella nostra Patria - non se ne curano.

La domanda che sorge spontanea è: perché?


Voi mandereste i vostri figlioli in una scuola pubblica se sapeste esservi una non indifferente percentuale di insegnanti pedofili?  Non trovate che tutto ciò sia strano? Ovviamente i vostri bambini non ce li mandereste! Però, se sapeste che in una scuola pubblica c'è una non indifferente percentuale di insegnanti omosessuali, sono certo che non avreste nulla da ridire. E' ovvio, avete completamente assimilato il concetto che "a letto ognuno fa quel che gli pare", ma i bambini no, i bambini non si toccano. Sono d'accordo con voi.

"A letto ognuno fa quel che gli pare", e infatti anche i preti fanno quello che gli pare. Dunque una certa percentuale di preti è omosessuale, ma di questo non importa niente a nessuno, nemmeno ai cattolici a quanto sembra, però i bambini no. Eppure dal mondo dei credenti cattolici non arrivano reazioni significative, o almeno proporzionate, rispetto a quanto tutta la stampa liberale riferisce: che nella Chiesa abbondano gli orchi, i quali si alzano la sottana e fanno ai bambini cose innominabili.

Perché?

Forse perché le famiglie cattoliche italiane non credono che i preti siano degli orchi, mentre si sono convinte che l'omosessualità è invece tollerabile e non gliene importa niente di quello che i preti fanno tra loro? Sapete che vi dico? Secondo me le cose stanno esattamente così!

Ma se questa ipotesi è vera (attenzione: è solo un'ipotesi, chi sono io etc. etc.) allora è ovvio che i giornali liberali, sostenitori della teoria per cui "a letto ognuno fa quel che vuole", non parlino dell'omosessualità di una buona percentuale di preti, perché questa è una cosa lecita. Accettata, nei fatti, anche dalle famiglie cattoliche.

Se sbalio mi corigerete


Dalle mie parti c'è stato, qualche anno fa, un caso clamoroso di omosessualità che ha visto protagonista un importante esponente della gerarchia cattolica, condito da festini a base di droga e sperpero di importanti somme di denaro, ma al baretto di Castro dei Volsci non ho mai sentito altro che la reiterazione del concetto "a letto ognuno fa quel che gli pare". Certo, la vicenda fu commentata col solito linguaggio colorito di noi cafoni di campagna - ed io mi distinsi in ciò - ma nessuno mai pose il problema della contraddizione tra l'essere credente e cattolico e quello stile di vita. La cosa mi sorprese, perché passi che sia un miscredente come me a dire "a letto ognuno fa quel che gli pare", ma che dei pii e timorati paesani che vanno a messa (in realtà solo le loro mogli... e quando sono vecchiotte) non si ponessero il problema del peccato della carne, del cedimento al disordine sessuale, ebbene questo lo trovai bizzarro.

Bizzarro? No, cari lettori, perché i miei amati compaesani non sono affatto degli stupidi, come tanti intellettuali prezzolati, e sanno molto bene come vanno le cose in questo mondo, per cui tollerano, perché sanno che questa è la sola moneta per essere, a loro volta, ricambiati con altrettanta tolleranza. E infatti non è un caso che, quando si sa di qualche prete che fa delle avances omosessuali, il massimo della reazione davanti a un fatto così comune è la battuta, mentre della dilagante pedofilia tra i preti non si parla perché si sa che non è dilagante. E' certamente un fatto giudicato esecrabile, ma non è dilagante, il popolo lo sa, come sa benissimo altre due cose:
  1. Quanti mitomani ci siano al mondo
  2. Quanto sia forte la propaganda
Ed è per questo che continuano ad andare in chiesa, a mandare i loro figli all'oratorio, a ignorare la gran cassa dei giornali liberali. Sanno, è vero, che certe cose possono accadere, ma con la stessa probabilità che in ogni altro contesto sociale. E sanno anche che l'omosessualità, tra i preti, potrebbe essere un po' superiore alla media, ma di ciò non si preoccupano. Perché "a letto ognuno fa quel che gli pare"! 

Fila il discorso? Ma se fila, allora perché i giornali liberali la pensano diversamente, per cui ci inondano di informazioni sulla dilagante pedofilia tra i preti mentre non si fa cenno alla percentuale di omosessuali (forse, dice il popolo) superiore alla media? Ah saperlo...

3 commenti:

  1. Semplice, perché il processo di demolizione della CCAR (chiesa cattolica apostolica romana) non avviene per un singolo scandalo, allora sarebbe bastato quelli dello IOR, Calvi, Marcinkus e ancora prima Nogara ecc. Semplicemente a ogni scandalo se ne va il 0.5% o 1%, ma moltiplicalo per ogni scandalo e vai a vedere quanto erano piene le chiese 30 anni fa e quanto lo sono oggi… E il calcolo si fa subito. E' un processo lungo che durerà almeno altri 20 anni per arrivare ad un punto da cui la chiesa non si riprenderà più. Sta succedendo anche nei paesi in via di sviluppo che sembrava dovessero salvare le sorti della chiesa.

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  2. Ho già commentato, forse anche qui, giudicando infondato l'argomento "se lo dicono i giornali liberali allora...", a proposito di chi essi indicavano come "sovranisti".

    Se anche qui stanno depistando, attribuendo una "false flag", allora sarebbe plausibile che i "giornali liberali" vogliano far credere di criticare il "papa populista-giustizialista", mentre in realtà lo si vuole accreditare come tale (da contrapporre ai populisti-giustizialisti senza cuore al governo?), essendo egli un piddino che plaude Soros e Guaidò.

    Forse il popolo sceglie a prescindere da quello che cercano di propagandare i giornali liberali, forse anche perché non hanno più soldi da buttare per tale disinformazione.

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  3. Mi permetto un'altra osservazione, che è anche frutto di una osservazione personale del fenomeno risalente a decenni fa. Le vittime, generalmente, vengono sempre scelte fra bambini che non hanno solide situazioni familiari alle spalle, e spesso si tratta di ragazzi/e con notevoli problematiche anche psichiche. Ecco perché, secondo me, la classica famiglia cattolica, osservate quanto basta, non si sente toccata. Oltre all'imperante menefreghismo generale, ovviamente.

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