venerdì 24 aprile 2015

Pe' falla corta, per falla breve, mio caro oste portace da beve...

E quando poi l'assessore alle finanze di Frosinone mi scrive su feisbuc che


allora è il momento che uno s'incazza veramente. Ma non con Mastrangeli che, porello, di queste cose non sa niente anche se si atteggia:


L'ho sfidato, il Mastrangeli:


Vedremo, ma questa è una polemicuzza di periferia.

Veniamo al sodo: io mi incazzo con quelli che hanno contribuito a ché ciò accada! Io mi incazzo con quelli a causa dei quali oggi, dichiarandosi no-euro, si viene presi per leghisti, sia pure da gente che non sa (o fa finta di non sapere) un cazzo!

 

Respiro profondo.
Comincio da quello che conta di meno: Nino Galloni. Che cazzo ci faceva il Galloni qua?


Vabbè, Galloni basta che lo fai parlà e lui ce va, questo se sa. E chiede puro li sordi... Non ci dovrei far troppo caso, ma non è un caso che, pur avendolo incontrato tante volte, non gli abbia mai chiesto un'intervista! Però una letterina all'amico Pasquinelli l'ho scritta, questa:

"Te lo dico oggi (credo che l'hai capito che sono un testardo): se inviterete in futuro anche uno solo di coloro che sono andati a questo cazzo di convegno, io non ci sarò. E' veramente ORA di tirare una linea."

Per la cronaca: c'era anche Giulietto Chiesa. Ma questo è meno grave, lo sanno tutti che Chiesa è l'agente di uno Stato estero... anzi: di un politico di uno Stato estero: Michail Gorbačëv. E siccome lo sanno tutti, e Chiesa è un noto globalista, che male c'è ad essere nello staff di un politico di uno Stato estero? Nessun male, anche perché Chiesa dice mica cazzate! Basta che sia chiaro che lavoro fa, che lui è globalista mentre noi siamo sovranisti. Punto. Aspetto una risposta da Pasquinelli.

Passiamo a Salvini. Com'era la storia? Che il Salvini, una mattina, trova sul suo comodino in albergo un libro lasciato lì dal suo collaboratore: nientepopodimeno che il Tramonto dell'euro. Per chi si fosse messo ora in ascolto, il Tramonto dell'euro è un libro scritto da uno "de sinistra" il quale, dopo aver frequentato un giro di straccioni che, pensa te, lo volevano sfruttare per fare carriera politica, poi per fortuna li ha sputati e ha cominciato a frequentare gente seria: Alemanno, Magdi Allam, Bernd Lucke, l'amministratore delegato di Nomura, monarchici e compagnia bella. Ma anche gente "de sinistra", ovviamente, non sia mai che qualcuno pensi che Illo non sia ecumenico!

Salvini, fulminato sulla via di Topolinia, anche grazie a un certo Claudio Borghi Aquilini che gli ha spiegato il suddetto tomo, si è messo a studiare e ha imparato a memoria una lunga serie di slogan che va ripetendo su tutte le reti nazionali: dopo il Matteo nazionale, il Matteo padano è quello più presente su tutti i media...

Risultato: oggi, se dici no euro, tutti pensano che sei leghista!


Grazie Alberto Bagnai!

Nel frattempo gli straccioni si davano da fare. Convegni, forum nazionali e internazionali, articoli, un lavoro della madonna, sempre cercando di costruire un fronte di opposizione all'euro e all'Unione Europea che avesse la sua forza in una mobilitazione dal basso. Ma l'ispiratore di Salvini, il prof. Alberto Bagnai, autore nel frattempo di un altro best seller (Paperopoli può farcela), sempre lì a dire che ci avrebbe portato fuori dall'euro chi ci aveva portato nell'euro! E allora vai con gli incontri di altissimo livello, mica con gli straccioni! In omaggio alla tesi che la Storia la fanno le classi dirigenti, mica le masse!

Uno pensa: ma c'avesse ragione? Ma fosse vero che la Storia la fanno davvero le classi dirigenti? 

Ma vvoi vedé che mentre er Borghi parla alla Lega, questo te parla a'r PD e li convince?

