mercoledì 14 febbraio 2018

Inferno o purgatorio?

Roma, sputi e ombrellate sul bus: anziana insulta ragazzo africano

Dal corriere.it: L’episodio risale a lunedì pomeriggio. La scena si è svolta nell’indifferenza generale su un mezzo dell’Atac nel quartiere periferico di Giardinetti - Maria Egizia Fiaschetti /Corriere TV
«Fate schifo, tornatene a casa tua». Le immagini filmate con lo smartphone mostrano un giovane africano preso a sputi da una signora anziana che, mentre lo insulta, lo colpisce con un ombrello. Il ragazzo protesta, grida al razzismo, ma nessuno interviene in sua difesa. Minaccia di sporgere denuncia ai carabinieri, ma la scena si svolge nella più totale indifferenza. L’episodio è accaduto a Roma lunedì pomeriggio, intorno alle 17, su un autobus della linea 106 nel quartiere periferico di Giardinetti. Nel video lo straniero racconta di essere sposato con un’italiana, di avere un figlio di nove anni e di essere stato preso a male parole dalla donna appena salito sul mezzo pubblico: «Mi ha urlato “negro di m… ladro”». La sequenza non mostra cosa sia successo prima dell’alterco e quale sia stata la causa.

Siete gentilmente pregati di seguire il link e visionare il filmato. L'autrice del pezzo sul corriere.it è tal Maria Egizia Fiaschetti, che descrive la vicenda in termini così distanti dalla realtà che emerge dalla visione delle immagini da suscitare in me più di qualche (angosciosa) domanda. Cominciamo dal titolo: non è provato che sia stata l'anziana a insultare per prima il ragazzo africano (nel seguito posso usare il termine negro?) mentre è certo che quest'ultimo si rivolge ad essa con toni offensivi e provocatori nonché violenti e minacciosi, anche esibendo la propria superiorità tecnologica ("ti metto su FaceBook"). L'anziana (nel seguito posso dire vecchia?) lo colpisce con un piccolo ombrello, ovviamente senza procurargli alcun danno, mentre il negro la incita a continuare riprendendola col telefonino e asserendo che la denuncerà.

Nessuno dei presenti osa intervenire. Forse timorosi della violenta reazione della vecchia? O della "civile" reazione del giovane negro? Giudicate voi, il filmato è online.

Prima domanda angosciosa


Come fa tal Maria Egizia Fiaschetti, che presumibilmente ha valutato la vicenda dal solo filmato non avendo dichiarato di aver assistito alla scena, a ricostruire un contesto nel quale la vecchia è una razzista e il negro una vittima?

Seconda domanda angosciosa


Perché, se il negro giovane e muscoloso è la vittima mentre la vecchia, debole e chiaramente indifesa (nessuno ha battuto ciglio) è colei che ha commesso un sopruso, la vittima, invece di sottrarsi cambiando posto sul bus, interloquisce con essa con tanta protervia?

Terza domanda angosciosa


Come porsi davanti alla sicumera del negro, da soli otto anni in Italia, che si autodefinisce "italiano" avendo sposato e fatto un figlio con un'italiana?

Quarta domanda angosciosa


Nell'era dei social, l'articolo di tal Maria Egizia Fiaschetti è uno scivolone comunicativo oppure (almeno in questo periodo pre-elettorale) un atto intenzionale teso a favorire alcuni partiti politici a discapito di altri?

Quinta domanda angosciosa


Se l'articolo di tal Maria Egizia Fiaschetti non è il risultato di una intenzionale direttiva politica ma farina del di lei sacco, come è possibile che una giornalista (o pubblicista... o precaria a contratto... o una de passaggio) insomma una persona di normali capacità di lettura della realtà, possa fraintenderla al punto di individuare nella vecchia il carnefice e nel negro la vittima?

Sesta domanda angosciosa


Questa è la più importante. La pubblicazione di questo articolo demenziale è un tassello di un gombloddo comunicativo posto in essere dai poteri forti per mezzo dei loro media, oppure uno dei tanti episodi che dimostrano come la situazione stia sfuggendo di mano? La domanda è fondamentale, al punto che voglio riformularla in termini generali:


oppure


???????????????????????

1 commento:

  1. Caro Fiorenzo, nessun "gombloddo".
    Immagino conoscerai Marcello Foa.
    In questo video ( https://youtu.be/px0FaA0K35w )ci spiega bene come l'informazione può essere manipolata all'interno di "frame" precostituiti, in modo tale che un giornalista, o pseudo tale, agisca secondo la corrente, operando una sorta di autocensura delle proprie capacità cognitive. Il Frame buonista é noto: i negri scappano dalle guerre e dalla miseria e noi, che siamo buoni, dobbiamo aiutarli. Gli italiani che non abbracciano questo concetto, sono delle "merde" (come diceva Travaglio in TV) e dovrebbero vergognarsi (come quelli dell'autobus che non solidarizzano con il negro). Un saluto S.G.

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