E così uno se sta zitto, magari critica 'n po', ma se sta zitto. Mejo fori dall'euro co' 'sto rompicojoni, che morti dentro!

Poi, un bel giorno, legge: "Non posso avere pietà di chi, ritenendo di appartenere a un ceto intellettuale, non riesce a mettere due fatti in fila e a trarne quelle corrette conclusioni che grazie ai miei libri e al mio blog tanti umili hanno tratto."

Stendiamo un velo pietoso sullo stile ("quelle corrette conclusioni che grazie ai miei libri e al mio blog tanti umili hanno tratto") e domandiamoci: ma non è che l'hanno mandato affanculo? Non è che Borghi lo ha gabbato di brutto? Non è che non sa più a che santo rivoltarsi? E non è che non è vero, come credono alcune centinaia di suoi fans, che Bagnai è DIO?

Poco fa DIO mi ha scritto (quello vero, mica Bagnai). Sperando di non farlo arrabbiare vi giro la sua email:

«Caro pezzo di fango, desidero complimentarmi con te perché, seppure dalla postazione alquanto svantaggiata nella quale ti ho cacciato (per divino capriccio) sei riuscito a mettere su uno spettacolino niente male che molto diletta angeli, serafini e cherubini. La madre di mio figlio (che come sai non è mia moglie) tutte le sere si collega sul canale terrestre per seguire la telenovela "Un euro al sole". Siete magnifici! Quel Bagnai, che grande interpretazione! C'è tutto: ambizione, tradimenti, intrighi, agenti segreti, esaltazione, solitudine... insomma bravi! Qui da noi fioccano le scommesse. Certo, tu sei messo maluccio, i bookmakers ti danno 1 ad aleph, ma su Bagnai quell'esaltato di San Michele aveva puntato molto, e adesso è così incazzato che ho dovuto metterlo agli arresti nuvolari per tutte le parolacce che ha detto. Ma IO l'avevo avvertito che stava puntando su un sòla! Qui non mi ascolta nessuno. Tu, invece, come stai? Ti piace la vita di merda che ti ho riservato? Salutami Pasquinelli, che fa una vita peggio di te, ma digli che è stato estratto come vincitore della lotteria "Uno ogni tanto ce la fa". Tenga duro, DIO è con lui.»

10 commenti:

  1. incatenatelo e portatelo al Cottolengo.

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  2. Un post da horror: piddino che parla di economia sociale di mercato senza aver capito un cazzo, lega che discute di sovranità monetaria e per finire te e bagnai che bisticciate come due bambini delle medie ;)

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  3. Bagnai, nel suo riferimento agli umili, a parte la modestia e la magnanimità che traspaiono dalle sue parole, sembra il Commendator Barambani della saga di Fantozzi: quello di "miei cari inferiori..."
    Da piegarsi in due dalle risate.
    La mia impressione è che abbia perso anche quel residuo contatto con la realtà, dalla quale appare del tutto dissociato.

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  4. Io vedo Bagnai che tenta letteralmente di umiliare Fraioli, altro che bisticcio tra bambini. Fraioli è fin troppo buono.

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  5. Ma no; il problema è che i lacché lo fanno sentire tanto potenete e autorevole, ma umanamente li schifa. Chi invece non è disposto a leccargli le terga merita di essere messo alla gogna, ma inevitabilmente esercita su di lui una sorta di "attrazione fatale" (vds.alla voce "sindrome narcisitica").

    .

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  6. Se questo è il fronte no euro allora moriremo nell'euro, ma moriremo ridendo.

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  7. Forse l'errore è stato proprio quello di fare del "no-euro" una bandiera.
    Non sarebbe stato più corretto e incisivo partire subito con no UE?
    Io lo dicevo prima della presa di posizione di lega e M5S, che numericamente contano qualcosina più che i gruppi sovranisti.
    Ora fa solo male alla salute incazzarsi con la gente rincoglionita dai media.
    Era prevedibile che, una volta che una parola d'ordine come "no-euro" fosse finita in bocca (inevitabilmente e per motivi vari) a forze politiche "visibili", il no-euro dei sovranisti sarebbe apparso come una superflua presa di posizione.
    Tiramo annanz e scurdammoce o passato

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  8. Però, scusate tanto, ma una 'nticchia di autocritica da parte del fronte sovranista no? (marxisti dell'Illinois in primis) Non mi si venga a dire che i distinguo e i sotto-distinguo opposti ad ogni pie' sospinto dei vari Pasquinelli ed economisti di riferimento (vds. E. Brancaccio) non hanno contribuito a creare la "riserva indiana" in cui oggi il sovranismo de sinistra si trova confinato! E dai!!!

    Fino a quando la "sinistra a sinistra (prima del PC e ora) del PD" continuerà a schifare gli altri atteggiandosi a unica depositaria della Verità, quali speranze ha di "aggregare"?

    Al di là delle chiacchiere da convegno, per i sovranisti "de sinistra" la riconquista della sovranità costituzionale non è l'OBIETTIVO, ma il semplice tassello di un "mosaico" politico-programmatico che essi intendono costruire hic et nunc (da soli, naturalmente, o tutt'al più con qualche fratello e cugino in Marx). Lo schema è: o si realizza in un sol colpo il programma nella sua interezza oppure non se ne fa niente di niente. Questa è ed è sempre stata la logica (perdente) della sinistra "dura e pura".

    Questa e non altra è la principale causa della maginalità a cui il sovranismo si è autocondannato.

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    1. Scusa Demetrio, ma di quali distinguo da puzzetta sotto il naso parli? E soprattutto, perché la gente è capace di fare distinzioni tra (mettiamo) un Bagnai e un Borghi o un Rinaldi, ma quando si tratta della sinistra no-euro e no-UE fa di tutt'erba un fascio? Si può non essere d'accordo su questo o quell'elemento dell'analisi senza, per questo, arrivare a dire che si procede per distinguo e sotto-distinguo.

      La sinistra no-euro e no-UE, per farla breve i sovranisti, non "schifano" gli altri, ma ovviamente tengono a precisare quali sono le differenze. Mi dici perché non dovremmo farlo? Dovremmo, secondo te, abbracciare tutti, oltre alla battaglia no-euro, anche le tesi di Borghi e Salvini? E perché non sono loro ad abbracciare le tesi sovraniste? Per Borghi&Salvini non vale l'accusa di "distinguo e sotto-distinguo"?

      Quanto alla terza osservazione ("Al di là delle chiacchiere da convegno etc.. etc.."), ebbene, se c'è una parte che ha sempre (SEMPRE!) sostenuto la necessità di fare altro, oltre ai convegni, ebbene questi sono i sovranisti. Noi, da sempre, affianchiamo la militanza politica all'attività convegnistica. La quale, per sua natura, prevede l'esposizione di tesi che non sono necessariamente fotocopie le une delle altre, altrimenti che cazzo si fa a fare un convegno? Non è vero, infine, che i sovranisti vogliano tutto "hic et nunc". Questa è una tua deformazione della realtà, sulle cui cause faresti bene ad interrogarti. Ti sfido a segnalarmi ANCHE UN SOLO DOCUMENTO O VIDEO di un esponente sovranista che sostenga il metodo "hic et nunc". Naturalmente sto parlando di "esponenti sovranisti", non di "sinistrati".

      Non è il sovranismo che si è autocondannato alla marginalità! Sono altri che tentano, disperatamente quanto inutilmente, di relegarci in un angolo. Falliranno.

      Ti ricordo, tanto per dirne una, le aperture all'ipotesi di un CLN operate proprio dai "marxisti dell'Illinois". Tali aperture sono fallite per la semplice ragione che NON SONO STATE MINIMAMENTE CONSIDERATE, né dalla Lega di Borghi&Salvini, né da altri.

      Temo che anche tu, come purtroppo molti altri, sia vittima della narrazione che ci indica come "cialtroni" e "quattro gatti", salvo ripensamenti che, mi auguro fortissimamente e di tutto cuore, non siano transitori. #eccesemocapiti!

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